4 August, 2024
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La carta prepagata Postepay diventa completamente digitale e da oggi è disponibile anche nel Sud Sardegna: si può richiedere in maniera semplice e veloce dal proprio smartphone o tablet grazie all’App Postepay, e permette di usufruire delle principali funzionalità delle carte prepagate di PostePay. Perfetta per un mondo che accelera la sua corsa verso un futuro senza contanti e sempre più digitale, la nuova Postepay Digital, infatti, consente di effettuare pagamenti online e ricariche ed usufruire di tutti i servizi disponibili nell’App Postepay (come il pagamento dei trasporti o la possibilità di dividere le spese con gli amici grazie al “p2p”); permette inoltre di pagare inquadrando un codice QR nei negozi convenzionati o con Google Pay per i possessori di uno smartphone Android abilitato.
Nel Sud Sardegna ad oggi sono oltre 106mila i titolari di carte Postepay. È possibile “evolvere” la Postepay Digital richiedendo un codice IBAN per effettuare e ricevere bonifici, accreditare lo stipendio o domiciliare le utenze. Se si sceglie di evolvere la Carta associando l’IBAN si avrà anche l’opportunità di richiedere una carta fisica, che consentirà di prelevare contante da qualsiasi sportello automatico ATM e di pagare in tutti i negozi convenzionati con il circuito Mastercard.
Le spese di emissione della Postepay Digital e il primo canone annuo sono gratuiti per tutto il 2020.
Tutte le “evoluzioni” della Postepay Digital (il passaggio da carta digitale senza IBAN a carta digitale con IBAN e il passaggio da carta digitale con IBAN a carta fisica) possono essere richieste anche dopo l’attivazione della Carta.
Per maggiori informazioni sulle caratteristiche e sui costi di Postepay Digital, delle altre carte Postepay e di tutti gli altri prodotti e servizi offerti da Poste Italiane è possibile consultare il sito www.postepay.it .

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«La Commissione Autonomia ha approvato definitivamente questa mattina la legge di riforma degli Enti locali della Sardegna. Manca ora un ultimo passaggio, quello nell’aula del Consiglio regionale, per dare il via libera finale alla normativa che delinea il nuovo assetto degli enti territoriali della nostra Regione. Posso dire con certezza che si tratta di un momento storico eccezionale perché permette di andare verso una riorganizzazione degli Enti locali più equilibrata e più funzionale alle esigenze della Sardegna e dei sardi. Viene istituita la città metropolitana di Sassari e le nuove province della Gallura, del Sulcis, dell’Ogliastra e del Medio Campidano e cambia anche la città metropolitana di Cagliari che passa da 17 a 72 comuni.»

È quanto afferma in una nota Antonello Peru, primo firmatario e relatore del testo di legge approvato questa mattina dalla Commissione.

«È stato un percorso in alcuni momenti non semplice ma di certo anche ricco di soddisfazione per chi come me ha da subito creduto con convinzione nell’esigenza di portare avanti questa riformaha aggiunto Antonello Peru -. Nasce un nuovo modello che vede due poli, uno al Nord e uno al Sud dell’isola che potranno programmare interventi infrastrutturali per unire i diversi territori e portare avanti progetti di area vasta. Ma la riforma favorisce anche l’unione delle province e, dunque, anche la creazione di altri due poli, uno che mette insieme le province dell’Est della Sardegna e l’altro quelle dell’Ovest. Come ho detto più volte in queste settimane a questa riforma dovrà poi seguire una seconda fase nella quale dovranno essere riassegnate le funzioni agli enti intermedi, garantendo così più efficienza nell’erogazione dei servizi alle nostre comunità. Ma c’è ancora di più, si deve andare verso un’organizzazione complessiva della Regione in senso federalistico per consentire una sempre maggiore autonoma capacità progettuale alle singole aree della Sardegna. I territori e le comunità devono diventare il motore dello sviluppo e del benessere della Regione.»

«E, infine, due parole sul Nord Sardegnaha concluso Antonello Peru -. Sono tra quelli che nel 2016 dissero con forza e decisione che serviva una riforma più equilibrata con l’istituzione di due città metropolitane. Dopo 4 anni non posso che essere emozionato ed orgoglioso nel vedere arrivare a compimento una legge di cui sono primo firmatario e relatore, e che finalmente pone rimedio a quella riforma a mio avviso sbagliata.»

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«Il Governo si è impegnato ad adottare misure urgenti per superare la situazione debitoria di migliaia di imprese agricole sarde. Dobbiamo garantire la continuità delle aziende, la tutela dei lavoratori occupati e del patrimonio produttivo della Sardegna.»

