24 November, 2024
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L’ordinazione episcopale del nuovo arcivescovo di Cagliari si terrà domenica 5 gennaio, alle ore 15.00, presso la Basilica di N.S. di Bonaria. La durata del rito è di circa tre ore. Il vescovo consacrante sarà il Cardinale Gualterio Bassetti, Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve e Pre-sidente della Conferenza Episcopale Italiana. I vescovi conconsacranti saranno Arrigo Miglio, Amministratore apostolico di Cagliari, e Salvatore Gristina, Arcivescovo di Catania. Si prevede la presenza di circa trenta vescovi concelebranti. I presbiteri assistenti (che affiancano mons. Baturi durante il rito) saranno don Franco Puddu, Vicario generale della diocesi di Cagliari, e don Ivan Maffeis, Sottosegretario e Portavoce della Conferenza Episcopale Italiana. Coordinano la celebrazione e il servizio liturgico don Davide Collu e don Andrea Secci. Il servizio liturgico è reso dagli alunni del Seminario maggiore di Cagliari. L’animazione del canto è affidata al coro costituito dalla Polifonica Kalaritana (Cappella musicale del Duo-mo) e dal coro del Co.li.mus (Corso di formazione liturgico musicale promosso dal Conservatorio di Cagliari e dall’Ufficio liturgico diocesano), sotto la direzione del maestro mons. Fabio Trudu. All’organo il maestro Andrea Sarigu. Interverrà anche la violinista Paola Tabacco. Guiderà l’assemblea liturgica don Mario Pili. I sacerdoti concelebranti indosseranno i paramenti liturgici presso il teatro della parrocchia N.S. di Bonaria (ingresso dal passo carrabile del convento dei mercedari) a partire dalle ore 13.45. I sacerdoti dovranno es-sere in Basilica entro le 14.30. Alle 14.50 mons. Mons. Giuseppe Baturi farà il suo ingresso nella Basilica. Giunto ai piedi del presbiterio accoglierà il saluto del sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu. Seguirà la processione liturgica di ingresso. Durante la celebrazione sono previsti i seguenti interventi: 1. Mons. Arrigo Miglio, all’inizio della celebrazione 2. Card. Gualtiero Bassetti, all’omelia 3. Mons. Giuseppe Baturi, al termine della celebrazione I testi saranno messi a disposizione nel sito www.chiesadicagliari.it immediatamente dopo l’esposizione di ciascuno. Dopo la distribuzione della comunione eucaristica, prima dei riti conclusivi, si procederà all’esibizione della Lettera Apostolica al collegio dei consultori, alla presenza del cancelliere della curia, e si firmerà il relativo verbale. Con questo atto ufficiale Mons. Baturi prenderà possesso canonico della Diocesi di Cagliari. La diretta radiofonica sarà a cura di Radio Kalaritana (95.000 Mhz: Provincia di Cagliari, Medio Campidano, Sulcis Iglesiente / 97.500 Mhz: Cagliari e hinterland / 99.900 Mhz: Medio campidano, Marmilla e Oristanese / 102.200 Mhz: Trexenta, Marmilla e Oristanese / 104.000 Mhz: Sarcidano e Basso nuorese). Può essere se-guita anche sul sito www.radiokalaritana.it e sulla App per gli smartphone. La diretta televisiva sarà a cura di Videolina (canale 819 di Sky e Tivùsat). Può essere seguita anche sul sito www.videolina.it e sulla App per gli smartphone.

BIOGRAFIA DI S.E. MONS. GIUSEPPE BATURI ARCIVESCOVO DI CAGLIARI

Il Rev.do Mons. Giuseppe Baturi è nato il 21 marzo 1964 a Catania, nell’omonima provincia ed arcidiocesi. Ha ricevuto il battesimo e gli altri sacramenti dell’iniziazione cristiana nella Parrocchia SS. Sacramento Ritrovato di Catania, retta dai Padri Vincenziani (Congregazione della Missione). Dopo la maturità scientifica, ha ottenuto la Laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Catania. Come alunno del Seminario Arcivescovile ha frequentato lo Studio Teologico San Paolo di Catania, conseguendo il Baccalaureato in Teologia. Successivamente, presso la Pontificia Università Gregoriana, ha ottenuto la Licenza in Diritto Canonico. È stato ordinato sacerdote il 2 gennaio 1993, per il clero di Catania.

