26 November, 2024
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Il 20 gennaio 2020, presso la Scuola Allievi Carabinieri di Iglesias alla presenza di autorità politiche, religiose, civili e militari, si è svolta la proiezione del film “A testa alta – I Martiri di Fiesole”, prodotto per RAI Fiction dalla Ocean Production.

Il film racconta “magistralmente” la tragica storia di tre giovani carabinieri della stazione di Fiesole in provincia di Firenze avvenuta nell’estate del 1944. È la storia di un eroico sacrificio di tre giovani carabinieri effettivi alla stazione di un piccolo paesino di campagna (all’epoca la periferia di Firenze non era molto popolata), che offrirono le loro vite, consegnandosi alle truppe dell’esercito tedesco, per salvare dieci civili innocenti che i nazisti avrebbero ucciso se loro non si fossero consegnati. Un messaggio di pace, altruismo, sacrificio e abnegazione che l’Arma custodisce e cerca di trasmettere alle generazioni più giovani e soprattutto alle nuove leve di giovani carabinieri che a breve saranno in servizio per difendere i valori a cui l’Arma si è sempre ispirata e che non devono disperdersi nonostante le mutate condizioni sociali e i cambiamenti generazionali.

I tre carabinieri barbaramente trucidati dai nazisti e tutti insigniti della Medaglia d’Oro al Valor Militare erano Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti e a quest’ultimo è stato deciso di intitolare, quest’anno, il 139° Corso formativo per Carabinieri effettivi a cui partecipano i giovani Allievi presenti anch’essi alla cerimonia e che si svolge presso questo Istituto e presso le altre Scuole Allievi dell’Arma di Torino, Roma, Campobasso e Reggio Calabria.

Oltre agli allievi che dal mese di dicembre stanno frequentando il corso, sono intervenute numerose Autorità politiche, civili e militari e nell’occasione il Generale di Brigata Michele Sirimarco, Comandante della Legione Allievi di Roma, ha colto l’occasione per visitare nuovamente la Scuola e portare il saluto dei vertici dell’Arma al Comandante della Scuola, colonnello Andrea Desideri, e per incontrare gli allievi ed il personale del quadro permanente della Scuola.

Alla cerimonia è intervenuto, altresì, proveniente da Roma il produttore del Film, dott. Sergio Giussani, che nel 2014, in occasione del Bicentenario della Fondazione dell’Arma dei carabinieri, ebbe l’idea, dopo aver prodotto per la RAI anche un’altra famosa fiction sul vice brigadiere Salvo D’Acquisto, anche lui trucidato dai nazisti, di realizzare il film su questo ennesimo episodio che rammenta ancora una volta che l’altruismo, il sacrificio, l’eroismo e l’abnegazione sono parte dei valori cardine su cui l’Arma dei carabinieri si poggia e sono i valori che attraverso i decenni sono stati tramandati da generazioni intere di carabinieri che hanno dato tutto, perfino la loro propria vita, per cercare di aiutare il prossimo e per mettersi al servizio dei cittadini, delle Istituzioni e delle leggi della nostra amata Patria.

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Memoria che si fa testimonianza e testimonianza che si fa memoria. Per non dimenticare. Per tenere vivido ogni attimo di quella “tempesta devastante” gli Artisti Fuori Posto saranno in scena con la nuova produzione “Voci della memoria” in scena al Teatro Sant’Eulalia di Cagliari il 26 gennaio, alle ore 18.00 ed alle 21.00, in occasione della giornata della memoria.

Lo spettacolo, diretto da Anna Murgia, porta all’ascolto del pubblico le voci di quella che il presidente Sergio Mattarella ha definito «una terribile lezione che richiama oggi e sempre le nostre coscienze», un dramma umano che sottrasse alla vita milioni di anime tra ebrei e quanti, secondo l’ideale distorto nazista, «avrebbero impedito di serbare quegli elementi di razza originari che, come datori di civiltà, creano la bellezza e la nobiltà di un’umanità superiore». 

