27 November, 2024
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L’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, ha annunciato oggi la prosecuzione del percorso per la definizione del progetto di riconversione industriale della Carbosulcis (partecipata al 100 per cento dalla Regione), attualmente nella fase di chiusura concordata con la Commissione europea.

«La Carbosulcis può qualificare la sua azione da protagonista nella gestione delle attività legate ai processi di ‘economia circolare’, un sistema economico pianificato per riutilizzare materiali e risorse in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi, in linea con le politiche di ‘green new deal’ che interesseranno prossimamente la Sardegna e che la Regione intende portare avanti.»

«Stiamo dando un impulso concreto alla nostra idea di sviluppo e pianificazione intelligente delle risorse. Nei giorni scorsi abbiamo avuto un primo incontro tecnico nel quale l’azienda, i sindacati ed i funzionari dell’Assessorato hanno iniziato a discutere e valutare il progetto presentato dall’amministratore della società – ha aggiunto l’assessore regionale dell’Industria -. Un’ipotesi che sembra essere pienamente compatibile e può affiancare e supportare il progetto Aria, che prevede la realizzazione a Nuraxi Figus di un hub energetico di proprietà regionale, unico in Italia per la produzione da fonti rinnovabili e lo stoccaggio in sottosuolo, un sistema per la valorizzazione di fertilizzanti dagli scarti di lavorazione del carbone e compost prodotto da Tecnocasic, e una coltivazione di spirulina a fini farmaceutici e alimentari.»

«Il passo successivo, a seguito dell’esame delle proposte, sarà il confronto con le forze politiche di maggioranza, e infine, con la Giunta regionale, attraverso il quale valuteremo la bontà del progetto finale, dando eventualmente mandato alla governance della società per la scrittura di un piano industriale da proporre alle rappresentanze sociali», ha sottolineato Anita Pili.

Nel prossimo incontro – programmato per il prossimo 20 febbraio – l’amministratore di Carbosulcis, Francesco Lippi, presenterà i dati relativi alle possibili ricadute occupazionali, alle professionalità richieste e a una ipotesi di piano economico che renda sostenibile il progetto.

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La Monteponi ospita l’Orrolese, il Cortoghiana ad Arborea, il Villamassargia a Selargius. Il girone A del campionato di Promozione regionale entra nella fase decisiva con le partite della quarta giornata di ritorno.

La squadra di Fabio Piras cerca il riscatto dopo l’immeriatata sconfitta subita in rimonta sul campo della capolista Idolo. Quella di Marco Farci una conferma, dopo la bella vittoria conquistata con una clamorosa rimonta, 9 contro 11, con il Tortolì; l’undici di Titti Podda un nuovo risultato positivo, dopo la bella e meritata vittoria sull’Arborea.

Completano il programma della giornata, le partite Sigma De Amicis 1979-Idolo, Sant’Elena Quartu-Gonnosfanadiga, Tortolì-Villacidrese, Selo 2010-Andromeda e, infine, Tonara-Buddusò.

Il girone B del campionato di Prima Categoria propone sfide molto interessanti. La vicecapolista Atletico Narcao gioca a Sadali che la segue ad un solo punto; la Fermassenti ospita la Libertas Barumini; l’Atletico Villaperuccio cerca una conferma sul campo della Nuova San Marco, dopo la netta vittoria conquistata contro la Virtus Villamar; l’Antiochense, reduce dalla clamoosa vittoria sulla capolista Tharros, gioca sul campo del Calcio Capoterra, squadra che vorrà sicuramente riscattare il pesante 0 a 4 subita stete giorni fa a Narcao.

Comopletano il programma della quarta giornata di ritorno, le seguenti partite: Freccia Parte Montis-Gergei, Virtus San Sperate 2002-Gioventù Sportiva Samassi, Virtus VIllamar-Francesco Bellu e, infine, Santa Giusta Calcio-Tharros.

