19 July, 2024
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«Nell’incontro odierno al Mise, Invitalia ed anche l’Azienda hanno sostenuto che i tempi per la chiusura dell’accordo con Enel è realizzabile, nel giro di alcune settimane. Come organizzazioni sindacali abbiamo chiesto all’Azienda di congelare la sua richiesta della Cigo e le risoluzione dei contratti a termine, in attesa di vedere gli sviluppi della trattativa con Enel ed in tutti i casi alla prossima convocazione che dovrebbe avvenire entro il mese di febbraio. Questa richiesta è stata condivisa da tutte le Istituzioni presenti, compresa la regione Sardegna, in un primo momento abbiamo registrato la non disponibilità dell’Azienda. Solo alla conclusione dell’incontro l’Azienda ha confermato il congelamento di qualsiasi iniziativa, non condivisa.»

Lo scrivono, in una nota, le segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM e CUB.

«Inoltre il Mise e gli assessori della Giunta regionale hanno accolto la nostra richiesta di avviare un’interlocuzione con il ministero del Lavoro per discutere della mobilità in deroga – aggiungono le segreterie FIOM, FSM, UILM e CUB – e di verificare la possibilità di erogare gli stessi, nei tempi più rapidi possibile con un miglioramento dell’importo economico che è tutto da verificare, nel prossimo confronto tra assessorato e Ministero, previsto nella prossima settimana.»

«Pertanto, il Mise, attraverso la sottosegretaria Alessandra Todde ed il capo di gabinetto Giorgio Sorial – concludono le segreterie FIOM, FSM ,UILM e CUB – ha assunto l’impegno di convocare una nuova riunione entro il mese di febbraio.»

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Questa mattina il commissario UST CISL del Sulcis Iglesiente Piero Ragazzini ha tenuto una conferenza stampa, nella sede di via Mazzini, a Carbonia, sulla chiusura del tesseramento 2019 e sul resoconto dell’attività svolta dall’INAS, dal CAAF, da Adiconsum e dall’Ufficio vertenze. Ha partecipato alla conferenza stampa, tra gli altri, il segretario regionale Gavino Carta.

Nel corso dell’incontro con i giornalisti, è stato fatto un resoconto sullo stato di salute della CISL che nel territorio è l’organizzazione sindacale con il maggior numero di iscritti (oltre 15.000), ed è stato presentato un rapporto sulle pensioni erogate nel Sulcis Iglesiente distinte per Comune, tipologia ed importo erogato, oltre ai programmi e le prossime iniziative della UST CISL del Sulcis Iglesiente.

Piero Ragazzini ha spiegato che entro il mese di aprile, quando scadranno i dodici mesi di gestione commissariale, la CISL del Sulcis Iglesiente avrà i suoi nuovi organismi regolarmente eletti.

Alleghiamo alcune fotografie e gli interventi del commissario Piero Ragazzini e del segretario regionale Gavino Carta.

       

 

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In occasione della giornata dedicata al ricordo di tutte le vittime dell’olocausto, il 27 gennaio La Biblioteca dei Sogni organizza la presentazione del libro “Antifascisti, Partigiani, Deportati. Appunti di storie monserratine”.

Il libro è dedicato alla memoria dei partigiani che si sono opposti al fascismo e hanno lottato contro il nazismo subendo il carcere, il confino, la deportazione e la morte. Un libro che ripercorre la storia dell’antifascismo monserratino dai primi anni ’20 del Novecento. Contiene 44 schede della polizia segreta fascista OVRA su altrettanti antifascisti monserratini, molti dei quali condannati al carcere e al confino di polizia. Inoltre il libro fa una disamina delle deportazioni e dei monserratini deportati nei lager tedeschi.

L’appuntamento è lunedì 27 gennaio, alle ore 18.00, nella biblioteca dei Sogni, in piazza Savoia 4, a Cagliari. Sarà presente l’autore del libro Marco Sini che parlerà dei cittadini sardi deportati nei campi di lavoro, sterminio e concentramento: circa 290 tra ebrei, oppositori politici e renitenti leva e circa 2.500-3.000 sardi IMI (Internati Militari Italiani). Introduce e modera l’incontro Roberto Loddo, del manifesto sardo.