E, dunque, ecco le voci ad alimentare la memoria e memoria esse stesse, non di una storia, ma della Storia; di quel suo spaccato più illogico ed insensato che, in questo spettacolo, si rianima dalla voce che quella insensatezza l’ha generata, prosegue con quella di chi l’ha sostenuta e si tiene viva con quelle di chi l’ha subita.

Gli attori Piergiorgio Bittichesu, Stefania Chessa, Lara Farci, Angela Marotta, Cinzia Mura, Anna Murgia, Alessandro Redegoso, Paolo Salaris, Valeria Sanna, Chiara Tallarita, ci permetteranno di rivivere le tappe più significative di questa vicenda e, creando quadri scenici, grazie anche ai costumi di Alessandra Lecis ed alle scene di Marco e Barbara Murgia, ne renderanno vivo il ricordo.

In “Voci della memoria” lo spettatore non avrà modo di legarsi a una voce o a un personaggio in particolare, poiché ciascuno rappresenta tutti. Le singole voci e i singoli personaggi, infatti, sussurrando esperienze personali, in realtà urleranno di una tragica esperienza corale che non è solo un dramma del popolo ebraico ma dell’umanità intera.

Foto di Guglielmo Cherchi

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Proseguono i lavori della Commissione d’inchiesta sull’insularità. Dopo la seduta della scorsa settimana con una delegazione di senatori sardi, oggi la riunione del parlamentino presieduto da Michele Cossa (Riformatori sardi) è stata interamente dedicata alle audizioni dei deputati eletti in Sardegna. Alla chiamata della Commissione hanno risposto, per ragioni diverse, solo quattro deputati dei 17 eletti in Sardegna: i democratici Andrea Frailis e Romina Mura, il leghista Guido de Martini e Pietro Pittalis di Forza Italia. Da parte di tutti è arrivata la piena disponibilità a lavorare per raggiungere l’obiettivo dell’inserimento del principio di insularità in Costituzione.

Secondo Romina Mura (Pd): «Vivere in un Isola può rappresentare un’opportunità ma prima occorre superare il gap infrastrutturale rispetto ad altre regioni d’Europa – ha detto Romina Mura – sul principio di insularità è opportuno mettere in campo una battaglia di popolo simile a quella portata avanti alcuni anni fa sulla vertenza entrate. Forse sarebbe opportuno, visto lo stallo in cui si trova il Senato, presentare una proposta di legge anche alla Camera. Per portare avanti questa iniziativa serve però creare un fronte comune dei deputati sardi e trovare il sostegno dei rispettivi gruppi parlamentari. Il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, ha mostrato sensibilità su questo tema. Un’altra strada da seguire è quella dell’attuazione della legge delega sul federalismo fiscale che obbliga lo Stato a trovare strumenti perequativi a favore delle regioni più deboli». Dalla deputata del Pd, infine, un invito a tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio regionale e in Parlamento: «Occorre cambiare le regole europee sugli aiuti di Stato – ha sottolineato Romina Mura – le regioni svantaggiate hanno necessità di un allentamento dei vincoli. Per raggiungere questo obiettivo serve assoluta unità tra tutte le forze politiche».

Argomentazioni condivise da Pietro Pittalis che ha però indicato un’altra strada per dare più forza ad un’eventuale iniziativa parlamentare: «Sono d’accordo sulla necessità di presentare una proposta di legge alla Camera – ha detto Pietro Pittalis – per questo ho fatto preparare una bozza all’ufficio legislativo di Montecitorio. Se però vogliamo avere la certezza che la proposta vada avanti è necessario coinvolgere anche i colleghi della Sicilia. Il gruppo dei parlamentari sardi è troppo piccolo per incidere, su un tema come questo il contributo dei siciliani potrebbe essere decisivo. Da tempo stanno chiedendo di potere mutuare un sistema di continuità territoriale simile al nostro e sono d’accordo con la nostra iniziativa sull’insularità».