 

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Il Carbonia ospita il Guspini per la 5ª giornata di ritorno del campionato di Eccellenza regionale (dirige Andrea Senes di Cagliari, assistenti di linea Davide Nurchi di Alghero e Roberta Falchi di Sassari). Andrea Marongiu deve rinunciare a Gioele Zedda, squalificato oper un turno dal giudice sportivo per somma di amminizioni (Federico Boi è stato diffisato per la quarta ammonizione), ma per il resto ha a disposizione la rosa al completo per affrontare la squadra di Giampaolo Murru, reduce dalla sconfitta interna con l’Ossese ma tre settimane fa vittoriosa sulla vicecapolista Castiadas. All’andata finì con la vittoria del Carbonia per 2 a 0, con i goal di Suku Kassama Sariang e Marcello Angheleddu.

Tra le dirette concorrenti nella lotta per la promozione in serie D, è in programma uno socntro diretto, tra Ossese e Nuorese. All’andata vinse l’Ossese, a Nuoro, 3 a 0, e la squadra barbaricina oggi si gioca molte delle residue possibilità di restare attaccata al treno promozione, perché alla vigilia è quarta, a 6 punti dal Carbonia capolista.

Il Castiadas, sulla carta, ha un impegno meno complicato, in casa, con il Li Punti.

Sugli altri campi, il La Palma di Graziano Mannu ospita la Ferrini e si giocano anche Kosmoto Monastir-Atletico Uri, Porto Rotondo-Bosa, Ghilarza-San Marco Assemini ’80 ed Arbus Calcio-Taloro Gavoi.

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Venerdì mattina un gruppo di cittadini guidati da Daniele Mele, ha manifestato presso la sede AREA di Carbonia, per rivendicare risposte alla “fame di case” presente nel territoro. I manifestanti, hanno denunciato che «troppe famiglie sono senza casa, molte sono letteralmente in mezzo alla strada e, nonostante vi siano tante case chiuse, AREA non dà risposte».

Vediamo l’intervista realizzata con Daniele Mele.

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Il dibattito sul progetto di metanizzazione della Sardegna si anima sempre più. Dopo l’incontro svoltosi venerdì mattina al MiSE, che non ha portato novità e, anzi, ha ribadito la posizione del M5S contraria alla dorsale, sono stati diversi gli interventi di esponenti delle forze politiche e sindacali, alcuni dei quali abbiamo già riportato nei giorni scorsi.

Sono molto dure, in particolare verso la sottosegretaria di Stato del MiSE Alessandra Todde (M5S), del segretario regionale del Partito Democratico, Emanuele Cani.

«Dopo le dichiarazioni della sottosegretaria al MiSE a proposito della metanizzazione della Sardegna c’è veramente poco da stare allegri ma parecchio da preoccuparsi – ha detto Emanuele Cani -. La fase di uscita dal carbone si avvicina ma di soluzioni alternative non pare se ne vedano. La metanizzazione dell’isola viene sollecitata da più parti come necessaria per arrivare a un sistema economico produttivo in grado di competere con gli altri centri d’Italia e d’Europa.»

«Ancora una volta si scivola sul populismo minimo che non giustifica tecnicamente e scientificamente certe posizioni – ha aggiunto Emanuele Cani -. La scelta della costruzione della dorsale, così come la metanizzazione dell’isola, passa per un lungo percorso di studio e concertazione e valutazione tecnico scientifica. Dire oggi che non si fa più nulla è, quantomeno, azzardato. E, come spiegano i tecnici e gli esperti, non potrà essere il collegamento con la Sicilia (da costruire chissà quando e con quali soldi) a fornire l’energia termica di cui hanno bisogno le nostre aziende ma anche le nostre case. Chi assume posizioni di governo deve lavorare per trovare soluzioni ai problemi e non crearne altri – ha concluso il segretario regionale del Parttito Democratico -. Più che si proclami la Sardegna ha bisogno di atti concreti e interventi immediati.»

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Altra serata “magica”, ieri sera, al Teatro Centrale di Carbonia, con il terzo appuntamento della nuova stagione di musica e danza organizzata dal Cedac con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia. Sul palco è andata in scena “Quartet”, una commedia con artisti d’eccezione: Giuseppe Pambieri, Cochi Ponzoni, Paola Quattrini, Erika Blanc, con la regia di Patrick Rossi Gastaldi.

