4 August, 2024
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Seconda trasferta stagionale per la Monteponi, nella terza di andata del girone A del campionato di Prom0zione regionale, sul campo del La Palma Monte Urpinu. Si tratta già di un testa-coda, considerato che la squadra di Alessandro Cuccu comanda la classifica a punteggio pieno insieme al Gonnosfanadiga e al Tortolì, dopo le vittorie ottenute con Arborea e Pro Sigma, mentre la squadra cagliaritana è ancora a secco di punti, avendo perso prima in casa con la Villacidrese, poi sul campo dell’Andromeda, a Siurgus Donigala. A guidare la Monteponi all’assalto del Palma Monte Urpinu, ci sarà il bomber Samuele Curreli, autore di 3 goal nelle prime due giornate e già solitario in testa alla classifica dei cannonieri.

La capolista Gonnosfanadiga testa oggi le potenzialità del Cortoghiana. La squadra di Fabio Piras ha esordito alla grande, superando 3 a 0 la Paulese, dopo esseere stata bloccata dall’emergenza sanitaria nella prima giornata. Il Villamassargia, viceversa, cerca i primi unti nella partita casalinga con l’altra capolista Tortolì, dopo l’amaro ko subito sul campo dell’Atletico Cagliari, dov’è s’è fatto rimontare due goal.

Completano il programma della terza giornata, le partite Arborea-Seulo 2010, Paulese-Villasimius, Pro Sigma-Orrolese, Tharros-Atletico Cagliari, Tonara-Selargius e, infine, Villacidrese-Andromeda.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, l’Atletico Narcao ospita la vicecapolista Fermassenti, in un derby molto atteso e dall’esito assolutamente imprevedibile. La squadra di casa, arriva dalla vittoria di misura sulla Gialeto 1909, dopo aver salto il derby d’esordio a Villaperuccio per l’emergenza sanitaria; la Fermassenti ha esordito pareggiando 1 a 1. Serramanna con la Gialeto 1909 ed ha poi rifilato una “manita”, 5 a 1, al Calcio Capoterra.

Altro derby del Sulcis a Calasetta, tra l’Antiochense 2013 e l’Atletico Villaperuccio. La squadra di casa arriva dalla sconfitta di misura subita a Pula, 2 a 1, dopo la vittoria all’esordio sula Virtus Villamar, 2 a 0, mentre l’Atletico Villaperuccio ha colto il primo punto a Villamar, 1 a 1, dopo aver saltato il derby casalingo con l’Atletico Narcao per l’indisponibilità del campo di Villaperuccio, chiuso per Coronavirus.

Completano il programma della terza giornata, le partite Calcio Capoterra-Oristanse, Don Bosco Fortitudo-Isili, Gialeto 1909-Libertas Barumini, Gioventù Sportiva Sanlurese-Freccia Parte Montis, Nuova San Marco-Francesco Bellu, Santa Giusta Calcio-Virtus Villamar e, infine, Virtus San Sperate 2002-Pula.

Nella foto di copertina, Fabio Piras, allenatore del Cortoghiana.

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L’Amministrazione comunale di Carbonia ha avviato un processo di riordino delle aree PIP, il Piano di Insediamenti Produttivi di via Nazionale. Recentemente ha individuato nuove aree per l’ampliamento dell’importante strumento di sviluppo per il tessuto artigianale cittadino, ma sono diverse le aree del primo Piano non ancora utilizzate a distanza di alcuni lustri, ed ora l’Amministrazione cerca di fare chiarezza, per capire se gli assegnatari intendano avviare o meno le loro imprese artigiane. Su queste problematiche, abbiamo intervistato l’assessore dell’Urbanistica del comune di Carbonia, l’ingegner Luca Caschili.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10224201014961007

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Volge al termine l’edizione 2020 del Carbonia Film Festival, che in un anno così complicato non ha rinunciato ad offrire una selezione di livello affiancando la programmazione in streaming a quella cittadina, con la possibilità di mostrare gratuitamente i film in tutta Italia tramite la piattaforma streaming.

