4 August, 2024
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Ci sono notizie che un giornalista non vorrebbe mai dare. La scomparsa di un parente, di un amico, di persone che hanno avuto un ruolo speciale nella nostra esperienza di vita terrena.
Una di queste notizie, è sicuramente la scomparsa di Beppe Rampini, arrivata alcune ore fa.
Beppe Rampini, originario di Manerbio, in provincia di Brescia, dove era nato nel 1939, era un sardo d’adozione. Arrivato in Sardegna da calciatore ancora giovanissimo, non ha più lasciato l’Isola. Ha avuto un’eccellente carriera, ai vertici con le maglie del Cagliari e del Carbonia, poi tra i Dilettanti a Sant’Antioco e Portoscuso, ma forse ha espresso il meglio di sé al termine della carriera agonistica, quando si è dedicato ai giovani, maestro di calcio ma, soprattutto, maestro di vita.
Ha dedicato tutto se stesso prima alla Polisportiva Rosmarino Orione, dove sono cresciuti calciatori poi affermatisi a livello regionale e nazionale, ne cito alcuni, Tonino Ravot, Riccardo Erriu, Giorgio Valluzzi, Sandro Piras, Sandro Cois, Paolo Bulgarelli; poi alla Mineraria, l’ultima sua creatura, sempre nel quartiere di Rosmarino.
Il 18 dicembre 2018, in occasione dell’80° compleanno della città di Carbonia, l’Amministrazione comunale ha ringraziato Beppe Rampini per il suo operato nel mondo del calcio, omaggiandolo con una targa che rappresenta un premio al merito per il pluriennale impegno sportivo.
Il sindaco Paola Massidda e l’Amministrazione comunale di Carbonia, questa mattina, appresa la triste notizia, hanno espresso cordoglio per la perdita di Beppe Rampini e si stringono intorno alla moglie, ai figli e ai nipoti in un forte abbraccio.
Personalmente, conoscevo Beppe Rampini fin da ragazzo, quando ho iniziato ad occuparmi di sport, da giornalista in erba. Tra me e lui c’era un legame davvero speciale, non perdeva occasione, lo ha fatto fino a poche settimane fa, per esternarmi la sua stima, ricordando soprattutto i primi anni all’Orione. Ci sono persone che hanno segnato fasi importanti della nostra vita, per quel che mi riguarda, Beppe Rampini è stato sicuramente una di queste.
Ciao Beppe

Giampaolo Cirronis

                            

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MediaWorld, realtà multinazionale leader nel mercato dell’elettronica di consumo, assume 180 persone da inserire in un ambiente giovane, dinamico e fortemente innovativo. I profili maggiormente richiesti, da assumere sia nei negozi che in sede, sono: Addetti alla Vendita, i quali dovranno relazionarsi con la clientela, assistere e supportare i clienti all’interno degli store, gestire la cassa e gestire ed organizzare gli articoli venduti nel punto vendita; Addetti al Magazzino, che dovranno ricevere e scaricare le merci in ingresso, verificare i documenti di trasporto, sistemare e stoccare la merce all’interno del magazzino, preparare gli ordini in uscita e imballare e movimentare la merce. Le altre figure ricercate riguardano Coordinatori del Team di Negozio, che dovranno incoraggiare e motivare il team a sviluppare con i clienti una relazione unica e duratura, promuovere la vendita assistita, pianificare le attività quotidiane in funzione del bisogno del cliente, assicurare il raggiungimento degli obiettivi e sviluppare le competenze di vendita; Specialisti in Buste Paga e Amministrazione, che dovranno elaborare buste paga, gestire tutti gli adempimenti amministrativi tra cui assunzioni, ferie, permessi, malattie…, supportare le attività della direzione HR e garantire il corretto supporto in materia di amministrazione del personale. I candidati devono essere in possesso di diploma o di laurea, flessibili, intraprendenti, curiosi, dinamici, con la passione per la tecnologia e la vendita, propensione al lavoro in team e al rapporto con la clientela, disposizione a lavorare in contesti dinamici, forte spirito di squadra, orientamento al cliente, approccio analitico, attenzione al dettaglio, ottime doti organizzative e di problem solving, ottime capacità relazionali e di comunicazione.

Per verificare le posizioni aperte…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_mediaworld_10_20.html .

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«Le disposizioni anti Covid e l’inizio dell’autunno, stanno creando gravi disagi alle persone che sono costrette a fare lunghe file all’esterno degli Uffici Postali, senza riparo, esposte alla pioggia, al vento e al freddo gelido. Quotidianamente molti cittadini restano in piedi in file d’attesa per lungo tempo, mediamente si va oltre la mezz’ora e nei giorni di pagamento delle pensioni il tempo è interminabile. Le maggiori difficoltà le subiscono gli anziani e le persone più fragili che non sono nelle condizioni fisiche di sopportare l’attesa in balia delle intemperie. Si tratta di una situazione inaccettabile che sarà ancora più critica nei piovosi lunghi mesi invernali.»

