27 November, 2024
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L’Unione dei Comuni della Trexenta parteciperà a Tourisma 2020, a Firenze – Palazzo dei Congressi, dal 21 al 23 febbraio. Tourisma è il Salone di Archeologia e Turismo Culturale, pensato per la valozzazione dei beni archeologici, materiali e immateriali, presenti sui territori. Un ricco programma di incontri, voluto e patrocinato dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali, diviso in tre giornate con la presenza di tantissimi espositori, amministratori ed esperti del settore, sia turistico che culturale.

L’Unione dei Comuni della Trexenta. A partecipare al prestigioso incontro al Salone fiorentino saranno – per la Sardegna – i Comuni di Guasila, Selegas, Suelli, Siurgus Donigala, Senorbi, Pimentel, Gesico, Ortacesus e Guamaggiore.

«Abbiamo l’ambizioso progetto di mettere in rete i beni culturali e le eccellenze del nostro territorio – ha dichiarato il sindaco di Suelli Massimiliano Garau, a nome di tutta l’Unione dei Comuni -. Il Salone dell’archeologia e del turismo culturale che si svolgerà a Firenze sarà un’occasione eccezionale per promuovere il territorio della Trexenta favorendo l’incontro tra domanda e offerta di turismo culturale, tra la Sardegna e il resto del Paese, e di altri Paesi.»

Il workshop. Darà ai partecipanti, infatti, l’opportunità di dialogare direttamente con gli operatori e le aziende che si occupano di vendere servizi ai turisti, sempre più affascinati dai territori dell’interno della Sardegna, come per esempio la Trexenta.

«Siamo soddisfatti – ha concluso Massimiliano Garau – di poter presentare un’offerta turistica unitaria che porterà importanti benefici all’economia locale. Il futuro del nostro territorio dipende anche da un sistema turistico capace di mettere insieme le eccellenze agroalimentari, i beni culturali, le tradizioni e le forme di ospitalità.»

 

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, anche in qualità di presidente della conferenza socio-sanitaria territoriale ASSL Carbonia, ha diffuso una nota con la quale comunica che domani, giovedì 6 febbraio, alle ore 15.30, nella sede direzionale ASSL di via Dalmazia, si terrà una seduta della conferenza per discutere in merito alle criticità legate alla chiusura e al trasferimento, avvenuto nell’ottobre 2016, del punto nascite del Sirai al CTO di Iglesias. «Criticità più volte denunciate dalla stampa locale, dal Consiglio comunale di Carbonia, dagli stessi medici ginecologi – sottolinea Paola Massidda – e portate anche all’attenzione del ministero della Salute».

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Sono aperte le candidature all’edizione numero trentacinque del Premio “Giuseppe Dessì”, in programma il prossimo settembre a Villacidro, che lo scrittore (Cagliari 1909 – Roma 1977) , cui è intitolato il concorso letterario, considerava la sua patria.
Come sempre articolato in due sezioni, Narrativa e Poesia, il Premio è aperto a opere pubblicate dopo il 31 gennaio dell’anno scorso (escluse le ristampe e le edizioni successive a quella originale). Termine ultimo per la partecipazione, il prossimo 20 giugno: le pubblicazioni andranno inviate entro quella data alla segreteria della Fondazione Giuseppe Dessì, che promuove il premio letterario con il comune di Villacidro, in via Roma n. 65 – 09039 Villacidro (SU)Fra tutte le opere iscritte (nella scorsa edizione sono state 351: 239 per la Narrativa, 112 per la Poesia) saranno selezionati tre finalisti per ciascuna sezione dalla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Luigi Mascheroni, Gino Ruozzi, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci.
Come recita il bando del Premio, pubblicato nel sito della Fondazione Dessì (www.fondazionedessi.it), «i giurati possono indirizzare la propria attenzione anche su opere diverse da quelle presentate direttamente da parte degli autori e/o delle case editrici”», purché siano in linea con i requisiti richiesti dal regolamento.
I vincitori delle due sezioni letterarie saranno proclamati e premiati a Villacidro nella serata di sabato 26 settembre; in palio, anche quest’anno, cinquemila euro per ciascun vincitore, mentre agli altri finalisti andranno 1.5oo euro. La cerimonia di proclamazione e premiazione sarà il momento apicale della ricca settimana culturale che, da lunedì 21 a domenica 27 settembre, farà come sempre da cornice al premio letterario, con presentazioni editoriali, spettacoli, mostre, incontri.
Oltre alle due sezioni strettamente letterarie del concorso (che nel suo albo d’oro annovera i nomi di Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini, Carmen Pellegrino, Sandra Petrignani, Francesco Permunian tra i vincitori della sezione Narrativa, e di Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone, Alberto Bertoni e Patrizia Valduga per la Poesia) sono previsti anche quest’anno altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro) che la commissione giudicatrice si riserva di attribuire a un autore o a un’opera di vario genere letterario, ed il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo è andato negli anni scorsi a esponenti della cultura o della società italiana come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis, Remo Bodei, Ernesto Ferrero e Claudio Magris. Istituito dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna, il secondo premio speciale viene invece assegnato a un personaggio del panorama culturale, artistico e/o musicale per l’attività svolta nell’annualità di riferimento, come nel caso di Vinicio Capossela, Giacomo Mameli, i Tenores di Neoneli, Carlo Ossola, Massimo Bray, Vittorino Andreoli, Ferruccio de Bortoli, Tullio Pericoli e Lina Bolzoni, premiati nelle precedenti edizioni.