Prima dello spettacolo, sul quale pubblicheremo in giornata articolo di commento ed un ricco album fotografico, Nadia Pische ha realizzato l’intervista con i quattro artisti, che vi proponiamo.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221708878499153/

  

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L’inadeguatezza del servizio sanitario pubblico nel Sulcis Iglesiente è sempre più grave. Non passa giorno che non emergano testimonianze di cittadini che si trovano nella condizione di rivolgersi al servizio sanitario pubblico, a Carbonia come a Iglesias, e che, purtroppo, vanno incontro a disservizi incredibili e…inaccettabili…

Stamane abbiamo raccolto la testimonianza di Alessandro Pintor, cittadino di Carbonia con una lunga esperienza alle spalle nel settore del volontariato sanitario, che si è trovato nella condizione di avere bisogno, per un familiare, del servizio sanitario pubblico all’ospedale Sirai.

«Lunedì 27 gennaio, una persona anziana, 78 anni, cade e si frattura il femore, per l’esattezza una frattura sottotrocanterica, spiroide scomposta, con estensione al terzo diafisario e distacco del piccolo trocantere – spiega Alessandro Pintor -. Arrivo al Pronto Soccorso del Sirai alle 18.30 circa. Viene, dopo gli accertamenti del caso, trasportata in reparto alle ore 00.30 circa. Ricoverata nel reparto di Urologia perché quello di Traumatologia è strapieno. Il femore è stato sistemato in modo da non provocare dolore e messo in trazione la mattina successiva, un intervento che di norma, deve essere eseguito entro 48 ore per l’incolumità del paziente stesso. Nella giornata di giovedì – aggiunge Alessandro Pintor – viene finalmente trasportata nel suo reparto. Di giorno in giorno viene rimandato l’intervento per le cause, purtroppo, già note… Non ci sono anestesisti, non abbiamo abbastanza sale operatorie… Persone in queste condizioni ce ne sono ben più di una, purtroppo. Un malato di Siliqua, non vedente, con le piaghe da decubito, attende da lunedì scorso. Tra l’altro, medici ed infermieri sono sottoposti ad un superlavoro per carenza di organico, emergenza che si aggrava quando, come è accaduto nella settimana appena trascorsa, si verificano numerose urgenze – conclude Alessandro Pintor -. Non sappiamo chi sia responsabile ma ci terremmo tanto a saperlo.»

La testimonianza di Alessandro Pintor dice tutto, la Giunta regionale ha in cantiere una nuova riforma del servizio sanitario, le gravissime emergenze richiedono tempi brevi, brevissimi, perché il Sulcis Iglesiente sta vivendo un decadimento senza fine della Sanità pubblica, divenuto ormai insopportabile.

Giampaolo Cirronis

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I bambini trascorrono una parte del loro tempo fuori casa e, durante l’anno scolastico, una significativa parte della giornata sono a scuola. Il decreto ministeriale 388/03 ha definito le scuole a rischio medio e quindi è importante che tutti gli insegnanti e tutto il personale che opera al suo interno sappiano come comportarsi in caso di urgenza o di un’emergenza. Prestare soccorso non è prerogativa assoluta degli Addetti al Primo Soccorso, chi assiste all’evento presta il primo soccorso.

Contrariamente a quanto alcuni ritengono, gli incidenti o i problemi di salute che si possono presentare a scuola sono frequenti. Avere quindi disponibili il personale docente e non docente che sappia come comportarsi in caso di incidente con traumi conseguenti oppure di soffocamento, di arresto cardiaco, di una crisi convulsiva, di ipoglicemia di anafilassi, di ferite, di emorragie esterne, intossicazioni  o qualsiasi altra urgenza o emergenza è fonte di tranquillità per tutti, sia per il personale e, soprattutto, per i genitori. Sensibile a questa problematica, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Eleonora d’Arborea di Iglesias, insieme alla responsabile della formazione, faciliteranno la partecipazione dei docenti al corso di Primo Soccorso Pediatrico. Verranno, infatti, realizzate due edizioni del corso presso l’Istituto, seguente il buon esempio di altri Istituti Comprensivi che già hanno ospitato o messo in calendario la realizzazione dello stesso corso. Il corso viene tenuto dal dottor Sergio Rassu che ha diretto il Pronto Soccorso e la Medicina d’Urgenza dell’Ospedale di Sassari e quindi ha esperienza e competenza uniche.

