26 November, 2024
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Alla MEM di Cagliari, venerdì 24 gennaio, dalle 14.00 alle 17.00, si terrà il corso dal titolo “Raccontare il crimine minorile: tra tutela della persona e responsabilizzazione”. La criminalità minorile desta spesso preoccupazioni maggiori rispetto a quella degli adulti: un crimine efferato di soggetto minore inquieta e suscita spesso reazioni fortemente repressive che mettono in discussione la necessità di un sistema di responsabilità differenziato fra minori e adulti. Vi sono in realtà ragioni forti che oggi ci portano ad affermarne la persistente ragionevolezza, unitamente all’esigenza di prestare cura ed attenzione al modo in cui, in sede giornalistica, si racconta della vicenda e dei minori coinvolti. L’evento sarà condotto da Federico Bacco, cagliaritano, dottore di ricerca in Diritto penale e Criminologia nell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e autore della monografia “Tra sentimenti ed eguale rispetto. Problemi di legittimazione della tutela penale” (Giappichelli, 2018). Intervengono: prof. Adolfo Ceretti (ordinario di Criminologia – Università degli Studi di Milano-Bicocca), prof.ssa Cristina Cabras (associato di Psicologia giuridica, criminologa clinica – Università degli Studi di Cagliari), dott.ssa Anna Cau (procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Cagliari), avv. Stefania Bandinelli (avvocato del Foro di Cagliari), prof.ssa Grazia Maria De Matteis (garante regionale della Sardegna per l’infanzia e l’adolescenza), dott. Francesco Birocchi (presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna), PhD. Federico Bacco.

Ai giornalisti che parteciperanno all’evento verranno assegnati 5 crediti formativi deontologici.

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«Adesso nel Palazzo del Consiglio regionale, dei signori peraltro non più giovanissimi, che sono venuti a parlare con me vestiti in tuta, uno di questi essendo di grossa taglia non poteva indossare altro (stavano uscendo dal lavoro), non li hanno fatti entrare. Adesso io capisco che ci sia un regolamento da rispettare per il quale durante le sedute del consiglio, il pubblico presente debba indossare la giacca, ma in una giornata di lavoro ordinario, perché rifiutare loro il permesso di entrare nel mio ufficio ed essere ascoltati. Che male avrebbero fatto? Quale danno avrebbero creato? Quale oltraggio all’Istituzione sarda avrebbero arrecato?»

La denuncia è riportata in un post pubblicato su Facebook dalla capogruppo del M5S Desirè Manca dopo quanto accaduto questo pomeriggio in Consiglio regionale.

«Quindi per questa maggioranza, CHE HA DI FATTO NEGATO L’AUTORIZZAZIONE ALL’INGRESSO, per avere il diritto di essere ascoltato devi indossare la giacca? – conclude Desirè Manca -. II popolo sempre più distante!»

 

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«Le coste rappresentano per la Sardegna un patrimonio ambientale ed economico di enorme importanza, perciò dobbiamo trovare un punto di equilibrio tra la necessità di tutelare i litorali ed un giusto utilizzo, che possa contribuire allo sviluppo e crei opportunità per la nostra economia.»
Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, aprendo i lavori del convegno “Approfondire e condividere le buone pratiche sulla gestione integrata delle zone costiere”, organizzato dalla Regione nell’ambito del progetto “Maregot” (Management dei rischi derivanti dall’erosione costiera e azioni di governance transfrontaliera).

Il progetto, finanziato coi fondi del Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale), è finalizzato alla prevenzione e gestione congiunta dei rischi derivanti dall’erosione costiera nell’area marittima che, oltre la Sardegna, interessa Corsica, Liguria, Toscana e regione Paca (Provenza, Alpi, Costa Azzurra).

«Migliorando la conoscenza dei fenomeni erosivi, della dinamica dei litorali e dei sistemi di monitoraggio si possono definire le strategie e i piani di intervento – ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis -. Il rischio dell’erosione costiera riguarda, ovviamente, anche la nostra Isola e la Giunta regionale è impegnata a preservare, tutelare e valorizzare le risorse naturali, promuovendo uno sviluppo economico sostenibile dei territori.»

Nel corso dell’incontro, si è parlato anche di salvaguardia delle spiagge, con un focus sulla posidonia, di gestione integrata delle aree marine protette e sono stati condivisi i risultati dei progetti finanziati.

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La commissione Governo del territorio, presieduta Giuseppe Talanas (Forza Italia), ha approvato con l’astensione della minoranza la proroga del processo di dismissione della quote di Abbanoa Spa detenute dalla Regione.

Illustrando il provvedimento nell’art. 5 (commi 2 e 3) della proposta di legge n. 83, l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia ha sottolineato che lo scopo dell’intervento normativo è quello di rassicurare tutti gli interlocutori istituzionali nazionali ed europei della Regione sulla volontà non solo di ridurre la propria quota azionaria fino al 20% ma, teoricamente, di diminuire ancora la sua partecipazione fino a zero.

