20 July, 2024
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In vista dell’imminente presentazione del dossier di candidatura della città di Carbonia al titolo di Capitale italiana della Cultura 2021, domani, giovedì 13 febbraio, alle ore 15.30, nella sala riunioni della Torre Civica si svolgerà un incontro partecipato con gli operatori turistici, commerciali e le attività produttive cittadine.

Si tratta di un’intensa e ravvicinata serie di interlocuzioni – portate avanti dall’Amministrazione comunale con tutti gli stakeholders – propedeutiche alla stesura di un progetto dettagliato di iniziative e attività in grado di rafforzare e avvalorare la nostra candidatura. Un momento di dialogo, ascolto, condivisione, partecipazione e unità di intenti, a cui parteciperanno per l’Amministrazione comunale il sindaco Paola Massidda, l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu e i consiglieri comunali.

Il titolo di “Capitale Italiana della Cultura”, istituito dal ministro per i Beni e le attività culturali e per il Turismo Dario Franceschini con la legge Art Bonus nel 2014, è conferito per la durata di un anno.
Sono 44 le città italiane che si sono candidate per questo prestigioso riconoscimento.
Il Comune vincitore riceverà un milione di euro per la realizzazione del programma presentato.

Le città che hanno manifestato il proprio interesse dovranno presentare entro il 2 marzo i propri dossier di candidatura, che verranno esaminati da una giuria di sette esperti di chiara fama per arrivare entro il 30 aprile alla selezione di un massimo di 10 progetti finalisti da invitare in audizione.
La città “Capitale Italiana della Cultura 2021” verrà scelta esclusivamente sulla base di questi colloqui entro il 10 giugno, quando la giuria indicherà pubblicamente al ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo la candidatura più idonea da formalizzare con delibera del Consiglio dei ministri.

 

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Martedì 18 febbraio, alle 15,30, ad Iglesias, presso la sala conferenze della ex sede provinciale, in via Argentaria n. 14, si terrà un incontro pubblico durante il quale verrà presentata “INCLUDIS” l’iniziativa finanziata dalla Regione Autonoma della Sardegna per la realizzazione di progetti di inclusione socio-lavorativa riservati a persone con disabilità.
Il bando regionale prevedeva il finanziamento di progetti di avviamento, inserimento e accompagnamento al lavoro, attraverso tirocini lavorativi, della durata non inferiore ai 6 mesi e per un massima di 12 mesi, da realizzare in collaborazione con le imprese disponibili a co-progettare insieme al PLUS del Distretto socio sanitario di Iglesias.
Il partenariato tra il PLUS, gli operatori sociali dei Comuni del Distretto, il Centro di Salute Mentale, il Serd e le imprese del terzo settore, individuate con procedura di evidenza pubblica, ha permesso di avviare un dialogo costruttivo con il territorio, finalizzato alla selezione e presa in carico dei destinatari, alla definizione degli inserimenti socio-lavorativi, al monitoraggio, alla verifica e alla valutazione delle azioni intraprese.
I primi tirocini sono iniziati nel dicembre del 2018 e gli ultimi inserimenti socio-lavorativi sono terminati il 9 gennaio di quest’anno, con la partecipazione di 22 tirocinanti, 18 dei quali hanno concluso il tirocinio, 4 hanno interrotto il percorso per diversi motivi, e 6 ragazzi, particolarmente meritevoli e motivati, hanno ottenuto una proroga.
I tirocinanti sono stati guidati per tutto il periodo da un tutor aziendale, che ha curato l’insegnamento delle mansioni nell’ambito lavorativo.
Inoltre ciascun tirocinante è stato supportato da un educatore professionale, che ha avuto la funzione di filtrare le esigenze e le difficoltà dei ragazzi, garantendo il raggiungimento di risultati soddisfacenti non solo per i ragazzi, ma anche per le imprese ospitanti, «alle quali va riconosciuta un’importante nota di merito – ha messo in evidenza il sindaco, Mauro Usai – per l’attenzione e la sensibilità verso il tema dell’inclusione sociale».
«L’incontro del 18 febbraio, vuole essere un momento di riflessione su quello che è stato fatto e su quello che ancora si può fare per creare delle reti di sostegno per le persone particolarmente vulnerabili, in un’ottica di lavoro condiviso, rivolto al reinserimento sociale – ha spiegato Angela Scarpa, assessore delle Politiche sociali del comune di Iglesias -. L’obiettivo principale, è quello di testimoniare che anche nel nostro territorio è possibile vivere esperienze significative di inclusione, che permettano alle persone con disabilità di confrontarsi con il mondo del lavoro e di mettere in campo le proprie risorse.»

