4 August, 2024
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Il Governo, come previsto, ha approvato questa sera il decreto legge contenente le nuove misure di contrasto al contagio da Covid-19. Il testo integrale.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta Covid, nonché attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020.

Il testo proroga, al 31 gennaio 2021, le disposizioni già in vigore che prevedono la possibilità per il governo di adottare misure volte a contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del virus SARS-CoV-2. In relazione all’andamento epidemiologico e secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio effettivamente presente, tali misure potranno essere stabilite per specifiche parti o per tutto il territorio nazionale e per periodi predeterminati, ciascuno di durata non superiore a trenta giorni, comunque reiterabili e modificabili.

Nelle more dell’adozione del primo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (dpcm) successivo all’introduzione delle nuove norme, e comunque fino al 15 ottobre 2020, viene prorogata la vigenza del dpcm del 7 settembre 2020. Inoltre, si introduce l’obbligo di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, e si ampliano le circostanze che prevedono l’obbligo di indossarli. Dalla data di entrata in vigore del decreto-legge (il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale), i dispositivi di protezione individuale dovranno essere indossati non solo nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, come già in passato, ma più in generale nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e anche in tutti i luoghi all’aperto. Si fa eccezione a tali obblighi, sia in luogo chiuso che all’aperto, nei casi in cui, per le caratteristiche del luogo o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. Sono inoltre fatti salvi i protocolli e linee-guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali. Ciò significa che nei luoghi di lavoro continuano ad applicarsi le vigenti regole di sicurezza. Al contempo, sono fatte salve le linee guida per il consumo di cibi e bevande. Da tali obblighi restano esclusi i bambini di età inferiore ai sei anni, i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e coloro che per interagire con questi ultimi versino nella stessa incompatibilità. Inoltre, l’uso della mascherina non sarà obbligatorio durante lo svolgimento dell’attività sportiva.

Il decreto interviene anche sulla facoltà delle regioni di introdurre misure derogatorie rispetto a quelle previste a livello nazionale, nelle more dell’adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri. Si prevede che le regioni, nei limiti delle proprie competenze regionali e di quanto previsto dal decreto-legge n. 33 del 2020, possano introdurre temporaneamente misure maggiormente restrittive, ovvero, nei soli casi e nel rispetto dei criteri previsti dai dpcm, anche ampliative, introducendo in tale ultimo caso la previsione della necessaria “intesa” con il Ministro della salute.

Sempre ai fini del contenimento del contagio, previa valutazione dell’impatto ai sensi delle norme europee sulla privacy, si prevede l’interoperabilità dell’applicazione “Immuni” con le piattaforme che operano, con le medesime finalità, nel territorio dell’Unione europea e si estende il periodo di utilizzo dell’applicazione “Immuni”.

Il testo differisce, inoltre, al 31 ottobre 2020 i termini per l’invio delle domande relativi ai trattamenti di cassa integrazione ordinaria collegati all’emergenza Covid-19.

È infine prorogata al 31 dicembre 2020 l’operatività di specifiche disposizioni connesse all’emergenza Covid, in scadenza al 15 ottobre 2020.

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Ancora un caso di positività al Covid-19 è stato accertato a Gonnesa, è il 47° dallo scorso 11 settembre. Lo ha comunicato nella tarda serata il sindaco, Hansel Cristian Cabiddu.

«Cari concittadini e care concittadine, qualche istante fa Ats mi ha comunicato che un altro cittadino di Gonnesa è risultato positivo al Covid-19. La rete dei contatti è stata tracciata e ulteriori cittadini saranno sottoposti a tamponeha annunciato Hansel Cristian Cabiddu -. Contemporaneamente comunico che due nostri cittadini positivi sono finalmente e definitivamente guariti e possono tornare così alla vita di tutti i giorni. Ad oggi sono oltre 200 i tamponi eseguiti dei quali per 30 di essi si attende ancora l’esito probabilmente per la giornata di domani. I tanti negativi ai tamponi precedenti hanno già ultimato o stanno concludendo il periodo di quarantena rientrando progressivamente nella quotidianità. Gli esiti dei nuovi tamponi saranno determinanti per avere un quadro chiaro e definito sulla situazione attuale dei contagi in paese. È attraverso l’analisi di questi dati che sarà possibile valutare se alleggerire i provvedimenti restrittivi emessi ha concluso il sindaco di Gonnesa -. Sarà mia cura aggiornarvi costantemente.»

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Sono stati consegnati questa sera, nella cappella di Santa Barbara della chiesa medioevale di San Francesco, i Testimonium e le Torri ai pellegrini lombardi Solisca, Giovanni e Franco e al ligure di origine sarda Marco che hanno completato l’intera percorrenza del Cammino Minerario di Santa Barbara.