 

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«La valorizzazione del patrimonio identitario della Sardegna passa anche e soprattutto per il recupero e la salvaguardia delle sue tradizioni. La tutela dell’arte millenaria del bisso, ed il sostegno ai suoi tenaci e coraggiosi custodi, va nella direzione seguita da questa Giunta, che dal suo insediamento sta lavorando per preservare e accrescere le ricchezze naturali e culturali della nostra Isola.»

Lo ha detto stamane il presidente della Regione, Christian Solinas, ricordando la decisione dell’Esecutivo di concedere all’associazione culturale no profit “Filo dell’acqua” un finanziamento di 70mila euro – il cui iter si è concluso pochi giorni fa con l’erogazione del contributo – per l’acquisto della sede destinata al Museo del bisso, a Sant’Antioco.

«L’interesse per questa tradizione di alto artigianato e grande patrimonio culturale – hanno dichiarato gli assessori regionali dei Beni Culturali, Andrea Biancareddu, e del Lavoro, Alessandra Zedda – è tuttora vivo e deve essere tramandato alle future generazioni. Abbiamo perciò voluto contribuire alla riapertura del museo della preziosa fibra tessile perché riteniamo che custodire questo straordinario patrimonio gestuale e misterioso faccia parte delle nostre tradizioni, della nostra storia e cultura.»

«Chiara Vigo è l’unica al mondo a saper usare questa tecnica, che consiste nel lavorare il materiale grezzo per ottenere la “seta del mare”, filato e poi tessuto, dal quale si ottenevano pregiati indumenti.»

«Grazie alla solidarietà e al sostegno che da più parti sono arrivate al Maestro e grazie all’impegno di questa Giunta regionale si è scongiurata la chiusura del museo che avrebbe causato una perdita di grande valore per tutta la nostra Isola», hanno concluso gli assessori della Giunta Solinas.

 

 

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Dopo lo spettacolo “Quartet”, che sabato scorso ha visto la presenza di oltre 350 spettatori, abato 8 febbraio, alle 20.45, al Teatro Centrale di Carbonia, è in programma il quarto appuntamento della stagione di prosa, musica e danza organizzata dal Cedac, con il patrocinio ed il contributo del comune di Carbonia. Andrà in scena lo spettacolo “La luna e i falò”, con Andrea Bosco e Paolo Briguglia, adattamento del celebre romanzo di Cesare Pavese.