 

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Prosegue il cammino verso la redazione del “Piano Strategico Partecipato per lo sviluppo e il marketing turistico di Sant’Antioco”. Dopo la grande partecipazione di operatori turistici e commerciali, cittadini e associazioni registrata al primo incontro svoltosi martedì 4 febbraio, il sindaco Ignazio Locci e l’assessore del Turismo Roberta Serrenti, chiamano a raccolta gli attori protagonisti del Piano Strategico per il secondo appuntamento con il dott. Josep Ejarque, esperto di sviluppo delle destinazioni turistiche, che si terrà martedì 18 febbraio 2020, alle 15.00, in Aula consiliare.

L’obiettivo finale è creare le condizioni affinché l’Isola di Sant’Antioco e il suo ingente patrimonio naturalistico, ambientale e culturale, diventino definitivamente un volano turistico, ovvero l’asset strategico per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio.

L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco, infatti, ha avviato un percorso programmatico relativo alla strutturazione di un sistema integrato che consenta di potenziare l’offerta turistica locale e la creazione di un brand del territorio, promuovendo la conoscenza delle innumerevoli risorse di Sant’Antioco, nell’ottica di una progettazione partecipata che includa l’intera comunità. Per centrare questo obiettivo, ci si è dunque rivolti ad un professionista dalla pluriennale e consolidata esperienza nel settore turistico, in quanto figura indispensabile all’interno di un progetto di sviluppo territoriale quale il Museo Diffuso, al fine di fornire principi e metodologie per lo sviluppo della competitività, sia attraverso l’identificazione di un’immagine unitaria e appetibile del territorio, sia tramite la valorizzazione e la gestione virtuosa dell’offerta turistica e culturale.

 

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Dopo il Carbonia, anche il Cortoghiana sogna la Coppa Italia. Questo pomeriggio, alle 15.00, sono in programma le partite di andata delle semifinali della manifestazione tricolore riservata alla Promozione regionale e tra le quattro squadre ancora in corsa c’è quella allenata da Marco Farci. Quarto in classifica in campionato e semifinalista in Coppa Italia, il Cortoghiana è la più bella rivelazione della stagione. La semifinale oppone ai biancorossi minerari la Macomerese, già avversaria del Carbonia nei quarti di finale nell’edizione 2017/2018, ed eliminata con una vittoria di misura in casa (1 a 0) ed una sconfitta a Carbonia (0 a 3, con goal di un 16enne Fabio Mastino e doppietta di Lorenzo Loi, oggi al Cortoghiana).

Cortoghiana-Macomerese verrà arbitrata da Andrea Senes di Cagliari, l’arbitro che ha diretto Carbonia-Guspini lo scorso 2 febbraio in Eccellenza (assistenti di linea Claudio Deiana e Nicola Mascia di Cagliari)

L’altra semifinale, Ilvamaddalena-Usinese, verrà diretta da Samuele Giudice di Sassari (assistenti di linea Michele Acciaro di Alghero ed Alessandro Cola di Ozieri).

Da notare che il Cortoghiana è l’unica squadra del girone A del campionato di Promozione ancora in corsa per la conquista della Coppa Italia, perché le altre tre sono tutte protagoniste del girone B. L’avversario del Cortoghiana, la Macomerese, attualmente è 9ª con 25 punti (il Cortoghiana è 4° nel girone A con 32 punti); l’Ilvamaddalena comanda la classifica con 53 punti (frutto di 17 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta, 50 goal segnati, 14 subiti), 8 di vantaggio sul Thiesi; l’Usinese è 7ª con 33 punti.