Per l’autore Marco Sini «La presentazione del libro sarà un’occasione per riflettere sulla Giornata della Memoria che la legge istitutiva del 2000 dedica al ricordo della Shoah, lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati la memoria dell’orrore nazifascista deve essere preservata per trarre insegnamento per le sfide del presente che ci impegnano a contrastare i rigurgiti neofascisti, il razzismo e la xenofobia, l’omofobia e più in generale la pratica dell’odio a sfondo etnico, religioso e di genere».

Il Centro di Quartiere La Bottega dei Sogni è un progetto dell’Associazione Efys Onlus finanziato dal Comune di Cagliari – Assessorato alle Politiche Sociali, Legge 285/97 “Diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza”. Il Centro è uno spazio aggregativo, fruibile e inclusivo di promozione sociale e culturale per minori, le loro famiglie e la comunità cittadina. Offre quotidianamente un servizio educativo e ludico-ricreativo per minori dai 5 ai 17 anniInaugurata nel febbraio 2018, la Biblioteca conta più di 2.000 volumi per bambini, ragazzi e adulti, disponibili per il prestito e la libera consultazione e organizza attività laboratoriali, eventi di sensibilizzazione e promozione della lettura e percorsi di inclusione sociale.

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Al fine di consentire l’esecuzione in sicurezza dei lavori di abbattimento di un albero pericolante presente in un’area privata, è prevista la chiusura del traffico veicolare di via Napoli e via Grazia Deledda, nel tratto compreso tra via Roma e la stessa via Napoli, nella giornata di lunedì 27 gennaio, nella fascia oraria dalle 8.00 alle 14.00.

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La Buona Novella di Fabrizio De André festeggia il 50esimo anniversario. Ad omaggiare una delle più belle e suggestive opere di Faber in Sardegna sarà la magica voce di Antonella Ruggiero, genovese come il cantautore. Previste due sole date nell’isola per assistere all’evento: l’appuntamento è a Cagliari per il 13 marzo, a Sassari il giorno successivo, il 14 marzo.

Spettacolo a Cagliari, 13 marzo ore 21.00. Il concerto si terrà a Cagliari al Teatro del Conservatorio in via Ottone Baccaredda. Lo spettacolo sarà diviso in due parti.

Antonella Ruggiero canterà l’intera opera de La Buona Novella di De André, accompagnata dalla corale Santa Cecilia e dai musicisti dell’Ensemble Laborintus, entrambi di Sassari. La voce maschile sarà quella di Carlo Doneddu, mentre la voce recitante quella di Maria Antonietta Azzu, il direttore Matteo Taras, gli arrangiamenti a cura di Gabriele Verdinelli.

Lo spettacolo proseguirà con la parte dedicata ai grandi successi di Antonella Ruggiero, ex voce dei Matia Bazar. Indimenticabili i brani “Vacanze Romane”, “Ti sento”, “Stasera che sera”, accompagnata da uno dei più virtuosi fisarmonicisti italiani, Renzo Ruggieri. E ancora il repertorio della Ruggiero solista, come “Amore lontanissimo”. L’esibizione della cantante sarà inoltre arricchita sul palco dalle coreografie di due ballerini-acrobati di fama internazionale: Silvia Sarritzu (di Quartu Sant’Elena) e Paolo Ladisa (di Roma). Le coreografie sono state curate da parte di Claudio e Paolo Ladisa, che tra le tante collaborazioni vantano anche quella con il Cirque du Soleil. Beppe Dettori. Tra la prima e la seconda parte dello spettacolo ci sarà l’esibizione di una delle più belle voci della Sardegna, quella di Beppe Dettori (ex voce solista dei Tazenda). Ricordiamo inoltre – tra le sue più significative collaborazioni – quelle con Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Ron, Renga, Grignani, Enrico Ruggieri, ecc.

Spettacolo a Sassari, 14 marzo ore 21.00. Per chi non potesse vedere lo spettacolo a Cagliari, lo potrà fare a Sassari nel Teatro comunale in viale Trieste, 14 marzo, ore 21.00.