Particolarmente emozionante è stata la consegna delle premialità da parte di Andrea Tarozzi, responsabile amministrativo della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e figlio di Marco Tarozzi, un valoroso Capo Servizio delle nostre miniere e di Francesca Mocco, guida escursionistica e figlia di Ninni Mocco, uno dei volontari che con l’Associazione Pozzo Sella ha avuto il merito di contribuire all’individuazione del tracciato e alla progettazione del Cammino Minerario di Santa Barbara.

I figli della storia mineraria del territorio, oggi impegnati nella valorizzazione del patrimonio minerario e del culto per Santa Barbara per conservare e tramandare la memoria dei nostri padri; come il padre di Marco, il pellegrino ligure di origine sarda, che ha ricordato con emozione il caro padre, al quale ha dedicato il suo pellegrinaggio.

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«Sembrava una semplice e temporanea fermata produttiva quella discussa in sede di ministero dell’industria, circa 12 anni fa, seguita dallo spegnimento dei macchinari che dal 2 marzo 2009, vedono lo stabilimento fermo e oggetto di attenzioni Istituzionali, altalenanti e fino ad oggi inutili al riavvio della produzione. Possiamo sostenere, senza paura di smentita, che la fabbrica, è ancora chiusa a causa della più disarmante indifferenza da parte del Governo, anzi, dei Governi. Sono state sviluppate diverse ipotesi per rendere competitivo il processo produttivo di allumina, e seppure rinunciamo a far parte dei fautori di possibili scelte tecniche, piuttosto che di altre, rileviamo che fra tutte è dominante quella della non decisione, mantenendo ferma la prospettiva di ripresa produttiva e sociale, costituita dalle centinaia di lavoratori e lavoratrici, che troppo spesso sono stati male utilizzati e diabolicamente illusi.»

Lo scrivono, in una nota, Fabio Enne, segretario generale Confsafi Sardegna ed Enrico Atzei, segretario generale Fsca Chimici.

«Adesso il Governo in carica, sulla possibile soluzione tecnica e sull’utilizzo del gas, indispensabile al riavvio produttivo, prosegue nella sua negligente e sconcertante indecisione, ribaltando le proprie responsabilità verso la Regione Sarda, che a dire il vero, anch’essa non brilla di efficienzaaggiungono Fabio Enne ed Enrico Atzei -. In conclusione tutto si trasforma in una inefficienza vergognosa con Ie tanto promesse e attese autorizzazioni, ma, orfane nell’assunzione di responsabilità istituzionale, perpetrando nell’ennesimo tradimento verso le maestranze e dell’Economia Territoriale, perché, l’incapacità colpevole nei confronti dell’Industria è la stessa che ferma lo sviluppo anche in tutti gli altri settori del turismo, del commercio, nell’agricoltura e nei servizi. Confsafi Sardegna – concludono Fabio Enne ed Enrico Atzei -, si impegnerà a fermare questa assurda deriva.»

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Due casi di positività al Coronavirus sono stati accertati a Villaspeciosa. Ne ha dato comunicazione questa sera il sindaco, Gianluca Melis, con un post pubblicato sul suo profilo Facebook.

«Abbiamo ricevuto notizia di due persone positive, si tratta di persone che si trovavano in quarantena da qualche giorno. In ambo due i casi nessun sintomoscrive Gianluca Melis -. Ho già ricevuto messaggi relativi a uno dei due casi, posso dirvi che la sua vita e quella dei familiari, sino a ieri, corrispondeva a quanto prescritto da ATS, è stato fatto tutto secondo le regole. Da domani tutta la famiglia sarà in isolamento domiciliare. L’altro caso è una storia particolare fatta di tamponi persi, nuovi tamponi eseguiti comunque anche in questo caso la fortuna vuole che il nostro concittadino stia bene (penso solo un po’ annoiato a casa). La terza persona contagiata sta bene e in attesa di tampone con esito negativo.»
«Abbiamo ricevuto notizia di altre 8 persone in quarantena domiciliare in attesa di tampone o esito, anche in questo caso nulla da segnalare sotto l’aspetto sintomi, stanno tutti bene e tutti un po’ annoiati. Come vedete la situazione è abbastanza movimentata, ma posso dire anche sotto controlloconclude il sindaco di Villaspeciosa -. Solite frasi, ma ricordarle non guasta, distanza, mascherina e sanificazione continua. Buona serata a tutti.»