Mercoledì pomeriggio si giocheranno anche gli ultimi 3′ della sfida di campionato tra Sigma De Amicis 1979 e Sant’Elena, che venne sospesa lo scorso 19 gennaio sul risultato di 2 a 1 per la squadra quartese, per un malore al medico-accompagnatore del Sant’Elena. Con una vittoria, assai probabile visto che restano da giocare solo 3′, il Sant’Elena salirebbe dal 7° al 4° posto, con 33 punti, un punto davanti a Cortoghiana e Gonnosfanadiga,  Cortoghiana al quarto posto in classifica, due davanti all’Andromeda.

N.B. Nell’immagine in evidenza, l’arbitro Andrea Senes all’ingresso in campo al Comunale “Carlo Zoboli” per la direzione della partita Carbonia-Guspini, il 2 febbraio 2020.

Giampaolo Cirronis

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Dopo le infuocate polemiche a nota stampa, ove è prevalsa la mera volontà di additare il Parco Geominerario, irresponsabile, per il non acquisto della raccolta dei minerali più nota come “Collezione Manunta“, senza porsi minimamente il dubbio, se a fronte delle resistenze del Consiglio direttivo di deliberarne l’acquisto, vi fosse una “ragion di stato” che potesse impedirlo.

In più occasioni si è cercato di far capire che l’uso delle risorse pubbliche, anche per l’acquisto di beni importanti per la collettività, deve esser fatto seguendo i crismi della legalità, pena l’obbligo di rifondere lo Stato, da parte dei componenti il Consiglio direttivo, del danno subito.

Quest’ultimo elemento per molti marginale, era l’argine all’agire, in quanto, si forzava l’acquisto di una raccolta di minerali, pur importante ed unica a detta di tutti, ma in mano ad un privato e non certificata.

Elementi ribaditi più volte, non ultimo nell’incontro del 18 dicembre 2018, promosso dalle Associazioni mineralogiche della Sardegna, ove il Parco, onde superare i dubbi del Consiglio Direttivo, assunse l’impegno di chiedere, al ministero vigilante dell’Ambiente ed al ministero dei Beni Culturali, titolare della tutela del patrimonio culturale, delucidazioni nel merito.

Atti immediatamente posti in essere con le rispettive comunicazioni.

L’Unesco ed il Ministero vigilante, non risposero mai alle note, mentre lo fece il ministero dei Beni culturali che incaricava la soprintendenza di Cagliari a verificare il caso.

Subito la soprintendente, dott.ssa Maura Picciau, convocò il Presidente, che ebbe modo di rappresentarle le problematiche del caso ed i dubbi del Consiglio direttivo, avviando, d’intesa con il Parco, procedure ed azioni che hanno portato nei giorni scorsi all’importante pronunciamento del Mibact.

In data 16 gennaio 2020 il ministero inviava al sig. Manunta e per conoscenza al Parco, il decreto di tutela diretta, ai sensi del D. Lgs. n. 42/2004, con la seguente motivazione:

«I beni minerari mobili individuati come “collezione mineralogica Antonio Manunta”, composta da 4.621 esemplari, come analiticamente descritti nella Relazione tecnico-scientifica allegata, sono dichiarati di interesse culturale particolarmente importante ai sensi dell’art. 10, comma 3, lett. d) del Codice dei Beni culturali, e sono dichiarati altresì di eccezionale interesse, come complesso, ai sensi dell’art. 10, comma 3 lettera e) del medesimo Codice dei Beni culturali, per motivi importanti in premessa e più ampiamente espressi nella Relazione tecnico-scientifica; i suddetti beni sono quindi sottoposti a tutte le disposizioni di tutela contenute nel predetto Codice.»