Attraverso il suo protagonista, Anguilla, e l’io narrante dello scrittore, il romanzo di Cesare Pavese descrive il fenomeno del ritrovarsi adulti, cresciuti, uomini imperfetti, fuori posto, anche tornando nei luoghi che immaginiamo di conoscere come le nostre tasche, quelli sconvolti dalla guerra.
Il racconto si sdoppia tra il ricordo e la perdita, l’appartenenza e l’illusione, l’infanzia e la consapevolezza dell’età adulta. Lì dove tutto è fermo, tutto è mutato: la luna c’è per tutti, eppure qualcosa manca sempre.

«Il Teatro Centrale – ha detto il sindaco, Paola Massiddagarantisce una proposta di spettacoli di altissimo livello che contribuiscono a rafforzare la candidatura della nostra città a Capitale italiana della Cultura 2021. La programmazione del calendario degli spettacoli della nuova stagione 2020 prevede, insieme ad artisti di calibro internazionale, la presenza delle nostre compagnie teatrali locali, che arricchiscono ulteriormente il cartellone di una rassegna che riscontra un ottimo gradimento da parte del pubblico.»

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Come forse non tutti sanno, sabato 8 febbraio, alle 15.00, sul campo neutro “Tino Carta” di Oristano, il nostro magico Carbonia disputerà la tanto attesa finale di Coppa Italia contro l’Atletico Uri.
Con questo comunicato vorremmo semplicemente sollecitare l’intera cittadinanza a mettersi in marcia verso Oristano per vedere una partita che potrebbe decretare il Carbonia calcio, squadra vincitricfe della Coppa Italia.
Cerchiamo di essere numerosi, la squadra lo merita, così come lo merita la città e lo meritiamo tutti noi “Briganti”, per esserci sempre stati.
Togliamoci questa grande soddisfazione di rientrare a Carbonia da vincitori, perché di finali in questi anni ne abbiamo perse tante ed è arrivato il momento di conquistare questa coppa e di festeggiare alla grande!
Tutti insieme per il Carbonia, tutti insieme per la nostra città!!!
I Briganti

Cosa aggiungere ad un così bello ed accorato comunicato?
L’invito è rivolto a tutti…proviamo a dare un segno molto forte, facciamo sentire un grido: noi ci siamo!
Non lasciamo che regni il torpore, facciamo sinergia e proiettiamoci insieme verso un presente che ci accomuna tutti…festeggiare la nostra amata Carbonia!
Nadia Pische

 

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Con riferimento al dibattito che, nelle ultime settimane, ha preceduto la settantesima edizione del Festival di Sanremo, il Comitato regionale per le comunicazioni della Regione autonoma della Sardegna (CORECOM) ritiene inaccettabili parole e stereotipi utilizzati dal conduttore e direttore artistico del Festival, Amadeus, per presentare le undici donne che lo accompagneranno sul palco dell’Ariston e, ancor più, la scelta di includere tra i concorrenti del Festival il cantante Junior Cally, autore e interprete di testi e canzoni estremamente violente e sessiste.

In Italia, il contrasto alla violenza contro le donne e il conseguimento di una effettiva parità tra i generi restano ancora fortemente condizionati dagli stereotipi e dalla cultura sessista, troppo spesso presenti nel discorso mediatico nazionale, nel quale le donne continuano a essere marginalizzate e, come nell’esempio recente, rappresentate in modo palesemente stereotipato o, peggio ancora, apertamente sessista e violento.

“Stereotipi e sessismo incidono nell’immaginario e nell’agire collettivo e creano  condizioni per una giustificazione e una perpetuazione della violenza maschile sulle sproporzionata”, come affermato in premessa al Piano Nazionale Antiviolenza. I media, con la loro capacità di influenzare l’opinione pubblica, sono uno dei cardini delle società democratiche e, in quanto tali, hanno il dovere di garantire la libertà d’informazione, la diversità di opinione e rispetto dei diritti fondamentali della persona umana e della dignità personale e di lottare contro tutte le forme di discriminazione e di disuguaglianza.

Il Comitato regionale per le comunicazioni della Regione autonoma della Sardegna (CORECOM), in qualità di organo di consulenza per l’elaborazione e l’attuazione delle sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei media in merito al rischio legato alle rappresentazioni e discriminazioni sessiste e sostiene l’importanza di favorire una rappresentazione positiva delle donne, anche attraverso un corretto linguaggio di genere, nelle notizie, nella cronaca e nella produzione mediatica in generale.

