28 November, 2024
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Noi Vescovi della Sardegna, in sintonia con quanto comunicato dalla CEI nel suo comunicato odierno, appreso del nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dell’8 marzo 2020 (art. 2, punto v) e condividendo con le altre Chiese dell’Italia questo momento che vede le pubbliche autorità ricercare tutte le misure necessarie per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus COVID-19, invitiamo i nostri sacerdoti a sospendere nelle chiese la celebrazione dell’Eucaristia “in forma pubblica fino al 3 aprile p.v., salvo diverse successive indicazioni. I sacerdoti sono invitati a celebrare l’Eucaristia in comunione spirituale con le proprie comunità e a sostegno dei malati e di chi se ne prende cura.

La mancanza della S. Messa porti a riscoprire la preghiera in famiglia, la meditazione della Parola di Dio e i gesti di carità. I fedeli siano invitati a partecipare alle celebrazioni trasmesse attraverso mezzi radio-televisivi o via internet.

Questa scelta dolorosa e triste rappresenta un gesto di carità e saggezza pastorale verso i fedeli e un atto di responsabilità ecclesiale e civile, nella condivisione della comune cittadinanza tra i credenti e il resto della collettività. Come sottolinea la CEI «si tratta di un passaggio fortemente restrittivo, la cui accoglienza incontra sofferenze e difficoltà nei Pastori, nei sacerdoti e nei fedeli. L’accoglienza del Decreto è mediata unicamente dalla volontà di fare, anche in questo frangente, la propria parte per contribuire alla tutela della salute pubblica».

Nel confermare da parte nostra la validità delle precauzioni indicate nel nostro precedente comunicato, stabiliamo inoltre:

  • L’accesso ai luoghi di culto è consentito per la preghiera personale e l’incontro con i sacerdoti che, generosamente, si rendono disponibili al sostegno spirituale e al sacramento della Riconciliazione, a condizione che siano adottate misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;
  • La sospensione delle celebrazioni, feriali e festive, riguarda anche i sacramenti (prime comunioni e cresime), i sacramentali, le liturgie quali la Via Crucis, indipendentemente che avvengano in luoghi chiusi o aperti;
  • Sono sospese anche le S. Messe esequiali, in attesa di essere celebrate quando si concluderà questa fase, mentre è consentita la benedizione della salma alla presenza dei soli familiari;
  • Siano sospesi gli incontri del catechismo e delle altre attività formative e di oratorio fino al permanere della sospensione delle attività scolastiche; nel frattempo chiediamo ai sacerdoti e ai catechisti, in collaborazione con le famiglie, la disponibilità a mantenere vivo e creativamente costante il rapporto con il gruppo dei bambini e dei ragazzi, valorizzando le possibilità offerte dai social e attraverso altre forme di condivisione e di collegamento.
  • Sono sospese tutte le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura svolti in ogni luogo sia pubblico sia privato;
  • Le attività caritative (mense e centri di ascolto) continueranno con le attenzioni di precauzione e di sicurezza richieste dal Decreto.

La Chiesa che è in Sardegna «assicura la vicinanza della preghiera a quanti sono colpiti e ai loro familiari; agli anziani, esposti più di altri alla solitudine; ai medici, agli infermieri e agli operatori sanitari, al loro prezioso ed edificante servizio; a quanti sono preoccupati per le pesanti conseguenze di questa crisi sul piano lavorativo ed economico; a chi ha responsabilità scientifiche e politiche di tutela della salute pubblica».

Su tutti invochiamo di cuore la benedizione del Signore, per intercessione di Nostra Signora di Bonaria, patrona massima della Sardegna.

          I Vescovi della Sardegna

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«Stiamo attivando ogni strumento, anche straordinario, nella nostra disponibilità per fronteggiare in modo efficace l’emergenza Covid-19, anche attraverso disposizioni straordinarie per la salvaguardia della salute pubblica.»

Lo ha detto poco fa il presidente della Regione Christian Solinas commentando la deliberazione odierna della Giunta regionale, che riunita a Villa Devoto, ha approvato un piano straordinario di assunzioni nella sanità.

Medici, infermieri e OSS saranno assunti immediatamente a contratto libero professionale a tempo determinato (tranne gli OSS, che saranno assunti attingendo dalle graduatorie).

«La delibera – chiarisce il Presidente -, consente di superare il piano di fabbisogno regionale.»

Il personale medico sarà assunto a contratto anche attingendo dalle graduatorie di precedenti concorsi. Saranno contrattualizzati specialisti in anestesia, infettivologia, cardiologia, pneumologa, medicina d’urgenza e tutte le figure che si renderanno necessarie, nel numero che si renderà necessario.

Il presidente Christian Solinas raccomanda a tutti i cittadini la rigidissima osservanza delle norme di comportamento utili a prevenire la diffusione del virus.

