4 August, 2024
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Sono 133 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 2.450 i tamponi eseguiti. Salgono a 5.603 i casi dall’inizio dell’emergenza. Dei 133 nuovi casi, 87 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 46 da sospetto diagnostico. Si registrano due decessi, una donna di 60 anni ed un uomo di 62, entrambi residenti nell’area del Sud Sardegna. Le vittime sono in tutto 171.
In totale sono stati eseguiti 223.779 tamponi. Sono 187 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+7 rispetto al dato di ieri), 29 (+1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 2.879. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 2.432 (+68) pazienti guariti, più altri 38 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 5.736 casi positivi complessivamente accertati, 904 (+23) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 777 (+20) nel Sud Sardegna, 433 (+6) a Oristano, 890 (+36) a Nuoro, 2.732 (+48) a Sassari.

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Il Commissario straordinario dell’ATS Sardegna, Giorgio Carlo Steri, con delibera n° 682, adottata questa mattina, ha conferito l’incarico ad interim di Direttore del Servizio Laboratorio dell’ospedale Sirai di Carbonia, Azienda Socio Sanitaria Locale di Carbonia, al dottor Francesco Ronchi, già direttore del Servizio di Laboratorio dell’ospedale di Sanluri, Azienda Socio Sanitaria Locale di Sanluri. Francesco Ronchi rileva l’incarico ricoperto fino a ieri dalla dottoressa Maria Cristina Garau.

Nella delibera con la quale è stato adottato il provvedimento, per molti versi clamoroso, si rileva «la complessità delle attività svolte dal Servizio di Laboratorio dell’ospedale Sirai di Carbonia, al fine di evitare situazioni pregiudizievoli all’erogazione delle prestazioni di natura sanitaria ed assistenziale, specialmente nell’attuale periodo storico contrassegnato dall’emergenza del Covid-19».
L’attività del Servizio di Laboratorio dell’ospedale Sirai di Carbonia è stata al centro, negli ultimi mesi, di accese polemiche, proprio in relazione alla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Nonostante la disponibilità del macchinario per la processazione dei tamponi, acquistato con le risorse di una donazione della Fondazione di Sardegna, accreditato con forte ritardo due settimane fa, i tamponi effettuati nel territorio della ASSL di Carbonia continuano ad essere processati al Policlinico “Duilio Casula” di Monserrato, con tutti i disagi che ne derivano, in relazione ai tempi di comunicazione ai Sindaci e quindi ai diretti interessati.

Giampaolo Cirronis

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Il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche Carbonia Iglesias, Graziano Lebiu, ha inviato una nota al Direttore della ASSL di Carbonia, Ferdinando Angelantoni, sul caso di positività al Covid-19 di un infermiere del Sirai di Carbonia.

«Gentile Direttore, apprendiamo che tra gli iscritti all’Ordine si sia verificato un caso di positività presso una Struttura Complessa del Presidio Ospedaliero Sirai afferente al Dipartimento Chirurgicoscrive Graziano Lebiu nella nota pubblicata nel sito internet dell’OPI Carbonia Iglesias -. In particolare, parrebbe che il suddetto infermiere sia entrato in contatto con due dirigenti medici della stessa Struttura Complessa cui in precedenza venivano riscontrate positività al CoViD-19.

Considerato che, secondo quanto riferito, il periodo finestra tra la precedente positività dei due sanitari medici della stessa Struttura Complessa e l’effettuazione dei tamponi al personale infermieristico sia quantificabile in almeno quattro giorni e che i test sono stati eseguiti solo dopo le responsabili insistenze dei diretti interessati e non per automatismo procedurale, si ritiene che la situazione abbia esposto gli assistiti ed il personale a rischi non accettabili aggiunge Graziano Lebiu -. Risulta in particolare che l’infermiere accertato come positivo (ed inizialmente asintomatico), come del resto altri colleghi che avrebbero potuto esserlo, abbia continuato a prestare servizio con grave rischio di estensione del contagio.

