20 July, 2024
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In via Romagna e in piazza 1° Maggio, a Carbonia, a causa dell’esecuzione di lavori sugli impianti Enel Distribuzione, nelle giornate di lunedì 17 febbraio e giovedì 20 febbraio, nella fascia oraria dalle 9.00 alle 16.00, è prevista l’interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica per le abitazioni, gli uffici e le attività ubicate nelle zone suddette.

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Matteo Angioni, inventore del Riposino Bar, il primo locale in Italia dove è possibile fare un Riposino, un massaggio olistico di 15 minuti e gustare una tisana e una mela, è stato ospite ieri sera come identità misteriosa alla trasmissione di RAI 1 “I soliti Ignoti”.

Matteo Angioni è stato l’ignoto numero 8 (l’identità, nonostante l’indizio chiesto dal concorrente, non è stata indovinata). L’imprenditore ha precisato che «Riposino presto sarà inserito all’interno di un Atelier di lusso in centro a Cagliari. Il concept potrà essere ospitato in locali esistenti, rendendoli unici, attirando nuovi clienti e ampliando l’esperienza del cliente in negozio».

I soliti Ignoti

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Il Veliero Calasetta ospita il Basket Sant’Orsola Sassari, questa sera, alle 19.00, per l’ottava giornata di ritorno del campionato di serie C Silver girone Unico di basket maschile. La squadra isolana, reduce dalla vittorie per 75 a 71 ottenuta, a sorpresa, sul campo del Basket Antonianum (5° in classifica), a Quartu Sant’Elena, alla vigilia occupa la settima posizione, con 12 punti, frutto di 6 vittorie e 10 sconfitte; la squadra sassarese è decima, con 8 punti.

Nel campionato di serie D, la Scuola Basket Carbonia gioca domenica sera, alle 19.00, sul campo della Coral Nautilus Alghero. Le due squadre sono divise da due soli punti: la squadra catalana è quarta con 20 punti, frutto di 10 vittorie e 8 sconfitte; quella mineraria ha 18 punti, 9 vittorie e 9 sconfitte.

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Il Comitato Porto Solky rilancia l’iniziativa di contrasto alla realizzazione del nuovo ponte d’ingresso sull’Isola, denunciando che «i sindaci del Sulcis sono stati estromessi dalla Conferenza dei Servizi per l’approvazione del progetto».

«Da più di quattro anni la realizzazione del Nuovo Ponte di Sant’Antioco, in realtà un viadotto di 2 km, è stata contestata ufficialmente da più soggetti istituzionali e politici; questo grazie all’impegno del lavoro del Comitato Porto Solky che ha dimostrato, carte alla mano, la totale inutilità di un folle progetto da 57,5 milioni di euro – scrivono in una nota stampa Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau, portavoce del comitato Porto Solky di Sant’Antioco -. E’ importante ricordare che questo assurdo viadotto è stato “venduto” a scatola chiusa a tutti i Sindaci del Piano Sulcis come un progetto esclusivo per la “Nautica” e che per la sua realizzazione sono stati sottratti tutti i finanziamenti previsti per la messa in sicurezza della viabilità primaria del Sulcis, ovvero dell’intero tratto bivio Sirai-Nuxis. Poiché ad oggi sono stati fatti solo proclami ed atti inefficaci, ovverosia nessuno ha messo in atto azioni concrete ed incisive per fermare l’iter e lo stesso ministero, dal quale ci si aspettava uno stop alla realizzazione dell’opera, ha invece recentemente inviato la comunicazione di indizione della Conferenza dei Servizi asincrona finalizzata all’approvazione del Progetto Definitivo del Nuovo Ponte.»
«Al fine di comprendere meglio, la Conferenza dei Servizi asincrona dà la possibilità agli enti invitati, entro 15 giorni dal ricevimento della convocazione, di richiedere integrazioni documentali o chiarimenti relativi al progetto definitivo messo a loro disposizione – aggiungono Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau -. Questo al fine di poter elaborare al meglio le eventuali osservazioni o contestazioni all’approvazione del progetto definitivo da presentare entro il termine di 90 giorni. Alla suddetta Conferenza l’invito è pervenuto a tutti gli enti preposti al rilascio di pareri e autorizzazioni e, in particolare, a soli comuni di Sant’Antioco e Calasetta, estromettendo di fatto tutti gli altri Comuni del Piano Sulcis dalla possibilità di partecipare. Ciò impedisce a questi ultimi di presentare opposizione al progetto che, come già scritto, ha sottratto finanziamenti alla viabilità del Sulcis. Il Comitato sta provvedendo ad inviare ai Sindaci estromessi la comunicazione del ministero (in calce alla presente si allega il link ministeriale).»
«Il Comitato Porto Solky, avendo visionato i documenti messi a disposizione dal Ministero, ha già stilato un elenco di carenze documentali e richieste di chiarimenti di cui gli enti e le amministrazioni locali convocate potrebbero avvalersi mettendosi in contatto con il Comitato. In conclusione, la forte denuncia fatta dal Comitato Porto Solky – scrivono Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau – ha l’intento di sbloccare l’impasse invitando tutti i Sindaci estromessi dalla conferenza dei Servizi a chiedere al Ministero di essere inclusi nella lista degli enti e soggetti già convocati e sopratutto ad accogliere la proposta che a breve verrà inviata via PEC, come già fatto nel marzo 2019, di convocare una tavola rotonda questa volta estesa anche alla Regione Sardegna e al Governo.»

