5 August, 2024
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Mariella Piredda, referente dell’Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare (APMARR) per la Regione Sardegna, ha inviato una lettera aperta al presidente Christian Solinas e all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, sulla situazione del reparto di Reumatologia del Policlinico di Monserrato. 

Il testo integrale.

Egregio Presidente Solinas,
Egregio Assessore Nieddu,
Consapevole dello sforzo nazionale messo in atto dal Governo e dalle Istituzioni Regionali, teso a bloccare il diffondersi dell’infezione da Covid-19, è altresì importante per me ricordare che le malattie Reumatologiche e Rare non sono andate in remissione in questo periodo. È doveroso per me dare una risposta concreta alle numerose telefonate quotidiane di persone che ogni giorno devono lottare per vivere una vita dignitosa. I pazienti ancora una volta si sono visti chiudere gli ambulatori e sono stati privati di un diritto fondamentale scritto all’interno della nostra
Costituzione Italiana: il diritto alla SALUTE.
Nonostante i numerosi incontri con le Istituzioni Regionali prima ancora che ci fosse la pandemia e le numerose promesse di impegno per risolvere la situazione che da diverso tempo coinvolge il reparto di Reumatologia del policlinico di Monserrato, ad oggi lo stesso, è ancora sprovvisto di personale medico che possa garantire una gestione sia delle visite ambulatoriali che della corsia ospedaliera. A pagare le conseguenze di tutta questa situazione sono le persone con Malattie Reumatologiche e Rare che hanno dovuto aspettare mesi prima di essere visitate e ora si vedono ancora rinviare a tempo indeterminato visite e prestazioni indispensabili e non differibili.
Questa situazione al Policlinico di Monserrato è nota da diverso tempo e non ci si può nascondere di certo dietro la situazione del Covid-19. Chiedo alle Istituzioni una risposta chiara e sincera: c’è la volontà di voler affrontare questa situazione che si trascina ormai da troppo tempo?
In questi mesi ho ricevuto tante telefonate di cittadini disorientati, privi di risposte, spaventati per le incertezze che stanno vivendo sulla loro salute. Nonostante i vari incontri in Regione con l’assessore Nieddu e i suoi delegati, nei quali avevano preso l’impegno di risolvere la problematica della carenza sanitaria nel reparto di Reumatologia del Policlinico di Monserrato, ancora oggi vengo informata che i pazienti non potranno essere visitati e si vedono rinviare le loro visite.
Conosciamo bene quanto sia importante la prevenzione e le cure tempestive in determinate patologie Reumatologiche e Rare, spesso sistemiche con il coinvolgimento di diversi organi vitali.
Per avere un’adeguata aderenza terapeutica è importante un monitoraggio costante dei pazienti, per monitorare il farmaco e adeguarlo volta per volta. Avere un punto di riferimento, rende la persona più sicura e più fiduciosa nei confronti della propria malattia.
I cittadini/pazienti Reumatologici e Rari sardi hanno diritto alle cure, nella sanità non ci si possono permettere ritardi ed è urgente creare delle corsie preferenziali che permettano ai pazienti cronici di accedere alle cure, nonostante la pandemia!

