3 August, 2024
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Crescono nuovamente i casi positivi al Covid-19 in Sardegna, 51 nelle ultime 24 ore. Sono ora 3.042 i casi riscontrati dall’inizio dell’emergenza. Dei 51 nuovi casi, 44 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 7 da sospetto diagnostico. Resta invariato il numero delle vittime, 140.
In totale sono stati eseguiti 164.785 tamponi, con un incremento di 1.949 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono invece 84 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (quattro in meno rispetto al dato di ieri), mentre resta invariato il numero dei pazienti (17) in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 1.413. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.381 (+17) pazienti guariti, più altri 7 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 3.042 casi positivi complessivamente accertati, 495 (+6) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 298 (+1) nel Sud Sardegna, 187 (+11) a Oristano, 281 (+12) a Nuoro, 1.781 (+21) a Sassari.

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Il ministero della Giustizia ha indetto un concorso pubblico per l’inserimento di 1.000 operatori giudiziari, i quali dovranno svolgere un’importante funzione di sorveglianza, segreteria o custodia all’interno dei tribunali. Le loro mansioni prevedono: attività di segreteria (invio email, rispondere al telefono, fornire indicazioni al pubblico…); riordino e classificazione di fascicoli e documenti; sorveglianza e regolazione del flusso del pubblico, etc. I candidati devono essere in possesso dei seguenti requisiti: diploma; cittadinanza italiana; godimento dei diritti civili e politici; idoneità  fisica allo svolgimento delle funzioni; qualità morali e di condotta; non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo; non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione; posizione regolare nei riguardi degli obblighi di leva; non aver riportato condanne penali, etc. La selezione si svolgerà attraverso la presentazione di titoli e un colloquio, che servirà a verificare le capacità tecnico-operative riguardanti: riordino e classificazione di fascicoli, atti e documenti; attività d’ufficio che richiede l’uso di sistemi informatici; ricerca e presentazione di diversi dati necessari per la formazione degli atti; attività di digitalizzazione e gestione telematica di atti tramite sistemi informatici.

Nella domanda bisogna indicare…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_giustizia_9_20.html .

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Letture, musica e immagini si intrecciano e si snodano in “Periferie dell’infinito”, la performance in programma domani sera (giovedì 17 settembre) a Carbonia, nella Biblioteca Comunale “Pietro Doneddu” (Parco Villa Sulcis – viale Arsia, 91), con inizio alle 20,30: protagonisti Davide Catinari, cantante e fondatore dei Dorian Gray – formazione “storica” della musica indie in Sardegna -, qui nelle vesti di autore dei testi e voce recitante, l’artista visivo Gildo Atzori con i suoi live painting e Samuele Dessì (altra colonna dei Dorian Gray) alle prese con chitarra e loop station.
La performance, della durata di cinquanta minuti circa, ruota intorno ai racconti, scritti e interpretati dallo stesso Davide Catinari, che attraversano la vita di tre artisti vissuti in epoche diverse del Novecento ma accomunati da una scelta estrema: Pepi Lederer (1910-1935), diva mancata dell’America degli anni Trenta, il poeta e pittore argentino Alberto Greco (1931-1965) e la rivoluzionaria fotografa statunitense Francesca Woodman (1958-1981). In “Periferie dell’infinito” parole, musica e segni esplorano le loro esistenze al limite, vissute e terminate pericolosamente, in bilico tra libertà individuale e tormenti interiori. I testi originali di Davide Catinari scorrono insieme alle suggestioni visive di Gildo Atzori e al commento sonoro di Samuele Dessì, attraversando uno scenario su cui si consumano le vicende di questi tre artisti responsabili del proprio destino.
L’appuntamento di domani sera (giovedì 17) a Carbonia rientra nel cartellone della rassegna letteraria Biblionotte. L’ingresso è libero.