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La Sardegna è isolata. Non è possibile acquistare biglietti aerei per Roma e Milano dopo il 16 aprile ed ancora oggi non c’è nessuna certezza sul futuro della continuità territoriale.
Le ripercussioni su turismo ed occupazione sono già devastanti: le associazioni di categoria denunciano da settimane il baratro verso il quale si sta portando un settore rilevante per l’economia sarda.
È il più evidente tra i disastri portati avanti dalla Giunta regionale in appena dieci mesi di governo.
Se ne parlerà lunedì 17 febbraio, alle 18.00, in Piazza Galilei 13, a Cagliari, nell’incontro pubblico organizzato dal gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale.

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La sala conferenze Casa Fenu di Villamassargia, ospita questa mattina, con inizio alle ore 10.30, un interessante incontro-dibattito sulla Sanità e, in particolare, sulla prospettiva, di cui si parla da anni, della realizzazione di un ospedale unico per il Sulcis Iglesiente. L’iniziativa è dell’Amministrazione comunale di Villamassargia, guidata dal sindaco Debora Porrà, in collaborazione con la “Scuola Civica di Politica” del comune di Villamassargia.

Sono previsti gli interventi di Debora Porrà, sindaco di Villamassargia; Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione; Ferdinando Angelantoni, direttore della ASSL di Carbonia; Francesca Ticca, segretaria generale della UIL Sardegna; Graziano Lebiu, presidente dell’OPI Carbonia-Iglesias; Antonio Onnis, commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, già commissario della ASL 7 di Carbonia; Manolo Mureddu, giornalista.

 

Il professor Nicola Perra è un giovane scienziato Ordinario della cattedra di Fisica nella facoltà di Economia della Università di Greenwick, in Inghilterra. Maturato al Liceo scientifico di Sant’Antioco, si è laureato a Cagliari in Fisica Teorica, e si è specializzato al MIT di Boston negli Stati Uniti, dove fu Lettore Senior. Perché un professore di Fisica insegna in una Facoltà di Economia in America e poi in Inghilterra? Perché le formule della Fisica di diffusione spaziale dell’energia, sia essa elettromagnetica o gravitazionale, avviene in forma di onde, simili a quelle che si generano nell’acqua di uno stagno quando vi si getta un sasso. Le stesse formule di “Fisica di diffusione delle onde” sono applicabili allo studio del modo in cui si propagano molti fenomeni riguardanti l’Uomo, come: le malattie contagiose, l’economia, le idee politiche, la pubblicità, la comunicazione, etc.

