3 August, 2024
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Domattina, martedì 15 settembre, l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, alle 9.30, sarà al Municipio di Villamassargia, dove incontrerà il Sindaco, Debora Porrà. Dopo l’incontro effettuerà un sopralluogo nelle aree interessate dal maltempo dei giorni scorsi.

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In programma dal 6 all’11 ottobre, il Carbonia Film Festival anche quest’anno attraverso la sua programmazione proporrà una serie di titoli che, in maniera diversa, raccontano la nostra contemporaneità, uniti dal fil rouge tematico che è alla base del festival, ovvero il lavoro e le migrazioni. Proprio per focalizzare al meglio questo racconto per immagini della nostra epoca, con tutte le sue contraddizioni, Carbonia Film Festival ha voluto stringere un accordo con un partner d’eccezione ovvero LaComune – Osservatorio cinematografico sulla contemporaneità. Il progetto con sede a Torino, creato da Francesca Comisso e Luisa Perlo, Irene Dionisio, Francesco Giai Via, Ambra Troiano, Leonardo Caffo, Andrea Polacchi, Luca Bosonetto, nasce con l’idea di presentare proiezioni di film accompagnate da speech di approfondimento e assemblee pubbliche o digitali a partire dalla tematica individuata. L’intento de LaComune è proprio quello di creare un osservatorio sul contemporaneo, individuando argomenti che abbiano rilevanza sociale, politica e culturale, e che possano permettere a chi vi partecipa di essere parte integrante di questa assemblea attiva e attuale. Il frutto della collaborazione con Carbonia Film Festival sarà un webinar, realizzato in collaborazione con il partner EjaTv, incentrato su un film della selezione.

Anche per l’edizione 2020 il Carbonia Film Festival conferma la sua vocazione formativa, invitando gli spettatori di età compresa tra i 20 ed i 30 anni a far parte della Giuria Carbonia Cinema Giovani che assegnerà on-line il premio al miglior cortometraggio del concorso internazionale. Un momento di approfondimento, che non solo permetterà ai giurati di vivere il festival “dall’interno”, ma che si avvarrà di un programma di formazione dedicato, con webinar e masterclass, oltre all’accesso a tutte le proiezioni in streaming nella “sala virtuale” del Festival. Per iscirversi i candidati dovranno inviare una mail, entro mercoledì 30 settembre, all’indirizzo cinemagiovani@carboniafilmfest.org allegando curriculum e lettera motivazionale.

Carbonia Film Festival (6-11 ottobre 2020) è organizzato dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria, Fabbrica del Cinema e Cineteca Sarda, insieme alla Regione Autonoma della Sardegna e al comune di Carbonia, con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission e la direzione artistica di Francesco Giai Via.

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«Integrare ed incentivare il ruolo delle donne nel lavoro valorizzando eccellenze e sensibilità, prevenire e contrastare la violenza di genere, promuovere il lavoro autonomo ed educare i cittadini a disegnare una società inclusiva sono gli obiettivi che la nuova Commissione regionale per le pari opportunità tra uomo e donna deve continuare a perseguire.»

Lo ha dichiarato l’assessore regionale del Lavoro, Formazione e Cooperazione Sociale, Alessandra Zedda, che ha partecipato oggi, in rappresentanza del presidente della Regione, Christian Solinas, alla seduta di insediamento della Commissione regionale per la realizzazione della parità fra uomini e donne.

La vicepresidente Alessandra Zedda ha ricordato che «sono stati finanziati tutti i progetti sperimentali di inclusione attiva rivolti a donne in stato di disagio per oltre 3 milioni e 500mila euro. I provvedimenti adottati dalla Giunta regionaleha aggiunto l’assessore del Lavoro mirano al potenziamento degli interventi di inclusione attiva e accompagnamento all’autonomia delle donne vittime di violenza, nonché al potenziamento di nuovi centri antiviolenza e nuove case di accoglienza per le vittime».

«Il vostro contributo alla progettazione politicaha detto Alessandra Zedda rivolgendosi alle commissarieè fondamentale poiché la parità tra i generi e l’attenzione ai bisogni delle persone, uomini e donne, sono il denominatore comune di questo governo regionale. Confido ha concluso l’assessore regionale del Lavoroin una stretta collaborazione tra la massima Istituzione e la Commissione che rappresentate.»

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Cresce nuovamente il numero di casi positivi al Covid-19, in Sardegna, 54 nelle ultime 24 ore. Salgono a 2.928 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Dei 54 nuovi casi, 46 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 8 da sospetto diagnostico. Resta invariato il numero delle vittime, 140
In totale sono stati eseguiti 159.402 tamponi, con un incremento di 1.322 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono invece 85 i pazienti ricoverati in ospedale (+5 rispetto al dato di ieri), mentre sono 16 (+2) i pazienti attualmente in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 1.339. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.341 (+18) pazienti guariti, più altri 7 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 2.928 casi positivi complessivamente accertati, 483 (+5) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 295 (+7) nel Sud Sardegna, 170 (+20) a Oristano, 254 (+4) a Nuoro, 1.726 (+18) a Sassari.

