25 November, 2024
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Il deputato del M5S Nardo Marino ha presentato un’interpellanza urgente finalizzata ad evitare che l’applicazione della Convenzione internazionale Imo2020 si trasformi in un danno per l’economia della Sardegna e per conoscere le misure che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti intende intraprendere per tutelare le regioni insulari e suggerire l’accesso agli incentivi previsti dalla normativa in vigore. La priorità descritta dal deputato M5S, membro della commissione Trasporti della Camera, è stimolare il Mit ad agire in via preventiva per arginare gli effetti disastrosi della crisi che, a causa dell’aumento dei noli marittimi, investirà la Sardegna e la Sicilia.

«L’obbligo di riduzione del tenore di zolfo nei combustibili liquidi utilizzati sulle navi, importante strumento di tutela ambientale – scrive Nardo Marino – non può ricadere sulle spalle degli autotrasportatori e non può pesare sulle tasche dei cittadini. In particolare, sotto il profilo strettamente commerciale, l’aumento dei costi stabilito dai vettori marittimi a carico degli autotrasportatori – aggiunge il deputato del M5S – potrebbe causare serie difficoltà agli imprenditori isolani, con conseguenti e prevedibili aumenti destinati a ripercuotersi sul consumatore finale.»

L’incontro avvenuto al MIt tra il ministro Paola De Micheli, il viceministro, Giancarlo Cancelleri ed i rappresentanti delle categorie degli autotrasportatori ed armatori, ha consentito di pesare l’emergenza alla quale la Sardegna sta andando incontro. L’incremento dei noli marittimi, anche del 25 per cento, potrebbe generare una reazione a catena causando uno squilibrio tra le regioni peninsulari e quelle insulari. Nell’atto Marino ricorda uno strumento basilare che merita una valutazione nel merito: nel 2004, la Commissione europea ha emanato i nuovi orientamenti in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi disponendo quali siano compatibili con la normativa in vigore. Il punto 10 della  citata comunicazione “aiuti al trasporto marittimo a corto raggio” se letto in combinato disposto con il punto 5 “aiuti agli investimenti”, rende possibili incentivi per promuovere l’uso di navi sicure e non inquinanti. Il deputato del Movimento 5 Stelle chiede dunque al ministro De Micheli quali iniziative intenda adottare per valutare la congruità degli aumenti posti in essere dalle compagnie di navigazione rispetto agli aumenti imposti dalle stesse compagnie a carico degli autotrasportatori e suggerisce la valutazione di iniziative che consentano di accedere agli incentivi in materia di investimenti per l’adeguamento delle unità navali, nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di stato, e in conformità a quanto disposto dalla convenzione internazionale IMO2020.

 

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Un pomeriggio con le “mani in pasta” per promuovere un momento di condivisione e socialità. Proseguono le attività laboratoriali ed artigianali di dolci tipici sardi organizzate dalle organizzazioni di volontariato Anteas Oristano e Cabras (associazione nazionale tutte le età attive per la solidarietà), con l’obiettivo di prevenire l’isolamento e favorire lo scambio, la comunicazione e la relazione tra anziani dei territori di Oristano, Ardauli, Santo Lussurgiu e Paulilatino. L’iniziativa sociale e culturale si svolgerà domani e giovedì  23 gennaio, alle ore 15.00, presso la casa per anzianiCooperativa Sacro cuore onlus a  Paulilatino, martedì, e presso la casa di riposo “Pili Cubeddu” a Seneghe, giovedì.  Il laboratorio di dolci sarà coordinato dalla giornalista Marinella Arcidiacono e da Massimo Murtas, presidente Anteas Oristano e prevede un momento di presentazione ed approfondimento storico dei dolci sardi (gueffus), e uno di preparazione e degustazione degli stessi.

«L’obiettivo è quello di promuovere momenti di incontro per prevenire la solitudine e favorire la socializzazione tra gli anziani del nostro territorio – afferma Massimo Murtas, presidente Anteas Oristano – credo che questo tipo di attività, possa risvegliare in tutti noi i ricordi sopiti della gioventù, trascorrere due giornate in festa con le famiglie delle persone coinvolte che vorranno prendere parte all’iniziativa e riscoprire attraverso la preparazione dei dolci, parte della nostra cultura e tradizione.»

Nel corso degli incontri sarà presente uno psicologo, il quale, supervisionerà l’attività, al fine di monitorare e valutare l’andamento del progetto.