Questo nuovo stato della raccolta di minerali del sig. Manunta, oggi tutelata e classificata dal ministero dei Beni culturali, come “Collezione mineralogica Antonio Manunta”, ha dato motivo al Consiglio direttivo del Parco di procedere al riesame della proposta del sig. Manunta e nelle more di scadenza (30 giorni) di un possibile ricorso, il Parco ha già sentito il sig. Manunta e nella seduta del Consiglio del 7 febbraio scorso, ha deliberato il  parere favorevole all’acquisizione.

Ora il sig. Manunta dovrà comunicare al Ministero la volontà di cedere al Parco la sua collezione, a titolo gratuito oppure oneroso, ed in tal caso comunicarne il valore, in quanto il Ministero, con il decreto di tutela, è titolare del diritto di prelazione.

Prof. Tarcisio Agus

Presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna

 

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Sabato 8 febbraio, al Teatro Centrale di Carbonia, per la rassegna di prosa, musica, danza e teatro, organizzata dal comune di Carbonia e dal Cedac, il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo Sardegna, è andato in scena il monologo “La luna e i falò”recitato dal poliedrico nonché formidabile Andrea Bosca. Apprezzatissimo dal pubblico in sala, l’attore originario di Canelli (Asti), ha saputo portare tutti indietro nel tempo, nel dopoguerra, quando Anguilla, ormai 40enne torna al suo paese da uomo ricco e ricorda con nostalgia il passato in un luogo rimasto immutato. Le emozioni traspaiono dal volto dell’attore ancora prima che lui inizi a parlare. Andrea vive il sentimento nostalgico di Anguilla portandolo in scena in modo palpabile che arriva dritto al cuore di tutti i presenti.

Gli applausi suggellano un transfert forte e malinconico, nel sentire la storia di un emigrato che torna nella sua terra, argomento attuale e mai tramontato, vivo in ogni famiglia oggi come allora. Grande successo per l’opera dello scrittore Cesare Pavese, precisamente l’ultimo prima del suo suicidio, un romanzo in 32 capitoli dove l’autore racconta il ritrovarsi adulto, cresciuto e diventato uomo. Un testo riadattato al palcoscenico dallo stesso attore Andrea Bosca e dal regista Paolo Briguglia. Alleghiamo un album fotografico e l’intervista rilasciata da Andrea Bosca alla fine dello spettacolo, nella quale emerge l’emozione per aver recepito il calore e la stima affettuosa del pubblico.

Nadia Pische

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221796630852907/

    

       

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Il Consiglio regionale ha dato il via libera alla legge sulla posidonia spiaggiata. La seduta è stata aperta dal vice presidente Giovanni Antonio Satta. All’ordine del giorno l’esame della proposta di legge 15/A (Mula e più) “sulla posidonia spiaggiata” e, in particolare, la discussione degli articoli e degli emendamenti. Su richiesta della maggioranza, il presidente ha sospeso la seduta per 30 minuti. I lavori riprenderanno alle 17.30. Alla ripresa l’on. Franco Mula (Psd’Az) si è espresso a nome della commissione Ambiente sugli emendamenti all’articolo 1 presentati. Quasi tutti sono stati respinti dal parlamentino.

L’on. Maria Laura Orrù (Progressisti) ha confermato che «per i motivi espressi stamattina e per l’opinione della comunità scientifica noi siamo contrari all’uso di mezzi meccanici per la rimozione della posidonia. In questo testo non c’è traccia di salvaguardia delle nostre coste ma di un sistema che a lungo andare sarà controproducente per le nostre coste, anche al netto delle modifiche che proponiamo. Questo testo sarà impugnato».

Sempre per i Progressisti, l’on. Antonio Piu ha detto: «Abbiamo cercato in commissione di estrapolare gli emendamenti condivisibili e ne abbiamo proposto uno che prevede che la Regione attivi protocolli con l’università, gli enti di ricerca e l’Arpas. I protocolli serviranno per classificare meglio il territorio e per monitorare l’evoluzione delle nostre coste».