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La situazione dei lavoratori dipendenti che operano nel sistema museale del comune di Carbonia, è al centro di una nota inviata stamane dalle segreterie CGIL e FILCAMS della Sardegna Sud Occidentale, all’Amministrazione comunale di Carbonia.
«Dal 1° gennaio la Società Cooperativa Sistema Museo – si legge nella nota -. ha unilateralmente cambiato il contratto di riferimento, passando dal Turismo a Multiservizi, senz’altro meno remunerativo per il personale (senza peraltro stipulare con lo stesso un nuovo contratto individuale di lavoro). In questo modo ha, a scapito delle lavoratrici e dei lavoratori, certamente migliorato il suo margine di impresa, cambiando le condizioni proposte al momento della stipula del contratto per l’affidamento dell’appalto ma precarizzato le condizioni economiche e previdenziali del personale che già opera in regime di part-time.»
«Gli inquadramenti applicati al personale dipendente proseguono le segreterie sindacali CGIL e FILCAMSche pure ha le necessarie qualificazioni professionali sicuramente non sono consoni a garantire il servizio richiesto in sede di gara del bando. In particolare, in merito al servizio turistico di guida previsto del capitolato speciale d’appalto, persiste da parte aziendale, la pretesa che il personale, pur inquadrato in qualità di operaio comune, svolga tali attività. Allo stesso modo, anche il servizio di promozione turistica del sistema previsto dal Capitolato speciale d’appalto non sia da tempo reso.»
«Riteniamo tutto ciò illegittimoconcludono le segreterie CGIL e FILCAMS della Sardegna Sud Occidentalee lesivo dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e, non essendo più procrastinabile un intervento autorevole, che pure abbiamo a suo tempo richiesto, con la finalità di ripristinare un minimo di regole, adiremo per vie legali al giudice del lavoro, riservandoci di segnalare gli stessi fatti alla Procura Generale della Corte dei Conti perché li valuti sotto il profilo erariale.»

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L’associazione “Le Rondini” garantirà il servizio di trasporto delle persone disabili al proprio seggio elettorale in occasione del referendum costituzionale confermativo relativo alla riduzione del numero dei parlamentari, che si svolgerà nelle giornate di domenica 20 e lunedì 21 settembre.
Il servizio verrà garantito ai cittadini disabili in possesso della certificazione medica rilasciata dalla competente Azienda Sanitaria.
I cittadini che vorranno usufruire del servizio dovranno comunicare la propria richiesta all’Ufficio Elettorale del comune di Carbonia nelle giornate di venerdì 18 settembre (dalle ore 15.30 alle ore 19.00) ed il sabato 19 settembre (dalle ore 9.00 alle ore 13.00) al numero di telefono 0781 694493.
L’operatore comunicherà al cittadino richiedente il numero dell’associazione “Le Rondini”.

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Ha preso il via sabato e domenica la nuova stagione calcistica regionale, con le partite del primo turno della Coppa Italia di Eccellenza e Promozione.
Le tre squadre sulcitane del girone A della Promozione, sono inserite in un mini girone eliminatorio. Ieri si sarebbe dovuta svolgere la partita Villamassargia-Monteponi, con il Cortoghiana a riposo, ma la partita è stata rinviata a causa della situazione in cui si trova il Villamassargia, i cui calciatori sono stati sottoposti tutti a tampone, dopo l’accertamento di un caso di positività. I primi tamponi sono risultati tutti negativi ma sono in corso ulteriori esami di verifica, prima della ripresa degli allenamenti.

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Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha diffuso la nota esplicativa ed interpretativa per l’attuazione delle ulteriori misure straordinarie urgenti di contrasto e prevenzione della diffusione epidemiologica da COVID-19 nel territorio regionale della Sardegna di cui all’ordinanza n. 43 dell’11 settembre 2020.

