28 November, 2024
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“Chiediamo chiarimenti sulle criticità inerenti alla mancata erogazione di farmaci e dispositivi ai pazienti talassemici presso la farmacia territoriale di Cagliari”. La consigliera regionale del M5S Carla Cuccu ha presentato un’altra interrogazione al presidente della Regione, Christian Solinas, ed all’assessore all’Igiene e Sanità, Mario Nieddu, riguardo le criticità inerenti alla mancata erogazione di farmaci e dispositivi ai pazienti talassemici presso la farmacia territoriale di Cagliari.
“Ho appreso la notizia che presso la farmacia territoriale di Cagliari, ubicata presso l’Ospedale Binaghi, i pazienti talassemici non stanno ricevendo i farmaci come Desferal, e da circa quattro settimane nemmeno siringhe per microinfusore e aghi dei quali necessitano. Ho inoltre saputo del probabile trasferimento della farmacia territoriale di Cagliari presso l’Ospedale Oncologico Businco”, spiega la consigliera pentastellata Cuccu.
“I pazienti in trattamento – aggiunge Carla Cuccu – hanno diritto alla continuità terapeutica quale declinazione del diritto alla salute riconosciuto dall’articolo 32 della nostra Costituzione e quindi il sistema sanitario ha l’obbligo giuridico di garantire tale diritto. Gli scopi di questa interrogazione – specifica Carla Cuccu – sono mirati a conoscere i motivi della mancata erogazione dei farmaci e dispositivi ai pazienti presso la farmacia territoriale di Cagliari, per capire come si intenda affrontare la problematica in oggetto per evitare che possa ripresentarsi in futuro, se si intenda realmente trasferire la farmacia territoriale di Cagliari presso l’Ospedale Oncologico Businco e in caso affermativo – conclude Carla Cuccu – sapere le motivazioni poste alla base di tale decisione”.

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«E’ nostra intenzione segnalare la carenza del sostegno socio-assistenziale presente nel territorio, che ricade pesantemente sulle spalle degli aventi “diritto e bisogno”, facendo purtroppo rilevare l’assoluta inadeguatezza dell’applicazione di leggi esistenti, assolutamente indispensabili ma che sono bloccate a causa della lentezza burocratica della politica regionale.»

Lo scrive, in una nota, Fabio Enne, segretario regionale della CONF.S.A.FI. che interviene dopo la denuncia che abbiamo fatto ieri sul caso di un assistito di Carbonia che da alcuni mesi non riceve il contributo previsto dal progetto “Ritornare a casa”, per i ritardi accumulati dall’iter di approvazione della Finanziaria regionale.

«Ogni piccolo ritardo sull’approvazione delta Finanziaria regionale, si abbatte impietosamente su tantissime persone, costringendo Ie stesse a sopportare situazioni che, oltre ad essere atti gravissimi, ledono gli individui nella propria dignità – aggiunge Fabio Enne -. La Regione ha avviato da alcuni anni un programma denominato “Ritornare a casa” (RAC), finalizzato a:

favorire il rientro o la permanenza in famiglia nella comunità di appartenenza o, comunque, in un ambiente di vita di tipo familiare, di persone attualmente inserite in strutture residenziali a carattere sociale e/o sanitario o a rischio di inserimento in tali strutture, che necessitano di un livello assistenziale molto elevato;

migliorare il grado di autonomia e la qualità della vita delle persone con autosufficienza compromessa;

– aiutare le famiglie delle persone non autosufficienti attraverso I’organizzazione di una rete di servizi e il sostegno al familiare di riferimento.

Il programma è attuato attraverso il finanziamento di progetti personalizzati, della durata di 12 mesi, che prevedano un piano di spesa dell’80% a carico della Regione e il 20% a carico del Comune di

residenza dell’interessato.

L’importo assegnato sarà trasferito dalla Regione al Comune in un’unica soluzione al momento dell’approvazione del progetto.»