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Il Carbonia Film Festival ha aperto la sua seconda giornata con un film (quasi) tutto al femminile che affronta, solo apparentemente, il tema della prostituzione senza mai banalizzarlo: Working Girls, di cui Anne Paulicevich (autrice della sceneggiatura) firma la regia insieme a Fréderic Fonteyne. Sara Forestier, Annabelle Lengronne and Noémie Lvovsky vestono i panni di tre donne che vivono una doppia vita e che ogni mattina varcano i confini del Belgio per trasformarsi in Atena, Circe ed Hera, dame del sesso in un bordello. Il racconto del film, più che sulla loro professione, si focalizza però sulla loro quotidianità, sulla vita di queste tre “eroine del quotidiano”, senza mai giudicare. Una storia di vendetta al femminile raccontata con una certa dose di umorismo.

Il secondo film del Concorso Internazionale Lungometraggi per oggi è Europa, “Based on a true story” di Kivu Ruhorahoza, documentario ibrido che racconta di immigrazione e relazioni sullo sfondo della Brexit. La finzione narrativa lascia spazio a immagini reali di scontri e proteste nella capitale inglese, ricostruendo in maniera puntuale e dettagliata un quadro del clima politico e sociale della città.

Entrambi i film sono visibili a partire dalle 12.00 (e per 48 ore) sulla piattaforma online del festival, accompagnati dalle conversazioni con i registi.

Il programma invece degli eventi in città, per questa edizione ibrida che unisce eventi in presenza e proiezioni virtuali, si è aperto alle 18.00 al Cine-Teatro Centrale con il Concorso Internazionale Cortometraggi e la proiezione di: 3 Logical Exits di Mahdi Fleifel (Danimarca/Uk/Libano, 2020, 14’); South di Morgan Quaintance (Uk, 2020, 28′); The Blue Star di Valentin Noujaïm (Francia/Qatar/Libano, 2020, 17′); e Genius Loci di Adrien Mérigeau (Francia, 2019, 16′).

L’appuntamento serale è, infine, con un film fuori concorso: Spaccapietre di Gianluca e Massimiliano De Serio (ore 21.00, Cine-Teatro Centrale), la storia del rapporto intimo tra un padre e un figlio alimentato da una promessa impossibile, ovvero restituire al figlio la mamma che non c’è più. Presentato all’ultimo Festival di Venezia, il film interpretato da Salvatore Esposito è un’efficace riflessione sul mondo del caporalato che con coraggio racconta una realtà troppo spesso taciuta. Ad accompagnare il film, sarà presente in sala Gianluca De Serio. 

E’ stata inaugurata ieri, intanto, la mostra dell’illustratrice Sarah Mazzetti, nella sala mostre della Mediateca di viale Arsia. L’abbiamo intervistata.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10224174244451761

Backstage in Puglia del film SPACCAPIETRE: nel cast Salvatore Esposito, il Genny Savastano di ‘Gomorra’ Bari 1 giugno 2019
Al via le riprese a Bari del film ‘Spaccapietre’: nel cast Salvatore Esposito, il Genny Savastano di ‘Gomorra’
Girato fino al 6 luglio tra il capoluogo, Spinazzola e Pulsano, la pellicola di Gianluca e Massimiliano De Serio. Al centro delle riprese, le conseguenze per la morte di una bracciante.
Foto Kash Gabriele Torsello

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Crescono i casi positivi al Covid-19, 101, accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 2.056 i tamponi eseguiti.

Salgono a 4.481 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Dei 101 nuovi casi, 79 rilevati attraverso attività di screening e 22 da sospetto diagnostico. Si registrano tre nuovi decessi, due uomini, di 77 e 84 anni, e una donna di 90 anni, tutti residenti nel nord Sardegna. Le vittime sono salite a 160.

In totale sono stati eseguiti 204.430 tamponi.. Sono invece 128 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+3 rispetto al dato di ieri), mentre resta invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva: 19. Le persone in isolamento domiciliare sono 2.243. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.907 (+42) pazienti guariti, più altri 24 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 4.481 casi positivi complessivamente accertati, 684 (+15) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 499 (+14) nel Sud Sardegna, 346 (+4) a Oristano, 676 (+10) a Nuoro, 2.276 (+58) a Sassari.

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La carenza di personale sanitario negli ospedali sardi è il tema al centro dell’interrogazione presentata dalla consigliera regionale e segretaria della commissione Sanità e Politiche sociali del Movimento Cinque Stelle del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu, al presidente della Regione, Christian Solinas, e all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu.