Su proposta del presidente Giuseppe Talanas la commissione ha deciso di stralciare questa parte della legge ed approvarla subito, rinviando l’esame generale del testo ad un momento successivo.

 

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«Il Job day si rinnova, raccogliendo le sfide di un mercato del lavoro in continua evoluzione non solo su base europea ma mondiale, imprimendo una svolta netta nel senso dell’internazionalizzazione, sempre più necessaria per garantire un futuro ai nostri giovani.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta oggi a Villa Devoto per presentare l’International Job Meeting, il più importante evento dedicato al mondo del lavoro in Sardegna, organizzato dall’assessorato regionale del Lavoro e promosso dall’Aspal, l’Agenzia sarda per politiche attive del lavoro.

Tre giorni ricchi di appuntamenti, incontri e confronti, dove lo scambio di informazioni e contatti saranno un’occasione di crescita personale e professionale. Creatività e innovazione saranno i temi dell’evento. Numerose e varie sono le attività previste: convegni con esponenti del mondo politico ed economico che affrontano temi attuali e rilevanti, seminari con rappresentanti del settore aziendale e imprenditoriale, laboratori con esperti e addetti ai lavori nel campo del recruitment, per l’Italia e per l’estero, della formazione. Rispetto alla scorsa edizione, una giornata sarà interamente dedicata al Salone dello studente a voler rappresentare l’idea di orientare il mondo dei giovani che si trova davanti a una scelta fondamentale per il prosieguo della propria vita professionale, fornendo un panorama completo sulle possibilità di studio e formazione post diploma.

«La nostra attenzione vuole essere rivolta ai 50mila che sono in cerca di lavoro e non riescono ad arrivare neanche alla fase selettiva del colloquio – ha sottolineato il presidente Christian Solinas – perché in fase di preselezione i loro curricula vengono scartati non avendo le skill necessarie per una valutazione positiva. L’International Job Meeting rappresenta un momento importante perché consente di accompagnare i giovani in un percorso che è quello dell’autoimpresa, e dà la possibilità di capire quali siano le professionalità emergenti, quali siano le richieste del mercato per creare percorsi il più possibile individuali che tendano a valorizzare le capacità professionali di ogni singolo nell’ottica di una dinamica del lavoro che è profondamente mutata nel tempo.»

«L’International Job Meeting racchiude essenzialmente tutto ciò che è stato messo in campo insieme dall’Assessorato del Lavoro con Aspal, con lo scopo principale di dare occupazione attraverso le misure del programma TVB (tirocini, bonus e voucher) e che vogliamo rafforzare con questo evento internazionale», ha sottolineato l’assessore regionale del Lavoro Alessandra Zedda.

«Creatività e innovazione sono le chiavi di lettura più opportune in un mercato del lavoro sempre più globalizzato, ed abbinate alla nostra identità sarda possono abbattere il muro della disoccupazione. I lavori creativi uniti alle tecniche digitali più avanzate rappresentano il nuovo mondo del lavoro, senza dimenticare le nostre professioni tradizionali», ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

All’incontro ha partecipato anche il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi: «Lo scopo dell’IJM – ha spiegato – è quello di dare uno spaccato di ciò che succede a livello internazionale, sui nuovi mercati, sui corsi di studio, sulle nuove figure professionali».

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Una delegazione di 30 ragazzi delle Acli di Cagliari, formata da studenti fra i 18 e i 30 anni, ha visitato il palazzo del Consiglio regionale prendendo contatto con le varie componenti dell’Assemblea sarda.

Accompagnati dal vice presidente Piero Comandini, i ragazzi hanno raccolto dal personale del Consiglio le notizie più importanti della vita istituzionale e democratica della Sardegna, dalle commissioni all’aula, dalle attività dei gruppi e dei consiglieri regionali al sito internet con le sue varie sezioni.

La visita si è conclusa nell’aula della commissione speciale sul riconoscimento del principio di insularità dove si è svolto un informale question time con i consiglieri Michele Cossa, Roberto Deriu, Valter Piscedda, Francesco Agus, Pierluigi Saiu e Francesco Mura. Le domande dei ragazzi hanno “centrato” alcuni fra i principali temi dell’attualità politica: trasporto pubblico locale e continuità territoriale, scuola, università e dispersione scolastica, sanità, politiche sociali, autonomie locali e demanio marittimo.

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Lanciatissima in campionato, dove a Pesaro ha centrato la nona vittoria consecutiva, ed occupa la seconda posizione in classifica a due soli punti dalla capolista Virtus Segafredo Bologna, e seconda in classifica nel girone di Champions League, la Dinamo non si ferma sul mercato, dopo la partenza di Jamel McLean.

