5 August, 2024
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Sono 413 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati in Sardegna (sono compresi i dati della provincia di Sassari di ieri), 4.036 i tamponi eseguiti. Salgono a 11.053 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Dei 413 nuovi casi, 280 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 133 da sospetto diagnostico.

Si registrano 6 vittime (247 in tutto): tre residenti nel nord Sardegna, due uomini e una donna rispettivamente di 63, 81 e 87 anni, due uomini della provincia del Sud Sardegna, di 84 e 94 anni, e un ottantenne della Città Metropolitana di Cagliari.

In totale sono stati eseguiti 282.377 tamponi. Sono 340 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (quattro in meno rispetto al dato di ieri), mentre è di 46 (+1) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 6.982. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 3.381 (+87) pazienti guariti, più altri 57 guariti clinicamente.

Sul territorio, di 11.053 casi positivi complessivamente accertati, 2.264 (+61) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 1.763 (+58) nel Sud Sardegna, 966 (+68) a Oristano, 1.394 (+34) a Nuoro, 4.666 (+192) a Sassari.

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Nell’ambito del Fondo unico per gli enti locali, la Regione Sardegna ha disposto il trasferimento al sistema delle Autonomie locali di 120 milioni di euro.

«Risorse importanti per garantire alla comunità sarda l’erogazione dei servizi necessari da parte dei Comuni, ad ulteriore riprova di come la Giunta regionale abbia tra le sue priorità la forte attenzione per il territorio e per l’efficacia dell’azione amministrativa degli enti locali. Soprattutto, in questo periodo gravato dalla gestione dell’emergenza sanitaria, che vede gli amministratori locali in prima linea nel fronteggiare la crisi sociale che sta investendo la Sardegna», ha commentato il presidente della Regione, Christian Solinas.

Si tratta della quota a saldo del Fondo unico per il 2020 riservata a 377 Comuni, alle Province ed alla Città Metropolitana di Cagliari per circa 120 milioni di euro. Oltre a 20 milioni di finanziamenti ed incentivi per la gestione associata di funzioni comunali, che sono stati già trasferiti alle Unioni di Comuni per le annualità pregresse. A breve, verranno trasferiti anche i contributi destinati a sostenere gli enti locali che presentano una situazione finanziaria compromessa per quanto riguarda l’onere derivante da procedure espropriative che, per il 2020, ammontano a circa 20 milioni di euro.

«L’importo dovuto per l’anno corrente è stato trasferito con tempi certi e i Comuni potranno utilizzare i fondi per il funzionamento e la programmazione di attività e servizi fondamentali per i cittadiniha spiegato l’assessore degli Enti locali, Quirico Sanna -. Anche l’attenzione per i tempi amministrativi avvicina maggiormente la Regione ai bisogni delle comunità, consentendo di coordinare e gestire nel migliore dei modi gli interventi nel territorio.»

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Il calendario del campionato di serie D di calcio si ferma ma da domenica 8 novembre verranno disputati i recuperi. Il Carbonia domenica 15 novembre, alle 14.30, ospiterà la Gladiator di Santa Maria Capua Vetere, domenica 22 novembre, alle 14.30, giocherà a Giugliano. Il calendario riprenderà regolarmente domenica 29 novembre.

Lo ha deciso il Consiglio del Dipartimento Interregionale che ha stabilito di dare priorità al recupero di tutte le gare rinviate sino ad oggi, con conseguente necessità di differimento dei turni di gare di campionato già programmati dall’8 al 22 novembre, salvo ulteriori e diversi provvedimenti che dovessero rendersi necessari; di conseguenza, l’8, il 15, il 18 e il 22 novembre saranno disputate le gare fino ad oggi rinviate, dovendo sin da ora intendersi che i recuperi indicati come da Comunicati Ufficiali sino ad oggi pubblicati sono sostituiti, per lo svolgimento delle gare, da quanto di seguito riportato; successivamente, con il necessario anticipo rispetto alle date previste per le gare da disputare, verrà reso noto il calendario relativo ai turni di campionato già programmato; in conformità alle vigenti disposizioni, è consentito lo svolgimento degli allenamenti nelle forme previste.