Come referente per la Sardegna dell’Associazione APMARR (Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare) sento la responsabilità di farmi portavoce con i vertici regionali, con il signor presidente della Regione Sardegna dott. Christian Solinas e l’assessore della Sanità dott. Mario Nieddu, sperando che ancora una volta non deleghi per impegni istituzionali alle persone di fiducia. Credo di avere il diritto come cittadina sarda, “paziente” e referente di un’Associazione Nazionale che rappresenta i pazienti Reumatologici e Rari sardi, di poter avere un confronto con le Istituzioni che si sono candidate e sono state elette, per rappresentare e tutelare il popolo sardo.
Per questo chiedo urgentemente un incontro in presenza, e qualora ci siano delle difficoltà mi rendo disponibile ad un incontro anche attraverso qualsiasi piattaforma online, con il presidente dott. Christian Solinas, con l’assessore della Sanità dott. Mario Nieddu e con i dirigenti della Reumatologia di Monserrato, affinché si possano avere delle risposte concrete per i cittadini sardi.
Rivolgo ancora il mio appello per riportare la giusta dignità alle Malattie Reumatologiche e Rare.
Questa situazione sta creando delle serie problematiche a tutti i cittadini sardi che devono affrontare quotidianamente la loro malattia. Sono conscia del periodo delicato che stiamo vivendo e sono ancora più consapevole che proprio perché viviamo un periodo delicato non si possono trascurare determinate malattie come quelle Reumatologiche e Rare riguardo le quali, le persone, vista l’importanza dei farmaci che assumono sono a rischio di gravi infezioni. Ogni persona ha diritto alle cure, i cittadini sardi devono essere messi nella condizione di poter accedere alle  visite ed essere curati senza passare da un pronto soccorso e subire altri stress psicofisici.
Sono certa che si possa arrivare ad una soluzione che tuteli il diritto alla salute di tutti i cittadini, diritto che la costituzione definisce fondamentale.
Cagliari, 6 novembre 2020
Mariella Piredda
Consiglio Direttivo APMARR APS
Referente Regione Sardegna APMARR APS

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5 nuovi casi di positività al Covid-19 sono stati riscontrati a Carbonia. Lo ha annunciato nella tarda mattinata il sindaco, Paola Massidda.

«Cari concittadiniha scritto Paola Massidda in un messaggioho ricevuto una nuova comunicazione dell’ATS, che certifica la positività al Coronavirus di 5 persone, che si aggiungono alle 44 già rilevate dal mese di agosto in poi. Salgono complessivamente a 50 i casi di Covid-19 registrati nella nostra città. Numero che comprende anche il primissimo caso verificatosi nello scorso mese di marzo.»

«I dati del nostro Comune non sono gravi, ma è necessario un sempre maggiore senso di autoresponsabilità da parte di tutti noiha aggiunto Paola Massidda -. Vi richiamo, pertanto, all’osservanza delle uniche ed elementari prescrizioni che ci proteggono dal virus: mascherina, divieto di assembramenti, distanza interpersonale, costante igienizzazione delle mani, scaricamento dell’App Immuni. E vi ricordo che è attivo il sistema comunale di Protezione civile per la consegna di farmaci e spesa a domicilio per le persone positive in isolamento domiciliare e quelle in quarantena che non dispongono del sostegno di una rete familiare o amicale in grado di aiutarle a far fronte alle necessità quotidiane.»

«Per attivare il servizio gli interessati dovranno telefonare al numero di riferimento del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) 347.3855336 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00. Il servizio di spesa alimentare e di farmaci a domicilio è attivato dalla Protezione Civile Comunale grazie alla collaborazione delle associazioni del territorio Caritas e Croce Rossa Italiana ha concluso il sindaco di Carbonia -. I volontari contatteranno poi l’interessato per sapere quali medicinali e quali generi alimentari occorrono.»

 

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Il Nuraghe e villaggio di Palmavera di Alghero, Grutta is Janas di Baunei, la Necropoli di Su Murrone a Chiaramonti, il Complesso paleocristiano di Cornus a Cuglieri, Nuraghe Oes a Giave, il Pozzo sacro Milis a Golfo Aranci, Area archeologica di Monte Tarè e Scerì a Ilbono, il Nuraghe Luche a Illorai, l’area Nuraghe Luche Nolza a Meana Sardo,  l’area archeologica di Scaba ‘a Cresia – Santu Mraccu a Morgongiori, il Tempio di Demetra a Narcao, Sas Arzolas de Goi a Nughedu Santa Vittoria, il Nuraghe Burghidu ad Ozieri, Via Ponte Romano, 79 a Porto Torres, il Nuraghe Lu Brandali a Santa Teresa di Gallura, Villa Romana di Santa Filitica a Sorso e il Nuraghe Majori a Tempio Pausania.
Sono questi i siti archeologici che saranno interessati dalle campagne di scavo finanziati dalla Regione con 2 milioni di euro.
«In particolare sottolinea Andrea Biancareddula Regione promuove e coordina interventi di restauro dei beni culturali sulla base di metodologie definite d’intesa con gli organi statali competenti, con le università e gli istituti di ricerca archeologica e paleontologica nel territorio della Sardegna. Si tratta di azioni di carattere strutturale per il restauro e il recupero del patrimonio, la messa in sicurezza dei siti e lo scavo archeologico. Più in generale della creazione di spazi idonei anche all’erogazione di servizi finalizzati alla fruizione del patrimonio al pubblico.»
Antonio Caria

