28 November, 2024
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La RSA Sant’Elia di Nuxis, al fine di limitare l’impatto psicologico risultante dall’impossibilità del paziente di essere visitato dai propri cari – a causa delle restrizioni imposte dal decreto approvato dal Consiglio dei ministri per contenere e prevenire la diffusione del Coronavirus – ha attivato il servizio di videochiamate su Whatsapp al seguente numero: 320 4657231.

Per poter usufruire di tale servizio, è necessario contattare preventivamente il centralino al numero 0781 9091, che provvederà ad organizzare i video appuntamenti tramite l’equipe di animazione.

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Dall’8 al 14 marzo, a Roma, si terrà la Settimana mondiale di prevenzione del glaucoma.

Strategie di prevenzione, tra cui l’adozione di stili di vita corretti, sono di primaria importanza per la prevenzione del glaucoma. «Quando la riduzione della visione periferica è percepita dal paziente il danno è già avvenuto ed è irreversibile», riferisce Luciano Quaranta e ricorda quanto sia importante seguire le raccomandazioni dell’American Heart Association che prevedono 30 minuti di esercizio al giorno per almeno cinque volte alla settimana, pari a settemila passi al giorno per sette giorni. A tal proposito lo studioso ricorda che un’attività fisica costante e vigorosa possa abbassare molto il rischio di sviluppare il glaucoma: «Per l’American Heart Association bisognerebbe fare 10mila passi al giorno, di cui almeno 3mila consecutivi. Altrimenti possiamo considerare 30-40 minuti al giorno di camminata medio-veloce, almeno 4 volte alla settimana».

Sempre secondo i ricercatori americani, aumentando di 10 minuti al giorno la propria attività fisica, si può arrivare anche a ridurre del 25% il rischio di glaucoma.
Il motivo? «Muoversi fa aumentare l’ossigenazione della retina e delle sue cellule, rendendole più forti. In più, l’attività fisica contrasta la formazione di radicali liberi nel sistema nervoso centrale, di cui l’occhio fa parte»

Un secondo studio americano, realizzato dall’Università di Baltimora, ha dimostrato l’efficacia dell’attività fisica anche per coloro che il glaucoma lo hanno già. Chi fa movimento in modo continuativo e intenso, se aumenta del 50% il suo impegno quotidiano, taglia fino al 10% il tasso di progressione della malattia.
Le attività più adatte corsa, nuoto, bicicletta e tennis sono pratiche aerobiche che migliorano la perfusione oculare, cioè la circolazione del sangue all’interno dell’occhio.
Chi ha già il glaucoma, però, deve evitare il sollevamento pesi e alcune posizioni con la testa tenuta troppo verso il basso. No, infine, agli allenamenti in palestra molto faticosi.

«Ormai sappiamo che sia l’esercizio dinamico che quello isometrico, specie se intensi, abbassano la pressione oculare e la pressione sistemica. Ecco perché lo sport è consigliato con alcune accortezze». Il glaucoma può presentarsi anche a pressione normale. In tal caso quali attenzioni occorre avere? «Il Glaucoma a pressione normale è una forma di glaucoma primario ad angolo aperto che merita particolare attenzione», afferma lo studioso e sottolinea che «in questi casi, quando si è veramente sicuri che il glaucoma insorga e progredisca a livelli di pressione oculare considerati normale, andranno pesati e corretti altri fattori di rischio pressione oculare indipendente. Fermo restando – conclude – che in questi occhi è stato dimostrato che una chirurgia molto aggressiva, che riesca a ridurre la pressione oculare sotto i 10 mm Hg, è in grado di rallentare in maniera significativa la progressione della malattia». 

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Il vice capo di gabinetto del ministero dello Sviluppo economico, Giorgio Sorial, ha convocato un incontro sul progetto di rilancio dello stabilimento ex Alcoa, oggi Sider Alloys S.p.A., per il prossimo 19 marzo 2020, alle 9.30, presso il ministero dello Sviluppo economico, in via Molise 2, a Roma. All’incontro parteciperanno la Regione Sardegna, la direzione aziendale della Sider Alloys Italia S.p.A. e le segreterie nazionali e territoriali dei metalmeccanici FIM, FIOM, UILM ed UGL.