Situazione di pericolo, beninteso, certamente non addebitabile all’infermiere, ma riconducibile al ritardo con il quale sono state adottate le necessarie procedure di controllo/sorveglianza.

L’Ordine delle Professioni Infermieristicheconclude Graziano Lebiu nell’esprimere la propria preoccupazione per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro dei propri iscritti all’Albo e per le ovvie ricadute assistenziali, confida che nell’immediato futuro siano adottate più efficaci e puntuali misure di prevenzione.

Resta inteso, che si vigilerà con la massima attenzione, perché siffatte situazioni non abbiano più a ripetersi, con riserva di eventuali ulteriori determinazioni.»

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Il Museo del Carbone organizza la X edizione della mostra “In miniera tra i presepi”, seppure in forma diversa rispetto al solito per questo anno 2020. La mostra sarà organizzata in modo da assicurare il rispetto delle norme anti Covid: per evitare problemi organizzativi legati all’emergenza sanitaria, infatti, la mostra quest’anno non prevede un concorso con votazione nè un’inaugurazione ufficiale.

Come l’anno scorso, i partecipanti potranno realizzare dei mini presepi o degli alberi di Natale con decorazioni artigianali.

Sono invitati a partecipare singoli appassionati, scuole, associazioni, artigiani, artisti e chiunque abbia piacere di cimentarsi nella realizzazione. E’ possibile usare qualsiasi tecnica e materiale per creare opere tradizionali o moderne, secondo il regolamento allegato.

La partecipazione dovrà essere confermata telefonicamente entro domenica 22 novembre 2020 al numero di telefono 0781/62727 negli orari di apertura del museo (10.00 – 17.00, escluso il lunedì) o tramite e-mail ai seguenti indirizzi: amministrazione@museodelcarbone.itmarketing@museodelcarbone.it.

La consegna delle opere potrà effettuarsi esclusivamente su appuntamento, da venerdì 27 novembre a domenica 6 dicembre.

La mostra sarà visitabile gratuitamente dal 8 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021. Sarà allestita all’interno della sala principale della Lampisteria come l’anno passato e le visite potranno essere contingentate per assicurare il rispetto della distanza interpersonale.

 

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Sono 186 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 2.688 i tamponi eseguiti. Salgono a 5.603 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Dei 186 nuovi casi accertati, 104 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 82 da sospetto diagnostico. Si registra una nuova vittima residente nella provincia del Sud Sardegna: 169 in tutto.
In totale sono stati eseguiti 221.349 tamponi. Sono invece 180 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+8 rispetto al dato di ieri), mentre è di 28 (+2) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 2.816. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 2.364 (+93) pazienti guariti, più altri 46 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 5.603 casi positivi complessivamente accertati, 881 (+30) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 757 (+71) nel Sud Sardegna, 427 (+17) a Oristano, 854 (+33) a Nuoro, 2.684 (+35) a Sassari.

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3 nuovi casi di positività al Coronavirus sono stati riscontrati tra i residenti nel comune di Iglesias, mentre 1 paziente, dopo le valutazioni cliniche, risulta essersi negativizzato, per cui si ha un totale di 8 persone attualmente positive. Oltre ai pazienti attualmente positivi, 20 persone si trovano in quarantena fiduciaria, 2 delle quali termineranno il periodo di isolamento domani. Lo comunica il sindaco, Mauro Usai.
«I dati forniti da ATS, pur non essendo allarmanti, ci impongono di mantenere la massima attenzione sui comportamenti da adottareaggiunge Mauro Usaiutilizzando correttamente i dispositivi di protezione individuale ed evitando assembramenti.
Non sono solamente obblighi previsti dalla normativa, ma sono gli strumenti più efficaci per tutelare la nostra salute e quella del prossimo, evitando allo stesso tempo misure più restrittive.»
«Ripongo grande fiducia nella serietà e nella collaborazione degli Iglesienti, come testimoniato dai controlli messi in attoconclude Mauro Usai -. Non possiamo permetterci nessun tipo di nuova chiusura, che significherebbe aggravare ulteriormente il peso che tutti, e soprattutto le attività produttive, hanno dovuto sopportare nei mesi scorsi.»