Proposta sulla quale si è detto d’accordo anche il deputato del Pd Andrea Frailis: «Credo che sia un percorso da seguire. Ho il timore che il clima non sia favorevole in Parlamento. Oggi si discute di autonomia differenziata e le rivendicazioni delle regioni più deboli non sono viste di buon occhio – ha detto Andrea Frailis – bisogna per questo rafforzare le nostre rivendicazioni. Il tema dell’insularità deve essere portato fuori dal palazzo. Magari con un’iniziativa che coinvolga le scuole e spieghi ai giovani quali sarebbero i vantaggi economici e sociali che scaturirebbero dall’inserimento del principio di insularità in Costituzione».

Anche per il deputato della Lega Guido De Martini l’unità delle forze politiche è la condizione irrinunciabile per sperare di ottenere qualche risultato: «La Sardegna è una regione superidentitaria. Caratteristica che manca però in Parlamento tra i rappresentanti eletti nell’Isola. Su questi temi non si può non essere d’accordo. La Commissione d’inchiesta può fare molto e svolgere un ruolo di raccordo che ci consenta di portare avanti una battaglia unitaria».

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri regionali Antonio Mario Mundula (Fratelli d’Italia), Roberto Li Gioi (M5S), Eugenio Lai (Leu), Giuseppe Meloni (Pd), Roberto Caredda (Misto), Antonello Peru (Udc-Cambiamo) e Francesco Agus (Progressisti). Tutti d’accordo, con diverse sottolineature, nel portare avanti una battaglia comune sull’insularità con un obiettivo prioritario: la modifica delle norme europee sugli aiuti di Stato.

Soddisfatto il presidente della Commissione: «Questa è una battaglia che ci vede tutti coinvolti. E’ una questione che va oltre la trasversalità tra le forze politiche perché investe i sentimenti di tutti i sardi – ha detto Michele Cossa – oggi abbiamo sentito proposte molto interessanti. Su una nuova iniziativa da portare avanti alla Camera suggerisco un confronto con il Comitato promotore della proposta di legge di iniziativa popolare sull’insularità. Ciò che è certo è che la Sardegna ha condizioni differenti rispetto a tutte le altre regioni d’Italia. Da questo concetto occorre partire per vedere riconosciuti i nostri diritti».

La Commissione si riunirà giovedì prossimo. In programma l’audizione dell’ex presidente della Regione Ugo Cappellacci.

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Concessioni demaniali marittime estese di 15 anni, dalle parole ai fatti. “L’avevamo promesso e ora è realtà”. E’ il primo commento dei consiglieri regionali della Lega Michele Ennas ed Andrea Piras.

«Finalmente possiamo dire di aver vinto una battaglia che la Lega ha combattuto schierata fin da subito al fianco degli operatori balneari della Sardegna – dichiara Andrea Piras -. Abbiamo sempre espresso la nostra posizione rispetto alla Direttiva Bolkestein. Diverse regioni italiane si erano da tempo adoperate per dare applicazione di quanto previsto dalla legge finanziaria nazionale alla legge 30 dicembre 2018, n. 145 sull’estensione delle concessioni.»
«Il nostro partito considera doveroso questo provvedimento – dichiara Michele Ennas -. Ad agosto la Lega ha portato in Consiglio regionale una mozione che è stata approvata in aula, nonostante il tentativo della sinistra di non far approvare il documento, che impegnava la Giunta a impartire direttive ai Comuni per l’applicazione dei nuovi termini. In tanti casi – aggiunge Michele Ennas – le imprese balneari dell’Isola si sono viste negare l’accesso al credito a causa dell’incertezza che vigeva sulle scadenze.»
«Il nostro lavoro – concludono i due consiglieri regionali della Lega – prosegue domani nella Commissione regionale urbanistica per concludere l’approvazione della legge proposta dalla Lega che prevede la modifica dell’art. 22bis della Legge Urbanistica 45/1989 per consentire l’apertura tutto l’anno delle strutture balneari.»