Spazio anche al teatro, domenica alle ore 16.00, quando al Cine-Teatro Centrale andrà in scena Oltre il velo di e con Preziosa Salatino, cofondatrice del Teatro Atlante di Palermo che tuttora dirige. Il suo spettacolo, basato su storie vere, nasce per dare continuità ai laboratori teatrali condotti nell’ambito del progetto “OLTRE L’ORIZZONTE – Contro narrazioni dai margini al centro”, con giovani musulmani di seconda generazione. Attraverso le loro testimonianze, Preziosa Salatino prova a mettere ordine fra i tanti pregiudizi legati a questo tema, come religione, velo e patriarcato.

Nell’attesa di scoprire i film vincitori, per la giornata odierna, domenica 11 ottobre, il focus è dedicato al territorio con il consolidato appuntamento “Spazio Sardegna” (ore 18.30, Cine-Teatro Centrale), durante il quale verranno proiettati Padenti di Marco Antonio Pani, documentario girato nella foresta di sughero di Is Pranus che osserva il duro lavoro di estrazione del sughero e il rispetto del territorio da parte degli uomini che ci lavorano; Progresso Renaissance di Marta Anatra, film ambientato in un tempo non definito a Portovesme che osserva, alternando immagini d’archivio, il racconto di una generazione che ha attraversato l’era industriale dalla nascita al suo declino; Inferru di Daniele Atzeni, che racconta il mondo delle miniere attraverso il monologo di un minatore tra passato, presente e futuro. I registi dei tre film saranno in sala per dialogare con il pubblico del festival.

La serata si concluderà con la premiazione dei film vincitori, intorno alle 19.30.

 

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10224196752254442

Non c’è solo il Covid-19 per il Servizio sanitario della Sardegna. L’emergenza pandemica, purtroppo, ha provocato disagi tra tantissimi pazienti affetti da altre patologie, anche molto gravi, allungando ulteriormente le liste d’attesa, ma non ha scalfito la professionalità di tanti operatori che continuano a lavorare tra mille difficoltà, con risultati spesso di assoluta eccellenza. Ieri abbiamo raccolto una testimonianza molto significativa, quella di un paziente oncologico, Giorgio Capiali, di Carbonia. A distanza di 15 anni da un primo intervento per l’asportazione di un tumore allo stomaco cui si è sottoposto all’ospedale San Raffaele di Milano, affetto da un nuovo tumore tra testa e collo, è stato nuovamente operato, questa volta all’ospedale Businco di Cagliari, in piena emergenza pandemica.
Vediamo l’intervista con Giorgio Capiali.

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E’ stato riscontrato 1 nuovo caso di positività al Covid-19 a Carloforte, si tratta di un marittimo rientrato a casa dopo un imbarco all’estero che ha manifestato sintomi riconducibili al Covid-19 e che, una volta eseguito il tampone, è risultato positivo. Le sue condizioni di salute attualmente sono buone e si trova in quarantena insieme alla sua famiglia. Lo ha comunicato il sindaco Salvatore Puggioni.

«L’ATS ha avviato la mappatura dei contatti per l’effettuazione dei relativi tamponi – ha aggiunto il sindaco di Carloforte la situazione è sotto controllo ma vi esorto a non abbassare la guardia. In particolare, mi rivolgo a quelle persone che per ragioni di lavoro sono costrette a viaggiare. Stesso appello rivolgo a tutti i nostri marittimi o concittadini che risiedono all’estero, in paesi dove il rischio epidemiologico è più elevato, a sottoporsi a tampone, anche se rientrano da paesi nei quali questa procedura non è obbligatoria.»

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La Assl di Carbonia ha la necessità di formare un elenco di personale dipendente appartenente al profilo professionale Infermiere cat. D per assicurare i turni del 118 aziendale con sede a Carbonia.
I candidati possono presentare domanda secondo lo schema allegato 7_64_20200911130918, entro e non oltre il 18 settembre 2020 secondo le seguenti modalità:
– tramite raccomandata al seguente indirizzo: ASSL Carbonia, Via Dalmazia 83 – 09013 Carbonia, per la quale, quanto alla data di presentazione, farà fede il timbro postale;
– tramite utilizzo della posta elettronica staffsps.carbonia@atssardegna.it .