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La Regione mette in campo forze, risorse, sapere a difesa del suolo e nel ripristino delle opere danneggiate da eccezionali avversità, anche alla luce della nuova mappatura del territorio che ha consentito di individuare le aree di criticità idraulica (passate da 1 a 8% del territorio regionale e dal 7 al 49% se si considerano le frane), oggi tenute costantemente sotto controllo anche attraverso apposite misure di salvaguardia. Solo negli ultimi nove mesi sono stati finanziati 141 interventi sull’emergenza idrogeologica per circa 35 milioni di euro a cui si aggiunge la progettazione di ulteriori 20 interventi, frutto del tavolo di confronto permanente tra Presidenza della Regione – Assessorato dei Lavori pubblici, Distretto idrografico (Adis) ed Ente acque della Sardegna (Enas) finalizzato ad avviare un coordinamento efficace nelle emergenze e nella pianificazione degli interventi.

Affrontare le emergenze da una parte e semplificare le norme dall’altra, è l’obiettivo della Regione, anche alla luce del dato relativo alle risorse stanziate ma ancora da spendere: «Scontiamo notevoli ritardi sulla spesa – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongianegli ultimi 10 anni sono stati stanziati circa 900 milioni, di questi 500 risultano ancora da spendere. Da qui l’impegno della Regione sulla necessità di semplificare le regole per accelerare la spesa. Lo stiamo facendo sia dal punto di vista normativo e sia con una serie di azioni volte a tutelare gli interessi della Sardegna e dei sardi, in questo senso abbiamo impugnato il decreto invasi», ha spiegato l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, a margine dell’incontro con Enas e Adis.

«Nel corso di questi mesi – ha aggiunto l’assessore Roberto Frongia – abbiamo improntato una serie di azioni volte a garantire la sicurezza del territorio per ragionare non più in termini emergenziali ma di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico, a tutela della pubblica incolumità. Abbiamo posto particolare attenzione sulla progettazione e pianificazione, stanziando risorse su tutti quegli interventi legati alle varie casistiche di dissesto prevedendo di intervenire su corsi d’acqua, su infrastrutture stradali minacciate da fenomeni di caduta massi, per la messa in sicurezza dei territori Comunali colpiti da fenomeni atmosferici avversi o, ancora, per la messa in sicurezza delle dighe.»

In riferimento al decreto invasi, provvedimento che ha deciso a livello nazionale i criteri di ripartizione delle risorse per il piano di interventi in campo idraulico (600 milioni per il piano invasi e 400 per il piano acquedotti), Roberto Frongia ha concluso: «Alla Sardegna è stata riconosciuta una percentuale troppo bassa La ripartizione non è rapportata alle reali esigenze della nostra regione. Per questa ragione abbiamo impugnato il provvedimento, come atto di tutela nei confronti della Sardegna e dei sardi».

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Si è tenuto oggi, al ministero dello Sviluppo economico, il tavolo tecnico relativo alla vertenza Sider Alloys (ex Alcoa) di Portovesme. All’incontro, presieduto dal sottosegretario Alessandra Todde, erano presenti l’assessore regionale del Lavoro e vicepresidente della Regione, Alessandra Zedda, e l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili. La riunione – alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti dell’azienda, dei sindacati e di Invitalia – è stata preceduta nei giorni scorsi da un incontro propedeutico nel quale Regione, impresa e sindacati hanno evidenziato le criticità della vertenza individuando un percorso di azione unitario e condiviso nell’interesse del rilancio produttivo dello stabilimento. Il sottosegretario Alessandra Todde ritiene che il presidio industriale di Portovesme rappresenti un sito strategico dell’alluminio primario per il Paese e afferma di non aver mai messo in discussione il progetto.

«Questo incontro rappresenta un significativo passo in avanti nella vertenza che coinvolge lavoratori e azienda in un settore strategico dell’economia del Sulcis Iglesiente e della Sardegna. Abbiamo ottenuto l’impegno da parte del governo di una accelerazione definitiva che consenta il riavvio in tempi brevi dello stabilimento e la messa in sicurezza dell’occupazione. Continueremo a vigilare perché gli impegni vengano mantenuti», sottolinea l’assessore Alessandra Zedda.

L’azienda ha confermato quanto annunciato lo scorso novembre in merito alla riorganizzazione e ristrutturazione dello stabilimento di Portovesme che coinvolge circa 800 dipendenti tra diretti ed indotto, cioè l’intenzione di procedere con il progetto, a patto che si definisca la trattativa sulle garanzie fideiussorie richieste dal fornitore dell’energia (Enel).