«Dopo un’attenta valutazione e avendo potuto sgomberare il campo dai dubbi di compatibilità fra la legge dello Stato e la Direttiva Bolkestein, anche in seguito alle diverse sentenze che hanno prodotto giurisprudenza in merito, abbiamo sciolto ogni riserva. La volontà della Regione è sempre stata, sin dall’inizio, quella di superare la condizione di incertezza generata dalla direttiva europea e oggi lo abbiamo fatto – ha detto l’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, che questa mattina ha disposto l’emanazione della circolare con la quale la Regione Sardegna recepisce integralmente quanto stabilito nella legge dello Stato numero 145 del 30 dicembre 2018 in materia di concessioni demaniali marittime, varata dal precedente governo -. La proroga di quindici anni delle concessioni restituisce certezze agli operatori, in un quadro dove il rischio era quello della paralisi degli investimenti. Allo stesso tempo – ha concluso Quirico Sanna – rispondiamo alla necessità dei Comuni, chiarendo espressamente i termini dell’applicazione della legge e dando precise indicazioni operative:»

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L’attività del nuovo anno sociale di UNISULKY Università Popolare del Sulcis Circolo EuralCoop, prosegue con la conferenza “Una pagina dedicata alla celebrazione dell’anniversario di Fondazione dell’Unione Sarda e al futuro della carta stampata”, a cura del dott. Lorenzo Paolini, condirettore de L’”Unione Sarda”. L‘incontro, in partenariato con il Circolo Euralcoop, avrà luogo mercoledì 22 gennaio, alle ore 16.30, nella Sala Conferenze del Circolo Euralcoop, in piazza Marmilla, a Carbonia. Ingresso libero.

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Dopo l’ingresso del comune di Villamassargia, questa mattina il consorzio Ausi ha ratificato e accettato la richiesta di adesione del comune di Fluminimaggiore e dell’Opi (Ordine professioni infermieristiche).

Per il presidente del Consorzio Mauro Usai (sindaco di Iglesias) si tratta di un’importante collaborazione per il futuro del territorio: «Grazie ai Comuni e ora all’adesione dell’Opi l’Ausi potrà avviare nuovi corsi e dare vita a ulteriori opportunità di formazione. A breve, infatti, la palazzina Bellavista di Monteponi ospiterà altre importanti attività didattiche, fra cui un corso sulla formazione degli infermieri di famiglia. Come di consueto non mancheranno i master di architettura e di paesaggio fino ad arrivare ai master sulla formazione dei professionisti dello sviluppo sostenibile in collaborazione con la KIP international school».

Il presidente Ausi Mauro Usai ribadisce: «L‘adesione delle amministrazioni locali e dell’Opi comporta una grande opportunità per il Sud Sardegna: il loro ingresso ci onora e ci fa ben sperare per il futuro».

L’organismo Ausi è ora costituito dai comuni di Iglesias, Villamassargia, Fluminimaggiore, l’Opi e dal Parco Geominerario storico ambientale della Sardegna.

«Il principio del “prendersi cura” è introdotto da tempo nella cultura professionale infermieristica, e nel contribuire con tutti a “prenderci cura” delle sorti della formazione post laurea, della salute e della sanità nella nostra provincia intendiamo affrontare gli impegni che assumiamo anche per radicare maggiormente l’Ordine e gli infermieri alla comunità civica per la quale spendiamo la professione in ambito ospedaliero e territoriale, pubblico e privato – ha detto Graziano Lebiu, presidente dell’OPI Carbonia Iglesias –. Ci spenderemo fattivamente in tutti gli ambiti che ci verranno richiesti di gestire nel limite delle nostre competenze e prerogative.»

«Con l’ingresso all’Ausi – ha concluso Graziano Lebiu – soprattutto, auspichiamo di contribuire in maniera decisiva affinché la Giunta regionale possa deliberare  di riconoscere la valenza strategica dell’Infermiere di famiglia e comunità per potenziare l’offerta dei servizi territoriali e domiciliari, promuovere la formazione infermieristica specifica in collaborazione con le università del territorio attraverso il master di I livello “Infermieristica di Famiglia e di Comunità” e/o corsi di perfezionamento.»