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Sono stati conclusi, a Sant’Antioco, i lavori di manutenzione straordinaria e coibentazione della scuola primaria di via Manno, realizzati grazie a un investimento di 230mila euro. L’intervento è consistito nella costruzione ex-novo di una copertura, necessaria alla luce delle criticità presenti nel plesso e, in particolare, dei danni arrecati alla struttura e alle aule dalle continue infiltrazioni di acqua piovana provenienti dal tetto piano.

Il sindaco. «Finalmente abbiamo messo la parola fine a un problema datato – commenta il sindaco Ignazio Loccicon un’azione importante che ristabilisce le giuste condizioni igienico-sanitarie: con la copertura non sentiremo più parlare di infiltrazioni di acqua piovana. Da quando ci siamo insediati abbiamo investito ingenti risorse nelle scuole, con l’obiettivo prioritario di garantire ai nostri ragazzi strutture sicure e funzionali. Nel frattempo, dopo le operazioni già eseguite negli edifici scolastici di via Lazio, Antioco Mannai, Carlo Sanna e via Bologna, sono in corso i lavori di efficientamento e coibentazione del padiglione A della scuola di via Virgilio, mentre procede la gara d’appalto per l’efficientamento energetico della scuola secondaria di primo grado Enrico Fermi. E ancora: a breve si procederà con i lavori, già appaltati, per la conclusione della palestra della scuola primaria di via Bologna. Tutto questo a testimonianza che le scuole sono una nostra priorità.»

Sulla scuola di via Manno interviene anche l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau, il quale sottolinea che «negli ultimi anni erano stati fatti vari interventi, mai risolutivi, perché durante le piogge si ripresentavano infiltrazioni nel soffitto delle aule, causando non pochi problemi all’attività scolastica. Ragione per cui abbiamo optato per la  realizzazione di una copertura, così da risolvere in modo definitivo il problema. Con il progetto di completamento procederemo con la ritinteggiatura dei prospetti esterni, lato corte, con la creazione dell’impianto di illuminazione del giardino e con  la predisposizione dell’impianto fotovoltaico, che verrà installato in una seconda fase».

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Nelle prime ore di questa mattina è stata avviata un’importante operazione di servizio dei carabinieri del Comando Compagnia di Carbonia, che con l’ausilio di unità cinofile della Compagnia di Cagliari e con il supporto aereo dell’11* Elinucleo CC di Elmas, hanno eseguito 3 misure restrittive della libertà personale nei confronti di altrettante persone responsabili di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze che di fatto hanno dato vita ad una compagine criminale dedita all’approvvigionamento ed al traffico di sostanze stupefacenti tra Cagliari, Carbonia e Sant’Antioco.
Diverse anche le relative perquisizioni ad abitazioni ed esercizi commerciali ben noti nel capoluogo.
I dettagli dell’operazione saranno resi noti nella conferenza stampa convocata per stamane presso il Comando Provinciale Carabinieri di Cagliari (via Nuoro 9).

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Nel girone A del campionato di Promozione scende in campo il fattore Samuele Curreli e la Monteponi torna a sognare la grande rimonta. Questo pomeriggio, contro la vicecapolista Gonnosfanadiga, la squadra di Fabio Piras, il nuovo tecnico che ha esordito domenica scorsa con la vittoria nel derby di Cortoghiana, era chiamata ad un appello decisivo: vincere per accorciare il ritardo dalla seconda posizione da 10 a 7 punti (una sconfitta avrebbe avuto effetti devastanti, forse definitivi), in attesa del recupero degli ultimi minuti della partita Sigma De Amicis 1979-Sant’Elena Quartu, sospesa ad una manciata di minuti dalla fine per un malore che ha colpito il medico sociale del Sant’Elena che in quel momento si trovava in vantaggio 2 a 1 e vincendo si porterebbe a quota 31 punti, + 8 sulla Monteponi. E la vittoria è arrivata, con una tripletta di Samuele Curreli!

Il bomber di Narcao un anno fa arrivò a Iglesias a dicembre, con la squadra ultima in classifica, e fu il principale protagonista, con il tecnico Andrea Marongiu, della clamorosa rimonta fino al quarto posto finale, con 19 goal realizzati in 17 partite giocate, che gli sono valsi anche il titolo di capocannoniere. A fine stagione, ha lasciato la Monteponi, per seguire Andrea Marongiu nella nuova avventura al Carbonia, nel campionato di Eccellenza.