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Il personale scolastico, docente e non docente, ha contattato o sta contattando in questi giorni il proprio medico di medicina generale per sottoporsi volontariamente al test sierologico per individuare eventuali positività al Covid-19.
Da lunedì 21 settembre la ASSL di Carbonia, attraverso le USCA, attiverà la somministrazione dei Test al personale scolastico dell’Area (distretti di Carbonia, Iglesias e Carloforte) per tutti coloro che non sono stati testati dai rispettivi MMG.
Il calendario delle attività sarà il seguente:
– dal lunedì 21 a mercoledì 23 dalle ore 9.00 alle 13.00 presso il distretto di Carbonia (EX INAM) – (interessa i plessi scolastici del distretto di Carbonia, compreso Basso Sulcis e Sant’Antioco);
– giovedì 24 e venerdì 25 dalle ore 9.00 alle 13.00 presso la Guardia Medica di Iglesias via San Leonardo (interessa i plessi scolastici del distretto di Iglesias);
– sabato 26 Carloforte (da comunicare la sede).
Il personale scolastico, docente e non docente, dovrà contattare la segreteria dei dirigenti scolastici che si occuperanno di fornire gli elenchi alla ASSL e di indicare giorno e orario di somministrazione del test.
Gli eventuali positivi, saranno sottoposti a test molecolare (tampone) nella stessa sede di esecuzione del test.

E’ avvenuta questa notte una donazione di organi all’Ospedale Sirai di Carbonia. Intorno alle 17.30 del 15 settembre è iniziato l’accertamento di morte cerebrale di una donna di 73 anni da parte di un Collegio composto dalla dott.ssa Antonella Usai della Direzione Sanitaria di Presidio, della dott.ssa Stefania Loche, Rianimatrice, del dott. Giancarlo Coghe, Neurologo e di Piero Maurizio Piras, Tecnico di Neurofisiopatologia.
È scattata, dunque, la macchina organizzativa: acquisito anche il consenso dei familiari si è attivata la procedura per l’espianto attraverso il costante contatto dell’U.O. Di Anestesia e Rianimazione del Sirai con il Centro Regionale Trapianti.
Dalle 4.00 alle 6.00 del mattino, 2 equipe mediche, una proveniente da Torino e una dall’AO Brotzu di Cagliari, coadiuvate dal personale infermieristico del P.O. Sirai, hanno cominciato il delicato intervento di espianto. E’ stato possibile prelevare fegato e reni.
Determinante per la buona riuscita di questa complessa e delicata operazione è stata la perfetta sinergia fra le tante figure professionali coinvolte nell’evento, in particolare Rianimatori, Chirurghi e personale infermieristico. La ATS-ASSL Carbonia intende esprimere un ringraziamento particolare ai familiari della signora che, pur in un momento di profondo dolore, hanno dimostrato grande sensibilità e generosità.

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Scendono i casi di positività al Covid-19 in Sardegna, 27 nelle ultime 24 ore. Salgono a 2.991 i casi dall’inizio dell’emergenza. Dei 27 nuovi casi, 20 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 7 da sospetto diagnostico. Resta invariato il numero delle vittime, 140.

In totale sono stati eseguiti 162.836 tamponi, con un incremento di 1.818 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono invece 88 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+2 rispetto al dato di ieri), mentre sono 17 (-1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 1.373. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.364 (+4) pazienti guariti, più altri 7 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 2.991 casi positivi complessivamente accertati, 489 (+1) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 297 (+2) nel Sud Sardegna, 176 (+5) a Oristano, 269 (+7) a Nuoro, 1.760 (+12) a Sassari.

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Il comune di Carbonia, al fine di agevolare il rilascio delle tessere elettorali non ancora consegnate ai cittadini ed il rilascio dei duplicati in caso di smarrimento della tessera o in caso di completamento degli spazi su cui apporre il bollo di sezione, comunica che l’Ufficio Elettorale di via XVIII Dicembre sarà accessibile al pubblico nei seguenti giorni e orari:

  • giovedì 17 settembre dalle ore 10.00 alle ore 13.00;
  • venerdì 18 e sabato 19 settembre dalle ore 9.00 alle ore 18.00;
  • domenica 20 settembre dalle ore 7.00 alle ore 23.00;
  • lunedì 21 settembre dalle ore 7.00 alle ore 15.00.