“La cultura paga sempre”: il sindaco di Fluminimaggiore, Marco Corrias, è convinto che formazione e cultura siano le carte vincenti su cui puntare per rafforzare lo sviluppo di un territorio pesantemente annichilito dalla crisi economica.
«La decisione di aderire all’Ausi – ha affermato Marco Corrias – è dettata dalla fiducia che riponiamo in un Ente che, non solo fa formazione ad alti livelli, ma crea opportunità di crescita culturale per i nostri giovani. Sono convinto che la sinergia e la collaborazione con le amministrazioni non possa far altro che ampliare l’offerta formativa e progettuale di un Consorzio come l’Ausi che mira a diventare strategico per lo sviluppo del Sulcis Iglesiente.»

«La nostra amministrazione – ha sostenuto Debora Porrà, sindaco di Villamassargia e vice presidente Ausi  è orgogliosa di poter contribuire fattivamente allo sviluppo culturale del territorio anche attraverso l’attività di un Consorzio così prestigioso che da anni attrae studiosi di fama internazionale e coinvolge studenti e professionisti di tutto il mondo. Garantire un futuro migliore alle nuove generazioni deve essere una sfida da vincere: per questo ritengo molto importante soprattutto la collaborazione fra gli enti pubblici.»

Costituito nel 1996, con il nome di Associazione per l’Università del Sulcis Iglesiente e l’avvio del primo corso di laurea in Scienza dei materiali, nel 2008 l’Ausi ha assunto l’attuale denominazione di Consorzio di promozione delle attività universitarie del Sulcis Iglesiente (Ausi).

Organismo senza scopo di lucro a totale partecipazione pubblica – oltre al Comune di Iglesias, Villamassargia, Fluminimaggiore e l’Opi – fa parte dell’Ausi anche l’Ente Parco Geominerario della Sardegna.

La finalità del Consorzio Ausi è quella di promuovere l’Alta formazione grazie soprattutto al supporto di attività didattiche e di ricerca scientifica quali Corsi di laurea, Master di primo e secondo livello, dottorati di ricerca, percorsi di formazione in alternanza scuola lavoro, etc.

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Gli assessori regionali dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, e degli Enti locali ed Urbanistica, Quirico Sanna, hanno partecipato ad un incontro svoltosi ad Ala’ dei Sardi a cui hanno partecipato anche i sindaci ed i rappresentanti dei comuni di Buddusò, Arzachena, Olbia, San Teodoro, Loiri Porto San Paolo, Nule, Monti, Oschiri, Bultei, Padru, Bono, Telti, Ozieri, Bottidda, Sant’Antonio di Gallura e della provincia di Sassari.

«Dotare i territori della Sardegna, anche i più piccoli e marginali, di infrastrutture moderne e sicure che siano davvero punti di collegamento e di connessione è una battaglia di civiltà», ha detto l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia.

«Oggi abbiamo fatto il punto sulla viabilità e le opere portuali della provincia di Sassari, in particolar modo della Gallura, dalla Borore-Olbia alla circonvallazione di Olbia, passando per la Sassari-Ozieri-Nuoro e la Olbia-Arzachena-Palau fino alle infrastrutture portuali sulle quali l’assessorato dei Lavori pubblici già sta lavorando – ha aggiunto l’assessore Roberto Frongia -. È forte l’esigenza da parte degli Amministratori locali di vedere realizzate opere viarie che non temo a definire di assoluto interesse generale sebbene gravate da problemi ulradecennali che fino a ora ne hanno impedito la realizzazione e che stiamo cercando di sbloccare.»