 

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Il governatore Christian Solinas ha ribadito la richiesta al Governo che vengano interrotti per 20 giorni i collegamenti con la Sardegna. Lo ha fatto nel corso della videoconferenza di oggi, dopo il primo diniego dei giorni scorsi, per meglio contrastare la diffusione del virus e per prevenire una possibile eccessiva pressione sulle nostre strutture sanitarie.

«Un estremo tentativo – ha detto Christian Solinas – al quale il Governo ha nuovamente opposto un netto diniego. Ritengo tale misura assolutamente opportuna e non posso che rammaricarmi dell’esito negativo avuto.»

 

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Questa mattina, alle ore 12.00, presso il Centro Direzionale del comune di Iglesias, in Via Isonzo 7, si è riunito il Centro Operativo Comunale (C.O.C.), per aggiornare relativamente ai provvedimenti da mettere in atto nel rispetto delle norme contenute nel nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri relativo alla prevenzione e al contenimento delle infezioni COVID-19.
La riunione si è svolta alla presenza dei consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione, a testimonianza della grande unità istituzionale, ed al fine di dare completa divulgazione al maggior numero di cittadini per il tramite dei consiglieri stessi.
Oltre a ribadire quanto sia importante attenersi strettamente e perentoriamente alle disposizioni contenute nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri da parte di tutti i soggetti coinvolti, l’Amministrazione comunale di Iglesias, per contenere il rischio di contagio per le persone più anziane, ha reso disponibile un numero di telefono al quale le persone over 70 possono rivolgersi per l’assistenza domiciliare, relativamente al trasporto di farmaci e generi alimentari di prima necessità.
Il numero 0781 274 420 sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 13.00 e vedrà l’impegno della società in house Iglesias Servizi e delle associazioni Auser, Soccorso Iglesias e Sodalitas, che l’Amministrazione comunale ringrazia sin da ora per la disponibilità e la collaborazione.

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Il sindacato degli infermieri NurSind, scrive al Presidente della Regione Christian Solinas e all’assessore della Sanità Mario Nieddu per denunciare, ancora una volta (dopo la lettera già invata e datata 15 ottobre 2019), la situazione nella quale versa il personale infermieristico – in special modo dei dipendenti prestanti servizio nelle Unità operative che attualmente pongono il primo fronte all’emergenza sanitaria correlata al COVID 19 – come Pronto Soccorso, 118 e Reparti malattie infettive.

«Si stanno mettendo in evidenza i disagi vissuti dagli infermieri e operatori di assistenza destinati all’intervento per l’infezione in corso, e i rischi correlati allo stesso virus, soprattutto per coloro i quali si trovano a fornire il primo soccorso, quindi il Servizio 118 ed il personale dei Pronto Soccorso – ha denunciato il segretario e legale rappresentante NurSind pro-tempore Fabrizio Aneddaoltre alla mancanza di informazioni univoche e carenza di Dispositivi di Protezione Individuale, la categoria è costretta a subire il mancato riconoscimento di diritti sacrosanti, soppressi nel tempo dalle amministrazioni per inottemperanza dei vertici regionali.»

Rischio Contagio del personale. «I fatti degli ultimi giorni dimostrano quanto il personale medico e infermieristico sia a rischio contagio. In tutta questa situazione sarebbe quanto meno giusto e appropriato l’intervento della Regione in materia di applicazione dell’art. 86 comma 6 del CCNL 2016-2018, che avevamo già sollecitato lo scorso ottobre – ha ribadito Fabrizio Anedda – ovvero l’individuazione delle Unità operative sub intensive e di area sub critica mai individuate dalla Regione, con l’implicita negazione dell’estensione contrattuale delle relative indennità di rischio».

Le indennità. L’individuazione di tali Unità Sub Intensive, si legge nella nota sindacale inviata alla Presidenza della Regione, rappresenterebbe un segno di rispetto verso i professionisti coinvolti in questa crisi sanitaria e nel contempo consentirebbe di eliminare una sperequazione di trattamento esistente tra le diverse Unità Operative Italiane e regionali. «Dovrebbe essere infatti noto – ha concluso Fabrizio Anedda – che non solo in rapporto con altre regioni, ma anche all’interno della nostra stessa regione coesistano dipendenti prestanti servizio nei Pronto Soccorso di alcune aziende, ai quali viene retribuita tale indennità e altre in cui è stata soppressa. Vorrei fosse chiaro a tutti che in un momento nel quale tutta Italia sta cercando di fare fronte a una crisi sanitaria e sociale, la questione economica non sia certo il problema principale, ma si voglia in questo modo ribadire che esiste una grave situazione di ingiustizia e scarsa considerazione dei lavoratori che, specie in questo momento, si trovano come soldati al fronte, senza neppure vedere tutelati i propri diritti».

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«In campo con tutte le nostre forze per difendere la salute dei sardi, che invito ad osservare tutte le prescrizioni. È un momento impegnativo per tutti, ma la macchina regionale sta funzionando e con l’impegno di tutti otterremo i risultati che ci prefiggiamo.»