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Il Carbonia e le altre cinque squadre sarde sono state inserite nel girone G della serie D di calcio, con 6 squadre laziali e 6 campane. La Lega non ha accolto la richiesta delle squadre sarde che avevano esternato il desiderio, fondato su precise ragioni logistiche e quindi economiche, di essere inserite nel girone settentrionale, con le squadre piemontesi e lombarde.

La composizione del girone G: 6 squadre sarde (ArzachenaCarboniaLanuseiLatte DolceMuravera Torres); 6 squadre laziali (CassinoInsieme FormiaLatinaMonterosiTeam Nuova FloridaVis Artena) e 6 squadre campane (AfragoleseGiuglianoGladiatorNocerinaNolaSavoia).

I calendari verranno resi noti sabato pomeriggio, in diretta Facebook a partire dalle ore 14.00.

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Per capire lo straordinario fenomeno sociale indotto dal Covid-19, che lascerà traccia nei libri di storia, dobbiamo ridefinire con chiarezza quali differenze sostanziali esistono tra la malattia individuale e la malattia contagiosa collettiva.
Se dovessimo esaminare con superficialità i numeri dei decessi quotidiani non ci preoccuperemmo. Tutti i giorni muoiono di ictus ed infarti, in Italia, una media di 630 persone, mentre per tumore ne muoiono 485. Attualmente abbiamo una media di soli 10 decessi quotidiani per Coronavirus. Questo dato sembrerebbe confortante. In realtà, da un punto di vista della convivenza sociale, non è così.
Le “malattie individuali” come tumori, diabete, ictus, traumi stradali, ecc., non suscitano paura per la propria incolumità perché ognuno di noi può entrare in contatto con questi malati senza subirne alcun danno.
Le “malattie contagiose” invece sono “diffusive” e “collettive”. Cioè passano da una persona all’altra per il contatto o la semplice vicinanza. Ogni portatore di Coronavirus contagia, in media, 6 persone. Queste a loro volta contagiano 36 persone. Queste 36 ne contageranno 1.296. Nel caso del Coronavirus il numero dei contagiati cresce in modo esponenziale ogni 7 giorni. Abbiamo visto cosa è avvenuto dopo il primo caso di Codogno: dopo due settimane i casi in Lombardia erano già diverse migliaia. Di questi contagiati ne vennero ricoverati il 20% e ne morirono la metà.
Mentre l’80% dei contagiati ebbe pochi sintomi. In 40 giorni avemmo quasi 20.000 morti in una piccola area d’Italia compresa fra Milano, Bergamo e Brescia. Morti che si aggiungevano agli altri morti per diverse cause. Vi fu un numero di salme aggiuntive tanto enorme che non si trovarono spazi nei cimiteri e nei forni crematori, tanto che molte salme vennero imbarcate per lo “smaltimento” nei forni crematori della Sardegna. Appena l’Epidemia è esplosa in America abbiamo visto lo stesso triste fenomeno, di ammassamento di cadaveri, a NewYork.
Questo è avvenuto perché il Covid è una malattia contagiosa per cui non esiste una cura specifica.
Quando si tratta di una malattia contagiosa per cui esistono le cure e i vaccini, l’allarme è basso.
Quando , invece, si tratta di malattia contagiosa per cui non esistono né cure specifiche né vaccino, l’allarme è alto.
E’ un errore enorme paragonare questo tipo di malattia a quelle comuni.
Per capirne la portata sociale e economica si può paragonare soltanto al “Fall-out” della pioggia radioattiva dopo una esplosione nucleare o agli effetti di uno “tsunami”. Tutti eventi in cui la collettività intera è senza difesa.