«Non ci può essere sviluppo senza prima creare le condizioni perché questo possa realizzarsi – ha sottolineato l’assessore degli Enti locali ed Urbanistica Quirico Sanna -. Le infrastrutture sono fondamentali per la crescita di un territorio che da tempo attende la fine dei lavori su arterie di assoluta importanza come la Borore-Olbia che collega appunto il Goceano con Olbia e va a servire centinaia di persone che quotidianamente si muovono per motivi di lavoro, senza dimenticare la Olbia-Tempio e la Olbia-Arzachena-Palau. Una buona viabilità, che deve riguardare anche le strade rurali – ha concluso Quirico Sanna – oltre a rendere percorribili le zone interne che oggi ancora non lo sono, rappresenta il primo antidoto contro lo spopolamento, vero cancro della Sardegna.»

Per quanto riguarda il rapporto con Anas, l’assessore Roberto Frongia ha evidenziato la volontà di «proseguire sulla strada del commissariamento delle principali arterie stradali al fine di imprimere una necessaria accelerazione nella realizzazione delle opere della Sardegna. Devo però rilevare come la nuova stagione di dialogo quotidiano avviata con Anas ci abbia già consentito di far ripartire molte opere. Continuiamo a chiedere appalti banditi direttamente nell’Isola e concorsi e selezioni da effettuarsi direttamente in Sardegna tenendo fede a quell’accordo raggiunto con i sindacati che prevedeva un cospicuo numero di professionisti da impiegare in Sardegna». Sulla strada per Monte Pinu, Roberto Frongia ha concluso: «Entro metà febbraio si partirà con la messa in sicurezza del cantiere». 

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Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile ha diffuso un nuovo avviso di criticità per rischio idrogeologico ed idraulico, valido dalle 14.00 di oggi alle 18.00 di domani, 21 gennaio, con i seguenti codici: codice giallo per rischio idrogeologico (criticità ordinaria) sui bacini Iglesiente, Campidano, Flumendosa-Flumineddu e Gallura; codice giallo per rischio idraulico (criticità ordinaria) sul bacino del Flumendosa-Flumineddu e Gallura.

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Nonostante il nuovo pronunciamento favorevole del ministero dell’Ambiente per la realizzazione del tratto nord della dorsale del gas in Sardegna, il M5S continua la sua battaglia tesa a contrastare il progetto. La nuova iniziativa di opposizione arriva da 14 parlamentari: Pino Cabras, Luciano Cadeddu, Emanuela Corda, Paola Deiana, Elvira Evangelista, Emiliano Fenu, Maria Lapia, Ettore Licheri, Alberto Manca, Gianni Marilotti, Nardo Marino, Mario Perantoni, Lucia Scanu e Andrea Vallascas, secondo i quali «con il passare delle settimane stiamo leggendo ormai quotidianamente dichiarazioni mirabolanti sulla dorsale del gas come infrastruttura salvifica e risolutrice di ogni male esistente in Sardegna. Sentiamo parlare di numeri legati ai fabbisogni e ai consumi, ma i numeri ufficiali che l’Autorità per l’Energia ha commissionato alla società di ricerca RSE saranno disponibili soltanto nel prossimo mese di aprile. Solo su quei numeri e solo allora si potrà fare una valutazione sul sistema di trasporto gas, come espresso in modo inequivocabile dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec). A che cosa servirebbe infatti un tubo se la sua convenienza non fosse più che certificata? Ogni analisi che oggi sta circolando sulla base di numeri immaginari ha i piedi saldamente piantati sulle nuvole».

«Dopo aver fatto la campagna elettorale contro la dorsale del metano, il presidente della Regione Christian Solinas ha cambiato idea e vuole fare arrivare nell’isola costosissimi sistemi di approvvigionamento energetico, vecchi ed obsoleti, che ancora una volta condannerebbero la Sardegna all’arretratezza – sostengono i 14 parlamentari del M5S  –. L’obiettivo del governo nazionale ed il nostro è invece di garantire ai cittadini e alle imprese sarde un sistema energetico moderno, competitivo e coerente con la sfida climatica che tutti noi ci siamo impegnati ad affrontare. La Sardegna merita una discussione seria e costruttiva su come gestire una transizione energetica che sia rispettosa del clima e dell’ambiente e sia basata su numeri e bisogni veri, non sui numeri immaginari che oggi riempiono le cartelline dei lobbisti.»