«Nel caso in cui un progetto presentato per la seconda annualità non sia riapprovato dalla commissione regionale, per non interrompere l’assistenza sarà possibile attivare, con la preventiva autorizzazione della Direzione generale delle politiche sociali, un piano personalizzato utilizzando eventuali economie del programma regionale o ricorrere all’assistenza domiciliare. Le famiglie che assistono persone in situazioni particolarmente gravi, quali quelli in ventilazione meccanica assistita permanente o in coma, possono richiedere un contributo aggiuntivo, fino ad un massimo di 9mila euro. La richiesta può essere fatta anche contestualmente al finanziamento ordinario per il progetto. Il contributo aggiuntivo è destinato alla copertura delle spese anche indirettamente correlate alla malattia, quali il pagamento delle utenze, l’adeguamento dei locali e l’alimentazione differenziata, e può essere utilizzato pure per garantire ore di assistenza domiciliare ulteriori rispetto a quelle coperte dal finanziamento ordinario. Il contributo ha validità annuale e può essere richiesto anche l’anno successivo, presentando la rendicontazione della spesa sostenuta. Per le situazioni particolarmente gravi sopra citate, può essere richiesto un finanziamento straordinario, fino ad un massimo di 18mila euro, per la copertura delle spese anche indirettamente correlate alla malattia, quali il pagamento delle utenze, l’adeguamento dei locali e l’alimentazione differenziata. Il finanziamento straordinario può anche essere assegnato per la stessa annualità in cui è stato concesso un contributo aggiuntivo, purché sia presentato un apposito progetto e siano rendicontate le spese sostenute con quest’ultimo contributo. CONF.S.A.F.I. – conclude Fabio Enne -, verificherà ulteriormente le cause che determinano tali situazioni di estremo disagio, riservandosi di assumere tutte le azioni a tutela delle persone che attraverso leggi esistenti attendono una legittima assistenza, coerente e continua, ritenendo assolutamente vergogno§o la sospensione di atti in tal senso, determinati dalla solita Politica basata sulla improvvisazione.»

 

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Un’allegra e spensierata serata, grazie alla sfilata di carnevale ad Iglesias, è stato il regalo che ha ricevuto la cittadinanza e non solo, moltissimi i visitatori che si sono divertiti nel vederla passare per le vie principali della città. La sfilata organizzata da Stardust Events con il patrocinio del comune di Iglesias, è stata un vero successo, i carri ed i gruppi a piedi che hanno partecipato, provenivano non solo dall’interland di Iglesias ma anche da San Gavino… mare inquinato di Perdaxius, gli Incredibili, Pinocchio, Moulen rouce… non ci sono stati vincitori ma ogni gruppo ha ricevuto una targa ricordo. Alla fine della sfilata, intorno alle 19.30, sulle scale che portano al castello Salvaterra si è svolto il solito rito del rogo di Norfieddu.

«Norfieddu – racconta Ignazio Cossu, membro del gruppo folkloristico Città d’Iglesias, è il pupazzo che rappresenta le cose negative della città: siccità, pestilenza e malattia, in passato veniva mandato al rogo proprio perché responsabile di tutto ciò. Fino al 1991 aveva ogni anno sembianze diverse. Nel 1991, in occasione del carnevale regionale abbinato alla Lotteria Italia, il comune di Iglesias bandì un concorso per disegnare Norfieddu e da allora, per 29 anni ad oggi, il pupazzo che viene portato alla sfilata e poi bruciato, è un modello disegnato dall’artista Stefano Cherchi che quell’anno vinse il concorso. Ogni carnevale sin dal 1981, è il gruppo folkloristico Citta d’Iglesias che realizza, prepara, trasporta e, infine, fa bruciare nel rogo Norfieddu. Ad appiccare il fuoco, “salvatore di disgrazia”, il sindaco Mauro Usai, in compagnia di alcuni consiglieri e di centinaia di persone giunte per l’occasione.»
Nadia Pische

             

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Undici famiglie vivono nelle case parcheggio di via della Costituente, a Carbonia. Si tratta di appartamenti ricavati nel vecchio Liceo Scientifico dismesso, ridotti in condizioni assai precarie, sia dal punto di vista strutturale sia da quello igienico, in qualche caso quasi fatiscenti. Sono appartamenti utilizzati per soluzioni tampone, in attesa della disponibilità di nuovi alloggi popolari, di Area o del comune di Carbonia, nei quali destinare queste famiglie che, nella maggior parte dei casi, figurano in graduatoria, in posizioni più o meno favorevoli per una soluzione a breve-medio termine.