Le malattie comuni vanno trattate nell’ambito degli strumenti messi già a disposizione dal Sistema Sanitario. Le malattie epidemiche prive di cure specifiche vanno trattate in un altro apparato sanitario parallelo costituito ad hoc.
Una esperienza di diversificazione strutturale l’avemmo già al tempo della TBC. In quel caso si riuscì a debellarla costituendo un sistema di ospedali e presidi specifici (Tubercolosari, Preventori antitubercolari, Dispensari antiTBC, Ospedali Marini, Colonie montane e marine). Si sviluppò una specialità: la Tisiologia. Essa comprendeva: Medici pneumologi, Radiologi, Pediatri, e chirurghi specificamente preparati.
Oggi non esiste ancora un apparato ospedaliero e territoriale specificamente dedicato al Covid-19.
Il problema di strutturarne uno si porrà nella malaugurata ipotesi il vaccino non fosse efficace.

Fenomenologia sociale del contagio.
Il “contagio” fa esplodere la “ Paura del prossimo“.
Chi è il “Prossimo?”.
E’ chiunque: l’amico, il vicino di casa, il collega di lavoro, il compagno di classe, il parente, l’impiegato dell’ufficio pubblico, etc..
Il termine collettivo per identificare questo insieme è: “Società civile”.
La Società Civile è quell’insieme umano che utilizza il “Contatto sociale” per attuare lo scopo per cui ci si incontra: “Lo scambio sociale”.
Lo “scambio sociale” o “commercio umano” si sviluppa su tutti i campi della convivenza come:
– La “Cultura”: scuola, cinema, arte, sport, religione, politica, etc.
– I “Servizi”: il Sistema sanitario, banche, poste, pubblica amministrazione, difesa, giustizia, etc.
– Le “Attività produttive”: professioni, mestieri, agricoltura, industria, etc.
– Il “Commercio”.
Quando esplode il “Sospetto collettivo” sul prossimo e la “paura dell’altro”, l’individuo si ritira nel proprio privato e si autoesclude, cioè si “isola”. L’isolamento può essere “volontario”“obbligato”, come nel caso del lockdown che abbiamo sperimentato.
L’”isolamento” comporta la perdita di 4 Libertà Costituzionali, cioè:
– La libertà di movimento nel territorio, e di scambio commerciale.
– La “libertà di cure”: blocco del Sistema Sanitario per le patologie comuni.
– L’ “Istruzione”: chiusura delle scuole.
– La “Giustizia”: chiusura dei tribunali.
L’impedimento all’esercizio di questi diritti costituzionali comporta la “Sospensione del commercio umano.
A questo arresto degli scambi di beni materiali ed immateriali consegue:
– L’arresto degli scambi commerciali.

– Il crollo delle Borse.
– La perdita di fiducia nella moneta.
– L’impoverimento della Nazione.
– La crisi politica.
– La perdita di rappresentanza dei partiti e la caduta dei governi.
Questi sono scenari possibili nel caso non vengano opposti provvedimenti che stronchino la spirale del degrado.
La “paura dell’altro” è all’origine della disgregazione dell’impianto economico di una società.
C’è voluto Mario Draghi per sintetizzare in una frase questo complesso fenomeno psicologico ed i provvedimenti da prendere per scongiurarlo. Cioè:
“Test di massa per rilanciare l’economia”.
Solo così ognuno di noi saprà se il suo vicino è contagioso o no, e potrà riprendere a produrre ricchezza senza il freno della paura.