Lo scrive, in una nota, Pino Cabras, deputato del Movimento 5 Stelle.

«La Camera ha approvato l’ordine del giorno che ho presentato a sostegno della battaglia con cui vogliamo salvare migliaia di imprese agricole e famiglie sarde sovraindebitate, le quali subiscono, ora con maggiore pericolo, gli effetti di una vicenda kafkiana di trent’anni faaggiunge Pino Cabras -. L’ordine del giorno impegna il Governo ad adottare misure urgenti e a istituire un commissario ad acta per risolvere le situazioni debitorie gravanti sulle aziende sarde originate dalle agevolazioni regionali previste dalla legge regionale 44/1988, poi dichiarate illegittime dalla decisione 971612/CE della Commissione europea il 16 aprile 1997 perché entro la soglia del “de minimis”.»

«Le banchesi legge nell’ordine del giorno approvatohanno ricevuto in anticipo, in conto interessi, a tassi elevatissimi, somme molto superiori a quanto hanno erogato in conto capitale ai mutuatari; ciononostante hanno disposto azioni esecutive e collocato sul mercato i crediti con le aziende confiscate e gli ulteriori beni a garanzia.»

Inoltre, «le banche e i soggetti cessionari valutano tali crediti come Non Performing Loans», ovvero come crediti deteriorati «di cui liberarsi subito, facendo cassa, non considerando né il valore reale delle imprese né le ricadute sociali, cosa tanto più grave perché si tratta di un patrimonio identitario che rappresenta la storia, la tradizione e la civiltà dell’isola».

«È quanto mai urgenteprosegue Pino Cabras – sospendere i giudizi pendenti e l’avvio di nuovi giudizi, le procedure di riscossione e recupero, nonché le esecuzioni forzose nei confronti delle aziende agricole in contenzioso con gli istituti di credito, anche in considerazione del permanere della fase di emergenza.»

«Questa settimanaconclude Pino Cabrasincontrerò diversi rappresentanti del Governo per ragionare insieme sugli atti che serviranno ad attuare gli impegni presi.»

Il sindaco Laura Cappelli ha annunciato alcuni minuti fa che è stato accertato 1 nuovo caso di Coronavirus a Buggerru.
«Vi comunico che sto attendendo l’ufficialità, ma ho appena avuto notizia della presenza di un caso di contagio da Covid–19 nel nostro Comune. Si tratta di un tampone effettuato in data 9 ottobre. La persona interessata è in autoisolamento volontario insieme alla famiglia.»
Antonio Caria

È stato accertato 1 nuovo caso di Coronavirus a Carbonia. Lo ha comunicato stamane il sindaco, Paola Massidda.

“Cari concittadini, purtroppo devo comunicarvi la presenza di un nuovo caso di Coronavirus a Carbonia, che riguarda una persona appartenente a una fascia d’età avanzata, per cui molto debole e sensibile.
L’ATS ha provveduto a disporre la quarantena per le persone con cui è entrato in contatto.
L’auspicio è che possa guarire quanto prima, tornando così alla vita di tutti i giorni.”

“Tengo a precisare – ha concluso Paola Massidda – che la situazione nella nostra città è sotto controllo, invito quindi tutti i nostri concittadini a mantenere la calma, ad indossare la mascherina, a mantenere la distanza interpersonale e a scaricare l’App Immuni.”

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Sabato 10 ottobre, il “Carbonia Film Festival Cinema-Lavoro-Migrazione”, ha proposto al pubblico in sala e a quello in streaming, il film italiano “Rosa pietra stella” del regista Marcello Sannino, proiettato la prima volta lo scorso 27 agosto.

Il film racconta la storia di una giovane donna, Carmela, che vorrebbe una vita diversa da quella che vive, pressata dalla madre e dalla sorella e madre di una bambina finisce per mettersi in affari poco leciti pur di assicurare un futuro alla figlia. Una vita in cerca di un equilibrio da parte di una donna forte ma anche molto sensibile.

In sala il regista Marcello Sannino che abbiamo intervistato.

Nadia Pische

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10224213725838771

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Venerdì 9 ottobre il “Carbonia Film Festival Cinema-Lavoro-Migrazioni”, ha ospitato fuori concorso, in una delle serate più attese, “Assandira”, film di Salvatore Mereu, vincitore di numerosi premi. Il regista era presente in sala con due degli attori protagonisti, Corrado Giannetti e Marco Zucca.