Il Corecom Sardegna ricorda infine che l’utenza televisiva è costituita anche da minori e che il Codice di autoregolamentazione Tv e minori, sottoscritto dalle Imprese televisive pubbliche e private, ne riconosce il diritto a essere tutelati da messaggi che possano nuocere alla loro integrità psichica e morale.

La Presidente
Susi Ronchi

«Nella giornata odierna con piacere e forte interesse ho presenziato al primo incontro (ne seguiranno altri di approfondimento) che i rappresentanti dei “comitati di quartiere” di Cortoghiana, Bacu Abis e Is Gannaus del comune di Carbonia, hanno avuto con l’assessore dell’Urbanistica e degli Enti locali Quirico Sanna per discutere, nelle more delle competenze dell’Amministrazione regionale e dei percorsi legislativi attuabili, di forme di autonomia amministrativa applicabili per particolari contesti territoriali e urbani con determinate specificità e peculiarità.»

Lo scrive, in una nota, Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.

«Un vertice fra rappresentanti diretti dei cittadini e decisori politici regionali che ho voluto fortemente stimolare allo scopo di favorire il confronto e, soprattutto, l’ascolto di chi, pressoché quotidianamente, si confronta con le problematiche delle persone comuni e quindi più di tutti può comprenderle e sintetizzarle in rivendicazioni da sottoporre a coloro che ricoprono responsabilità istituzionali – conclude Fabio Usai -. Ogni iniziativa di questo tipo mi vede e mi vedrà sempre favorevole e pronto ad offrire il mio contributo.»

L’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, ha incontrato oggi una delegazione di cittadini in rappresentanza dei comitati degli abitanti di Bacu Abis, Cortoghiana e Is Gannaus, frazioni di Carbonia.

«Volendo realizzare una riforma degli enti locali vicina ai cittadini sardi, ritengo sia necessario ascoltarli e condividere con loro idee e progetti – ha detto Quirico Sanna al termine dell’incontro -. Perciò, ho accolto con favore la proposta di questo incontro, durante il quale sono emersi alcuni suggerimenti interessanti.»

«E’ fondamentale ascoltare i cittadini anche delle zone periferiche, come frazioni o borghi, che vivono quotidianamente problemi specifici di quei territori – ha aggiunto l’assessore Quirico Sanna -. Possono arrivare suggerimenti utili per realizzare una buona amministrazione di quelle zone distanti dai centri urbani, dove sovente non si riesce ad intervenire in tempi brevi ed accettabili per i cittadini.»

«Nei prossimi giorni, questi comitati mi consegneranno un documento maggiormente articolato con le loro proposte. Un tipo di confronto che potrebbe essere seguito anche da altri, così da migliorare la conoscenza dei reali problemi dei territori», ha concluso l’assessore regionale degli Enti locali.

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Nuovi interventi del comune di Carbonia, nella parte alta di viale Arsia, fronte oratorio e poliambulatorio ASSL7 (Ex Palazzo INAM), dove sono in corso interventi finalizzati alla bitumazione della strada, all’abbattimento di barriere architettoniche, con la realizzazione di un percorso pedonale sul retro della Chiesa ed una più funzionale area di fermata dell’autobus della linea urbana.

«Con questi lavori intendiamo migliorare le condizioni strutturali di una strada che sorge in una zona nevralgica della città, garantendo maggiore sicurezza ai pedoni e ai veicoli che quotidianamente vi transitano e migliorando nel contempo il sistema della mobilità urbana su trasporto pubblico e di quella pedonale», ha commentato il sindaco Paola Massidda.

«Gli interventi in corso di realizzazione si inseriscono nell’ambito delle manutenzioni straordinarie stradali portate avanti nel mese di dicembre scorso dall’Amministrazione comunale con le bitumature in via Dalmazia-via Logudoro, Piazza Iglesias e a Is Gannaus: lavori da completare con la segnaletica orizzontale e verticale, ove necessario», ha spiegato l’assessore dei Lavori pubblici Gian Luca Lai.