Dopo l’ordinazione è stato Parroco della parrocchia di Valcorrente, frazione di Belpasso (1993-2002) ed E-conomo Diocesano (1999-2008). È stato, inoltre, Vicario Episcopale per gli Affari Economici, Membro del Consiglio Presbiterale, Procuratore Generale dell’Arcivescovo, vicepresidente dell’Opera Catanese per il Culto e la Religione, Membro dei Consigli di Amministrazione dell’Opera Pia dei Chierici Poveri, del Pio Istituto Educativo San Benedetto e dell’Associazione Comitato Regina Pacis di Belpasso, Membro del Comitato Direttivo della Fondazione Michelangelo Virgilito di Paternò. È stato anche Responsabile di Comunione e Liberazione per la Sicilia. È stato membro del Consiglio di Amministrazione dell’Opera Diocesana Assistenza (che gestisce centri so-cio-assistenziali e riabilitativi), dell’Istituto per Ciechi “Ardizzone Gioeni” e dell’Opera Pia Casa di Riposo Mons. Ventimiglia e Istituto San Benedetto. Ha insegnato religione presso l’Istituto Sant’Orsola di Catania. È Cappellano di Sua Santità dal 2006 e Canonico Maggiore del Capitolo Cattedrale di Catania dal 2012. Dal 2012 all’aprile 2019 è stato Direttore dell’Ufficio Nazionale per i Problemi Giuridici e Segretario del Con-siglio per gli Affari Giuridici della Conferenza Episcopale Italiana. Dal 2015 è Sotto-Segretario della medesima Conferenza. Alle ore 12 di sabato 16 novembre 2019 viene annunciata la sua nomina ad Arcivescovo in concomitanza a Catania e a Cagliari.

STEMMA EPISCOPALE DI S.E. MONS. GIUSEPPE BATURI ARCIVESCOVO DI CAGLIARI

A) Descrizione

Lo scudo, dalla forma “inglese”, è cosi araldicamente descritto: partito d’azzurro e di rosso, alla Croce Armena, caricata in cuore dal monogramma di Cristo (Chrismon): il tutto d’oro, attraversante sulla partizione; accompa-gnata nel cantone destro della punta da un crescente volto, recante al cen-tro una stella (8): il tutto d’argento e, nel cantone sinistro, da due palme decussate, attraversanti una corona all’antica di dodici punte, sette visibili: il tutto d’oro.

Il motto: GRATIA MISERICORDIA PAX, che è in lettere maiuscole lapidarie romane di nero, è caricato su di un cartiglio svolazzante al naturale e fodera-to di rosso. Lo scudo, accollato ad una croce doppia trilobata d’oro, è timbrato da un cappello prelatizio (galero) di co-lore verde, dal quale pendono venti fiocchi, (dieci per lato), dello stesso colore, disposti 1, 2, 3, 4. Gli orna-menti esteriori su descritti, in araldica indicano la Dignità Arcivescovile.

B) Significato del motto e degli elementi simbolici

Il motto Gratia, misericordia, pax – è la benedizione augurale che San Paolo rivolge a Timoteo, suo «vero figlio nella fede», che egli stesso ha incaricato di presiedere alla Chiesa di Efeso (cf. 1Tm 1, 2; 2Tm 1, 2). La grazia evoca l’opera redentiva del Cristo, la pace è la pienezza del dono del Risorto, la misericordia – che si svela pienamente nel volto di Gesù Cristo – è posta al centro come sorgente di quella grazia e pace. La Croce Armena è una croce latina, che porta su ciascuno dei suoi lati un trifoglio, simbolo della Trinità. È conosciuta anche come croce fiorita che richiama a Cristo risorto: «Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me» (Gal 2, 19-20). La luna è un antico simbolo della Chiesa: «Veramente come la luna è la Chiesa che ha diffuso la sua luce in tutto il mondo e, illuminando le tenebre di questo secolo, dice: “La notte è avanzata, il giorno è vicino” (Rm 13, 12). La Chiesa rifulge non della propria luce, ma di quella di Cristo» (S. Ambrogio). La stella richiama la Beata Vergine Maria, «riconosciuta quale sovreminente e del tutto singolare membro della Chiesa, figura ed eccellentissimo modello per essa nella fede e nella carità; e la Chiesa cattolica, istruita dallo Spirito Santo, con affetto di pietà filiale la venera come madre amatissima» (Lumen gentium). Le palme ricordano che sia la Chiesa di Catania che quella di Cagliari sono nate dall’amore “più grande” dei martiri – tra i quali S. Agata e S. Efisio, S. Euplio e S. Saturnino – che «hanno donato la loro vita come atto di amore verso Dio e verso gli uomini» (Benedetto XVI). La memoria dei martiri invita «a chiedere la grazia di vivere e morire con il nome di Gesù nel cuore e sulle labbra» (Francesco). 4