L’impatto con la categoria superiore è stato devastante: 10 goal nelle prime quattro partite di Coppa Italia contro San Marco Assemini ’80 e Ferrini; 5 goal nelle prime nove giornate del campionato, quasi quattro delle quali saltate per un’espulsione e due squalifiche. Poi qualcosa nella convinzione di Samuele Curreli di continuare l’esperienza a Carbonia si è incrinato, non sono arrivati altri goal anche se in alcune partite ha inciso con dei preziosi assist per i compagni e, alla vigilia di Natale, allo scadere dei termini per i trasferimenti…ha lasciato Carbonia ed è tornato a Iglesias, per cercare di risollevare le sorti della Monteponi.

L’impatto con la maglia rossoblu, indossata per la terza volta in altrettanti campionati non consecutivi, è stato ancora una volta devastante: subito in goal nel derby con il Villamassargia, una domenica di pausa, poi goal decisivo su punizione a Cortoghiana e, infine, oggi, tripletta alla vicecapolista Gonnosfanadiga. Il bilancio è presto fatto, tra Carbonia e Monteponi, 20 goal, 10 nei due campionati, altrettanti in Coppa Italia!

Con i 3 punti conquistati oggi, la Monteponi è salita a quota 23 punti, la vetta resta lontanissima, visto che l’Idolo ha stravinto in trasferta con il Seulo 2010, 5 a 1, ed è salita a quota 35, ma alla fine mancano ancora 13 partite, con 39 punti a disposizione il Gonnosfanadiga è rimasto fermo a quota 30 punti e, con un Samuele Curreli così, la Monteponi può legittimamente riprendere a sognare quantomeno una delle posizioni (2ª e 3ª) che qualificano alla Coppa Primavera, attraverso la quale si può accedere alla categoria superiore.

La giornata, purtroppo, ha registrato la sconfitta di misura del Cortoghiana sul campo del Tonara, trascinato da Simone Stocchino, autore di una doppietta. Alla squadra di Marco Farci non è bastato il goal di Devid Pinna per portare a casa un risultato positivo. Chi è tornato a casa con un pareggio dalla difficile trasferta di Tortolì è il Villamassargia, in goal con Davide Piras.

Sugli altri campi, infine, la Villacidrese ha espugnato il campo dell’Andromeda, 2 a 0; il Buddusò ha battuto l’Orrolese, 2 a 0, terza vittoria consecutiva; l’Arborea ha battuto il Selargius, 2 a 1.

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Un Dyshawn Pierre strepitoso in formato NBA è l’immagine più sfavillante della grande Dinamo impostasi a Pesaro con uno scarto di 25 punti, 107 a 82, per la nona vittoria consecutiva. Ancora priva di Dwayne Evans, tenuto a riposo in attesa della miglior condizione fisica, la Dinamo ha dominato la Carpegna Pesaro dall’inizio alla fine: +6 nel primo quarto, 25 a 19; +3 nel secondo, 28 a 25; +17 nel terzo, 36 a 19, -1 nell’ultimo, a partita abbondantemente archiviata, 18 a 19. E’ una Dinamo che gioca a memoria, a tratti da spettacolo, non lascia spazio agli avversari. Dopo la partenza di Jamel McLean, ha inserito nel roster Paulius Sorokas anche in campionato, da alcune settimane sta giocando senza Dwayne Evans ed attende il sostituto di Jamel McLean dal mercato, ma la squadra gira alla perfezione come un orologio svizzero…

La prestazione di Dyshawn Pierre è da record: 29 punti in 29′ giocati, 10 su 12 da 2 punti, 2 su 5 da 3, 3 su 3 ai tiri liberi, 13 rimbalzi (dopo i 19 della partita di Champions League), 4 assist, 44 di valutazione. Più che mai, fenomeno!

Con lui, un gradino sopra tutti i compagni, Michele Vitali, con 16 punti segnati in 27′, 2 su 2 da 2 punti, 2 su 4 da 3 punti, 6 su 6 ai tiri liberi, 6 rimbalzi, 6 assist, 30 di valutazione! In doppia cifra anche Miro Bilan, con 14 punti; Paulius Sorokas e Stefano Gentile, 12 a testa e Marco Spissu con 11.