La società guidata dal presidente Stefano Sardara ha ufficializzato l’accordo con l’atleta bahamense Dwight Coleby che arriva a Sassari per coprire la casella del roster lasciata libera da Jamel McLean. Nato a Nassau il 16 gennaio 1994, il giocatore arriva dalla Superligi turca dove, al secondo anno da professionista in maglia Sigortam.net Itu Basket, ha viaggiato a una media di 14.1 punti e 7.4 rimbalzi a partita.

Lungo dall’alto potenziale, un numero 5 che può giocare anche da 4, Dwight Coleby dà il meglio nel pitturato ma è capace di fronteggiare e attaccare il canestro, energico e dinamico, corre bene il campo, un ottimo rimbalzista offensivo dotato di velocità ed atletismo che gli permettono di cambiare difensivamente anche sui piccoli.

Dwight Coleby è il giocatore scelto dal club biancoblu per rinforzare il roster in vista dei prossimi impegni tra campionato LBA e Basketball Champions League: il profilo del ventiseienne bahamense corrisponde all’identikit voluto da coach Gianmarco Pozzecco e dal suo staff, un lungo duttile che possa dare intensità e concretezza sotto le plance anche in accoppiata con Miro Bilan. Dwight Coleby farà il suo esordio mercoledì sera, alle 20.30, a Strasburgo, in Game 12 di Champions League.

Con l’arrivo di Dwight Coleby ed il pieno recupero di Dwayne Evans, rimasto precauzionalmente a riposo nelle ultime partite sia in campionato sia in Champions League (il rendimento della squadra, in splendida forma, non ne ha risentito), la Dinamo è pronta ad affrontare la seconda parte della stagione senza porsi limiti.

Con questa Dinamo, i tifosi biancoblu sognano in grande!

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Anche nell’area della Città Metropolitana di Cagliari e nella provincia del Sud Sardegna, Poste Italiane viaggia ad energia pulita. Nei Centri di Recapito delle due province infatti, sono entrati in funzione 20 nuovi motocicli Euro 4 per rendere ecologica, agevole e sicura la consegna dei pacchi in città.

I nuovi mezzi saranno utilizzati per il recapito a Cagliari, Quartu Sant’Elena, Carbonia e Iglesias e contribuiranno ad abbattere in modo significativo le emissioni di CO2. Inoltre, grazie al baule posteriore maggiorato fino a 90 litri, i motocicli sono in grado di trasportare un maggior numero di pacchi, caratteristica ancora più importante visto il costante sviluppo dell’e-commerce.

Proprio in questo senso, infatti, l’Azienda ha previsto l’introduzione di un nuovo modello di recapito, Joint Delivery, che prevede le consegne pomeridiane dei prodotti e-commerce fino alle 19.45 e durante i weekend.

In occasione dell’incontro con i Sindaci d’Italia dello scorso 28 ottobre, inoltre, l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante ha evidenziato come uno degli obiettivi di Poste Italiane sia quello di ridurre le emissioni inquinanti; oltre ai 20 di Cagliari e del Sud Sardegna, sono già circolanti nella regione altri 10 motocicli “basso emissivi”, per un totale di 2.000 in tutto il territorio nazionale.

Oltre ai 20 nuovi motocicli, il parco mezzi dei Centri di Cagliari, Quartu Sant’Elena, Carbonia e Iglesias è completato da 85 automezzi, 85 motomezzi e 13 tricicli elettrici. I Tricicli sono alimentati elettricamente al 100%, hanno una potenza di 4 kW che garantisce una velocità massima di 45km/h, in linea con i limiti imposti dal codice della strada nei centri abitati e sono dotati di un’autonomia energetica di circa 60 km, tale da permettere ai portalettere di consegnare la corrispondenza giornaliera con una sola ricarica.

Con la nuova flotta, dunque, la mobilità di Poste Italiane diventa ancora più sostenibile, in linea con l’ESG – Environmental Social and Governance, approvato dal Consiglio di Amministrazione ad agosto 2018, il piano d’azione in materia di sostenibilità ambientale e sociale che ha l’obiettivo di garantire la definizione degli indirizzi del Gruppo con ricadute positive per il territorio.

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«Il 6 maggio 2012 con quella che viene chiamata una “maggioranza bulgara” i sardi decisero la fine dei CdA che fino ad allora avevano governato enti e agenzie controllate dalla Regione. Oggi si fa il primo passo non verso il futuro, ma verso il passato. Difatti questa maggioranza di centro destra a trazione sardoleghista, dimenticandosi di aver sostenuto i referendum del 2012, divora se stessa e fa carne di porco del volere popolare proponendo un ritorno al passato. Un passato di nomine e spartizione, di seggiole e poltrone che pare non bastino mai. Ma del resto l’appetito vien mangiando ed ai sardi non resta che stare a guardare. E pagare il conto. Noi del M5S di certo non parteciperemo alla festa, e di certo non staremo a guardare, non subiremo in silenzio.»