La calendarizzazione dei recuperi ha tenuto conto della cronologia delle gare rinviate per ciascun girone e del completamento degli isolamenti fiduciari ed obbligatori ancora in atto. Le rimanenti gare da recuperare saranno calendarizzate con successivo comunicato.

I recuperi del girone G

Domenica 15 novembre

Girone G: Carbonia-Gladiator, Vis Artena-Sassari Latte Dolce, Muravera-Giugliano, Monterosi-Nuova Florida, Nocerina-Nola, Lanusei-Latina

Mercoledì 18 novembre

Girone G: Insieme Formia-Gladiator, Nola-Monterosi

Domenica 22 novembre

Girone G: Torres-Vis Artena, Giugliano-Carbonia, Sassari Latte Dolce-Afragolese, Cassino-Muravera,

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Ivan Scarpa, coorganizzatore e responsabile comunicazione di eventi, ha inviato una lettera aperta al presidente della Regione Christian Solinas.

«Ill.mo Presidente Solinas, sarebbe davvero molto importante se Lei potesse dedicare qualche minuto del suo tempo alla lettura della presente, magari darci una speranza e un suo punto di vista. Noi già ci conosciamo, una volta mi ha dato il piacere di scambiare due chiacchiere con me nel mio ufficio. Sono Ivan Scarpa, coorganizzatore e responsabile comunicazione di eventi, quali Invitas, Villaggio e Parata di Babbo Natale, Primavera Sulcitana o Festa del Gusto internazionale. Attualmente ricopro anche l’incarico di presidente regionale Sardegna Afi (Associazione fieristi italiani) di cui sono anche consigliere nazionale. I nostri eventi, Lei li conosce, vengono fatti all’aria aperta, sono eventi di natura fieristica dove piccoli produttori, piccoli Street fooders hanno possibilità di incontro e vendita dei loro prodotti. Per me e per tanti, questo è l’unico lavoro. Lei è stato tra i più sensibili al nostro lavoro, ci ha dato possibilità di operare appena ha potuto esprimere il suo parere, noi abbiamo adottato tutte le più severe misure per garantire il massimo per ripartire e in sicurezza. Abbiamo lavorato da luglio fino al 18 ottobre, quando il Governo ci ha spazzato via definendoci non essenziali, ma come può essere non essenziale ciò che per tanti è unica fonte di lavoro? In tutti i Comuni in cui abbiamo operato, tutte le Amministrazioni, gli organi di controllo, forze dell’ordine, possono spendere una positiva referenza sulle misure di sicurezza adottate, in tutte quelle date tante partita Iva, che forse hanno il solo difetto di lavorare come itineranti hanno trovato soddisfazione. Adesso arriverà il Natale, che come può immaginare, rappresenta un momento fondamentale di lavoro, un pochino come per chi attende la 13ª che usa per limare qualche posizione, pagare qualche rata, avere un filo di ossigeno e “coprirsi” per i mesi freddi. Come dobbiamo oggi immaginare il nostro Natale? Possiamo immaginare insieme un ipotesi di lavoro, fatta in sicurezza, con severi accorgimenti, all’aria aperta e in spazi ampi (il clima sardo ce lo concede) secondo orari, contingentamento, prevenzione e tutto quello che è necessario per garantire massimi standard di sicurezza con operatività per gli operatori, o sarà un Natale in cui sotto l’albero non ci sarà niente per i nostri figli perché non è essenziale? La ringrazio per la Sua attenzione.»

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La consigliera regionale e segretaria della Commissione Sanità e Politiche sociali del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu, ha presentato una nuova interrogazione al governatore, Christian Solinas, e all’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, per chiedere il potenziamento delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) e l’aumento dei test antigenici rapidi.