Già un anno fa, il professor Perra mi fece avere un suo libro scientifico intitolato: «CHARTING THE NEXT PANDEMIC. DIFFUSIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE: DAI DATI AI MODELLI», pubblicato negli Stati Uniti. Tale pubblicazione, altamente specialistica, contiene la cartografia delle possibili future epidemie e pandemie. Tutti abbiamo notato come le maggiori Borse Europee, subito dopo le prime notizie sul contagio da animale ad uomo di un Coronavirus in Cina, hanno registrato un calo immediato del valore dei titoli azionari dei beni di lusso. Si teme che un’eventuale epidemia possa determinare il crollo della richiesta di beni di lusso da parte del consumatore cinese. Qualora i timori del mondo finanziario si estendessero ulteriormente, potremmo assistere ad un tracollo delle maggiori Borse mondiali, delle banche e, infine, degli Stati. I pericoli percepiti dal mondo finanziario possono indurre dinamiche di riduzione del valore dei prodotti industriali e, a valanga, il fallimento delle imprese ed il conseguente impoverimento della popolazione. Ecco perché le facoltà economiche del Regno Unito e degli Stati Uniti finanziano un gruppo di Fisici, Biologi ed Economisti per redigere studi di previsione delle diffusione geografica delle malattie contagiose che potrebbero influenzare negativamente l’Economia mondiale. Lo scopo è quello di opporre, in tempo, provvedimenti atti a contrastare il degrado economico. Il libro del professor Nicola Perra non è un testo profetico. È uno strumento che consente di formulare modelli matematico-fisici, basati su algoritmi che disegnano il decorso di future pandemie. Analizza il carattere degli agenti infettivi e fa un salto di qualità nello studio delle dinamiche di diffusione, tenuto conto delle variate condizioni di mobilità della popolazione mondiale. Quando parliamo di pandemie, ci riferiamo a quelle più note del passato. È utile ricordare che i virus ed i batteri sono specie-specifici. Ovverossia, se si sono adattati geneticamente a vivere dentro le cellule di esseri di una data specie, come ad esempio i mammiferi, gli uccelli, i sauri o gli antropomorfi e l’uomo, vivono sempre come ospiti nella stessa specie e non passano ad altre forme di vita, cioè “non fanno il salto di specie”. Quindi un virus degli uccelli non contagia la specie umana o altri mammiferi. Tuttavia, nella storia, a causa di mutazioni genetiche, il “salto di specie” è avvenuto più volte. Per esempio il Plasmodio della malaria, millenni fa, era specie – specifico per certe scimmie africane; poi, per una improvvisa mutazione, si è adattò all’uomo, e la malaria si diffuse su tutto il pianeta attraverso i percorsi delle migrazioni umane. Il virus della HIV, similmente, era specie-specifico esclusivamente per le scimmie africane, poi ha fatto il salto di specie passando all’uomo. Similmente è successo per il virus Ebola. Un virus degli uccelli che annualmente passa con facilità dalla specie aviaria a quella umana è quello dell’influenza, la cui evoluzione, in genere, è abbastanza benigna. Ma non è stata sempre così benigna; nel caso dell’influenza Spagnola del 1918 la mortalità fu altissima. Nel 2002 un Coronavirus degli uccelli fece il salto di specie all’uomo ed avemmo l’epidemia di SARS. Avvenne in Cina nella provincia di Guangdong (Canton). Nel 2012 fu la volta di un altro Coronavirus che fece il salto di specie passando dallo Zibeto, un animale selvatico della penisola Araba, all’uomo. L’epidemia fu chiamata MERS, e fu più mortifera della SARS (40% di