La presenza di queste famiglie in quei locali dovrebbe avere una durata massima di 24 mesi ma, in realtà, vi sono famiglie che vi risiedono da ben più tempo, cinque anni, in un caso addirittura da dieci anni. Abbiamo raccolto la testimonianza di una giovane donna, Natascia Miraglia, che con la famiglia, vive nella casa parcheggio da cinque anni.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221924022157610/

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La settimana scorsa, dal 17 al 23 febbraio, la Polizia locale del comune di Carbonia ha elevato complessivamente 9 sanzioni a carico di altrettanti cittadini che non hanno conferito correttamente la parte indifferenziata dei rifiuti. Il corretto conferimento dei rifiuti comporta l’applicazione di una sanzione di 100 euro. Secondo il Regolamento di Igiene Urbana «il conferimento della frazione secca residua (secco non riciclabile) dei rifiuti urbani deve essere effettuato esclusivamente nei sacchetti a perdere semitrasparenti di colore grigio forniti dal soggetto gestore, da inserire, ben chiusi, obbligatoriamente negli appositi contenitori forniti in dotazione, per il successivo ritiro unicamente in modalità “porta a porta” tramite il deposito nel mastello fornito dalla società incaricata della raccolta dei rifiuti urbani. È vietato introdurre materiali recuperabili o riciclabili oggetto di raccolta differenziata, materiali incandescenti (braci, mozziconi di sigaretta, ecc.), oggetti di grosso volume. È vietato conferire i rifiuti all’interno di sacchi non semitrasparenti».

«I controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane al fine di verificare il corretto rispetto delle regole in materia di conferimento dei rifiuti. Si tratta di una battaglia di civiltà per tutelare il decoro urbano, riducendo l’incuria e il degrado. Le attività che stiamo portando avanti non operano soltanto attraverso lo strumento delle sanzioni, ma anche tramite iniziative di informazione, educazione e prevenzione», ha commentato il sindaco Paola Massidda.

Come ha specificato l’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai, «le attività in corso vedono impegnata la Polizia locale, d’intesa con l’assessorato dell’Ambiente, al fine di spingere ulteriormente il cittadino a differenziare meglio e sanzionare chi palesemente non rispetta le regole. L’obiettivo che ci siamo prefissi è superare l’80% di raccolta differenziata e per farlo serve il massimo impegno da parte di tutti i cittadini. Seguiranno, a breve, altri momenti comunicativi che rappresenteranno i miglioramenti ottenuti nella raccolta differenziata, che a gennaio 2020 ha superato il 79,50%».

 

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Si svolgerà giovedì 27 febbraio alle ore 21.00 c/o la Sala Fabio Masala della Fabbrica del Cinema, all’ingresso della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, la proiezione del film “Selfie” del regista Agostino Ferrente. L’appuntamento, a ingresso libero e gratuito, costituisce l’anteprima della nona edizione della rassegna di Cinema del Reale “L’Italia che non si Vede”, promossa a livello nazionale da Ucca – Unione Circoli Cinematografici Arci, che, a partire da giovedì 12 marzo, fino al 3 aprile, circuiterà presso tre comuni del Sulcis Iglesiente (oltre a Carbonia anche Iglesias e Sant’Antioco), grazie all’impegno del CSC Carbonia della Società Umanitaria che sosterrà le iniziative promosse dai Circoli Arci-Ucca “La Gabbianella Fortunata” di Carbonia “Cic Arci” di Iglesias e “Il Calderone” di Sant’Antioco.

La proiezione di giovedì 27 febbraio con “Selfie” vedrà la presenza del regista del film Agostino Ferrente, il quale presenterà la sua opera e si tratterrà al termine della proiezione per un dibattito con il pubblico.