ALTRI EVENTI NEI GIORNI SUCCESSIVI L’ORDINAZIONE EPISCOPALE

Prima santa messa pontificale nella Cattedrale di Cagliari Lunedì 6 gennaio, solennità dell’Epifania del Signore, alle ore 10.30 Incontro con i giovani della diocesi Lunedì 6 gennaio dalle 15.30 alle 19.30, presso la multisala “Mediterraneo” della Fiera della Sardegna Incontro con la stampa locale Mercoledì 8 gennaio alle 10, presso l’Aula Benedetto XVI della curia arcivescovile (via Mons. G. Cogoni 9) Ritiro del clero Giovedì 9 gennaio alle 9.30, presso il Seminario diocesano (via Mons. G. Cogoni 9)

 

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Domenica 23 febbraio, a Carbonia, si svolgerà la tradizionale sfilata di Carnevale, caratterizzata dalla presenza di carri allegorici e gruppi mascherati. Un evento all’insegna dell’allegria e della spensieratezza, capace di coinvolgere giovani e meno giovani. In occasione del “Carnevale di Carbonia”, la città sarà un tripudio di colori, suoni, folklore e animazione. A breve verranno resi noti tutti i dettagli organizzativi, le modalità di adesione e partecipazione all’iniziativa.

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PROFUMO DELLA STORIA

Sabato 21 dicembre presso la sala consiliare del comune di Sant’ Antioco è stato presentato il libro “Il profumo della storia”, edito CTE di Iglesias, grazie ai fondi stanziati dalla Fondazione Banco di Sardegna, che l’associazione Agorà ringrazia sentitamente per aver permesso la realizzazione di tale progetto.

La serata, coordinata e moderata dal giornalista e scrittore Giacomo Mameli si è rivelata molto partecipata ed interessante, tanto d’attirare l’attenzione del numeroso pubblico presente in sala sino alla fine, senza mai veder calato l’interesse.

Il libro narra le circostanze storiche della nascente comunità isolana di Sant’Antioco e prende vita in seguito alla lettura, da parte dell’associazione Agorà, del romanzo storico “Il profumo del ginepro” scritto da Paolo Balia, giunto, come seconda pubblicazione, dopo una raccolta di storie per bambini intitolata “Il bosco delle fiabe”.

L’autore racconta uno spaccato di storia lungo circa 70 anni, durante i quali un popolo sofferente cerca con grande coraggio di riappropriarsi di una terra in passato appartenente ai loro padri, terra che per tanto tempo ha custodito radici profonde da cui dar vita a “nuove piante”, linfa rigenerante per una nuova comunità. Il ripopolamento di Sant’Antioco iniziato nel 1700, dopo che per circa 1.000 anni gli abitanti, che prima popolavano le coste, e che non si sentivano più sicuri a causa delle incursioni dei predatori provenienti dal mare, si erano ritirati a vivere nell’entroterra. Un popolo fiero delle proprie origini, che con l’aiuto del suo santo protettore Antioco, ricominciò a vivere e a ripopolarsi sino a giungere, tra mille difficoltà socio-economiche e di salute, al momento che portò finalmente a dire a don Pintus, nell’omelia del 1° maggio 1954, «Ora siamo un bel paese». Oggi questo paese ha voluto rendere omaggio, a quelle lotte per la sopravvivenza, in vista di un futuro migliore che miri alla salvezza della propria identità storico-culturale, come simbolo di appartenenza alla propria terra nativa, pubblicando questo libro, importante testimone del passato.