mortalità fra gli infetti, come nel caso della Spagnola). Da pochi giorni si è saputo che un altro Coronavirus, questa volta proveniente dai serpenti e dai pipistrelli, ha subito una mutazione genetica ed ha acquisito la capacità di infettare l’uomo compiendo il salto di specie. Si tratta del virus che sta provocando sintomi simili all’influenza, con casi mortali, nella città di Vuhan, in Cina. Già due anni fa, il libro di Nicola Perra ha previsto questa nuova epidemia di Coronavirus in Cina. Non è un libro profetico, è invece un compendio di calcoli matematici con cui è possibile elaborare mappe e grafici che rendono possibile prevedere l’andamento e la diffusibilità di future pandemie. Le elaborazioni tengono conto di nuove variabili introdotte dal modo di spostarsi dell’uomo sulla superficie del pianeta terra. In un capitolo egli scrive: «E’ interessante ed estremamente rilevante nella comprensione della diffusione delle malattie infettive, osservare le differenze di tipologia tra il lungo raggio ed il corto raggio della mobilità della rete (aerea).» Egli continua poi distinguendo il diverso modo di diffusione del contagio che può essere generato dai viaggiatori d’aereo “pendolari” (come potremmo essere noi quando percorriamo brevi tratte come Cagliari-Roma), ed i viaggiatori delle lunghe tratte intercontinentali. Nella seconda parte del libro, esistono molte carte del planisfero terrestre in cui viene prevista la diffusione mondiale delle future possibili epidemie secondo le città di origine del focolaio. Rappresenta, su carta delle rotte aeree, la diffusione mondiale di epidemie insorte in città come: Barcellona, Melbourne, New York, Joahnnesburg, Hanoi, Buenos Aires, Lagos, Kisangai (Congo), Arna (Uganda), Jeddah e, infine, la diffusione internazionale di un Coronavirus da Guanzhou (Canton) in Cina. Per questa città, già due anni fa, disegnò la mappa delle rotte aeree che il Coronavirus avrebbe preso (oggi) per diffondersi da lì al mondo intero. Ricordiamo che Guanzhou è la città da cui, nel 2002, prese inizio l’epidemia di SARS. Non è molto distante da Vuhan. Nelle mappe e nei grafici allegati, descrisse esattamente in quanto tempo la malattia avrebbe raggiunto l’Australia, l’Indonesia, gli Stati Uniti (già oggi lo stiamo sentendo dai telegiornali) e, infine, l’Europa. Ma non si limitò a questo. Previde gli strumenti che si sarebbero dovuti adottare subito per limitare l’estensione dell’epidemia e cioè: l’interruzione delle rotte aeree e la diffusione dei vaccini. Previde in quale percentuale si sarebbe limitato il danno in base alla tempestività dei provvedimenti. Un testo, come questo del professor Perra, che ho rapidamente sintetizzato, non è destinato al pubblico, ma agli operatori politici ed economici degli Stati. Gli operatori finanziari, che hanno fatto cadere in Borsa il valore dei titoli dei beni di lusso alcuni giorni fa, basano le loro operazioni su strumenti scientifici come questa pubblicazione. Alla luce di essa il mondo economico produce i suoi anticorpi contro le crisi finanziarie e produttive che potrebbero conseguire a danno delle aziende. I benefici di queste previsioni, dovrebbero ricadere a cascata su tutti noi. A nostra insaputa, esistono guardiani sanitari ed economici del pianeta, anche contro il Coronavirus della città Vuhan. Dobbiamo prendere atto che mentre gli scienziati americani e inglesi (nati e formati a casa nostra) monitorizzano il mondo, da noi, nel nostro piccolo angolo di Sardegna, le cose sanitarie ed economiche non vanno proprio così.