“Selfie” è un film sperimentale dove, sotto la guida del regista, a farsi operatori alla macchina da presa, in questo caso uno smartphone, sono due adolescenti del quartiere Traiano di Napoli i quali raccontano la loro quotidianità. Sullo sfondo le dinamiche di un quartiere difficile, dove basta trovarsi al momento sbagliato e nel posto sbagliato per venire scambiato per un bandito ed essere ucciso.

Il film, prodotto da Magneto Presse e Arte France, in collaborazione con CDV Casa delle Visioni e Rai Cinema, distribuito in Italia dall’Istituto Luce- Cinecittà, è stato presentato in anteprima mondiale al Berlin International Film Festival del 2019 e ha successivamente vinto, tra gli altri, il Premio per il Miglior Documentario al Luxembourg City Film Festival, il Documentary Goyang Award al EBS International Documentary Festival (EIDF) of Seoul ed ha ottenuto la “nomination” nella cinquina dei migliori documentari per l’European Film Awards 2019, fra i 10 migliori film d’autore europei scelti dal festival on line ArteKino realizzato dall’emittente franco-tedesca ARTE.

Agostino Ferrente è regista, produttore, direttore artistico. Prima di occuparsi di cinema è stato anche coordinatore editoriale di varie testate giornalistiche per le comunità di italiani emigrati all’estero. Dopo aver studiato al DAMS di Bologna e aver frequentato Ipotesi Cinema di Ermanno Olmi, produce, con la sua Pirata Manifatture Cinematografiche, e dirige i cortometraggi Poco più della metà di zero (1993) ed Opinioni di un pirla (1994). In seguito realizza con Giovanni Piperno “Intervista a mia madre” (1999) e “Il film di Mario” (1999-2001). Entrambi ottengono riconoscimenti festivalieri e diventano di piccoli casi in tv. Nel 2001, insieme a una decina di complici, fonda a Roma il gruppo “Apollo 11” che salva lo storico cinema-teatro Apollo dal rischio di diventare sala bingo e con rassegne di cinema, musica e scrittura, diventa uno dei centri di produzione culturale più vivaci della Capitale, il primo con una programmazione continuativa dedicata al Cinema della realtà.

Nell’ambito di Apollo 11 crea una profonda collaborazione che con due maestri del cinema indipendente: Alberto Grifi e Vittorio De Seta e, insieme a Mario Tronco degli Avion Travel, crea L’Orchestra di Piazza Vittorio, una della prime band multietniche al mondo, di cui racconta la nascita con il documentario omonimo, che partecipa a numerosi festival internazionali ottenendo – tra gli altri premi – il Nastro D’Argento e il Globo d’Oro della Stampa Estera. Con Anna Maria Granatello crea il Premio Solinas – Documentario per Il Cinema. Ha realizzato due video clip entrambi premiati al P.I.V.I. per Ena Andi, dell’Orchestra di Piazza Vittorio, ed Alfonsina e la bici dei Tetes de Bois, con la partecipazione di Margherita Hack. Nel 2013 dirige con Giovanni Piperno “Le cose belle”, presentato in anteprima alle Giornate degli Autori a Venezia e premiato in numerosi festival italiani e internazionali.

Nel 2019 presenta alla Berlinale, nella sezione Panorama, il suo ultimo lavoro dal titolo “Selfie”.

 

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Prosegue spedito e all’insegna della più ampia condivisione il cammino verso la redazione del “Piano Strategico Partecipato per lo sviluppo e il marketing turistico di Sant’Antioco”Dopo la grande partecipazione di operatori turistici e commerciali, cittadini e associazioni registrata ai due incontri svoltosi martedì 4 febbraio e martedì 18 febbraio, il sindaco Ignazio Locci e l’assessore al Turismo Roberta Serrenti chiamano a raccolta gli attori protagonisti del Piano Strategico per il terzo appuntamento con il dott. Josep Ejarque, esperto di sviluppo delle destinazioni turistiche, che si terrà martedì 3 marzo 2020, alle 15.00, nell’Aula consiliare.