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Il Nucleo Investigativo Ripartimentale e la Stazione Forestale di Santadi, sulla base di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Cagliari, il 7 e l’8 ottobre hanno sequestrato un’intera officina meccanica nel comune di Santadi.

Il titolare, 60 anni, deferito all’Autorità giudiziaria per diverse violazioni alla normativa ambientale, nel corso degli anni ha realizzato, nelle aree pertinenziali dell’officina, una vera e propria discarica abusiva, nella quale ha accumulato indistintamente autoveicoli fuori uso, componenti di veicolo di ogni genere quali filtri esausti, parti di motore, organi di trasmissione, assali, sedili, parti interne e di carrozzeria, ecc.

Saturato lo spazio interno, il titolare aveva adibito a deposito di mezzi fuori uso e rifiuti, anche la strada di accesso all’attività. Sul suolo sono stati rinvenuti evidenti segni di percolamento di olio esausto di vario genere, prodotti particolarmente inquinanti per le falde acquifere.

L’artigiano si dedicava metodicamente anche allo smontaggio di pezzi meccanici dai veicoli fuori uso. Un intero capannone era adibito a deposito di migliaia di componenti di autoveicolo e mezzi agricoli.

Il titolare dovrà provvedere a sue spese allo smaltimento dei rifiuti e alla bonifica dell’intero sito.

L’assessore della Difesa dell’Ambiente dott. Gianni Lampis ed il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, dott. Antonio Casula hanno espresso il più vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal personale dell’Ispettorato forestale di Iglesias e per il risultato raggiunto.

I reati ambientali prevedono: per discarica non autorizzata rifiuti pericolosi, l’arresto da uno a tre anni e un’ammenda da 5.200 a 52.000 euro, nonché la confisca dell’area in caso di condanna.

La gestione illecita di rifiuti pericolosi, l’arresto da sei mesi a due anni e un’ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro.

 

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Nei giorni scorsi, hanno preso avvio, a Sant’Antioco, i lavori nella scuola secondaria di primo grado “Enrico Fermi” (zona detta “Monte Cresia”), principalmente incentrate sull’efficientamento energetico: sono previste una nuova copertura, la sostituzione della caldaia tradizionale a gasolio con una pompa di calore per la climatizzazione invernale ed estiva nella palestra e nella mensa, l’installazione dell’impianto fotovoltaico in autoconsumo e relativo sistema di accumulo, la sostituzione sia degli infissi esterni della palestra, sia dell’attuale impianto per la produzione dell’acqua calda sanitaria.

«Quello sulle scuole cittadine è il più grande investimento mai realizzato, dato che parliamo di un programma totale che prevede una spesa complessiva di circa 7 milioni di eurocommenta l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garauquanto alle lavorazioni alla Fermi, vanno sottolineati diversi punti: in primis, l’installazione dell’impianto fotovoltaico che, oltre a produrre effetti positivi in termini ambientali, renderà la scuola autosufficiente. A questo si aggiunge un nuovo impianto di climatizzazione, eliminando la vecchia e inquinante caldaia a gasolio, nonché la coibentazione della copertura, realizzata con materiali ecosostenibili ad elevate prestazioni termoisolanti, insieme a un nuovo manto di copertura su tutta la superficie del plesso scolastico con lamiere grecate che saranno anche la base per l’installazione dell’impianto fotovoltaico. Infine, di non poco conto, la posa di nuovi infissi nella palestra».