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Dei 124 nuovi casi di positività al Covid-19 riscontrati nelle ultime 24 ore in Sardegna, ben 54 sono localizzati nella provincia del Sud Sardegna. E’ un dato preoccupante, che deve indurre tutti ad una profonda riflessione sulla necessità di rispettare rigorosamente le prescrizioni tese al contrasto ed alla prevenzione. E’ un dato che deve indurre anche a serene riflessioni su quanto fin qui fatto dalle strutture sanitarie, in attuazione delle disposizioni dei vertici, anche politici, per capire se si stia facendo tutto il possibile per frenare la diffusione del Covid-19.

La prevenzione è fondamentale ed oltre alle misure ben note, utilizzo delle mascherine protettive, distanziamento fisico e lavaggio frequente delle mani, è fondamentale l’esecuzione di un sempre numero maggiore di tamponi, il cui esito deve essere reso noto in tempi quanto più possibile brevi. Questi tempi, purtroppo, come lamentano quotidianamente i Sindaci, non sono brevi e, nel Sulcis Iglesiente, resta inspiegabile che non sia ancora operativa la processazione dei tamponi nel laboratorio di Analisi dell’ospedale Sirai di Carbonia, e che si continui a trasferire i tamponi al Policlinico Duilio Casula di Monserrato, dove vengono processati fino a 2.000 tamponi al giorno, in tempi comunque sempre abbondantemente inferiori alle 24 ore. Perché l’ATS comunica l’esito dei tamponi ai Sindaci in tempi abbondantemente più lunghi, anche dopo 3-4 giorni? Lo chiedono ripetutamente i Sindaci, finora non hanno avuto risposte convincenti.

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Sono 124 i nuovi casi positivi al Covid-19 riscontrati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 1.619 i tamponi eseguiti. Salgono a 4.866 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Dei 124 nuovi casi, 96 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 28 da sospetto diagnostico. Resta invariato il numero delle vittime, 161.
In totale sono stati eseguiti 210.707 tamponi. Sono invece 140 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+7 rispetto al dato di ieri), 25 (+2) sono i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 2.506. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 2.011 (+22) pazienti guariti, più altri 23 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 4.866 casi positivi complessivamente accertati, 763 (+19) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 577 (+54) nel Sud Sardegna, 390 (+22) a Oristano, 703 a Nuoro, 2.433 (+29) a Sassari.