L’obiettivo finale è creare le condizioni affinché l’Isola di Sant’Antioco ed il suo ingente patrimonio naturalistico, ambientale e culturale, diventino definitivamente un volano turistico, ovvero l’asset strategico per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio.

L’Amministrazione comunale, infatti, ha avviato un percorso programmatico relativo alla strutturazione di un sistema integrato che consenta di potenziare l’offerta turistica locale e la creazione di un “brand” del territorio, promuovendo la conoscenza delle innumerevoli risorse di Sant’Antioco, nell’ottica di una progettazione partecipata che includa l’intera comunità. Per centrare questo obiettivo, ci si è rivolti, dunque, ad un professionista dalla pluriennale e consolidata esperienza nel settore turistico, in quanto figura indispensabile all’interno di un progetto di sviluppo territoriale quale il Museo Diffuso, al fine di fornire principi e metodologie per lo sviluppo della competitività, sia attraverso l’identificazione di un’immagine unitaria ed appetibile del territorio, sia tramite la valorizzazione e la gestione virtuosa dell’offerta turistica e culturale.

 

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Una grande attrattiva turistica e culturale per la città di Carbonia, candidata al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2021. Domenica 1° marzo arriverà al Centro Intermodale un antico treno a vapore con 215 turisti che partiranno da Cagliari alla volta della città mineraria, per visitare la Grande Miniera di Serbariu.

Un’esperienza in grado di richiamare decine di persone e di appassionati desiderosi di tornare indietro nel tempo alla scoperta dei nostri tradizionali mezzi di locomozione a vapore, come accaduto in occasione dell’ultima visita a Carbonia, avvenuta domenica 27 maggio 2018. I visitatori potranno salire sullo storico treno, di cui potranno ammirare la locomotiva a vapore 740-423 e le tre carrozze “Terrazzini”, datate 1933.

L’evento, organizzato dall’Associazione Sarda Treni Storici “SARDEGNAVAPORE” e da Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane con il patrocinio del comune di Carbonia, si inserisce nell’ambito dei festeggiamenti per il 20° compleanno dell’associazione.

“Il Treno dell’arte Mineraria”, così come è stato ribattezzato, partirà dalla stazione di Cagliari alle ore 8.30 ed arriverà a Carbonia intorno alle ore 10.15-10.30.
In serata, alle ore 18.50, il treno storico ripartirà in direzione Cagliari.

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Domenica 23 febbraio, a Carbonia, si è potuto assistere ad un grande spettacolo, messo in scena dai tantissimi partecipanti alla sfilata di carnevale: 12 carri allegorici e 5 gruppi a piedi, 2 bande musicali e la maschera Crabò.

In migliaia mascherati e non si sono concentrati lungo le vie del passaggio dando così vita ad un evento tra i più riusciti degli ultimi anni.

La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco di Carbonia con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia, ha riscosso grande entusiasmo tra i nostri concittadini ma anche tra i tanti visitatori giunti dai paesi dei dintorni e non solo. Una sfilata caratterizzata dal divertimento, musica e balli che si sono susseguiti per tutto il tragitto, coinvolgendo il pubblico in modo spiritoso e simpatico. I carri, alcuni dei quali realizzati in modo attento e ricercato, hanno messo in crisi la giuria che quest’anno doveva assegnare un solo premio in danaro al primo carro ed uno al primo gruppo a piedi.

Intorno alle 19.00, ai microfoni di Davide Musu ed il suo staff, che ha animato la serata, si è finalmente scoperto che il primo premio di 1.500 euro è andato al gruppo degli Irlandesi, proveniente da San Giovanni Suergiu ed il secondo, di 600 euro, al gruppo a piedi delle Palle di neve di Calasetta, che si è portato a casa anche il premio della critica e la mascotte Crabò, in custodia fino alla prossima edizione. Una targa è stata assegnata al gruppo dell’associazione Stella Speciale che ha sfilato con il carro dell’associazione Sturmtruppen. Tra gli altri carri I Grettini, Il libro della giungla, La Banda Bassotti, Gli incredibili, Mama Africa, Pasta Barilla, Il mare inquinato, I medioevali…

I premi sono stati consegnati dal sindaco Paola Massidda e dall’assessore della Cultura Sabrina Sabiu. Un saluto è stato portato da Maria Ibba, in rappresentanza della Pro Loco.