La Dinamo ha dominato al tiro (26/35 74,3% da 2, 13/29 44,8% da 3, 16/18 88,9% tiri liberi; contro 25/47 53,2% da 2, 7/31 22,6% da 3, 11/16 68.8% tiri liberi), ai rimbalzi, 45 a 33.; negli assist: 24 a 15. Dominio assoluto.

Carpegna Prosciutto Basket Pesaro – Dinamo Banco di Sardegna 82 a 107

Arbitri: Roberto Begnis, Denny Borgioni e Mauro Belfiore.

Parziali: 19 a 25, 25 a 28, 19 a 36, 19 a 18.

Progressivi: 19 a 25, 44 a 53, 63 a 89, 82 a 107.

Carpegna Prosciutto Basket Pesaro: Barford 2, Drell 2, Mussini 6, Williams 15, Pusica 18, Miaschi 13, Eboua 15, Alessandrini n.e., Basso ne, Thomas, Totè 4, Zanotti 7. All. Giancarlo Sacco.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 11, Bilan 14, Bucarelli, Devecchi n.e., Sorokas 12, Evans n.e., Magro 6, Pierre 29, Gentile 12, Vitali 16, Jerrells 7. All. Gianmarco Pozzecco.

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Nella giornata che avrebbe potuto segnare una tappa fondamentale nella corsa verso la serie D, nel confronto diretto casalingo con la prima inseguitrice Ossese, il Carbonia ha sciupto una grande occasione, facendosi imporre il pareggio, 2 a 2, nel finale di partita, giocato con un uomo in più. E’ stata una partita difficile, come previsto, che il Carbonia ha sempre condotto, sciupando più volte le occasioni create per chiuderla. L’Ossese ha avuto il merito di non arrendersi mai, di rispondere colpo su colpo, sia sullo 0 a 1 maturato sul bel goal di Suku Kassama Sariang (al nono centro in campionato) su assist di Giuseppe Meloni nel primo tempo, chiuso in parità con goal di Carlo Nurra; sia sull’1 a 2 arrivato nel secondo tempo, con goal di Giuseppe Meloni (al terzo goal in quattro partite) e la successiva espulsione di Francesco Zichi, quando Antonio Cocco ha trovato una conclusione forte ed angolata che non ha lasciato scampi ad Antonio Fortuna.

Il Carbonia recrimina, perché ha avuto tante opportunità per chiudere i conti e, soprattutto, perché ha subito il pari quando aveva la superiorità numerica. E’ accaduto, a parti invertite, esattamente quanto accadde ad Ossi, quando il Carbonia andò sotto di un goal, rimase in 10 al 28′ per l’espulsione di Samuele Curreli e riuscì a pareggiare con Marcello Angheleddu, sfiorando poi ripetutamente anche il goal della vittoria che avrebbe meritato. Sull’1 a 0, nel primo tempo, prima Suku Kassama Sariang, poi Giuseppe Meloni, non hanno concretizzato due occasioni molto favorevoli; sul 2 a 1, nel finale, altre opportunità, tra queste una del neo entrato Daniele Contu, prima del pareggio ospite. Va detto che Andrea Marongiu a metà del primo tempo ha perso per infortunio il centrale difensivo Luigi Pinna, sostituito da Matteo Saias, e la sua assenza ha pesato parecchio sull’assetto difensivo del Carbonia.

Il secondo tempo è stato ricco di emozioni anche per le notizie che arrivavano dagli altri campi, dove ad un certo punto, la Nuorese perdeva 3 a 0 a Gavoi (finale 3 a 2) ed il Castiadas perdeva in casa con la Ferrini. A quel punto, con il Carbonia avanti 2 a 1 sull’Ossese, la classifica ha rischiato di prendere una fisionomia clamorosamente favorevole al Carbonia, primo con 5 punti di vantaggio sull’Ossese, 6 sul Castiadas e 8 sulla Nuorese. Poi è arrivata la rimonta del Castiadas con la Ferrini (ancora un goal dello spagnolo Alvaro Fernandez, il sesto in 4 partite) che, insieme al pareggio dell’Ossese, ha ridotto sensibilmente le distanze tra le prime tre: Carbonia ancora primo solitario con 39 punti, Castiadas ora secondo ad un punto, l’Ossese terza a due. La Nuorese segue ancora più distanziata, a sei punti, dopo la terza sconfitta consecutiva (10 goal subiti in tre partite, esattamente quanti ne aveva subiti nell’intero girone d’andata). L’Atletico Uri continua la sua risalita, ora la squadra di Massimiliano Paba, corsara in rimonta ad Arbus, è quinta, con 30 punti, un punto avanti alla Ferrini di Sebastiano Pinna.