Respinti gli emendamenti soppressivi 4 e 97, sui quali ha preso la parola l’on. Massimo Zedda (Progressisti) e ha detto: «Sarebbe stato più semplice istituire un fondo per aiutare i Comuni a sopportare i costi della gestione del problema posidonia. Invece voi avete messo in piedi un impianto normativo che non regge e che non aiuterà i Comuni». Con l’on. Zedda anche l’on. Gianfranco Satta (Progressisti) che sul comma 4 dell’articolo 1 ha detto: «E’ pazzesco che vogliate autorizzare il titolare della concessione al recupero e allo smaltimento della posidonia». Sull’emendamento 3 l’Aula si è espressa contro e così sul 5 e sul 98. Bocciati anche gli emendamenti 111, 18 (uguale al 99), 22 (uguale al 100), 26 (uguale al 90 e al 101).

L’on. Massimo Zedda ha preso la parola sugli emendamenti 30 e 102, che prevedono la soppressione del comma 5 dell’articolo 1: «Saranno insufficienti le risorse economiche che metterete a disposizione, questa legge è irrealizzabile e sarà impugnata. Anche perché non è il Consiglio regionale che decide che cosa è rifiuto speciale». Gli emendamenti 30 e 102 sono stati bocciati.Respinto anche l’emendamento 96 e così il 35 (uguale al 103), sui quali l’on. Orrù (Progressisti) ha ribadito: «Spero che questo testo di legge abbia vita breve». L’Aula si è detta contraria anche all’emendamento 88.

Successivamente il Consiglio ha respinto i seguenti emendamenti: 38, 87, 104, 43, 105, 46, 106, 50, 107, 56, 7, 8, 9, 109, 10, 13, 110, 12, 108, 19, 20, 114, 113, 16, 119, 118, 15, 117, 116, 115, 21, 23, 24, 123, 121, 11, 17, 25, 28, 27, 126, 127, 29, 31, 130, 131, 32, 33, 133, 132, 36. Approvato, invece, l’emendamento n. 95 (Ganau e più) che prevede, dopo lo spostamento, il divieto dello smaltimento in discarica della posidonia.

Il vicepresidente Satta ha quindi dato la parola al capogruppo di Leu Daniele Cocco sull’ordine dei lavori che ha chiesto garanzie sull’inserimento nella seduta di domani come primo punto all’ordine del giorno la mozione sulla vertenza entrate. Sul punto si è accesa una vivace discussione che ha visto protagonisti i consiglieri Francesco Agus (Progressiti), Dario Giagoni (Lega), Gianfranco Ganau e Massimo Zedda (Pd). Sul punto è intervenuto il consigliere Giorgio Oppi (Udc) che ha invitato l’aula al rispetto degli accordi raggiunti nel corso della Conferenza dei capigruppo. Il vicepresidente Satta ha quindi chiarito: «Stasera approveremo la legge sulla posidonia spiaggiata e domani mattina riprenderemo con la discussione della mozione sulle entrate».

Il vicepresidente ha quindi messo in votazione l’emendamento n. 37 che è stato  respinto. Bocciati anche gli emendamenti nn. 39, 41, 42 e 44. Sull’emendamento all’emendamento n. 149 è intervenuta la consigliera Maria Laura Orrù per chiedere, con un ulteriore emendamento orale, di inserire il testo dopo il comma 10 dell’art. 1. La proposta è passata all’unanimità. Respinti invece gli emendamenti nn. 51 e 57. Il Consiglio ha quindi approvato il testo dell’art.1 mentre sono stati respinti gli emendamenti aggiuntivi nn. 112 e 14. Approvato invece l’emendamento all’emendamento n. 150 (Ganau e più) con il quale si pone in capo alla Regione l’obbligo di redigere il Piano di gestione della posidonia con l’indicazione di schede puntuali dei singoli siti di interesse regionale e comunale. Respinti in rapida successione gli emendamenti nn. 120, 128, 129, 134, 135, 53, 55, 58, 59, 135.