«L’obiettivo finale è quello di un piano industriale che non si basi solo sulla razionalizzazione dei costi ma abbia una prospettiva di sviluppo a lungo termine in grado di salvaguardare il sito produttivo e i lavoratori», ha dichiarato l’assessore Alessandra Zedda.

Un ruolo importante nella soluzione positiva a questa vertenza e il rilancio di questa particolare area del Sulcis, lo avrà il prezzo sull’energia.

«Abbiamo chiesto di riattivare il comitato tecnico che non si riunisce dal 2018 e che ha il compito di monitorare la realizzazione del piano industriale previsto dagli accordi siglati – ha precisato l’assessore Anita Pili -. È la prima volta in cui l’assessorato dell’Industria partecipa al tavolo nazionale su Sider Alloys. Questa è la strada da percorrere in quanto la collaborazione tra le istruzioni è fondamentale per lavorare al raggiungimento degli obiettivi strategici per la nostra Isola. Per questo è determinante definire un prezzo equo dell’energia per consentire la ripresa delle attività dello stabilimento.»

Rimane, comunque, ancora necessario il sostegno degli ammortizzatori sociali, per i quali è stato programmato un incontro al ministero del Lavoro per stabilire le procedure per la proroga della Cigs (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria).

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Martedì 28 gennaio, alle 15.00, presso il Circolo Unificato Esercito del Palazzo “La Vallèe”, sede del Comando Militare Esercito Sardegna, in via Principe Amedeo, a Cagliari, si terrà il convegno “Caserme Verdi – per un Esercito all’avanguardia in un Paese moderno”, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, del prefetto di Cagliari, dottor Bruno Corda, del presidente della Giunta regionale della Sardegna on. Christian Solinas, del sindaco della città di Cagliari, dottor Paolo Truzzu, del comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Brigata, Francesco Olla, e di numerose altre autorità e qualificati esponenti del mondo universitario, industriale, della ricerca e dei media.

L’incontro consentirà di illustrare l’importanza dell’ammodernamento del parco infrastrutturale dell’Esercito attraverso la modernizzazione, la razionalizzazione, l’efficientamento energetico e il basso impatto ambientale di caserme già esistenti, che consentiranno di ridurre i costi di manutenzione, migliorare la qualità degli ambienti di lavoro e , al contempo, di innalzare il livello qualitativo delle strutture destinate al benessere del personale, mediante la realizzazione di asili nido, centri sportivi multidisciplinari e strutture socio ricreative che saranno rese disponibili anche alle comunità locali.

Per ciò che afferisce alla Sardegna il progetto, che coinvolge complessivamente 26 caserme dell’Esercito, riguarderà la caserma “Mereu – Riva di Villasanta – Monfenera” di Cagliari e la caserma “S. Pisano” di Teulada.

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«Con l’estensione di quindici anni delle concessioni demaniali marittime, in particolare quelle aventi finalità turistico-ricreative, abbiamo voluto superare una condizione di incertezza, dando adeguata risposta a circa un migliaio di imprese, in un quadro dove il rischio era quello della paralisi degli investimenti.»

Lo ha detto l’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, presentando la determinazione con cui la Regione Sardegna ha disposto l’estensione delle concessioni balneari fino al 31 dicembre 2033, recependo il prolungamento disposto dalla legge nazionale 145/2018 e fornendo ai Comuni costieri le indicazioni per l’esercizio delle loro funzioni. Le concessioni riguardano i servizi pubblici, i servizi e le attività portuali e produttive, compresa la pesca e le attività turistico ricreative. 

«Il prolungamento delle concessioni sgombera il campo dai dubbi di compatibilità fra la legge dello Stato e la direttiva europea ‘Bolkestein’, evitando un’interpretazione che rischiava di vedere le piccole e medie imprese sarde soffocate dalla concorrenza dei grossi gruppi esteri – ha spiegato l’assessore Quirico Sanna -. Le disposizioni contenute nella legge nazionale sono tuttora perfettamente valide, non sottoposte ad alcuna procedura di infrazione comunitaria né dichiarate contrarie al diritto eurounitario da alcuna sentenza della Corte di giustizia europea.»