Sugli altri campi, sconfitta del La Palma Monte Urpinu in casa con la San Marco Assemini ’80, 0 a 2, primo stop della gestione di Graziano Mannu; pirotecnico, 3 a 3, tra Porto Rotondo e Li Punti; prima vittoria esterna del Guspini di Giampaolo Murru, a Ghilarza, 2 a 1; pari, 1 a 1, tra Kosmoto Monastir e Bosa.

                           

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San Giovanni Suergiu ha la sua prima centenaria del 2020. La signora Caterina Dessì, originaria di Is Urigus e nata nel lontano 18 gennaio 1920, ha festeggiato il suo secolo di vita circondata dall’affetto della sua famiglia e degli abitanti della sua frazione di nascita. Si è sposata nel 1940 con il sassarese Vincenzo Pani, minatore nella miniera di Seruci, e da quel matrimonio sono nate 3 figlie, che hanno donato a Tzia Caterina 5 nipoti e 7 pronipoti. Una vita trascorsa a Carbonia ma con una grande nostalgia per il suo borgo natio; racconta Tzia Caterina che non appena il marito entrava in turno in miniera, lei attraversava la campagna dietro la grande miniera di Serbariu per raggiungere Is Urigus dopo un’ora di camminata! Donna di spirito e grande camminatrice, a tutt’oggi ama ancora passeggiare in giardino.

Nell’anno appena iniziato, San Giovanni Suergiu si appresta a festeggiare altri neo centenari…

La neo centenaria Caterina Dessì con il sindaco, Elvira Usai.

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«È inaccettabile che a 23 mesi dall’acquisizione dello stabilimento Alcoa di Portovesme, in pompa magna di fronte ai cancelli con l’allora Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, grazie allo stanziamento (tramite forma di prestito agevolato e in parte a fondo perduto) di considerevoli risorse economiche pubbliche, centinaia di lavoratori del Sulcis Iglesiente non sappiano ancora oggi quale sarà il proprio destino occupazionale e quando verranno ricollocati in quella che un tempo era la “propria” fabbrica.»

Il consigliere regionale sardista Fabio Usai interviene nel dibattito sul fututo del polo industriale, in particolare sulla vertenza Sider Alloys.

«Inoltre è un fatto grave, che desta non poca preoccupazione, la volontà della multinazionale svizzera di voler avviare la procedura di cassa integrazione per le maestranze attualmente occupate dentro lo smelter – aggiunge Fabio Usai -. Una decisione presa, ha spiegato l’azienda, in quanto i percorsi per la definizione dell’accordo prospettato dal governo nazionale con Enel sulle tariffe energetiche, non si sono ancora conclusi positivamente e definitivamente. Ma perché questo accordo ancora non si è concretizzato?
Come è stato divulgato in ambito sindacale e dalla stessa azienda in svariate interlocuzioni, perché la Sider Alloys dichiara di non avere o di non voler mettere a disposizione le ragguardevoli (oltre 90 milioni di euro) risorse finanziarie per onorare la fideiussione bancaria pretesa quale garanzia dall’ENEL per sottoscrivere qualsiasi genere di intesa sulla materia energetica.»

«Un punto (quello della sproporzionata cifra richiesta da ENEL) su cui si è d’accordo e sul quale si auspica si arrivi (grazie all’intervento del MISE) a una rimodulazione al ribasso della cifra – sottolinea Fabio Usai –  Ma che, contemporaneamente, preoccupa sulla reale capacità e strutturazione finanziaria dell’azienda. Ci si chiede, infatti, cosa potrebbe accadere se, una volta riavviato lo stabilimento, ci dovessero essere problemi di mercato o improvvisi, quanto aggiuntivi e improcrastinabili, interventi manutentivi da effettuare? L’azienda avrebbe la strutturazione economica per far fronte a queste situazioni? Potrebbe sostenere i costi di esercizio (come spesso accade in questo settore per via degli inevitabili cicli economici che influiscono sul prezzo e la domanda del metallo) senza la liquidità economica garantita dalla vendita del proprio prodotto in periodi più o meno lunghi? Lo potrebbe fare mantenendo inalterata la forza lavoro e senza domandare ulteriori risorse economiche pubbliche?
Domande legittime, anche perché parliamo di una fabbrica di alluminio primario e non di un’attività imprenditoriale qualunque.
Tutto ciò anche in considerazione del fatto che la fabbrica di Portovesme è stata acquisita dalla Sider Alloys a COSTO NULLO e con una considerevole dote economica lasciata dal precedente proprietario Alcoa e dalla Regione Sardegna. Oltre, ovviamente, grazie all’ottenimento di un prestito di denaro pubblico a tasso estremamente agevolato.»