«I dati di queste ultime settimane parlano chiaro – dice Carla Cuccu -: si registra un aumento notevole delle persone contagiate dal Coronavirus in Sardegna. Non si può assolutamente abbassare la guardia.»

Le Usca erano state istituite lo scorso mese di maggio per curare i pazienti sintomatici direttamente nelle loro abitazioni, mentre a settembre il ministero della Salute decideva per l’utilizzo dei test antigenici per individuare i cittadini contagiati dal Covid-19.

«Ora più che mai il compito delle Unità speciali di continuità assistenziale diventa fondamentale – conclude Carla Cuccu -. Per questo ritengo necessario che la Regione si attivi per aumentarne il numero, così come quello dei test rapidi. Auspico che venga anche promossa una campagna regionale di monitoraggio. La situazione attuale non ammette ritardi e distrazioni: è necessario usare tutte le armi a disposizione per evitare un aumento esponenziale dei contagiati.»

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«Con l’istituzione della Zona Economica Esclusiva l’Italia tornerà a essere protagonista nel Mar Mediterraneo, garantendo i diritti delle nostre marinerie, per un utilizzo equilibrato delle risorse ittiche, e tutelando da un punto di vista ambientale un’ampia porzione di mare e. Non solo: il voto di oggi è una risposta chiara alle inutili polemiche scatenate nei mesi scorsi sul mare della Sardegna e sulla presunta minaccia rappresentata dall’Algeria. A dimostrazione che su questo fronte il nostro Paese non ha subito alcuno scippo, né mai lo subirà.»

Lo afferma il deputato del Movimento 5 Stelle Pino Cabras, vicepresidente della Commissione Esteri e relatore della legge che istituisce la Zona Economica Esclusiva. Una norma attesa da ben ventisei anni (la convenzione sul diritto del mare di Montego Bay è entrata, infatti, ufficialmente in vigore nel 1994), presentata tra gli altri da tutti i parlamentari sardi del Movimento, che consentirà al nostro Paese la possibilità di sfruttare economicamente e tutelare dal punto di vista ambientale un’ampia porzione di mare, soprattutto ad ovest della Sardegna.

La Zona Economica Esclusiva (Zee) è quell’area marina che si estende fino a 200 miglia nautiche oltre il limite esterno del mare territoriale di ciascuno Stato (fissato in dodici miglia dalla costa). Nella sua Zee l’Italia potrà esercitare il diritto sovrano di sfruttamento esclusivo delle risorse naturali (biologiche e minerali) e la propria giurisdizione in tema di tutela ambientale e ricerca scientifica, nonché riguardo la realizzazione di impianti e strutture artificiali.

«Grazie al voto di oggi saranno protetti gli interessi dei pescatori italiani rispetto alle battute di pesca illegali di imbarcazioni che provengono da aree esterne al Mediterraneo e potrà decidere, in maniera esclusiva, come sfruttare le risorse minerarie, con l’obiettivo di tutelare il paesaggio costiero e il turismo marittimo”, spiega Cabras.

«Si compie la più grande ridefinizione legale del territorio nella storia della Repubblica. E la Sardegnaprosegue il deputato pentastellato – potrà acquisire una nuova centralità nel Mediterraneo: da isola di confine (e di confino) ad avamposto di terra della Zee.»

La Zee rafforza inoltre l’Italia nel confronto con gli altri Paesi. Nel marzo del 2018 l’Algeria aveva infatti istituito una propria Zee senza un preliminare accordo con gli Stati frontisti e confinanti, creando un’area sovrapposta, ad ovest della Sardegna, alla Zona di protezione ecologica istituita dall’Italia nel 2011 e con l’analoga Zee istituita dalla Spagna nel 2013.