Assandira è il nome dell’agriturismo nel bosco che nasce per volontà del figlio e della nuora di Costantino, un pastore sardo non molto contento di questo progetto. Dopo poco tempo però un incendio distrugge tutto e nel rogo il figlio perde la vita ed il padre sarà distrutto dal rimorso di non essere riuscito a salvare il figlio. Intorno tanti altri fatti che danno al film corpo ed importanza nel racconto della splendida terra sarda. Un rapporto complicato tra padre e figlio che hanno una prospettiva del vivere la vita molto differente e quasi opposta.

Un film italiano del 2020 che ha ricevuto grandi applausi in una sala gremita di gente ma rispettosa delle norme anti Covid-19.

Di seguito l’intervista con il regista del film, Salvatore Mereu.

Nadia Pische

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10224213471912423

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Sarà visitabile fino al 15 novembre la mostra “Minatori e Miniere tra lampade e sottosuolo. B’at zente asut’e terra cada die traballande”. Frammenti di storia mineraria attraverso il linguaggio filatelico, mostra filatelica internazionale dedicata ai minatori.
La mostra, inaugurata il 26 settembre scorso in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, è stata allestita, curata da Graziano Lebiu ed è visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle ore 17.00.
L’esposizione consiste in duecento pezzi tra francobolli, buste e cartoline legate alla tematica del lavoro in miniera. La gravosità del lavoro nelle miniere diventa in filatelia un’opportunità culturale capace di rappresentare intere generazioni industriali e operaie all’interno della comunità e i loro territori. Imparare per la vita era una necessità: tramandare le conoscenze di padre in figlio, da minatore anziano a nuovo assunto, faceva la differenza tra la vita e la morte. Il filo conduttore tra i francobolli dedicati ai minatori e alle miniere, alle loro realtà e all’immaginario collettivo rispetto alle condizioni del lavoro nel sottosuolo, risiede nell’identità della miniera quale luogo di aggregazione talmente unico da marchiare profondamente lo sviluppo non solo del minatore e della sua famiglia, non solo dell’industria e dei suoi piani aziendali, ma delle società e delle nazioni che ospitavano l’intera filiera produttiva. La collezione stessa è una testimonianza della vita vissuta attraverso la luce di una lampada, quale compagna inseparabile: un raggio di sole artificiale che ha scandito turni e ore di lavoro. Una testimonianza che diventa veicolo di conoscenza e coscienza del passato per le nuove generazioni, così lontane da questi modelli di vita.
La mostra filatelica è ad ingresso gratuito.

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«La Regione Sardegna attraverso la legge 22 del 23 luglio 2020 ha voluto dare sostegno a tutti i comparti messi in ginocchio dall’emergenza Covid-19. Il nostro gruppo ha appoggiato e voluto fortemente l’inserimento in legge dei contributi a favore delle imprese operanti nel settore delle tonnare, un settore che riveste un’importanza strategica per il nostro territorio e per la Sardegna tutta.»
Lo scrive, in una nota, Michele Ennas, consigliere regionale del gruppo Lega Sardegna.
«L’oro rosso di Sardegna non è, infatti, solo un vanto ma rappresenta anche uno sbocco occupazionale importanteconclude Michele Ennas -. Assieme agli altri importanti settori coinvolti dal bando, era doveroso sostenere questo comparto in un momento di così grave difficoltà per tutte le imprese.»

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L’on. Carla Cuccu, consigliera regionale e segretaria della commissione Sanità e Politiche sociali del Movimento Cinque Stelle, ha presentato una nuova interrogazione al governatore, Christian Solinas, e all’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, sulla condizione dei servizi sanitari a Calasetta, dove attualmente sono in servizio due medici e un sostituto pediatra. 

«Sono molto preoccupata per queste gravi carenze – ha dichiarato Carla Cuccu -. Una serie di problematiche già segnalate dalla sindaca, Claudia Mura, che ha già manifestato a chi di dovere le lamentele e le perplessità dei cittadini. Il pericolo è quello di vedere, ancora una volta, depotenziati o addirittura chiusi, i servizi essenziali per il territorio del Sulcis Iglesiente.»

A pagarne le conseguenze sarebbe, soprattutto, la fascia più debole della popolazione: bambini e anziani. «Chiedo al presidente Solinas e all’assessore Nieddu – ha concluso Carla Cuccu – che vengano immediatamente nominati un medico di medicina generale e un pediatra e, così come proposto dalla stessa prima cittadina, di effettuare, a rotazione, la sperimentazione di un servizio territoriale infermieristico nei Comuni del Sulcis Iglesiente per garantire la riapertura delle sale prelievi e degli ambulatori per le prestazioni specialistiche.»