Hanno curato la stesura degli argomenti trattati:

L’associazione Agorà

Maria Cossu: presidente della sopracitata associazione

Dario Siddi: letterato, regista, archeologo

Mario Marrocu: chirurgo e studioso di storia locale

Onorino Strina: letterato scrittore

Giuseppe Mura: scrittore, studioso di storia medievale del Sulcis Iglesiente

Giovanni Sedda: studioso di storia sarda

Marco Massa: direttore dell’archivio storico di Sant’Antioco.

Un grande lavoro svolto con attenzione, puntualità, precisione e professionalità, un lavoro nato inizialmente come una serie di conferenze in cui venivano sviscerati i vari argomenti che, sono poi sfociati nella stesura del libro.

L’Amministrazione comunale, nella persona del sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci e dell’assessora della Cultura Rosalba Cossu, presenti all’evento, ha espresso grande stima per gli autori dell’opera di promozione culturale ed ha invitato alla lettura del romanzo storico di Paolo Balia, scomparso poco dopo la pubblicazione del suo secondo libro, e del testo di ricerca storica allegato.

Buona lettura a tutti!

Nadia Pische

 

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«Stabilizzazione immediata dei lavoratori a tempo determinato dell’Agenzia Forestas.» E’ quanto chiede la UILA Uil che ha indetto per domani, venerdì 3 gennaio, alle 10.00, un sit-in dei lavoratori a tempo determinato presso la sede dell’Agenzia Forestas di viale Merello 86.

Nelle scorse settimane il sindacato ha chiesto un reale miglioramento delle condizioni di lavoro per i dipendenti dell’Agenzia attraverso uno stanziamento di risorse aggiuntive per l’applicazione delle leggi regionali n. 43/2018 e n. 6/2019. La priorità assoluta resta la stabilizzazione immediata degli operai a tempo determinato, ma occorrono anche le risorse aggiuntive per il passaggio al ruolo unico regionale di questi lavoratori, esclusi dalla L.R. 6/2019, che ha previsto il nuovo contratto e le relative risorse, solo per i lavoratori a tempo indeterminato.

«Negli anni passati, nel mese di dicembre, i lavoratori del primo turno avevano già firmato la loro assunzione che avveniva già dai primi giorni dell’anno. Quest’anno purtroppo non è andata così e queste famiglie hanno trascorso le festività con molta apprensione», dichiara la segretaria generale della UILA UIL, Gaia Garau.

«Nelle scorse settimane gli assessori competenti ci hanno promesso la stabilizzazione a partire dal mese di gennaio, le risorse aggiuntive e la nomina immediata del commissario. Accogliamo con favore la nomina del commissario – conclude Gaia Garau -, ora però è necessario agire con urgenza al fine di dare garanzie ai lavoratori a tempo determinato, che non possono essere esclusi dalla attuale contrattazione per il transito al ruolo unico regionale.»

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Continuano gli incontri nelle varie località della nostra Isola di  “INSIEME – Rete per la conoscenza e aggregazione 2019-2020”, il progetto di aggregazione e scambio culturale con la diaspora post-sovietica in Sardegna, che questa volta ha fatto tappa lo scorso 22 dicembre a Narbolia ed il 23 dicembre ad Assolo.

A Narbolia l’incontro si è svolto nel locale salone parrocchiale alla presenza del Sindaco di Narbolia Gian Giuseppe Vargiu e la partecipazione del gruppo Folk Santa Reparata che ha presentato i costumi del proprio paese per poi esibirsi in un speciale ed originale “ballu tundu” accompagnato dal “Tsymbally” (salterio slavo) suonato dalla musicista bielorussa Tatsiana Syravezhkina, oggi residente nella nostra Isola, ma in patria direttrice dell’Orchestra per salterio di Gomel.

Ad Assolo l’incontro si è svolto nell’Aula consiliare comunale alla presenza del sindaco Giuseppe Minne e di altri esponenti dell’Amministrazione comunale.

Nel corso dei due incontri sono stati presentati i costumi popolari bielorussi, russi e ucraini, strumenti tradizionali slavi, aneddoti e curiosità. Infine non poteva mancare la presentazione delle tradizioni slave legate alle festività di fine anno con Nonno Gelo (il Babbo Natale slavo), sua Nipotina Snegurochla (Nevina) che portano i regali la notte del 31 dicembre sotto l’Abete di Capodanno.