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I “nodi” della Sanità sono “arrivati al pettine”. Naturalmente il pettine è il Coronavirus.
Su di lui si stanno infrangendo le “distorsioni ottiche” che hanno fatto dirottare il Sistema Pubblico dalla via tracciata dallalegge di Riforma Sanitaria n. 833/78.
Il dirottamento avvenne a metà degli anni ’90, quando dagli apparati burocratici dei Ministeri emerse un’idea innovativa: trasformare le ASL pubbliche in Aziende di tipo privato. Bisognava che i sistemi di amministrazione assomigliassero a quelli delle Aziende lombarde, che erano divenute il motore economico dell’Europa. L’idea era semplice: espellere i Consigli di Amministrazione delle ASL ed affidare tutto ad un Manager con pieni poteri. Fino ad allora i “Consigli di Amministrazione delle ASL” erano costituiti da delegati dei Sindaci del territorio.
Fino a quel momento la ASL Carbonia Iglesias (17) aveva avuto molta creatività e risultati concreti.
– Era stato rimesso in funzione l’Ospedale “Crobu” ed erano stati istituite la “Chirurgia pediatrica”, la “Otorinolaringoiatria” e la “Oculistica”.
– Il nuovo Ospedale Santa Barbara era stato dotato di una forte Chirurgia generale con un reparto di Anestesia e Rianimazione; erano stati inoltre istituiti i Servizi di Cardiologa, Dialisi, Diabetologia e di Endoscopia digestiva.
– Al “Sirai” di Carbonia erano state istituite la Cardiologia, l’Urologia, e la Dialisi. Inoltre, erano stati attrezzati un efficientissimo reparto di Anestesia e Rianimazione, un Centro Trasfusionale autonomo, una sezione di Pneumologia e un Servizio di Medicina nucleare.
– Era stato sviluppato e portato a realizzazione il progetto della nuova Psichiatria. Inoltre, era stato costruito un edificio isolato per Malattie infettive, dotato di sistemi anti-diffusione di contagio avveniristici.
– L’amministrazione venne situata in una sede più ampia nel centro città.
– Nel territorio fiorirono i Consultori per l’utenza femminile, e a Carloforte venne istituito il Pronto soccorso.
– Vennero istituiti i Centri Dialisi territoriali di Buggerru e Carloforte.
– Di pari passo si procedette all’assunzione di Medici, Infermieri, Tecnici, Amministrativi ed Ingegneri.
Gli ultimi amministratori di quell’epoca felice furono il geometra Antonello Vargiu ed il dottor Tullio Pistis.
Poi iniziò la “distorsione ottica” del mondo reale, indotta dalle nuove teorie di gestione sanitaria.
Dal Continente arrivarono, ad innovare, intelligentissimi “bocconiani” che decretarono la fine dei Consigli di Amministrazione delle ASL.
Iniziò l’era del potere concentrato in un “uomo solo al comando”.
Tutto il personale dipendente venne appositamente addestrato a pensare in un modo diverso.
La prima lezione di quei professori cominciò così: «Conoscete la storia del dentifricio Colgate? E’ questa: la grande azienda aveva conquistato il mercato di tutto il mondo e non sapeva cosa fare per espandere ulteriormente il mercato di dentifricio. Un cameriere che serviva il caffè buttò lì quest’idea: fate il buco più grande».
In effetti, fino ad allora, il tubo da cui si spremeva la pasta dentifricia aveva all’uscita un piccolo pertugio di 2 mm. Dietro quel consiglio il pertugio venne ampliato fino al diametro di 6 mm. Ogni volta che si spremeva usciva il triplo della pasta dentifricia necessaria e l’eccesso andava sprecato.
Il consumo del prodotto e le vendite aumentarono di tre volte e l’Azienda si arricchì ulteriormente.
La morale del docente era: «Trovate qualunque via pur di incassare di più». Questo obiettivo fu la conseguenza di un’altra innovazione: oltre ai “Manager” e alla “Aziendalizzazione” delle ASL, erano stati introdotti i DRG. Cosa sono? Sono un sistema contabile per quantificare il valore di ogni singola prestazione sanitaria. Chi sapeva usare con destrezza i DRG, poteva aumentare gli incassi dell’Azienda. Si creava così un automatismo di autofinanziamento basato sulla quantità di DRG prodotti, spendendo il meno possibile per produrli. Era stato inventato un prototipo contabile, capace, in teoria, di far funzionare l’Azienda in modo autonomo. Era qualcosa di simile al prototipo delle auto che viaggiano senza autista, o dell’aereo senza pilota. Lo scopo? Ridurre la spesa per gli stipendi di autisti e piloti d’aereo, senza modificare l’obiettivo del trasporto degli utenti da un punto all’altro. Ne derivò che certi servizi sanitari, invece che produrli, si potevano comprare da altri ospedali (cagliaritani) risparmiando sul personale, sui posti letto e sulle attrezzature. Così si svuotò progressivamente di significato il ricorso agli ospedali territoriali e iniziò la mobilità passiva della Sanità. Il bilancio della nostra Asl finì sempre più in rosso.
L’applicazione del nuovo meccanismo gestionale del Sistema Sanitario condusse alla rimozione del pilota umano (Sindaci) e all’affidamento della Sanità ad un Sistema senz’anima, funzionante con i riflessi meccanici di un algoritmo.
Il Coronavirus ci ha messi di fronte al crudo risultato di quella ideologia contabile applicata alla sanità Pubblica.
Il Sistema Sanitario Milanese è crollato al primo impatto. La percentuale di morti lombardi non è stata ancora superato neppure dal Brasile e dagli Stati Uniti.
L’ottima Sanità Privata Lombarda è, appunto, ottima per la cosa privata ma del tutto inadeguata a contenere l’impatto devastante di una pandemia. L’esperienza ci ha spiegato che chi non ha una buona Sanità pubblica, non si salva.
Noi non abbiamo ancora visto gli effetti del Coronavirus nel Sulcis Iglesiente, però vediamo quotidianamente il decadimento della Sanità Pubblica. L’unica che abbiamo.
Il sistema gestionale del “tubo di dentifricio” ha indotto una distorsione ottica del mondo reale e si è tradotto in un raggiro. La macchina sanitaria, privata dall’anima dell’Amministrazione territoriale, ha applicato un algoritmo rovinoso. Per raggiungere il fine contabile del bilancio ha provveduto a riequilibrare i conti con:
– La chiusura di reparti ospedalieri;
– La chiusura di Ospedali;
– Il mancato turn-over di personale qualificato andato in quiescenza;
– La riduzione dei posti letto ospedalieri da 700 circa a 180 circa;
– La mancata apertura delle Case della Salute;