«Da ciò ne è derivato un contenzioso, ben gestito dal Governo italiano grazie alle ottime relazioni italo-algerine, che ha innalzato il livello di attenzione sul nostro patrimonio marittimo e, di riflesso, sulla nostra centralità mediterranea sul piano sia geopolitico sia commerciale. Nessuno scippo, dunque, ai danni della Sardegna conclude Pino Cabrasposto che è proprio il diritto internazionale a stabilire che le delimitazioni delle zone economiche esclusive devono essere definite attraverso un accordo bilaterale tra gli Stati. La Zee rafforzerà i diritti della nostra Repubblica, in modo inequivocabile.»

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Il gruppo Calzedonia assume oltre 100 nuove figure con diploma o laurea: Assistenti Ufficio Prodotto, i quali dovranno occuparsi della gestione delle codifiche dei materiali e dei rapporti con le fabbriche, dare supporto a livello operativo alle diverse attività dell’ufficio e compilare le distinte base prodotto; Assistenti alle Vendite, che dovranno occuparsi della vendita e dell’assistenza ai clienti, di supportarli nell’acquisto, di accogliere e soddisfare le loro richieste, di riassortire e organizzare l’area vendita e il magazzino; Addetti Controllo Qualità, che dovranno controllare la qualità e la misurazione dei capi di abbigliamento, rilevare eventuali difetti rispetto agli standard aziendali e gestire e inserire dati relativi ai controlli effettuati; Specialisti di Tecnologia Informatica, che dovranno preparare e configurare i sistemi informatici, i computer, le stampanti e i devices mobili, predisporre la strumentazione per la forza vendita, fornire assistenza agli utenti della sede e dei negozi, gestire problematiche a livello di software e hardware. I candidati, oltre al possesso del diploma e della laurea, dovranno avere capacità organizzative, precisione e attenzione ai dettagli, predisposizione alle relazioni interpersonali, dinamismo, positività, passione, entusiasmo, grande energia e motivazione, curiosità, flessibilità, attitudine al problem solving, spirito di iniziativa, aperti al cambiamento, saper affrontare le sfide con concretezza e semplicità. Per verificare tutte le posizioni aperte… 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_calzedonia_11_20.html .

In giornata si dovrebbero conoscere le decisioni della Lega Nazionale dilettanti sulla prosecuzione del campionato di Serie D di calcio. In attesa del parere sull’ultimo DPCM, sono due le ipotesi in campo.

“Abbiamo chiesto un parere sull’interpretazione dell’ultimo DPCM per quanto riguarda lo spostamento tra regioni – spiega Luigi Barbiero, coordinatore del Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti – Nella giornata di domani saremo in grado di comunicare alle società se il campionato proseguirà e con quali modalità. Le opzioni allo studio sono due: qualora sarà consentito lo spostamento delle squadre tra le regioni si proseguirà da domenica 8 con i recuperi. In caso contrario l’attività sarà sospesa fino al 3 dicembre con la ripresa il 6 dicembre con i recuperi”.

Luigi Barbiero affronta anche il tema legato alle misure di contenimento del contagio. “L’attuale protocollo sanitario della Serie D è stato recepito dalla FIGC in seguito all’approvazione da parte del Dipartimento per lo Sport. Pertanto, bisogna solo applicarlo. In ogni caso, voglio precisare che stiamo elaborando una proposta di modifica, con il supporto del nostro responsabile medico, introducendo delle azioni che possano renderlo più efficace, ad esempio con il ricorso ai tamponi rapidi.”

Anche sul fronte degli aiuti ai club di Serie D, Luigi Barbiero ha confermato l’impegno da parte della Lega Nazionale Dilettanti.

“Ci saranno dei contributi per l’adeguamento al protocollo sanitario nei prossimi giorni. Un altro contributo straordinario è invece previsto per gennaio 2021, anche questo direttamente sui conti correnti delle società con risorse della LND”.

Luigi Barbiero, infine, chiarisce la questione legata ai rinvii delle gare. “Anche su questo aspetto ci sarà un aggiornamento delle regole, con un perimetro ancora più definito affinché non ci possano essere più dubbi sulle modalità di richiesta di rinvio degli incontri”.