Tatsiana Syravezhkina (Belarus) musicista, Olesya Gamotina, giornalista (Russia), Zhanna Sotnik, referente punto di incontro “Insieme” (Ucraina), Nadja Bylan, animatore della Biblioteca “Rodnoe Slovo” (Ucraina), Inna Naletko, direttore del Centro lingua russa Cagliari (Belarus), e Pier Paolo Fulio, operatore Associazione Cittadini del Mondo (Italia) hanno illustrato le varie attività di scambio culturale e conoscenza reciproca che la diaspora post sovietica realizza nei locali della Parrocchia di Sant’Eulalia a Cagliari.

A conclusione dei incontri molto calorosi e partecipati di Narbolia ed Assolo, tutti i presenti sono stati invitati al prossimo evento molto atteso da  tutta la comunità dell’Europa Orientale e dai tanti amanti della cultura e musica slava per il prossimo 12 gennaio 2020 alle ore 15:30 quando l’Auditorium del Conservatorio di Cagliari con i suoi oltre 800 posti, ingresso gratuito,  ospiterà il Gran Concerto per il Natale e Capodanno Ortodosso e di Rito Orientale con la partecipazione di un complesso musicale proveniente dalla Belarus e la partecipazione straordinaria di alcuni musicisti e docenti  del conservatorio.

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Si chiude sabato 4 gennaio la serie dei concerti inseriti nel programma più ampio di Cortes de Natale, a Bitti. Sul palco del cinema Ariston, a partire dalle 21, salirà la band “Queen in Rock” che proporrà, con lo spettacolo The Rhapsody, il meglio del repertorio della formazione britannica. “Queen in Rock” è un progetto nato in Sardegna nel 2012 dall’idea di quattro musicisti sardi, provenienti da diverse esperienze artistiche ma accomunati dalla passione per i Queen. In pochi anni lo spettacolo offerto dai “Queen In Rock” si è affermato nel panorama musicale sardo con numerose performance live che hanno animato le serate di piazze e locali. Sempre nell’ambito delle iniziative curate dall’amministrazione comunale di Bitti, domani venerdì 3 gennaio, alle ore 18.00, nel Salone parrocchiale di corso Vittorio Veneto, sarà presentato il libro di Giulio Concu “Cadono dal cielo”, romanzo edito da Il Maestrale. Introdurrà la serata l’assessora comunale della Cultura, Ivana Bandinu. A dialogare con l’autore sarà invece Lucia Chessa.

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Da alcuni giorni 46 lavoratori sono impiegati a Carbonia nei nuovi cantieri del progetto “LavoRAS” della Regione Sardegna in collaborazione con In.Sar SpA ed ASPAL, l’Agenzia Sarda per le Politiche attive del Lavoro.

Soddisfazione è stata manifestata dal sindaco, Paola Massidda: «In un contesto socio-economico territoriale caratterizzato da indici elevati di disoccupazione, l’assunzione di 46 persone è un risultato importante per la nostra Amministrazione Comunale e, soprattutto, per tante famiglie della nostra città».

I lavoratori sono stati assunti con un contratto che prevede un impiego di 20 ore alla settimana per un periodo di 8 mesi. Gli uffici comunali hanno programmato un ampio piano di interventi nel campo delle politiche attive del lavoro, capace di spaziare in vari settori: dai lavori pubblici alle manutenzioni, dall’Archivio comunale all’informatizzazione dell’Ufficio Cimiteriale e del Patrimonio comunale.

In particolare, 26 persone stanno prestando interventi di riqualificazione delle aree di pertinenza del complesso sportivo di via Balilla; 14 unità sono impegnate in interventi di riduzione e prevenzione del rischio incendi nelle aree limitrofe alle strade comunali; 3 risorse umane sono impiegate nei lavori preliminari al riordino dell’Archivio comunale; 1 persona si sta occupando dell’informatizzazione dei dati relativi all’Ufficio cimiteriale e 2 lavoratori dei lavori di digitalizzazione del patrimonio comunale.

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«La delibera dell’Arera sostanzialmente ha formalizzato quanto era già stato formulato e quanto la Regione si attende: un impegno concreto del Governo verso gli obiettivi energetici che abbiamo condiviso nel Piano nazionale integrato per l’energia ed il clima.»