Secondo gli Scienziati citati in un recente articolo del Sole 24 ore servono 30 milioni di tamponi per fare uno screening agli Italiani. Cioè deve essere sottoposto a tampone oltre la metà della popolazione d’Italia. Ne consegue che devono essere subito esaminati con tampone almeno 70.000 abitanti del Sulcis Iglesiente.
Davanti a questi autorevoli messaggi il Sulcis Iglesiente non riesce ancora a rendere immediatamente disponibile per tutti un laboratorio specificamente dedicato. Ne sono prova questi fatti:
– Il forte ritardo nell’acquisto del processatore di RNA virale,
– Il forte ritardo nello accreditamento dello strumento donato a Carbonia Iglesias dalla Fondazione di Sardegna,
– Le enormi difficoltà che incontrano i Medici di Base per ottenere i referti dei tamponi eseguiti su pazienti sintomatici.
E’ urgente la disponibilità di un laboratorio perché stanno per arrivare momenti critici, e cioè:
– Fra due settimane in Italia riapriranno le scuole. Vi saranno inevitabili assembramenti. Si muoverà quotidianamente una massa dei 12 milioni di individui. Fra questi vi saranno i “diffusori silenziosi”, come abbiamo sperimentato al Billionnaire di Porto Cervo e nelle discoteche nostrane.
– Stanno per arrivare i 3 mesi portatori di Virus: Ottobre, Novembre, Dicembre, con i loro Rinovirus, Adenovirus, Enterovirus e Virus Influenzali. Ogni tosse e febbricola creeranno il sospetto sul vicino di banco, e la paura del contagio da Coronavirus.
I banchi monoposto, i doppi turni, ed il contingentamento delle classi non saranno sufficienti a dare sicurezza. Ogni ragazzino febbricitante verrà sottoposto a: isolamento in un camera apposita dell’Istituto, visita medica e, forse, tampone rinofaringeo. Poi si dovranno attendere 24-48 ore, o più, per la risposta. Nel frattempo tutti staranno all’erta e disposti all’autoisolamento fiduciario.
Se verrà accertato più di un caso , l’Istituto potrà essere chiuso in quarantena.

Ogni ragazzo sospetto indurrà la caccia a tutti i “contatti” dei 14 giorni precedenti. Per il tracciamento dovranno essere eseguiti dai 100 ai 150 tamponi (prof. Andrea Crisanti). In alternativa il Governo sta valutando lo screening di tutti gli allievi dell’Istituto con i tamponi per “test rapidi”. Nel caso un  ragazzo positivo venisse isolato, lo sarà anche la famiglia.
A queste condizioni è evidente quanta ragione abbia avuto Mario Draghi quando ha dichiarato, in un consesso economico: «E’ necessario eseguire i test di massa per rilanciare l’Economia». Ne beneficerebbe anche la Scuola.

E’ auspicabile che i buoni Politici sollecitino lo sviluppo dello screening con tampone e rimuovano gli oscuri ostacoli per cui oggi è ancora difficile ottenere l’esame.
A conclusione si deve convenire che il “ritardo” di Carbonia Iglesias nella attivazione del suo processatore di RNA virale, è il massimo avversario a cui si trova di fronte il nostro territorio.
Si concorda con Carlo Bonomi, presidente di Confindustria: «…questo ritardo è incomprensibile…».

Mario Marroccu

 

Presso lo stabilimento di Portoscuso della Portovesme s.r.l., questa mattina sono stati consegnati dispositivi protettivi Covid-19 alle scuole del territorio del Sulcis e di San Gavino Monreale. L’intervento completa un programma stilato all’inizio della fase emergenziale per la diffusione del Covid-19, reso possibile dai contributi volontari dei dipendenti e dalle risorse stanziate dalla società.