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20 nuovi casi di positività al Coronavirus sono stati accertati tra i residenti del comune di Iglesias.
Lo ha comunicato ATS Sardegna al sindaco Mauro Usai, in seguito alle indagini diagnostiche. Il numero delle persone attualmente positive sale così a 80.
«Questi dati ci confermano, con ancora maggiore evidenza, come sia necessario mantenere alta la guardia e rispettare le prescrizioni relative all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale ed al distanziamento interpersonaleha detto Mauro Usai -. Siamo in continuo contatto ed in collaborazione con le autorità sanitarie, al fine di monitorare la situazione. Una volta ricevute nuove comunicazioni relative ai pazienti che sono in attesa di negativizzazione e alle persone in quarantenaha concluso il sindaco di Iglesias -, provvederò subito ad informare la Città con i dati aggiornati.»

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«Il ritardo dei mesi scorsi nell’organizzazione dei presidi Covid-19 per far fronte all’emergenza non sia causa di scelte che, anziché aiutare ad alleviare lo stress degli ospedali cagliaritani, potrebbero aumentare le difficoltà. Il presidente della Regione ha annunciato ieri l’apertura di nuovi reparti anti-Covid in città. Da mesi, già al termine della prima ondata, lo chiedevamo come opposizioni in Consiglio regionale e da mesi lo chiedevano sindacati, associazioni, medici e personale sanitario, cittadini che nelle ultime settimane hanno dovuto affrontare quelli che lo stesso presidente ha definito, in modo banale, come dei semplici “disagi”: file di ambulanze interminabili fuori dai pronto soccorso con pazienti a bordo, ore in attesa di un posto letto e di un ricovero, medici costretti a intervenire nei piazzali delle strutture, volontari del soccorso abbandonati a se stessi.»
Lo scrivono, in una nota, i consiglieri regionali del gruppo dei Progressisti, Francesco Agus, Laura Caddeo, Diego Loi, Maria Laura Orrù, Antonio Piu, Gianfranco Satta, Franco Stara e Massimo Zedda.

«La scelta, che dovrebbe essere ufficializzata oggi con una delibera di Giunta, sembra essere indirizzata verso il Binaghi che ospita attualmente il Centro regionale Trapianti, il Centro sclerosi multipla, un reparto di genetica medica ed uno di Pneumologia territoriale: una struttura dove non si riscontrano focolai di contagio, che offre assistenza a centinaia di pazienti per le loro terapie ordinarie aggiungono i consiglieri regionali Progressisti -. Il presidente e la Giunta valutino la possibilità di individuare strutture e spazi da destinare ai posti destinati ai ricoveri ordinari e alla terapia intensiva per i pazienti positivi al Covid, alleggerendo il Brotzu, il Policlinico ed il Marino che potranno riprendere anche le attività ordinarie per i pazienti non covid. Questa valutazione deve tener conto della compatibilità delle strutture, in modo tale da non determinare il blocco delle cure ordinarie e garantire la sicurezza dei pazienti.»

«Ricordiamo che nel mese di marzo, quando fu valutata in commissione Sanità la possibilità di destinare alla cura dei pazienti Covid altri presidi cittadini alternativi al Santissima Trinità, l’ospedale Binaghi, così come il Marino, non fu considerato idoneo per via dell’impossibilità di differenziare i percorsi dei pazienti positivi con quelli in cura per altre patologie. Per altri pazienti positivi che non possono rimanere nelle loro abitazioni o che potrebbero essere dimessi, ma non hanno un luogo dove poter trascorrere il periodo di malattia in sicurezza per se stessi e per gli altri, vengano attivate le convenzioni annunciate per strutture ricettive che possano accogliere i malati liberando posti letto negli ospedaliconcludono i consiglieri regionali Progressisti -. Probabilmente il Binaghi potrebbe svolgere una funzione di supporto per alleggerire le altre strutture circa l’attività ordinaria.»