Lo ha precisato l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, in riferimento al documento approvato a fine 2019 dall’Autorità di regolazione energia, reti e ambiente (Arera).

«All’interno del Pniec è tracciato il percorso ed il Governo non potrà discostarsi da quanto finora è stato condiviso – ha aggiunto l’assessore Anita Pili -. Soprattutto considerando l’obiettivo della decarbonizzazione, che, all’interno del Piano nazionale, è legato alla distribuzione del metano in Sardegna. Perciò, spetterà all’Esecutivo nazionale decidere se metterci nelle migliori condizioni per abbandonare il carbone, consentendo così all’intera nazione di realizzare la decarbonizzazione.»

«La scelta sulla realizzazione della dorsale sarà certamente del Governo, ma l’aspetto più rilevante della questione metano è certamente quello della tariffa. La Giunta Solinas continuerà con il massimo impegno a rivendicare il diritto dei Sardi ad avere un prezzo perequato, garantendo gli stessi diritti dei cittadini del resto d’Italia. Per raggiungere l’importante obiettivo servirà un’azione all’unisono della politica sarda, come espressione dell’intera comunità isolana», ha concluso l’assessore regionale dell’Industria.

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Verrà presentato domani mattina, alle 11.00 nella sala riunioni della Torre Civica, a Carbonia, il cartellone delle performance teatrali, musicali e di danza che caratterizzeranno la nuova stagione 2020 organizzata dal comune di Carbonia e dal Cedac, il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo Sardegna che si è recentemente aggiudicato la gara d’appalto indetta dall’Amministrazione comunale.

Il programma prevede 9 appuntamenti da non perdere dal 18 gennaio al 24 aprile, nella splendida cornice del Teatro Centrale di piazza Roma. Il primo spettacolo sarà di carattere prettamente musicale con “Il Lago dei Cigni” della Compagnia Raffaele Paganini – Almatanz, con le straordinarie musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

Alla conferenza saranno presenti per l’Amministrazione comunale il sindaco Paola Massidda e l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu. Il Cedac sarà rappresentato da Valeria Ciabattoni, direttore del Circuito Teatrale Regionale sardo.

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Sono stati affidati i lavori per la riqualificazione degli spazi dedicati alle attività ludiche all’interno del parco giardino di Sant’Antioco, all’insegna della sicurezza, dell’ampliamento dell’offerta e, soprattutto, dell’inclusività, con giochi accessibili anche ai bambini diversamente abili. Il progetto, le cui operazioni prenderanno il via a breve, può contare su una dotazione finanziaria di 50 mila euro e si inserisce nel solco dei lavori di sistemazione e miglioramento delle aree verdi che sorgono ai margini del Lungomare Silvio Olla, porta di accesso alla città.

«Diamo seguito a un impegno assunto con i cittadini – commenta l’assessore dei Lavori pubblici, Francesco Garau – tra i nostri obiettivi, infatti, figura anche l’ampliamento del parco giochi e una maggiore cura alle aree verdi, soprattutto di quella fronte Laguna, sulla quale attualmente è in corso un cantiere che prevede una spesa di 150mila euro. La zona ludica non solo verrà ampliata, ma sarà completamente messa in sicurezza, mettendo la parola fine sul pantano di fango che si crea in occasione delle piogge e che rende l’intera area non fruibile. Inoltre, tengo a sottolineare che, allo scopo di implementare il parco, verrà acquistato un nuovo, grande gioco provvisto di rampe per disabili. Si tratta di un gioco inclusivo, cioè di un’attrezzatura che può essere utilizzata da una vasta gamma di bambini aventi diverse abilità, senza adattamenti particolari.»

Nello specifico, il progetto prevede la rimozione di tutta la vecchia pavimentazione in gomma, che verrà rigenerata e riutilizzata nella nuova conformazione prevista; la realizzazione di un’unica piattaforma di appoggio regolare in massetto cementizio, per una superficie di circa 333 mq, sulla quale verrà posata la pavimentazione ad assorbimento d’urto in piastre di gomma antishock di spessore e densità adeguate alle altezze di gioco. Il perimetro della piattaforma sarà realizzato con piastre in gomma a rampa in modo da consentire la completa accessibilità a passeggini e carrozzine. Naturalmente verranno manutenzionati i giochi esistenti per poi essere rimontati nella nuova collocazione.