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Per far fronte al divieto di utilizzo dell’acqua per tutti gli usi (previsto dall’ordinanza sindacale n. 27 di oggi, 10 marzo 2020), stasera, il comune di Carbonia ha garantito la presenza, nella piazza fronte la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, dell’autobotte messa a disposizione per gli approvvigionamenti idrici degli abitanti della frazione.
Domani, mercoledì 11 marzo, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, sul posto sarà presente l’autobotte della società Abbanoa.

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda. oggi ha emesso un’ordinanza, la n. 27, che prevede il divieto di utilizzo dell’acqua per tutti gli usi (potabili e alimentari) per le abitazioni situate nella frazione di Barbusi.

Il provvedimento si è reso necessario in seguito alle comunicazioni effettuate dall’ATS Sardegna – ASSL Carbonia – Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione. Le analisi effettuate su un campione d’acqua prelevato in data 9 marzo 2020 presso il punto idrico di via Santa Maria delle Grazie sono risultate non conformi agli standard di qualità previsti dal D. Lgs. n. 31/2001 per superamento dei parametri microbiologici coliformi totali ed escherichia coli.

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Solo pochi giorni fa Poste Italiane aveva pubblicato sul proprio sito la ricerca di corrieri. Ora, con l’avvicinarsi del periodo primaverile/estivo, seleziona nuovo personale da assumere in tutta Italia come portalettere, figura molto importante che si occupa della consegna della corrispondenza sia a privati che ad aziende. La ricerca riguarda persone in possesso di diploma di scuola media superiore o di diploma di laurea, anche triennale. Non sono richieste conoscenze specialistiche. Il contratto di assunzione sarà a tempo determinato a decorrere da Aprile 2020, in relazione alle specifiche esigenze aziendali sia in termini numerici che di durata. Nella domanda è possibile indicare una sola area territoriale di preferenza ed essere coinvolti nel processo di selezione solo se in possesso dei requisiti richiesti. Chi ha già partecipato ad una precedente selezione, senza però essere stato contattato, può candidarsi di nuovo. L’inizio della selezione viene …

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_postini_3_20.html

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La Dinamo Banco di Sardegna ha appreso dalla Basketball Champions League che non c’è intenzione da parte delle autorità spagnole di disputare la sfida di ritorno del Round of 16 a porte chiuse, permettendo così l’accesso ai tifosi alla partita di domani contro San Pablo Burgos.

Vista la gravità della situazione più volte segnalata e a tutela della squadra e dello staff, chiusa precauzionalmente in albergo fin dall’arrivo in Spagna, il club ha disposto il rientro immediato di tutto il gruppo con volo diretto privato su Alghero.

La Dinamo Banco di Sardegna ha espresso tutto il suo rammarico per la posizione assunta dalla Basketball Champions League in un delicato contesto di epidemia ad alto rischio di contagio come quello attuale, in un quadro che avrebbe sicuramente meritato le restrizioni richieste, peraltro già ampiamente in uso anche in Spagna.

«La Spagna in questo momento sembra l’Italia un mese fa, non ha ancora capito cosa dovrà combattereha commentato il presidente Stefano Sardara -. La nostra priorità e responsabilità è salvaguardare il nostro gruppo e, senza le garanzie minime, non siamo disposti a mettere a rischio i nostri giocatori ed il nostro staff.»

Oggi, la svolta. La sfida, come deciso poche ore fa dalle autorità spagnole, si disputerà a porte chiuse per l’emergenza Covid-19: i sassaresi giocheranno la seconda sfida consecutiva senza pubblico, dopo l’anticipo di campionato contro la Virtus Roma di sabato scorso.

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In ottemperanza all’emergenza sanitaria per evitare il diffondersi del COVID-19 e alle relative nuove disposizioni ministeriali, tutto lo sport si ferma fino al 3 aprile e si fermano gli spettacoli, compresi i concerti. Tra questi, i concerti previsti nel mese di marzo del “PETER PAN ROCK’N ROLL TOUR” di Edoardo Bennato vengono rimandati.
La prima data del calendario aggiornato del Tour è prevista a Cagliari, al Teatro Auditorium, il 4 aprile. La seconda, il giorno successivo, a Sassari, al Teatro Comunale.
I biglietti acquistati per le date originarie restano validi alle medesime modalità di fruizione. Non trattandosi di biglietti nominali potranno anche essere ceduti a terzi, per assistere al concerto.