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«Stadio chiuso, lucchetti cambiati. Giocatori e allenatori fuori dallo Zoboli. Così, dall’oggi al domani, l’amministrazione sfratta la squadra della città dalla sua casa. C’era davvero tutta questa necessità? C’era l’urgenza, in un periodo come questo, di mettere in atto uno sfratto ad una delle poche realtà sportive cittadine che riesce ad andare avanti nonostante il Covid?»

A sollevare questi interrogativi è Giuseppe Casti, ex sindaco di Carbonia, oggi consigliere di minoranza del Partito democratico.

«La vera domanda è chiedersi a cosa serve questa amministrazione. L’assessore dello Sport in persona, meno di 10 giorni fa, ha dichiarato di non essere in grado di reperire fondi per migliorare le strutture cittadine; non sono in grado di realizzare un progetto esecutivo da poi attuare; oggi abbiamo la riconferma che non sono in grado nemmeno di risolvere problemi per cui non serve denaro – aggiunge Giuseppe Casti -, Hanno fallito su tutta la linea e ormai il loro è solo un occupare poltrone finché potranno. Se avessero coscienza politica e amore per la città, si dimetterebbero oggi. Carbonia merita di meglio.»

«Non possiamo far altro che impegnarci, nel caso in cui facessimo parte, nel prossimo futuro, di un’Amministrazione cittadina seria, a eseguire un intervento importante sullo Stadio Carlo Zoboli, con risorse non inferiori ai 500mila euro, al fine di trasformare il prato erboso in sintetico, realizzare una copertura per la tribuna e l’impianto di illuminazione per le partite in notturna conclude Giuseppe Casti -. Sull’esempio di quanto è stato realizzato nel recente passato con la Piscina Comunale (interventi superiori ai 300mila euro), lo Stadio Comunale potrà essere messo a bando per un quindicennio e dato così in totale gestione alla società sportiva.»

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359 nuovi casi di positività al Coronavirus sono stati riscontrati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 3.699 i tamponi eseguiti. Salgono a 11.412 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Dei 359 nuovi casi, 166 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 193 da sospetto diagnostico.
Si registrano due vittime (249 in tutto): un uomo di 78 anni residente nella Città Metropolitana di Cagliari e una donna di 79 del Sud Sardegna.
In totale sono stati eseguiti 286.076 tamponi. Sono invece 392 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+52 rispetto al dato di ieri), mentre resta invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva: 46. Le persone in isolamento domiciliare sono 7.248. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 3.440 (+59) pazienti guariti, più altri 37 guariti clinicamente.
Sul territorio, di 11.412 casi positivi complessivamente accertati, 2.310 (+46) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 1.786 (+23) nel Sud Sardegna, 1.031 (+65) a Oristano, 1.437 (+43) a Nuoro, 4.848 (+182) a Sassari.

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La vicenda dello scontro tra Comune di Carbonia e Carbonia Calcio rischia di avere pesanti risvolti politici. Tra calciatori e tecnici del Carbonia che stamane hanno manifestato in piazza Roma, davanti al Municipio, dopo la chiusura dello Stadio decisa dal Comune di Carbonia, con il cambio delle serrature, che di fatto rilancia il contenzioso in atto da alcuni anni su debiti e crediti legati alla gestione dell’impianto sportivo, c’era anche Manolo Cossu, consigliere comunale di maggioranza, ex capogruppo di maggioranza. Manolo Cossu è il consigliere più votato della lista del Movimento 5 Stelle che ha vinto le elezioni del 5 e 19 giugno 2016, dietro Carla Mario, che ogi non fa più parte del gruppo di maggioranza e del Consiglio comunale, in quanto lasciò il Consiglio già in avvio di consiliatura per ricoprire l’incarico di assessore della Pubblica istruzione, successivamente lasciato per dimissioni volontarie, che si è schierato dalla parte della società calcistica. Stamane ha avuto parole durissime per il provvedimento di sfratto dallo stadio Comunale “Carlo Zoboli” messo in atto questa mattina e ha detto chiaramente che il problema va risolto con il ritiro del provvedimento, lasciando intendere che diversamente verrebbero prese decisioni forti, tragiche…