«Gli impianti, va ricordato senza timori, sono stati rilevati senza che la Sider Alloys abbia pagato un solo euro per essi – rimarca Fabio Usai -.
Ci si domanda quindi, alla luce di queste evidenze, quanto questa azienda voglia realmente investire nel Sulcis Iglesiente. Rispetto, anche, alla sua scelta di voler affidare gran parte dei lavori di pre-revamping interni alla fabbrica ad aziende provenienti da altre regioni italiane e non contribuendo così a favorire importanti quanto legittime ricadute economiche nel nostro martoriato territorio. Ma in questo momento l’aspetto che maggiormente lascia di stucco è proprio quello della volontà aziendale di aprire la cassa integrazione dimostrando così di non voler credere fino in fondo nella risoluzione della vertenza e dell’investimento produttivo. Soprattutto, dimostrando di voler utilizzare (strumentalizzandoli) ancora una volta i lavoratori quale leva di convincimento verso il governo nazionale senza tenere conto di ciò che questi padri e madri di famiglia hanno passato (al pari di ciò che stanno purtroppo ancora passando le centinaia di essi che sono in mobilità in deroga in attesa di ricollocazione) in tutti questi anni di sfibranti battaglie, di deprivazioni economiche e infinite attese per la riconquista del proprio lavoro.
I lavoratori che hanno lottato e creduto nella ripartenza della fabbrica (quelli già collocati e gli altri da ricollocare) meritano un’azienda responsabile e coraggiosa che sappia esprimere un management all’altezza della situazione e delle sfide produttive che la attendono e che non retroceda di fronte alle prime difficoltà lasciando il peso dei problemi sulla parte più debole della vertenza; ossia i lavoratori, i quali meritano, al pari dei cittadini e dell’intero territorio, un’azienda che investa e metta del suo. È ancora vivido, infatti, nella memoria di tutti noi il ricordo delle tante realtà imprenditoriali che dalla zona industriale di Iglesias fino alla stessa Portovesme, negli anni sono piovute dal cielo percependo laute sovvenzioni pubbliche che una volta esaurite hanno lasciato (nella complicità e nei silenzi di troppi attori istituzionali e sociali dell’epoca) macerie e cattedrali nel deserto. Stavolta queste situazioni non si dovranno ripetere. Perciò, è auspicabile che già dall’imminente vertice del prossimo 23 gennaio al Ministero dello Sviluppo Economico si trovino soluzioni per scongiurare la collocazione dei lavoratori in cassa integrazione, per addivenire a un accordo definitivo tra azienda e ENEL e, contestualmente, per riconoscere un ammortizzatore sociale CONGRUO per i lavoratori che ancora attendono di essere ricollocati nella propria fabbrica.»

«Nel frattempo – conclude il consigliere regionale del PSd’Az – la Sider Alloys cambi atteggiamento…»

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Inizia il girone di ritorno del campionato LBA e la Dinamo Banco di Sardegna affronta la trasferta di Pesaro, contro la squadra ultima in classifica, reduce dalla prima vittoria stagionale ottenuta sul campo della Fortitudo Bologna, dopo 16 sconfitte consecutive. La Dinamo, da parte sua, arriva alla sfida odierna con una serie aperta di ben otto vittorie consecutive e non vuole assolutamente fermarsi. A guidare la Dinamo sarà Dyshawn Pierre, uno dei giocatori più in forma dell’intero campionato, protagonista anche in Champions League, che stasera dovrebbe avere al suo fianco Dwayne Evans, reduce da un breve periodo di riposo precauzionale, dopo un leggero infortunio.

Il capitano Jack Devecchi gioca la 350ª partita in serie A, un altro storico record in maglia Dinamo.