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I consigli comportamentali di un medico, Domenico Salvago vicepresidente nazionale Snami, presidente Snami Sardegna, presidente Snami Sulcis Iglesiente, ai colleghi, in questa fase di grave emergenza della nostra vita.

Alle Colleghe e Colleghi dello Snami Sardegna 8-03-2020

E’ fondamentale in questa situazione di emergenza, pericolosa per Noi e i nostri pazienti, non derogare assolutamente alle norme vigenti e al buonsenso per limitare al massimo il pericolo di contagio e, di conseguenza, personalizzare i nostri interventi.

Poiché è probabile che la situazione in atto duri molto a lungo e progressivamente peggiori, nella speranza non precipiti, è utile innanzitutto da subito

EVITARE IL PIU’ POSSIBILE IL CONTATTO CON I PAZIENTI

Al di la delle modalità attuative di lavoro di ognuno di Noi, differenti anche per la logistica dell’ubicazione dello studio, delle precedenti abitudini dei pz. e la presenza o no di personale, vi dico, a grandi linee, come mi sto comportando:

  • Non consento l’accesso libero alla sala d’aspetto e studio ma la programmo.
  • Ho esposto i cartelli (in allegato, in a3 plastificati) all’esterno e all’interno nella sala d’aspetto.
  • Ho fatto affiggere tramite l’amministrazione comunale nei locali commerciali del mio paese il cartello in viola che invita ad usufruire delle strutture sanitarie solo per problemi improcrastinabili (potete utilizzarlo anche voilà vostra comunità variando il nome e la bandiera/simbolo. Se avete difficoltà ve lo fornisco io)
  • Recepisco personalmente le richieste dei pazienti che comunque non devono accedere alla sala d’aspetto. Chi ha la segretaria può delegarla.

Esempio:

  • Ho finito i farmaci? Faccio la prescrizione e la consegno invitando i pz. a non tornare per le prescrizioni future delle terapie croniche ma a telefonare.
  • Ho mal di gola e tosse. Ammonisco il pz. che avrebbe dovuto chiamare e do comunque un appuntamento per visitarlo fuori orario. In questa circostanza indosso camice, occhiali e maschera FFp3.
  • Ho un fortissimo mal di pancia.Indosso subito i DPI (dispositivi di protezione individuale) e faccio entrare il pz per visitarlo.
  • Ho portato gli esiti degli esami… Prendo la documentazione e invito il pz. a sentirci telefonicamente.
  • Richiesta di visita domiciliare per tosse, febbre e mal di gola. Triage telefonico su eventuali contatti a rischio e mi accerto che non riferisca difficoltà respiratorie. Se non risultano contatti a rischio e non c’è dispnea programmo la visita chiedendo che il pz. al mio arrivo venga spostato in una stanza differente da dove soggiorna e indossi la mascherina.In mancanza di questa, adattamento con scottex o similare.
  • Richiesta di visita domiciliare per pz. con dispnea e/o tosse e/febbre e/o al triage contatti positivi per coronavirus o provenienza da zone a rischio. Gestisco la situazione chiamando i numeri dedicati e non mi reco a casa del pz.

Ovviamente, ognuno deve poter gestire in autonomia la propria attività professionale come crede. Ritengo non corretto in questo contesto avere lesale d’aspetto affollate, non fare filtro, non proteggersi in situazioni potenzialmente a rischio, non visitare i pazienti per paura del contagio, derogare l’assistenza ad altre figure mediche se non dovuto e, soprattutto, non variare le nostre precedente abitudini di comportamento che devono essere differenti dall’ordinario pregresso, in un contesto straordinario di una grave epidemia in atto.

Per qualsiasi problema potete contattarmi telefonicamente o per mail in ogni momento.

Domenico

Dott. Domenico Salvago

vicepresidente nazionale Snami, presidente Snami Sardegna, presidente Snami Sulcis Iglesiente

3481403926 3393608000 domenicosalvago@libero.it

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Altri tre nuovi casi positivi sono stati riscontrati in serata. Si tratta di personale sanitario dell’Ospedale San Francesco di Nuoro. Tutte le persone positive stanno bene e ricevono le cure nella propria casa. Questi si aggiungono ai dodici casi di positività al Covid-19 accertati nella giornata odierna. In Sardegna sono complessivamente trentaquattro le persone positive al Coronavirus.

I casi accertati oggi al San Francesco di Nuoro sono 15, che portano il numero complessivo nell’Isola a 34.