Tra i reparti in maggior difficoltà, per via della mancanza di personale – sottolinea Carla Cuccu -, Anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore, Chirurgia generale, Ginecologia e ostretricia, Igiene e medicina preventiva, Malattie dell’apparato cardiovascolare, Malattie dell’apparato respiratorio, Malattie infettive e tropicali, Medicina di emergenza ed urgenza, Medicina interna, Microbiologia e virologia, Nefrologia, Neurologia, Neuropsichiatria infantile, Ortopedia e traumatologia, Patologia clinica e biochimica clinica, Pediatria, Psichiatria, Radiodiagnostica e Radioterapia.

«Non capisco il perché – spiega Carla Cuccu – la Regione non metta in atto le azioni le azioni necessarie per la formazione di medici specialisti. Leggiamo da più parti di carenze di personale medico e infermieristico nei vari presidi ospedalieri della Sardegna, con reparti ormai al collasso».

Il disagio è dovuto anche al fatto del ritardo di 12 mesi dell’anno accademico delle scuole di specializzazione. «Se si ha veramente a cuore la salute dei cittadini – conclude Carla Cuccu – si prenda in considerazione l’assegnazione di contratti aggiuntivi regionali di formazione specialistica medica anche ad altri atenei o ad altre strutture accreditate, associate, parificate e riconosciute per la stipula dei contratti di formazione specialistica.»

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Il comune di Carbonia aderisce e partecipa attivamente, anche quest’anno, alla campagna di informazione “Io non Rischio”, finalizzata alla condivisione delle buone pratiche di protezione civile in caso di rischi da alluvione, terremoto e maremoto.

L’evento, organizzato nella nostra città dall’Associazione di Protezione civile “Terra-Mare” con il patrocinio dell’Amministrazione comunale si terrà domenica 11 ottobre.

Questa nuova edizione, a causa dell’emergenza Covid-19, si svolgerà prevalentemente in modalità virtuale con l’utilizzo di strumenti digitali sui social Facebook, Instagram e Twitter.

Sarà allestita, comunque, anche una sede fisica in Sala Astarte presso la Grande Miniera di Serbariu.

L’iniziativa sarà presentata domani, giovedì 8 ottobre, alle ore 10.00, nella sala riunioni della Torre Littoria.

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Al via i percorsi formativi per i genitori del progetto di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber bullismo, denominato “Bambini, ragazzi e nuove tecnologie – percorsi formativi per educare alla Cittadinanza Digitale e al rispetto delle norme costituzionali” (direzione scientifica a cura di Luca Pisano e Valeria Cadau) promosso e gestito dall’Istituto Ifos di Cagliari ed elaborato in sinergia con i Servizi Sociali dei Comuni di Sant’Antioco e Calasetta e con l’Istituto Globale Sant’Antioco. Mercoledì 14 ottobre prenderà il via il percorso di formazione “Genitori digitali” (14, 21, 28 ottobre e 4 novembre dalle 16.00 alle 18.30) in modalità esclusivamente online. I genitori interessati dovranno fornire la propria adesione entro sabato 10 ottobre, comunicandola ai coordinatori di classe e/o di plesso. Partecipare in maniera attiva al corso assume particolare importanza in quanto concluso il percorso formativo verrà formato il Comitato digitale scolastico: una rappresentanza di genitori in rete con l’istituzione scolastica (Dirigente scolastico, quattro genitori, quattro docenti e dieci studenti) che avrà lo scopo di arginare il fenomeno del bullismo e del cyber bullismo e di segnalare eventuali casi.

 Nell’ambito del programma si sono già svolti incontri e percorsi di formazione con i docenti e gli operatori dei Servizi Sociali, mentre il cammino degli studenti prende avvio proprio oggi, mercoledì 7 ottobre.

Il progetto nasce in risposta all’inquietante fenomeno del bullismo e del cyber bullismo, diffuso tra i ragazzi soprattutto nella fascia d’età pre-adolescenziale e adolescenziale, ed è stato rimodulato con il recente lockdown e l’avvento della didattica a distanza. Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati su siti web. Con questo programma si intende promuovere azioni di conoscenza e prevenzione del fenomeno integrando saperi ed esperienze, con l’obiettivo di accrescere le sinergie di contrasto tra le diverse componenti sociali in gioco (famiglia, scuola, istituzioni). A docenti, genitori, studenti e operatori sociali verranno dunque forniti gli strumenti per prevenire e contrastare la navigazione online a rischio, educando nel contempo i giovani ad utilizzare il web in modo sicuro e responsabile.

Il progetto si concluderà il 18 dicembre prossimo con un convegno, in modalità online, dalle 15 alle 18: parteciperanno in qualità di relatori i referenti dei servizi sociali di Sant’Antioco e Calasetta, un rappresentante del network “Genitori digitali” e uno del “Comitato digitale scolastico”.