Si è quindi passati all’esame dell’articolo 2 “Recupero e riuso della posidonia”. Acquisiti i pareri della Commissione e della Giunta, il vicepresidente Satta ha aperto la discussione sull’articolo. Non essendoci iscritti a parlare il presidente ha messo in votazione gli emendamenti che sono stati tutti respinti tranne il n. 124 presentato dalla Giunta che sostituisce la parola “trattamento” alla parola “compostaggio”. Approvato anche il testo dell’articolo 2.

Sull’art. 3 “Disposizioni finanziarie” l’Aula ha proceduto immediatamente alle operazioni di voto degli emendamenti respingendo tutte le proposte di correzione presentate dalla minoranza. L’articolo è stato approvato con lo stesso testo licenziato dalla Commissione. Via libera, infine all’art. 4 “Entrata in vigore”.

Prima del voto finale sul testo della legge è intervenuto il consigliere della Lega Michele Ennas che ha ringraziato il primo firmatario Franco Mula (Psd’Az) e la Commissione competente per il lavoro svolto chiedendo di apporre al provvedimento anche le firme del gruppo della Lega. Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere dei Riformatori Michele Cossa: «Si è lavorato in modo costruttivo, la legge consentirà ai comuni di risolvere un problema che si ripresenta ciclicamente da decenni impedendo uno sfruttamento virtuoso degli arenili».

Di diverso avviso il consigliere Antonio Piu (Progressisti): «Non siamo soddisfatti nonostante gli emendamenti che sono stati approvati. I comuni non saranno in grado di gestire le criticità – ha detto Piu – abbiamo inoltre una diversa visione dell’ambiente. Il rischio erosione delle spiagge è sempre presente».

Anche Daniele Cocco, capogruppo di Leu,  ha ribadito la propria contrarietà al provvedimento: «Avevamo delle perplessità e l’assessore non ha fugato i nostri dubbi. Il fatto di non aver richiesto il parere del Cal è un precedente pericoloso. Per questo votiamo no».

Soddisfatto invece il capogruppo di FdI Francesco Mura che ha ringraziato proponenti e commissione per il lavoro svolto: «La legge è perfettibile ma intanto rappresenta un aiuto concreto ai sindaci».

La consigliera Maria Laura Orrù, più volte intervenuta nel corso della discussione, ha apprezzato il fatto di essere riusciti, come opposizione, a introdurre delle correzioni: «Il testo contiene però troppe incongruenze e non persegue un modello di sviluppo fondato su una proposta ecosostenibile – ha detto Orrù – per questo voteremo contro».

Il primo firmatario Franco Mula (Psd’Az) ha ringraziato tutta l’Aula per il lavoro svolto. «Anche dalle opposizioni sono arrivati suggerimenti preziosi per migliorare il testo – ha detto – siamo convinti che questa non sia la miglior legge del mondo ma in una situazione difficile per i comuni, spesso lasciati in solitudine, permette ai sindaci di avere una garanzia sulla strada da seguire».

Massimo Zedda (Progressisti) ha annunciato il suo voto contrario: «Noi ci preoccupiamo di approvare provvedimenti utili – ha detto – la posidonia rappresenta un vantaggio per l’ecosistema. Avremmo preferito intraprendere un percorso diverso, voi avete invece scelto un’altra strada».

Elena Fancello, a nome del gruppo misto ha ringraziato i proponenti e chiesto di aggiungere le firme del gruppo al provvedimento.

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha annunciato il voto di astensione del Partito Democratico: «La commissione si è arrogata il diritto di non chiedere il parere del Cal. Credo che sia una grave scortesia istituzionale che spero non si ripeta più. Prendiamo atto che alcuni aspetti della legge siano stati migliorati accogliendo alcune nostre proposte. Si poteva fare di più, per questo noi del gruppo democratico ci asterremo».