Lo scrive, in una nota, Antonio Achenza, presidente della Consulta Anziani di Iglesias.

«E’ necessario che la Dirigenza delle Poste, con la massima urgenza, ponga in essere misure logistiche e organizzative che riducano questo grave disagio alla popolazione e questo disservizio agli utentiaggiunge Antonio Achenza -. In particolare si segnalano i seguenti adeguamenti:
1. la sistemazione, all’esterno dell’Ufficio Postale di Corso Colombo, di alcuni gazebo con delle sedie per dare riparo alle persone che fanno la fila e per non costringere gli anziani, i disabili e le donne in gravidanza a stare in piedi,
2. il posizionamento di un eliminacode all’esterno dell’Ufficio Postale di Corso Colombo per evitare l’incombenza del fai da te agli utenti,
3. l’aumento del personale addetto agli sportelli dell’Ufficio Postale di Corso Colombo per velocizzare il servizio e ridurre i tempi di attesa,
4. l’apertura dell’Ufficio Postale di Monteponi per non concentrare tutta l’utenza nell’Ufficio di Corso Colombo.»

«Rivolgiamo, infine, un appello al Sindaco di farsi carico delle difficoltà e dei seri disagi che ricadono sui cittadini di Iglesias e di sollecitare i dirigenti delle Poste a intervenire urgentemente per dare una soluzione al problemaconclude Antonio Achenza -. Restiamo in attesa, con l’auspicio che vengano accolte le nostre segnalazioni e si adottino i necessari provvedimenti.»

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Tre nuovi casi di positività al Coronavirus sono stati accertati a Carbonia. Lo ha annunciato, a fine mattinata, il sindaco Paola Massidda.

«Cari Concittadini, l’Ats mi ha appena comunicato che vi sono tre nuovi casi di positività nella nostra città. Due sono in isolamento domiciliare, mentre il terzo è ospedalizzato ed è stato trasferito dal Sirai all’Ospedale Santissima Trinità di Cagliari ha scritto in una nota Paola Massidda -. Le autorità sanitarie competenti hanno già provveduto a porre in quarantena tutte le persone con cui sono entrate in contatto. Ad oggi, i casi positivi registrati ufficialmente nel comune di Carbonia a decorrere dal 24 agosto sono 21, dei quali 14 negativizzati. Quindi, attualmente, 7 sono i casi di positività in corsoLe persone attualmente in quarantena nella nostra città sono 32, numero comprensivo di tutti i positivi e dei contatti a loro collegati.»

«I dati del nostro Comune, quindi, non sono gravi, ma è necessario un sempre maggiore senso di responsabilità da parte di tutti noiha aggiunto Paola Massidda -. È essenziale rispettare le prescrizioni al fine di evitare un nuovo lockdown, come paventato nel pomeriggio di ieri dal Presidente della Regione Sardegna. Vi richiamo, pertanto, all’osservanza delle uniche ed elementari prescrizioni che ci proteggono dal virusha concluso il sindaco di Carbonia -: mascherina, divieto di assembramenti, distanza interpersonale, costante igienizzazione delle mani, scaricamento dell’App Immuni.»

 

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Alle ore 18.00 odierne, il M/T GB Conte è stato fermato per esigenze tecniche e sostituito dal M/T Arbatax, fino a nuova comunicazione, sulla tratta Carloforte/Portovesme.
In conseguenza di ciò, il M/T Eolo svolgerà anche il servizio diurno sulla tratta Carloforte/Calasetta.
In allegato la tabella orari in vigore.

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Altri due nuovi casi positivi al Coronavirus sono stati accertati oggi a Villamassargia, lo ha comunicato la sindaca Debora Porrà che ha aggiunto la positiva notizia che diversi cittadini risultati negativi sono stati liberati dalla quarantena.
«Rispettiamo le tre regole fondamentaliha aggiunto Debora Porrà -, distanziamento, lavare spesso le mani, utilizzo della mascherina. Sono sempre a disposizione tutti i servizi di emergenza comunale per il rifornimento di beni di prima necessità ed il supporto alle famiglie.»