I consiglieri del M5S Desirè Manca, Alessandro Solinas, Roberto Li Gioi e Michele Ciusa ribadiscono con forza il loro no alla proposta di legge “moltiplica-poltrone” che punta a ripristinare i Cda degli enti e delle agenzie regionali e che doveva essere discussa oggi in Commissione riforme. Una seduta terminata con un nulla di fatto: la maggioranza non è neanche riuscita a garantire il numero legale per poter votare il passaggio della proposta di legge alle altre commissioni, così la seduta è stata rinviata a giovedì prossimo.

«Faremo strenua opposizione – sottolinea il consigliere Alessandro Solinas – difenderemo la volontà dei sardi e il loro portafoglio contro chi agisce guidato solamente da logiche politico personalistiche senza minimamente curarsi dei problemi che affliggono la nostra regione.»

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Giovedì 23, venerdì 24 e sabato 25 gennaio, alle 21.00, il Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari – ospita il TeatroZeta con “Cronache dalla Shoah”, opera di Giuseppe Manfridi con la  regia di Livio Galassi. Lo spettacolo della “Stagione del teatro contemporaneo 2019/20esalta la qualità artistica ed organizzativa del percorso creato dal Teatro stabile di innovazione Akròama.

La trama. Tutto è stato detto, tutto resta ancora da dire: esaurite le più atroci parole a descrivere l’orrore del più abominevole crimine che la storia ricordi, non esistono parole per comprenderne il recondito perché. Basta il cupo odio che intatto ha attraversato i secoli fino a noi, fomentato da una religione che si è impossessata del dio di Israele per reinventarlo a suo pro, perseguitando chi non si piegava alle sue manomissioni e voleva conservare integre le proprie antiche credenze, i propri miti, la propria appartenenza, la propria pericolosa diversità̀. Un fondo di nera frustrazione ha irritato e ingelosito il confronto con un popolo che sempre si è nobilmente rialzato dai reiterati soprusi, aggrappandosi fiero alla sua antica e mai rinnegata cultura. Mi chiedo, e vi chiedo – e lo chiedo soprattutto alla gretta imbecillità degli antisemiti: se togliamo alla storia del mondo- religiosa, etica, sociale, scientifica- gli ebrei Mosheh, ‘Abhrahm, Yehoshua ben Yosef, Marx, Freud, Einstein, che ne sarebbe? E come spiegare e giustificare il complice silenzio di tutti? Perlomeno di quelli che sapevano e intuivano, che potevano incidere con il loro potere? Con quale inaudita impudenza si può testimoniare l’avvenuta ascesa in cielo di una madre vergine, e non la contemporanea caduta di milioni di innocenti negli abissi della umana abiezione? Anche dalla Tiburtina, da una stazione nella città del Cristo in terra, partivano i treni per lo sterminio senza che nessun anatema li arrestasse. Doloroso e difficile è stato per l’autore immergersi in questo oceano di amarezza. Come uscirne senza scrivere di fatti e di giudizi che poco o nulla aggiungono al già scritto, al già detto, al risaputo? Ma la luce della poesia è stata il faro che ha illuminato l’approdo. Una luce nera è il dolente ossimoro che si riverbera nella struggente scrittura, la quale sfiora appena i fatti e si dilata nello smarrimento esistenziale che da quei fatti scaturisce. Parole che si frantumano ai singhiozzi della mente, si disperdono e si ricongiungono a tracciare la trama di un malessere senza riscatto e senza conforto. Da quella pesante putredine sublimano, esalano leggere pur trattenendo l’atroce ricordo, evanescenti come il fumo che usciva da quei macabri camini e che, testimonianza dell’eccidio, portava lieve con sé le anime delle vittime per liberarle in un cielo senza luce e senza dei. Dolorosa e difficile l’impostazione registica. Può questa immane tragedia essere trattenuta in una struttura estetica? E quale? Quella con meno estetismi, ho pensato. Quella che non descrive ma suggerisce: una “non scena” che disegna percorsi mentali, che imprigionano o si schiudono alla speranza; una recitazione prosciugata che non cerca compiacimenti né virtuosismi; una musica eletta che non cerca melodie; un tentativo di coinvolgerci in un ineludibile senso di colpa.

Lo spettacolo. Cronache dalla Shoah di Giuseppe Manfridi. Regia Livio Galassi. Con Manuele Morgese. Musiche eseguite dal vivo da Giulio Spinozzi (tromba), Pablo Corradini  (pianoforte). Collaboratore alla regia Manuele Morgese. Scene Fernando Tacconi. Luci Michael Frenda. Una coproduzione TeatroZeta dell’Aquila -Teatro Nazionale della Toscana.