Oggi il nodo più grosso che è arrivato al pettine del Coronavirus è: l’effetto dello “Esautoramento dei Sindaci dal controllo della Sanità”.
Questo è il guasto più grave della distorsione ottica insita nella “Aziendalizzazione della Sanità”.
Per effetto di ciò, stanno avvenendo fatti che sfuggono al controllo come:
– La scarsa efficienza dello strumento diagnostico di processazione dei tamponi, e l’immane lavoro di prevenzione affidato ad un manipolo di Medici e Assistenti Sanitari la cui dotazione di personale si può contare sulle dita di una mano. Purtroppo, laddove ci vorrebbe un esercito, siamo difesi da un plotone di ardimentosi, bravi ma pochissimi. Eppure, quell’apparato è fondamentale per tracciare l’avanzata capillare del virus nelle nostre case e nelle scuole;
– L’impotenza dei nostri rappresentanti politici alla Regione, a cui va comunque riconosciuto lo sforzo di opporsi alla carenza strumentale e personale del servizio;
– Il pubblico lamento del sindaco di Gonnesa che dice ai suoi cittadini “Dobbiamo fare da soli”. In queste parole c’è il senso di massimo abbandono di una comunità.
C’è solo una terapia per salvare la Sanità che ancora ci resta: ricostituire il Consiglio di Amministrazione delle ASL, formato dai Sindaci del territorio.

Mario Marroccu

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1 caso di positività al Coronavirus a San Giovanni Suergiu. Lo ha comunicato il sindaco, Elvira Usai.

«Ho appena ricevuto la comunicazione da parte del servizio igiene pubblica della Asl che a San Giovanni Suergiu abbiamo una persona positiva al Covid-19 ha scritto nella pagina Facebook istituzionale Elvira Usai -. L’Ats ha già messo in atto tutte le procedure per l’isolamento e il tracciamento delle persone che sono entrate a contatto con il positivo.»
«Si prega la cittadinanza, dunque, a mantenere fiducia e serenità, perché gli enti preposti stanno lavorando per la nostra salute e sicurezza. Si raccomanda ancora una volta senso di responsabilità per rispettare le regole sanitarie fondamentali e cioè l’utilizzo della mascherina nei luoghi chiusi e aperti, mantenere il distanziamento sociale e lavarsi o igienizzare spesso le mani. La situazione è sotto controllo e con la collaborazione e il buon senso di tutti potremo evitare altri contagi ha concluso Elvira Usai -. Un augurio alla persona positiva, affinché si negativizzi quanto prima. Grazie a tutti per la condivisione.»