Il presidente della Quarta Commissione Giuseppe Talanas ha ringraziato tutti i componenti del parlamentino da lui guidato per il lavoro svolto e in particolare il primo firmatario Franco Mula: «La legge non risolverà tutti i problemi delle nostre spiagge ma avrà sicuramente un effetto positivo andando a colmare un vuoto normativo».

Voto contrario è stato annunciato da Francesco Agus (progressisti): «Votiamo orgogliosamente contro come abbiamo fatto per la maggior parte delle leggi pastrocchio presentate in questa legislatura. Questi provvedimenti rischiano di produrre illusioni e buchi nell’acqua».

Stesso giudizio da parte di Alessandro Solinas (M5S): «Questa legge verrà impugnata dal Governo – ha detto Solinas – è un provvedimento che agisce in modo marginale come tanti altri approvati da questa maggioranza. I problemi del turismo in Sardegna sono altri».

A nome della Giunta è intervenuta la vicepresidente Alessandra Zedda ha invece dichiarato la propria soddisfazione: «Voto la legge perché va in direzione opposta rispetto a quanto dice la minoranza. I finanziamenti sono fuori dal Fondo Unico degli enti locali. Potranno essere integrati dai finanziamenti comunitari. La legge non va contro la normativa europea e nazionale».

Il presidente Satta ha quindi messo in votazione il testo finale della legge che è passato con 30 voti a favore, 15 contrari e 7 astenuti.

I lavori del Consiglio riprenderanno domani mattina alle 10.00.

 

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Il leader dell’associazione “Sardegna pulita”, Angelo Cremone, ha presentato il nuovo logo che caratterizza il movimento, da cui si evincono con estrema chiarezza «le finalità che sono parte fondamentale per un’azione rivolta non solo al clima ma anche all’aspetto politico, chiamato ad un impegno concreto e costruttivo».
«Dopo le Stelle Cadenti di Grillo, che in Sardegna, facendo credere ai Sardi, la nascita di una Rivoluzione Culturale, carpendo ad essi il 43% dei consensi alle Politiche – attacca Angelo Cremone –, ecco un’altra invenzione pronta ad ubriacare la politica, a distrarre nuovamente e a loro danno, i Sardi: le Sardine.»
«Sardine per fare che cosa? Per non dire No alla metanizzazione della Sardegna, super affare tanto caro ai sindacati CGIL, CISL, UIL e, soprattutto, al PD? Per non dire No ai Depositi Costieri del Gas, apprezzati dal PD, compreso il rigassificatore a Giorgino? Per non dire No all’affare 5G, voluto da Pigliaru e tutto il PD? Per non dire No agli inquinatori – Saras, Fluorsid, Inceneritore – produttori di Polveri Sottili nocive alla Salute? Per non dire No a fabbrica di bombe, centrali a carbone e servitù militari, attività tanto care al PD?», chiede Angelo Cremone.
«”Sardegna pulita” è nata per unire i Sardi tutti, per un progetto comune, per un “Nuovo Modello di Sviluppo” chiaro pulito e trasparente, contro l’ennesima distrazione di massa – conclude Angelo Cremone -, questo è un richiamo affinché ci sia una presa di coscienza da parte e della politica e delle istituzioni che sono sollecitate ad un impegno maggiore, per dare risposte concrete a quanti aspettano un’inversione di marcia per il bene comune.»
Armando Cusa

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Un goal di Manuele Porru, arrivato al 95′, ha condannato alla sconfitta la Monteponi sul campo della Villacidrese, nella quinta di ritorno del girone A del campionato di Promozione regionale. E’ una sconfitta molto pesante per la squadra di Fabio Piras, che scesa in campo priva dello squalificato Samuele Curreli, era stata capace di portarsi in vantaggio in avvio di ripresa con Sebastian Lamacchia. Un successo avrebbe consentito alla Monteponi di riportarsi a 5 lunghezze dalla seconda posizione, in piena corsa per i play-off, mentre la sconfitta l’ha fatta precipitare a 11 punti dalla Villacidrese e a 10 dalla terza posizione, occupata ora dal Buddusò, la squadra più in forma del girone, reduce da 7 vittorie consecutive. La rincorsa verso i play-off, a questo punto, appare assai problematica…

Chi continua a vincere e a convincere, è il Cortoghiana, impostosi per 3 a 2 sulla Sigma De Amicis 1979 con i goal di Fabio Salis, Marco Foddi e Devid Pinna ed ora al quarto posto, appaiata al Gonnosfanadiga (battuto in casa dall’Arborea), a due lunghezze dalla terza posizione. La squadra di Marco Farci si conferma la più bella sorpresa del girone.