Mario Marroccu

«Un impegno rispettato, la più grande stabilizzazione mai realizzata dalla Regione Sarda, che pone fine ad anni e in certi casi anche a decenni di precariato.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando con soddisfazione la firma, avvenuta oggi a Nuoro nella sede di Forestas, dei contratti di assunzione di 376 lavoratori che passano dal tempo determinato al lavoro pieno.

«Con questo passo di grande rilevanza occupazionale e sociale – dice il presidente Christian Solinas – permettiamo la piena operatività e garantiamo a Forestas di rispondere alle finalità per le quali è stata creata, creiamo le basi per una collaborazione sempre più attiva con gli enti locali, e permettiamo alla macchina operativa regionale di mettere a disposizione della comunità un contingente di grande rilevanza durante l’intero arco dell’anno a tutela del nostro patrimonio ambientale, in caso di eventi calamitosi e per le attività di protezione civile.»

A Nuoro, erano presenti anche gli assessori del Personale, Valeria Satta, e dell’Ambiente, Gianni Lampis, che giovedì avevano presenziato alla stabilizzazione di circa 50 lavoratori del territorio di Cagliari e Iglesias. Sarà, poi, la volta dei territori di Sassari e Gallura, e infine, martedì 18 a Lanusei, sempre nella sede di Forestas, firmeranno oltre 400 persone impegnate nei cantieri dell’Ogliastra.

«Abbiamo ereditato una difficile situazione alla quale abbiamo posto finalmente rimedio, con una soluzione che giova all’operatività dell’Agenzia sul territorio e restituisce serenità ai lavoratori e alle loro famiglie – dice l’assessore Valeria Satta -. La Regione è vicina alla gente, e questa grande operazione ne è la conferma concreta.»

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Si è svolta ieri a Teulada nella caserma “S. Pisano”, sede del 1° Reggimento Corazzato, del 3° Reggimento Bersaglieri e del Centro Addestramento Tattico, la seconda tappa regionale dell’attività informativo/promozionale dedicata ai candidati Volontari in Ferma Prefissata di 1 anno (VFP1) della Sardegna, denominata “Open Day VFP1”.

Dopo il positivo esordio a Cagliari, presso la sede del 151° Reggimento fanteria “Sassari”, personale qualificato del Comando Militare Esercito Sardegna, che coordina gli eventi regionali, ha fatto tappa a Teulada, per illustrare ai giovani candidati video promozionali inerenti le diverse specialità dell’Esercito ed esporre un briefing esplicativo sulla storia della Forza Armata e sull’iter concorsuale che gli aspiranti VFP1 si apprestano ad affrontare.

Dopo il saluto iniziale del colonnello Carlo Colaneri, comandante del 1° Reggimento Corazzato, del colonnello Carlo Di Pinto, comandante del 3° Reggimento Bersaglieri e del tenente colonnello Mauro Cabiddu, comandante del Centro Addestramento Tattico, i giovani candidati hanno assistito alla proiezione dei video promozionali dello Stato Maggiore Esercito. A seguire gli aspiranti VFP1, hanno partecipato, incuriositi, alle numerose attività addestrative organizzate dal 3° Reggimento Bersaglieri, in particolare alla simulazione di una Reazione Automatica Immediata (R.A.I.) a seguito di un attentato EOD, e successivamente hanno visionato con attenzione i diversi mezzi, materiali ed equipaggiamenti esposti nella mostra statica allestita per l’occasione.

Particolare interesse hanno destato i mezzi corazzati schierati, fra i quali la Blindo Centauro del Reggimento “Cavalleggeri Guide 19°”, i Veicolo Tattico Leggero Multiruolo (VTLM) “Lince” del 3° Reggimento Bersaglieri, il Veicolo Blindato Medio (VBM) Freccia del 6° Reggimento Bersaglieri e l’obice FH70 del 24° Artiglieria “Peloritani” .

Le prossima tappa della manifestazione “Open Day VFP1” è prevista presso la caserma “Gonzaga” a Sassari, sede del 152° Reggimento fanteria “Sassari”.

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L’Avviso dei Bonus occupazionali – che fanno parte del programma TVB Sardegna LavORO, Orientamento, Rafforzamento delle competenze e Occupazione, e che mirano al taglio del costo del lavoro – con relativa rettifica, Linee guida e modulistica, è stato approvato e pubblicato sul sito www.sardegnalavoro.it .

«La misura dei bonus individuata nel programma è un’ottima opportunità rivolta alle aziende per rilanciare l’impresa sarda e favorire l’occupazione nel nostro territorio – ha commentato l’assessore regionale del Lavoro e Formazione, Alessandra Zedda -. L’impegno della Regione è incentrato a sostenere e incentivare le imprese che assumono giovani e disoccupati e dare un forte impulso al mercato del lavoro.»

Le domande a sportello possono essere presentate sulla piattaforma telematica messa a disposizione dall’amministrazione regionale cliccando il seguente link http://www.sardegnalavoro.it/agenda/?p=116713lmentre le informazioni e gli adempimenti connessi per le imprese che presentano le istanze si trovano nell’area riservata https://servizi.sardegnalavoro.it/portal/AreaRiservata.aspx .