La maggioranza del Movimento 5 Stelle oggi si regge su un solo voto di differenza nei confronti della minoranza, quello del sindaco Paola Massidda, per cui anche una sola defezione porterebbe alla conclusione anticipata della consiliatura, a pochi mesi dalle elezioni in programma nella prossima Primavera…

Giampaolo Cirronis

 

[bing_translator] Riesplode il contenzioso tra il Comune di Carbonia ed il Carbonia Calcio per una questione di debiti e crediti pregressi. Stamane calciatori, tecnici e dirigenti, hanno trovato lo stadio chiuso, con le serrature cambiate. La nuova antipatica evoluzione del contenzioso, in corso da alcuni anni, arriva in una fase particolare della stagione, con il campionato fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria. La squadra si è recata in piazza Roma, a manifestare per rivendicare il diritto a poter lavorare, perché per i calciatori lo stadio comunale Carlo Zoboli è un luogo di lavoro. Grande amarezza si è letta sui volti dei calciatori, del tecnico Marco Mariotti e del direttore sportivo Andrea Colombino. La vicenda, come si ricorderà, viene da lontano, dalla contestazione, da parte del Comune di Carbonia, alla società Carbonia Calcio, di un debito legato alla gestione dello Stadio Comunale “Carlo Zoboli”. La società contesta l’ammontare del credito rivendicato dall’Amministrazione comunale e, a sua volta, rivendica i pagamenti di lavori realizzati a proprie spese all’interno dello Stadio, non ultimo l’intervento effettuato per liberare la tribuna dalla copertura, dopo il crollo verificatosi qualche mese fa, di alcuni pannelli, che ha provocato la chiusura al traffico della via Stazione, via d’accesso al principale centro commerciale della città. In vari incontri, già dallo scorso anno, si è tentata una mediazione, attraverso anche una compensazione e negli ultimi mesi il clima si era rasserenato ma oggi, improvvisa, la cenere che, evidentemente, covava sotto il tappeto, è riaffiorata ed ha incendiato il clima dello scontro, quando allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” sono arrivati gli addetti incaricati dal Comune che hanno sostituito le serrature, impedendo di fatto l’accesso all’impianto di calciatori, tecnici e dirigenti, che – come già sottolineato – sono poi andati a manifestare in piazza Roma, davanti al Municipio.      

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«Nessun cambio di programma nell’agenda della giornata, semmai un impegno ancora maggiore nel proseguire il lavoro quotidiano per costruire una Sardegna migliore e soprattutto tutelare, in questa drammatica emergenza epidemiologica, la salute dei sardi e la tenuta del nostro sistema economico e produttivo.»

Così il presidente della Regione Christian Solinas commenta le minacce di morte scritte nei suoi confronti in pieno centro a Cagliari, da ignoti criminali.

«Il mio dna di sardo e la mia fedeprosegue il presidente Christian Solinas -, non contemplano la paura per atti di questo genere. Ho ripensato alla Parola del Salmo 23: ‘Il Signore è il mio pastore… mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino…Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché egli è con me.»

«Resta, invececommenta ancora il presidente della Regione -, una profonda amarezza per i fomentatori d’odio, per i mistificatori che strumentalizzano di continuo ogni cosa, sperando di trarne un vantaggio di parte, con buona pace di tutti: devoti del tanto peggio, tanto meglio. Ecco, coloro che non si rendono conto che con il cattivo esempio generano anche reazioni avvelenate come quella odierna, mi rattristano veramente. L’affetto e la vicinanza in queste ore di tanti amici e semplici cittadini, mi confortano e mi stimolano ad un impegno ancora maggiore nel dedicare ogni mia energia al miglior avvenire della nostra terra e del nostro Popolo, che continua a dimostrare, soprattutto nei momenti più difficili, i propri valori di fierezza, dignità, sacrificio e impegno per superare le difficoltà.»