Al termine l’artista Maurizio Lai ha regalato al comune di Carbonia un Pinocchio, realizzato in legno in soli tre giorni.

Appuntamento all’anno prossimo!

Nadia Pische

                                              

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Il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Carbonia Iglesias, Graziano Lebiu, interviene sull’emergenza Coronavirus.

“In questa fase in evoluzione epidemiologica sul territorio nazionale e con un occhio di riguardo per il Sulcis Iglesiente – spiega Graziano Lebiu – è importante rimarcare le nuove indicazioni e chiarimenti sull’epidemia di COVID-19 rilasciate dal ministero della Salute, che prevedono la necessità di:

• garantire la stretta applicazione delle misure di prevenzione e controllo delle infezioni (precauzioni standard, via aerea, da droplets e da contatto) in tutte le strutture sanitarie, inclusi i servizi di pronto soccorso;

• definire un percorso per i pazienti con sintomi respiratori negli studi medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, come la scrupolosa e sistematica applicazione delle misure sopra riportate;

• applicare le procedure per la valutazione, l’attivazione e la gestione dell’intervento di presa in carico e di trasporto del paziente attraverso operatori del 118;

• implementare attività di sensibilizzazione della popolazione, con particolare riferimento alle scuole e ai gestori di esercizi pubblici e privati, per fornire una corretta informazione sull’importanza di adottare corrette misure di prevenzione.

Viene dato conto delle varie fasi di identificazione dei soggetti a rischio a partire dall’intervento dei MMG e PLS fino al trasferimento dei casi, l’accesso al pronto soccorso, la gestione dei casi nelle strutture sanitarie compresi gli organici di personale sanitario necessario nelle varie fasi, la sanificazione degli ambienti sanitari e non sanitari.

Sono illustrate tutte le misure preventive che oltre a essere necessarie per gli infermieri e per tutti gli operatori sanitari, perché riportano fasi fino allo smaltimento dei rifiuti e all’indicazione delle strutture di riferimento, dovrebbero anche essere spiegate/illustrate alla popolazione.

La circolare ci raccomanda, in quanto Ordine Professionale, di assicurare la capillare diffusione del documento in oggetto e di coordinarsi con i direttori generali, i direttori sanitari aziendali e i direttori medici di presidio delle aziende sanitarie per eventuali inosservanze.

Vi invito a collaborare con l’Ordine per dare massima diffusione della circolare ed una corretta informazione ai cittadini, tenuto conto dell’incontrollata ridda di voci, commenti, processi e sentenze che si susseguono senza fondamento.

E’ inoltre pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge n. 6 del 23 febbraio 2020 (allegato 2) che fornisce indicazioni sulle misure urgenti per evitare la diffusione del COVID-19. Il decreto prevede le limitazioni di accesso alle aree focolaio di infezione, i cui meccanismi sono ribaditi nel Decreto del presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020.

Abbiamo sollecitano gli iscritti:

– a consultare i siti ufficiali delle regioni di appartenenza per ulteriori indicazioni che ciascuna amministrazione potrebbe aver pubblicato;

– a dare la massima diffusione ai documenti;

– ad applicare e far applicare le misure indicate che potranno via via essere aggiornate con il variare dello scenario epidemiologico;

Il mancato rispetto delle misure avvertite è punito secondo le previsioni contenute del Codice penale e del Codice Deontologico.

A partire dal 28 febbraio – conclude Graziano Lebiu – sarà inoltre disponibile nelle pagine FAD dell’Istituto superiore di Sanità (https://www.eduiss.it/) uno specifico corso ECM ufficiale a cui tutti gli iscritti al nostro OPI Carbonia Iglesias sono invitati a partecipare.”