«Per la Sardegna è fondamentale tutelare, valorizzare e promuovere le sue coste, che rappresentano un elemento strategico per il sistema economico come attrazione turistica e di immagine per l’Isola. Il prossimo atto in materia di concessioni balneari sarà quello di consentire l’apertura annuale delle strutture: a questo proposito, infatti, una proposta di legge sta per essere approvata dalla Quarta Commissione del Consiglio regionale. Inoltre, il Governo nazionale sta per emanare le disposizioni di attuazione della legge per le Regioni costiere, segnando un altro punto a favore per la continuità delle imprese balneari», ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

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«Pressapochismo, disprezzo delle norme e nessuna trasparenza hanno portato al blocco della Regione che non ha bilancio, non ha fatto niente sulla sanità e sta mettendo a rischio il diritto dei sardi alla continuità territoriale.»

Sono le dure accuse rivolte al governo regionale ed al presidente della Regione dal capogruppo dei Progressisti Francesco Agus in un incontro al quale hanno partecipato esponenti di tutta la minoranza. Agus, col supporto di un dettagliato dossier su tutte le inadempienze dell’esecutivo, si è poi soffermato in particolare sulle recenti nomine “a tempo” dei direttori generali che, a suo giudizio, sarebbero viziate da irregolarità insanabili tanto è vero, ha ricordato, che il direttore generale del personale ha lasciato il suo incarico. Chiediamo il ritiro immediato di questi atti, ha concluso il capogruppo dei Progressisti, e lo faremo anche inviando una nota al Governo nazionale.

Il capogruppo dei Progressisti, infine, ha criticato la proposta di ripristino dei Cda negli enti regionali, proposta sulla quale lo stesso Christian Solinas, da consigliere, era contrario.

D’accordo con Francesco Agus, il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha attribuito lo stallo politico ai profondi contrasti interni alla maggioranza, mettendo poi l’accento sulle scadenze ravvicinate della continuità territoriale. Ne parliamo con un anno di ritardo nonostante ripetute richieste solo grazie ad una nostra mozione, ha protestato, ma i fatti parlano chiaro: la Giunta ha impostato una trattativa al ribasso senza coinvolgere il Consiglio e la società sarda ed ora i problemi stanno cadendo addosso ai sardi perché c’è il rischio concreto del totale isolamento della Sardegna a partire da aprile.

Sul ripescaggio dei Cda Gianfranco Ganau ha assicurato che l’opposizione userà tutti gli strumenti regolamentari per bloccare il provvedimento, sia perché crea 34 “poltrone” in più con un costo aggiunti di 1.5 milioni l’anno, sia perché non risolve il problema dell’efficienza degli regionali i quali, semmai, hanno bisogno di direttive chiare e precise degli organi di governo e degli assessorati.

Desirè Manca, capogruppo del M5S, ha rilanciato le critiche alla maggioranza sardo-leghista che ormai da 9 mesi non governa la Regione. La produzione legislativa è praticamente inesistente, ha affermato, ed anche le nostre proposte (alcune della quali presentate all’inizio della legislatura) non sono mai arrivate nemmeno in commissione, determinando danni gravissimi per i sardi.

Riferendosi alla reintroduzione dei Cda, Desirè Manca ha definito la proposta l’ennesimo spreco di risorse pubbliche esattamente come i 7 milioni destinati agli oratori che, dal primo gennaio, sono diventati 22.

Ancora per i Progressisti, il consigliere Massimo Zedda ha osservato che gli argomenti portati avanti dalla minoranza, di solito, sarebbe stati oggetto di valutazioni politiche di metà legislatura. Invece siamo costretti a farle adesso, ha aggiunto, perché la Giunta ha raggiunto in appena 9 mesi il massimo dell’inefficienza, tranne che sulla lottizzazione delle poltrone.

«Nomine negli Enti, moltiplicazione delle Province e delle Asl – ha aggiunto Massimo Zedda -, sono parti di un disegno pericoloso per la Sardegna che viene da lontano, da quando Christian Solinas annunciò di voler usare il manuale “Cencelli”: quanto sta accadendo è solo la conseguenza di quella impostazione sbagliata.»

 

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