Il Villamassargia è stato fermato sull’1 a 1 dal Sant’Elena Quartu ma mantiene una buona ottava posizione, con 28 punti, distante dalla zona calda, in perfetta linea con i programmi iniziali che puntavano ad una salvezza tranquilla.

Sugli altri campi, l’Andromeda ha superato di misura, 2 a 1, il Selargius, sempre malinconicamente ultimo in classifica; il Buddusò ha vinto ancora, 2 a 1 sul Seulo 2010; la capolista Idolo ha avuto la meglio sul Tonara con il minimo scarto, 1 a 0; l’Orrolese na battuto 3 a 1 il Tonara con una doppietta di Christian Cacciuto.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, è stata sospesa la partita di vertice tra la capolista Tharros ed il Calcio Capoterra, quando la squadra ospite era in vantaggio, ed ora si attende il verdetto del giudice sportivo. La prima inseguitrice, l’Atletico Narcao, ha rifilato un tennistico 6 a 0 alla Virtus Villamar, ed è risalita a 4 punti dalla vetta; la Fermassenti ha espugnato il campo del Gergei, 4 a 3; l’Atletico Villaperuccio ha confermato di essere in crescita, superando 3 a 1 la Freccia Parte Montis; l’Antiochense, dopo la Tharros, ha battuto anche il Sadali, 3 a 1, riaccendendo una fiammella di speranza per rientrare in gioco per la salvezza; il Santa Giusta ha vinto 2 a 1 sul campo della Gioventù Sportiva Samassi;, stesso risultato centrato dalla Nuova San Marco sul campo della Francesco Bellu, a Terralba; è finita in parità, infine, 1 a 1, la partita Libertas Barumini-Virtus San Sperate 2002.

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L’App denominata “De Vizia Carbonia”, uno strumento tecnologico realizzato al fine di semplificare e migliorare il servizio della raccolta differenziata della gestione dei rifiuti nella nostra città, è da oggi scaricabile gratuitamente anche sui dispositivi iOS (iPhone e iPad). Il servizio, implementato dal comune di Carbonia e dalla De Vizia, in collaborazione con la società di marketing Comunicare Lab Srls, è già attivo dal novembre 2018 per gli smartphone e i tablet Android e consente ai cittadini di consultare i calendari e gli orari relativi alla raccolta dei rifiuti nella propria abitazione, segnalare e fotografare eventuali rifiuti abbandonati, prenotare i ritiri a domicilio, ottenere informazioni sulle modalità e le regole per l’accesso all’Ecocentro, consultare l’Ecobolario.

«La nuova applicazione va incontro alle esigenze dei nostri cittadini, sempre più tecnologici e al passo con i tempi. Il servizio è veloce, dinamico e consente agli utenti, in qualunque ora della giornata e in qualsiasi luogo essi si trovino, di avere a portata di mano informazioni utili per la gestione dei rifiuti», ha sottolineato il sindaco Paola Massidda.
Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai per «l’aggiunta di un tassello mancante che consente una completa fruibilità di un’applicazione in grado di ridurre le distanze tra i cittadini e la De Vizia, rendendo maggiormente proattivo il cittadino e ancora più reattivo nelle risposte alle segnalazioni il Gestore del Servizio di Igiene Urbana. L’invito è sempre quello di installare ed utilizzare la nuova applicazione, anche segnalando eventuali difficoltà riscontrate nel suo utilizzo».