Il presidente della Regione ha commentato così l’ordinanza emessa stamane che prevede la quarantena per tutti coloro che arrivano in porti ed aeroporti della Sardegna dalle zone rosse, obbligo di dichiarare il proprio domicilio alle autorità sanitarie, obbligo di rendersi sempre rintracciabili per qualunque controllo.

Tra le prime Regioni in Italia ad attuare controlli severi, oltre i limiti indicati dal Governo, ora la Sardegna attua una stretta ancora più forte sulla vigilanza, a difesa della salute pubblica.

Ieri il presidente Christian Solinas aveva proposto al Governo un emendamento al DPCM che avrebbe consentito la chiusura per 20 giorni di tutti gli arrivi nell’isola, ma il Governo non lo ha accolto.

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Raddoppiano da lunedì 9 marzo, le ore disponibili per il filo diretto di assistenza psicologica gratuita per il Coronavirus COVID-19: il numero verde 800197500 ed il numero di cellulare 3791663230, attivi già da una settimana, da domani lo saranno tutti i giorni dalle 15.00 alle 19.00. 
«Abbiamo deciso di raddoppiare il numero di ore a disposizione di assistenza e consulenza psicologica per i cittadini che ne sentano la necessità – ha detto Angela Quaquero, presidente dell’Ordine Psicologi della Sardegna – per il moltiplicarsi delle richieste, che arrivano anche da altre parti d’Italia e per gli sviluppi della situazione in Sardegna: ringrazio tutte le psicologhe che hanno messo a disposizione il loro tempo e la loro alta professionalità, per svolgere un compito prezioso e dare risposte concrete a tante persone che vivono questa situazione di emergenza con grande difficoltà, per motivi diversi.»
L’iniziativa dell’Ordine degli Psicologi della Sardegna è unica, al momento nel suo genere in Italia e sono una quindicina di psicologhe, che si alternano e rispondono alle telefonate, richiamando, quando occorre le persone in difficoltà, e sono quattro le associazioni che hanno aderito alla iniziativa, la Croce Rossa regionalePsicologi per i Popoli, SIPEM e EMDR ITALIA, con il coordinamento della Protezione Civile.
 
«Numerose sono le telefonate di anziani – ha sottolineato Angela Quaquero – ma anche di persone sole o con problemi particolari, di preoccupazione non solo per la propria salute, ma spesso per quella di familiari, parenti o anche amici, che abbiano problematiche o patologie particolari. La nostra consulenza offre un aiuto concreto alla gestione e controllo delle proprie emozioni e a farne uno strumento di forza  per un  agire corretto: come più volte abbiamo sottolineato, non  bisogna vergognarsi di avere paura, perché la paura ci spinge a chiedere, confrontarci, a capire che cosa è giusto o non è giusto fare, quali azioni  mettere in campo, come comportarci nelle diverse situazioni. Un comportamento corretto, nel rispetto delle indicazioni che sono state fornite dalle autorità sanitarie, è di per sé uno modo  efficace per contrastare il diffondersi del contagio. Cerchiamo di aiutare le persone a non lasciarsi travolgere dal panico, può portare ad azioni irrazionali, pericolose per sé e per gli altri.»

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Il presidente della Regione Christian Solinas ha emesso nella giornata odierna a seguito dell’emergenza relativa al virus Covid-19 un’ordinanza che riguarda, all’art. 1, «tutti gli individui che hanno fatto ingresso in Sardegna da oggi, provenienti dalla Regione Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Padova, Treviso, Venezia, che hanno obbligo:

  • di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta o all’operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente;
  • di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni;
  • di osservare il divieto di spostamenti e viaggi;
  • di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza; in caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione»

«Art. 2. Nei porti e negli aeroporti della Sardegna i passeggeri provenienti dalle zone di cui all’art. 1, sono tenuti a dichiarare al personale addetto ai controlli attivati dalla Regione Sardegna il domicilio nel quale osserveranno l’isolamento fiduciario per 14 giorni ed un recapito di reperibilità, mediante compilazione dell’apposito modulo allegato alla presente ordinanza sotto la lettera “A” per farne parte integrante e sostanziale.

La mancata osservanza degli obblighi previsti dall’ordinanza è sanzionata come per legge (art. 650 c.p. salvo che il fatto non costituisca più grave reato).

I prefetti territorialmente competenti assicurano l’esecuzione delle misure disposte con la presente ordinanza.»

Ordinanza del presidente Christian Solinas

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Le nuove disposizioni per il contenimento e la prevenzione della diffusione del Coronavirus, da qualche giorno stanno creando disagi, inevitabilmente, anche negli uffici pubblici. Poste Italiane «per limitare l’affollamento delle sale al pubblico, come azione utile alla prevenzione, invita a recarsi in Ufficio Postale evitando le prime ore del mattino caratterizzate da un maggior afflusso» e regola l’ingresso delle persone all’interno degli uffici.

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Nel rispetto del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 marzo 2020, «è sospesa l’apertura dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42» dal 8 marzo 2020 al 3 aprile 2020, fatte salve nuove disposizioni.