Le due edizioni si terranno sabato 29 febbraio 2020, con inizio alle ore 9.00 e conclusione alle 13.00, presso l’ Istituto Comprensivo Eleonora d’Arborea – Via Isonzo, 5 – Iglesias e lo stesso corso verrà replicato in edizione pomeridiana dalle ore 14.30 alle ore 18.30 (durata quattro ore) per coloro che sono impossibilitate/i a seguire la mattina. Gli organizzatori auspicano che altri Istituti seguano l’esempio, facilitando o ospitando questa iniziativa.

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Cagliari e Parma si affrontano alla Sardegna Arena, in una sfida che vale il sesto posto in classifica, condiviso da entrambe con il Milan, con 31 punti. Il Cagliari arriva a questa partita, valida per la terza giornata del girone di ritorno, reduce da due pareggi consecutivi esterni, al Rigamonti di Brescia ed al Giuseppe Meazza di Milano con l’Inter di Antonio Conte, due risultati che hanno risollevato l’uomore del gruppo, che aveva concluso il girone d’andata con quattro sconfitte, dopo ben tredici risultati utili consecutivi, otto vittorie e cinque pareggi, che avevano lanciato la squadra al quarto posto in classifica.

Sia il Cagliari sia il Parma hanno effettuato acquisti e cessioni al mercato invernale conclusosi ieri. Il Cagliari presenta già oggi i nuovi arrivato Gastón Pereiro ed Alberto Paloschi, mentre Roberto D’Aversa ha perso una delle armi più efficaci. l’ivoriano Gervinho.

Fischio d’inizio alle 18.00, dirige Massimiliano Irrati di Firenze.

Nella foto allegata di Fabio Murru, i calciatori del Cagliari nel riscaldamento prepartita.

 

 

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E’ iniziato ieri, a Carloforte, il dibattito pubblico sul progetto dell’Area Marina Protetta Isola di San Pietro, per il quale il ministero dell’Ambiente ha stanziato 500.000 euro. Il primo confronto si è avuto in un Consiglio comunale aperto convocato nella sala dell’ExMe per discutere le potenzialità ed i limiti dell’eventuale istituzione.

«Come Amministrazione comunale di tutti i carlofortini abbiamo voluto promuovere un dibattito privo di preconcetti e basato sui contenuti, per dare voce a tutti ed evitare ogni tipo di polemica – spiega il sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni -. Come Maggioranza abbiamo ribadito quella che da sempre è la nostra posizione sul tema: vogliamo tutelare il nostro mare, vogliamo promuovere lo sviluppo del turismo ambientale e, alla luce di questo, vogliamo capire se l’AMP può o non può essere utile.»

«Oltre alle varie posizioni che da settimane sono in campo, ieri è emersa la necessità di avere più informazioni – aggiunge Salvatore Puggioni -. Abbiamo bisogno di sapere come questo strumento si possa adattare alla nostra realtà. Tutto questo ha bisogno di parole di verità. Non possiamo permetterci un dibattito che includa allarmismi, che diffonda notizie false (come l’assurdità secondo cui si pagherebbe per andare alla spiaggia). Noi, come abbiamo sempre detto, ieri abbiamo concordato che lo strumento referendario debba essere utilizzato. E per dimostrare che questo non deve essere un tema di parte abbiamo voluto accogliere una mozione della minoranza che ha impegnato tutto il consiglio per rispettare l’esito del voto. Un voto che, pensiamo, debba essere informato, consapevole e privo di ogni tipo di manipolazione. Impegniamoci per una discussione pubblica civile. Sapendo che, in ogni caso, non potremmo accettare una applicazione standard del modello AMP. Al contrario, vogliamo che siano considerate le nostre peculiarità storiche e culturali. È questa una condizione essenziale.»

«La nostra posizione è che quando la nebbia si sarà diradata certamente la popolazione sarà chiamata ad esprimersi in modo più consapevole, in un voto di cui tutti dovremo tenere conto – conclude il sindaco di Carloforte -. Il prossimo passo è un incontro che avremo al Ministero il 12 febbraio, insieme alla Provincia e alla Regione.»