«Il kit dei lobbisti che promettono il nuovo paradiso terrestre, prevede poi sempre qualche frase disperata che vorrebbe isolare la sottosegretaria Alessandra Todde, incaricata di esprimere la linea del Governo, una linea che in tanti fanno finta di dimenticare: il gas si deve portare dove serve e si deve irrobustire la rete elettrica sarda per aumentare la produzione da fonti rinnovabili in sicurezza e per poter perseguire gli obiettivi di de-carbonizzazione del 2025 e del 2050 – aggiungono i 14 parlamentari del M5S -, invece sentiamo parlare di autorizzazioni per la dorsale mentre ancora non esistono i decreti ministeriali del ministero dell’Ambiente e di quello dello Sviluppo economico. Inoltre, non vi è però alcun dibattito, ma proprio nessuno, su dove questo gas debba approdare e su come alimenterà la dorsale. Dove sono le approvazioni dei rigassificatori in Sardegna a parte i depositi costieri di Oristano, che da soli non possono certo alimentare la dorsale?»

«Il resto del pianeta parla di mobilità e infrastrutture elettriche con auto e treni elettrici sempre più efficienti – concludono i 14 parlamentari 5 Stelle -, ovunque si moltiplicano comunità energetiche che si autoproducono l’energia da fonti rinnovabili e biometano. In Sardegna invece troppi invece sembrano essere solamente interessati a trasformare la nostra isola in un distributore di gas in conto terzi.»

 

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Un assaggio di pecorino bagnato da un pregevole cannonau sulle note di Bach, o una ricotta fresca accompagnata da un ottimo vermentino e perché no, da un moscato passito, sulle melodie di Mozart. Il gusto del territorio incontra l’eleganza della musica classica per un format riuscitissimo che a Sennori ha inaugurato la seconda edizione de “Le domeniche alle 5”, permettendo una fruizione innovativa degli spazi della Biblioteca comunale nell’ottica di promuovere le eccellenze vinicole e biologiche locali, attraverso l’incontro tra musica, danza e letteratura.

Un format coinvolgente in tutti i sensi che il pubblico numeroso ha mostrato di gradire, a incominciare dall’atmosfera suggestiva creata dal “Concerto” della “Juvenilia Ensemble”, l’orchestra d’archi del Liceo Classico Musicale e Coreutico Azuni di Sassari diretta dal maestro Alessio Manca.

In questo primo incontro dedicato alla letteratura della danza, l’ensemble ha proposto un repertorio classico sulle cui note hanno volteggiato le giovani artiste Miriam Fiori, Daniela Monni e Federica Piana del Liceo coreutico, interpretando con le loro movenze leggiadre le coreografie della docente Chelli Florian Valentina.

A fare gli onori di casa sono stati il sindaco Nicola Sassu e l’assessore della Cultura, Elena Cornalis, introducendo l’evento organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Comes e la Compagnia Danza Estemporada, che sotto la direzione artistica di Livia Lepri accompagna tutta la manifestazione.

La Juvenilia Ensemble (la cui preparazione è anche merito del contributo del maestro Pietro Scalvini), assieme alle danzatrici del Coreutico, ha tenuto alta l’attenzione del pubblico fino alla fine dell’esibizione, strappando, infine, un lungo e scrosciante applauso. Alla fine del concerto, molto apprezzati sono stati i prodotti vinicoli e caseari biologici proposti dalla cantina Mode e dall’azienda Giuseppe Berria.

Il prossimo appuntamento con “Le domeniche alle 5” si terrà domenica 2 febbraio, per uno speciale incontro con lo scrittore e sceneggiatore Francesco Trento, che presenterà il suo libro “Crazy for Football” (realizzato per Longanesi insieme a Volfango De Biasi), da cui è nato l’omonimo documentario vincitore nel 2017 del “David di Donatello”. Nel corso della serata lo chef Antonio Murgia realizzerà uno show cooking con dei piatti originali appositamente dedicati.