«Stiamo procedendo spediti verso il raggiungimento di uno degli obiettivi che ci siamo posti a inizio mandato ha aggiunto il sindaco, Ignazio Locci mettere mano su tutti gli edifici scolastici cittadini, adeguandoli agli standard richiesti, sia in termini di risparmio energetico, sia di sicurezza. Dopo i recenti lavori di efficientamento nella scuola di “via Virgilio”, in quella di “via Manno” (nuova copertura e coibentazione) e nella primaria di “via Bologna” (conclusione palestra, nuova copertura e ulteriori lavorazioni non meno importanti, giunti ormai a conclusione), ci concentriamo sulla Fermi e sempre con lo scopo di migliorare tutte le scuola antiochensi, mettendo i nostri ragazzi nelle condizioni di frequentare istituti funzionali, sicuri e al passo coi tempi».

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Da martedì 20 ottobre, a Carbonia, verranno incrementati gli orari e la frequenza settimanale di apertura del Front Office dell’Ufficio Tributi-Sportello TARI, da una a due volte alla settimana, il martedì e il giovedì.

Di seguito pubblichiamo i nuovi giorni e orari di apertura:
– ogni martedì dalle ore 10.00 alle ore 13.30;
– ogni giovedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 (a partire dal 20 ottobre 2020).

La decisione di raddoppiare i giorni di apertura e aumentare le fasce orarie del Fronte Office dell’Ufficio Tributi nasce dall’esigenza di dare risposta alle numerose richieste della cittadinanza, evitando la formazione di assembramenti e garantendo il rispetto delle distanze interpersonali, così come previsto dalle raccomandazioni dei DPCM varati in tema di prevenzione e contrasto del Covid-19.

I cittadini, in rispetto alle norme anti Covid-19, per accedere al Front Office dovranno essere muniti di apposita mascherina.

Il Front Office è ubicato nell’edificio comunale, con ingresso sotto i portici in piazza Roma.

Il personale dello Sportello TARI è raggiungibile telefonicamente e via mail: 0781.694275/2767280/242:
lmassa@comune.carbonia.ca.itemonni@comune.carbonia.ca.itsmereu@comune.carbonia.ca.itmibba@comune.carboni.ca.itggarau@comune.carbonia.ca.it.

Per i casi urgenti è possibile concordare un appuntamento.

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Il ministero della Giustizia ha indetto un concorso pubblico per il reclutamento di 976 allievi agenti del Corpo di Polizia penitenziaria, di cui 732 uomini e 244 donne. I requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al concorso sono i seguenti: diploma; cittadinanza italiana; godimento dei diritti civili e politici; possesso delle qualità morali e di condotta; efficienza fisica e idoneità fisica, psichica e attitudinale al servizio, etc. Il concorso si svolgerà secondo diverse fasi: una prova scritta d’esame; accertamento dell’efficienza fisica; accertamenti psico-fisici e accertamenti attitudinali. La prova scritta consiste in una serie di domande a risposta sintetica o a scelta multipla, vertenti su argomenti di cultura generale e su materie oggetto dei programmi della scuola dell’obbligo. Dopo aver superato la prova scritta, i candidati saranno sottoposti alle altre prove, consistenti nell’accertamento dell’efficienza fisica, attraverso il superamento di diversi esercizi ginnici (corsa, salto in alto, piegamenti sulle braccia…); accertamenti psico-fisici e attitudinali, che comprendono una serie di test sia collettivi sia individuali e un colloquio, che servono ad accertare la predisposizione dei candidati allo svolgimento dei compiti correlati con l’attività del ruolo da svolgere.
Nella domanda di partecipazione i candidati devono dichiarare: nome e cognome; data, luogo di nascita e codice fiscale; la cittadinanza italiana; la residenza, il recapito e l’indirizzo di posta elettronica per le comunicazioni relative al concorso; l’iscrizione alle liste elettorali; di non avere a proprio carico condanne penali; il possesso del titolo di studio; l’eventuale possesso di titoli di preferenza, etc. La domanda di partecipazione al concorso deve essere presentata entro il 12 novembre 2020.
Per scaricare il bando completo…

L’articolo completo è consultablle nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_giustizia_10_20.html .