«Un pensiero grato e commosso va pertantoconclude il presidente Christian Solinas -, a loro ed alle tante Istituzioni che hanno voluto confermarmi in queste ore la loro a solidarietà e vicinanza.»

 

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Si moltiplicano le attestazioni di solidarietà nei confronti del presidente della Regione Christian Solinas, vittima di minacce di morte.

«Il sindaco di Iglesias Mauro Usai ed il presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali, a nome dell’Amministrazione e di tutta la cttà, esprimono solidarietà e vicinanza nei confronti del presidente della Regione Autonoma della Sardegna Christian Solinas per l’atto intimidatorio di cui è stato oggetto nella giornata di oggi.
In questo periodo di grande difficoltà è necessario ribadire con forza che non vi è spazio per simili gesti intimidatori. Le Istituzioni e la società civile devono rispondere in maniera unitaria e reagire fermamente di fronte a chi si pone al di fuori della democrazia e avvelena la vita civile.»

Il segretario regionale del Partito Democratico, Emanuele Cani, esprime «una ferma e dura condanna per la minaccia contro il presidente della Regione Christian Solinas al quale manifestiamo tutta la nostra solidarietà. La violenza non può mai essere tollerata. Confidiamo nelle indagini delle forze dell’ordine impegnate a trovare i responsabili».

«Esprimo a nome mio e della Lega Giovani Sardegna solidarietà e vicinanza al presidente Solinas per le inqualificabili scritte apparse quest’oggi nel pieno centro di Cagliari – scrive in una nota Andrea Piras, consigliere regionale della Lega Salvini Sardegna e coordinatore regionale della Lega Giovani Sardegna –. Indubbia e ferma è la nostra condanna a tali atti di violenza, ed auspichiamo che i colpevoli siano ben presto rintracciati dalle forze dell’ordine e puniti in maniera adeguata. Auspichiamo, inoltre, che le naturali riflessioni che questi vili atti suscitano possano essere estese in ambito educativo, perché le nuove generazioni imparino il rispetto delle istituzioni, il rispetto per le idee altrui, prediligendo il sano e costruttivo dialogo  a manifestazioni di odio fine a se stesso, che oggi, visto anche il particolare momento storico in cui viviamo, fanno male alla società tutta!»
«Piena solidarietà al Governatore della Regione Sardegna Christian Solinas da parte di tutti i consiglieri regionali dei Riformatori Sardi per le minacce subite – scrive in una nota il coordinatore e capogruppo in consiglio regionale Aldo Salaris -. Christian Solinas è un Presidente corretto e capace che si è trovato ad affrontare un’emergenza di proporzioni enormi. Quanto accaduto è da condannare senza giustificazione alcuna e, siamo certi, questo vile gesto troverà la giusta punizione da parte delle forze dell’ordine. Ogni episodio di violenza è da denunciare con forza: con questi gesti non si esce dalla crisi. Il momento è difficile ma con grande senso di responsabilità il governo regionale e tutte le forze politiche si stanno adoperando quotidianamente per tutelare la salute dei sardi e fronteggiare la crisi economica e sociale.»

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«Le minacce di morte comparse oggi a Cagliari contro il presidente della Regione Christian Solinas sono indegne e gravissime.»

Il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, esprime solidarietà al presidente della Regione e ferma condanna per il gesto.
«Rappresentare il proprio eventuale dissenso in questo modo va contro i valori di tolleranza e di rispetto del nostro popolo. Questo gesto, spero isolato, è di un codardo che inneggia alla violenza in mancanza di argomenti e civiltà – conclude Michele Pais -. In attesa che la magistratura faccia piena luce sulla vicenda  esprimo al presidente Christian Solinas la piena e totale solidarietà anche a nome dell’intera Assemblea regionale.»