Italia Nostra Sardegna solleva dubbi sullo “scrupoloso rispetto delle norme” da parte della RWM
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Italia Nostra Sardegna solleva dubbi sullo “scrupoloso rispetto delle norme” da parte della RWM.
«Abbiamo letto in questi giorni delle preoccupazioni dei sindaci di Dosmunovas e Iglesias per l’eventuale calo occupazionale derivante dall’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Cagliari nei confronti della RWM, la fabbrica di bombe che opera nei loro territori. Non ne comprendiamo davvero le motivazioni, perché se fossero vere le loro certezze in merito alla legittimità delle numerose autorizzazioni rilasciate, non ci sarebbe alcun motivo per allarmarsi. Anzi, sarebbe una buona occasione per tacitare quanti sostengono il contrario – si legge in una nota di Italia Nostra Sardegna -. Se però tra le decine e decine di autorizzazioni rilasciate dai tanti enti, non tutto risultasse in regola, dovrebbero essere i primi a richiedere il rispetto della legalità nei propri territori. A meno che non si parta dal presupposto che i posti di lavoro nella fabbricazione di ordigni bellici possano godere di una sorta di zona franca dove le norme europee, italiane e quelle regionali, potrebbero anche essere disattese. Ma noi questo non possiamo neppure pensarlo, visto che abbiamo a che fare con pubblici amministratori, autorità sanitarie locali e responsabili della pubblica sicurezza in qualità di ufficiali di governo.»
«Abbiamo anche letto le tranquillizzanti dichiarazioni dell’amministratore delegato della RWM Italia che garantisce sullo “scrupoloso rispetto delle norme” da parte della società in Sardegna – prosegue la nota di Italia Nostra Sardegna -. Lo confermerebbe il fatto che i funzionari della procura che hanno visitato lo stabilimento lo scorso dicembre non hanno sequestrato i lavori di ampliamento! Non se ne capisce il nesso visto che gli eventuali reati andranno trovati spulciando tra le carte degli uffici autorizzatori piuttosto che sotto gli impressionanti scavi e trincee che hanno stravolto per sempre quei territori. Proprio per tranquillizzare amministratori e lavoratori, pensiamo che compito della magistratura sia quello di fare luce su eventuali lati oscuri nell’iter seguito per il rilascio delle autorizzazioni. Il prossimo primo aprile il TAR Sardegna si dovrà pronunciare sulle numerose eccezioni di illegittimità (per l’esattezza 14) sollevate da Italia Nostra a da altre Associazioni, Comitati, e Sindacati di base. Molte di queste presunte illegittimità potrebbero avere anche una certa rilevanza penale.»
«Sappiamo che l’ampliamento dello stabilimento ha ricevuto numerose autorizzazioni dal comune di Iglesias, ma anche dai vari enti preposti alla tutela del territorio, del paesaggio, della salute, dell’ambiente e della stessa sicurezza, etc… ed è proprio perché si faccia piena chiarezza sulla legittimità di queste numerose autorizzazioni che abbiamo chiesto al TAR di pronunciarsi e alla magistratura di verificare la sussistenza di eventuali reati», conclude la nota di Italia Nostra Sardegna.