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L’on. Carla Cuccu (M5S) ha presentato una proposta di legge sulle disposizioni per il riconoscimento, la diagnosi e la cura della maculopatia, una delle malattie della vista con alta incidenza in Italia e in particolar modo in Sardegna, non ancora inserita nei livelli essenziali di assistenza (LEA).
«Questa è una malattia su cui non si deve assolutamente tergiversare. Infatti, con questa proposta di legge chiediamo l’individuazione di un livello aggiuntivo di assistenza sanitaria per la cura della maculopatia – spiega Carla Cuccu -. La maculopatia è poco conosciuta, e se non trattata per tempo, e in modo adeguato, può portare alla cecità. Solo il 10% degli italiani ha conoscenza e consapevolezza della sua gravità. Colpisce la parte più preziosa ed importante della retina, che permette la visione dei particolari, come il riconoscimento dei colori, dei volti e dei dettagli delle persone.»
Con questo termine si classificano varie malattie, tra le quali la maculopatia degenerativa legata all’età, che è il tipo più comune, principale causa di perdita permanente della vista negli anziani. Inoltre, questa malattia è il peggiore incubo delle persone affette da miopia elevata. La maculopatia miopica si presenta nella miopia degenerativa o patologica, malattia caratterizzata da un aumento della lunghezza assiale dell’occhio e da una miopia superiore alle sei diottrie. Altre potenziali cause della maculopatia sono ancora oggetto di studio; tra queste la predisposizione genetica familiare, l’ipertensione arteriosa ed il fumo.
Gli scopi della proposta di legge sono promuovere il riconoscimento della maculopatia come patologia progressiva e invalidante, favorire la prevenzione delle complicanze, la diagnosi e la qualità delle cure, promuovere la conoscenza della malattia tra i medici e la popolazione, adottare, per i residenti nella Regione, provvedimenti finalizzati all’esenzione dalla partecipazione al costo per prestazioni fornite dal servizio sanitario regionale, riconoscere e valorizzare le attività delle associazioni e del volontariato svolte in ambito regionale e finalizzate ad aiutare le persone affette da maculopatia e le loro famiglie.
«A livello nazionale e regionale non esiste una legislazione sul riconoscimento, diagnosi e cura della maculopatia. Mi sto battendo perché è chiara l’esigenza di individuare almeno due centri regionali pubblici di riferimento per la diagnosi e la cura della maculopatia (uno nell’area nord e uno nell’area sud del territorio) prevedendo l’attivazione di ambulatori chirurgici dedicati, per garantire interventi slegati dalla tempistica della sala operatoria, con conseguente eliminazione delle liste d’attesa. Dovranno – conclude Carla Cuccu – essere individuati anche gli ulteriori presidi destinati alla diagnosi e cura della maculopatia, ai fini della costituzione di una rete regionale capace di offrire ai cittadini tutte le risposte di cui necessitano.»