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5 nuovi casi di positività al Covid-19 sono stati accertati tra i residenti nel comune di Iglesias. ATS Sardegna, nell’ambito delle attività di prevenzione, individuazione e contenimento delle infezioni da Covid-19, ha fornito i nuovi aggiornamenti al comune di Iglesias, nei quali rispetto alla precedente comunicazione, risulta che 5 pazienti si sono negativizzati ed attualmente 8 persone risultano positive agli esami diagnostici. Oltre ai pazienti positivi, 48 persone si trovano in stato di quarantena.
«Siamo costantemente in contatto con le autorità sanitarie, al fine di monitorare la situazioneha spiegato il sindaco Mauro Usai e colgo l’occasione per invitare gli Iglesienti alla massima responsabilità, con l’utilizzo corretto dei dispositivi di protezione individuale e con il rispetto della distanza interpersonale, evitando assembramenti. Un obbligo di Legge ed una norma di buonsensoha concluso il sindaco di Iglesias -, per tutelare la nostra salute e quella del prossimo.»

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«Non possiamo accettare che l’Eni mantenga una posizione sfacciatamente irriguardosa verso la Regione Sardegna, nonostante i protocolli firmati coi Governi nazionali e regionali, ancora da portare a compimento o addirittura del tutto disattesi.»

L’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, ha commentato così le scelte della Società che ipotizzano la parcellizzazione degli asset produttivi con logiche unilaterali.

«Spiace constatare che, basandosi su parametri di stretta rilevanza societaria, Eni decida il proprio disimpegno e la cessione di asset strategiciha aggiunto l’assessore Anita Pili -. Un’azione che manifesta la scarsa propensione del management ad avere adeguate relazioni industriali con i rappresentanti di una delle aree tra le più complesse e performanti del sistema Italia.»

«Ci aspettiamo che il Governo nazionale, insolitamente lontano da questo dibattito, abbia un atteggiamento coerente con l’interesse del nostro sistema produttivo e dei nostri lavoratori. È arrivato il momento di cambiare rotta, la Regione non starà in silenzio davanti alla possibilità di compromettere ulteriormente il tessuto industriale regionale», ha concluso l’assessore regionale dell’Industria.

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La consigliera regionale e segretaria della commissione Sanità e Politiche sociali Carla Cuccu (M5S) ha presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta, sulle misure poste in essere per fronteggiare la recrudescenza del virus SARS-CoV-2 nel territorio del Sulcis Iglesiente.

Carla Cuccu chiede «se abbiano avuto avvio gli atti necessari a rendere operativo il Presidio Ospedaliero Santa Barbara di Iglesias per l’assistenza ai pazienti affetti da Sars-CoV-2 e la tempistica necessaria; se il laboratorio del Presidio Ospedaliero Sirai di Carbonia stia procedendo a processare i tamponi nasofaringei, nonché se l’attività di diagnostica molecolare per SARS-CoV-2 sia stata avviata a pieno regime» e, infine «se, presso il Sirai di Carbonia ed il CTO di Iglesias si stia procedendo regolarmente ad effettuare i tamponi ai pazienti che necessitano di ospedalizzazione per ricoveri programmati e al personale di rientro dalle ferie».

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«La progressione della curva dei contagi sta registrando un’accelerazione che impone ulteriori e tempestive azioni per evitare di compromettere la tenuta del sistema sanitario e la regolare erogazione delle cure.»
Lo comunica il presidente della Regione, Christian Solinas.
«Fino ad ora, grazie all’impegno straordinario del personale ospedaliero, territoriale e amministrativodice il presidente della Regione -, l’emergenza è stata governata in modo ordinato ed efficace. Oggi, però, siamo dinanzi ad un fatto nuovo: le catene di contagio si moltiplicano esponenzialmente perché troppi hanno abbassato la guardia e stanno sottovalutando la portata del fenomeno tanto che il semplice appello al buon senso ed alla responsabilità nell’osservanza delle buone pratiche (come distanziamento personale, divieto di assembramento, igiene delle mani e uso della mascherina) sembrano non essere sufficienti.»
«Siamo prontiprosegue il presidente Solinas -, se nelle prossime ore i numeri dei ricoveri continueranno a salire con il trend attuale, ad intervenire in maniera radicale per invertire questa tendenza e tutelare al meglio la salute di tutti i sardi. Ciò significa, d’intesa con il ministro della Salute ed con l’ausilio del nostro Comitato Tecnico Scientifico, applicare in Sardegna uno “Stop&Go” di 15 giorni per le principali attività, con contestuale chiusura di porti e aeroporti per limitare in modo rapido ed incisivo la circolazione delle persone e, con esse, del virus.»

«Naturalmenteconclude il presidente Christian Solinas -, appronteremo di pari passo una serie di misure economiche di supporto per sostenere le perdite derivanti dalla sospensione temporanea delle attività.»