Di seguito un breve riepilogo del lavoro svolto:
La società Portovesme s.r.l., agli inizi del lockdown, ha deciso di avviare un’attività di sostegno per il territorio focalizzata sulla fornitura di presidi e beni che potessero aiutare la popolazione ad affrontare tutti i disagi derivanti dall’emergenza in corso ed in generale dalla convivenza con la minaccia del virus. Nel complesso saranno investiti circa 275.000 €.
A tal fine, è partita una raccolta fondi tra tutte i lavoratori dipendenti, promossa in accordo cn la RSU di fabbrica, che ha portato a reperire € 19.000 circa ai quali si è aggiunta l’offerta societaria, che ha integrato con un importo di tre volte superiore per un totale di € 80.000 circa.
La prima campagna di aiuti si è focalizzata su tutte le strutture sanitarie del territorio (Sulcis) e del comune di San Gavino Monreale (dove insiste il nostro stabilimento di Raffinazione Termica piombo e produzione preziosi). Così è stata attivata un fornitura di beni che ha coinvolto gli ospedali di Carbonia, Iglesias e San Gavino Monreale.
Ai 3 presidi ospedalieri sono state donate 2.000 maschere protettive, 150 occhiali protettivi, 150 visiere di protezione, 200 sovracamici, 30 termoscanner, 3 monitor multiparametrici, 30 saturimetri, 3 macchine dell’ozono, 5.000 sovrascarpe, 1.000 litri di gel sanificante.
Sempre nella prima campagna, sono stati coinvolti anche gli enti di volontariato impegnati in attività di primo intervento e 118 ed anche le RSA degli stessi territori, esattamente 34 associazioni e 12 case di cura. L’offerta ha comportato la distribuzione di 4.500 maschere protettive, 80 occhiali protettivi, 80 visiere protettive, 325 sovracamici, 65 tute Tivek, 17 termoscanner, 5 monitor multiparametrici, 12 saturimetri, 4 sfigmanometri, 750 paia di guanti, 410 lt. di gel disinfettante, 27 macchine dell’ozono, 3.700 sovrascarpe ed anche sterilizzatori, flussimetri, pulsossimetri, collari cervicali, defibrillatori, glucometri, ghiaccio istantaneo, radiografi, bombole ossigeno, tablets, lavatrici, armadietti spogliatoio, gel disinfettante, candeggina.
La seconda campagna di aiuti ha visto il sostegno delle Caritas del territorio. In questo modo, con l’impegno di ulteriori 40.000 € circa, sono stati consegnati 2.150 pacchi alimentari alle sedi Caritas di Iglesias, Carbonia e Ales (San Gavino).
La terza campagna, anch’essa chiusa nella prima parte, è stata indirizzata ad un bando Glencore rivolto a tutte le associazioni no profit e alle scuole, per ulteriori finanziamenti.
In questo bando sono stati accolti i progetti di 16 soggetti tra le associazioni e 16 istituti scolastici.
Ai primi, con un ulteriore impegno di € 20.000 sono stati devoluti 225 litri di gel disinfettante, 19 termoscanner, 5 macchine per l’ozono, sanificazioni di locali e automezzi ed anche lavatrici, visiere, occhiali, maschere e sterilizzatrici.
Alle scuole, e la consegna avverrà il 16 settembre, alle 10.30, sono stati consegnati su loro richiesta nella partecipazione al bando, 1.000 pezzi tra mascherine, visiere ed occhiali protettivi, 10 potenziatori di segnale wi-fi, 40 espansioni ram, 14 termoscanner, 268 notebooks, 21 distributori di gel disinfettante, gel disinfettante, cartellonistica informativa, con un impegno, solo per le scuole, di circa 135.000 €.
Con riferimento a quest’ultima campagna ed alla manifestazione odierna, hanno partecipato i dirigenti in rappresentanza dei seguenti istituti scolastici:

  1. Istituto Beccaria – Carbonia;
  2. IIS Asproni – Fermi – Iglesias;
  3. IC V Angius – Portoscuso;
  4. Liceo Scientifico Emilio Lussu – Sant’Antioco;
  5. Istituto Comprensivo Nivola – Iglesias;
  6. IC Statale Eleonora d’Arborea – San Gavino Monreale;
  7. IC Deledda Pascoli – Carbonia;
  8. ITCG G.M. Angioy – Carbonia;
  9. IC Satta – Carbonia;
  10. IPIA G. Ferraris – Iglesias;
  11. IPIA Emanuela Loi – Carbonia
  12. IC Don Milani – Carbonia;
  13. IIS Gramsci – Amaldi – Carbonia;
  14. IC P. Allori – Iglesias;
  15. IC Narcao;
  16. IS Giorgio Asproni – Iglesias. Erano presenti anche l’amministratore straordinario ed il vice commissario della provincia del Sud Sardegna.