«Sono pervenute diverse richieste di chiarimenti interpretativi in ordine ad alcuni articoli contenuti nell’Ordinanza n. 43 dell’11/09/2020, che si rendono mediante la presente nota esplicativa. Giova, in primo luogo, precisare che l’ordinanza è prioritariamente rivolta al contrasto ed alla prevenzione della diffusione epidemiologica del Covid-19 in un momento di ripresa della curva dei contagi e di aumento dell’indice di trasmissibilità (Rt) che impone un nuovo punto di equilibrio nel contemperamento tra le esigenze di massima tutela sanitaria e le ragioni del sistema economico-produttivo, turistico e del legittimo esercizio dei diritti individuali. In tale ottica, mentre restano ferme le misure previste a livello nazionale per chi si muove per ragioni di lavoro o di salute o nell’esercizio di funzioni essenziali, si prevede un maggiore livello di controllo per chi intende entrare nell’Isola per finalità ludico ricreative o turistiche. Considerato che, dalle analisi epidemiologiche svolte per la ricostruzione delle catene di contagio, è emerso con chiarezza che la nuova diffusione virale è stata determinata in Sardegna dall’apertura dei flussi turistici, si è ritenuto indispensabile – mantenendo ferme le misure ordinarie di distanziamento personale, utilizzo delle mascherine, igienizzazione delle mani con soluzioni idroalcoliche, etc – prevedere un “filtro” in ingresso che non limita in alcun modo la libera circolazione delle persone ma incide sull’attività di screening ad ampio spettro dei soggetti positivi, anche asintomatici o paucisintomatici, consentendo di individuarli tempestivamente ai fini dell’applicazione dei protocolli sanitari in uso sull’intero territorio nazionale. Infatti, attualmente in Italia e nel Mondo una persona che risulti positiva al Covid-19 non solo non può imbarcarsi su navi o aerei ma non può nemmeno circolare sull’intero territorio nazionale. Pertanto, l’ordinanza non introduce alcuna ulteriore compressione dei diritti individuali costituzionalmente garantiti, ma si pone sul piano della prevenzione sanitaria consentendo un rilevamento più puntuale dei soggetti potenzialmente diffusivi del virus. Ciò, peraltro, soddisfa un preminente ed evidente interesse pubblico al contrasto della circolazione del Covid-19. Ciò premesso, l’art. 10 dell’Ordinanza, in particolare, prevede che i passeggeri che intendano fare ingresso nel territorio regionale, salve le categorie esplicitamente esentate ai sensi del successivo art. 12, sono invitate a presentare all’atto dell’imbarco e alternativamente: a) l’esito di un test per covid-19 – sierologico (IgG e IgM) o molecolare (RNA) o Antigenico rapido – eseguito non oltre le 48 ore dalla partenza, che abbia dato esito negativo; b) la ricevuta di avvenuta compilazione, nell’ambito delle procedure di registrazione on line di cui all’art. 1 dell’Ordinanza, dell’apposita autocertificazione, ai sensi e per gli effetti di cui al DPR n. 445/2000, comprovante di essersi sottoposti, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso nel territorio regionale, ad un test sierologico, molecolare o antigenico, il cui esito è risultato negativo. A tal fine, si rammenta che oramai sull’intero territorio nazionale ed in Europa esistono centinaia di strutture pubbliche e private convenzionate che effettuano in tempi rapidi e senza alcuna complicazione test coerenti con le previsioni dell’Ordinanza. Qualora i passeggeri non abbiano potuto effettuare prima dell’imbarco il test e giungano sul territorio regionale sprovvisti delle anzidette certificazioni, l’Ordinanza prevede che gli stessi possano mettersi in regola entro le 48 ore successive, secondo una delle seguenti modalità: a) comunicando immediatamente il proprio arrivo all’azienda sanitaria competente ed accettando di sottoporsi a tampone, nelle more dell’esito del quale si impegnano ad osservare l’isolamento domiciliare fiduciario, che verrà meno solo all’atto dell’eventuale esito negativo dello stesso; b) accettando di sottoporsi ad uno dei test effettuati direttamente presso le postazioni eventualmente allestite nei porti e negli aeroporti di arrivo; c) effettuando un test presso le strutture o i punti di prelievo accreditati, di cui alla determinazione del DG Sanità n. 666 del 03/09/2020 (consultabili sul link https://www.regione.sardegna.it/documenti/1_422_20200804092506.pdf) e comunicando il relativo esito; d) effettuando un test sierologico, anche qualitativo, presso la struttura di destinazione il cui esito sia certificato da un medico abilitato e trasmettendolo alla direzione generale dell’Assessorato dell’igiene e sanità della Regione Sardegna. Il costo sostenuto per l’effettuazione dei test in argomento sarà rimborsato dalla Regione autonoma della Sardegna dietro presentazione di regolare ricevuta, secondo termini e modalità definiti con deliberazione della Giunta regionale, che sarà consultabile sul sito istituzionale www.regione.sardegna.it. Resta fermo che, ai sensi dell’articolo 12 della medesima Ordinanza, sono esclusi da tale obbligo: a) le persone che viaggiano su navi e aerei per comprovati motivi di lavoro o di salute; b) gli equipaggi dei mezzi di trasporto; c) i soggetti appartenenti ad organi costituzionali o addetti a servizi pubblici essenziali nell’esercizio delle rispettive funzioni (sanitari, forze dell’ordine, forze armate); d) i soggetti inquadrabili in tutte le altre ipotesi previste all’art. 6, commi 6 e 7 del DPCM 7 agosto 2020, in coerenza a quanto disposto dal comma 3 dell’art.1 del DPCM 7 settembre 2020. Sono altresì esclusi dall’applicazione i minori di anni 10, nonché le persone in uscita dalla Sardegna e che vi facciano rientro entro le 48 ore. Nell’articolo 11 dell’Ordinanza, infine, per mero refuso – come è peraltro desumibile da una lettura sistematica del testo – è stata editata la parola “imbarco” in luogo di “sbarco”. Pertanto, il periodo de quo si interpreta correttamente nel senso che “Le società di gestione aeroportuale, l’Autorità di sistema del mare di Sardegna, le Direzioni marittime, le Capitanerie di porto e i gestori dei porti, per quanto di rispettiva competenza, sono tenuti a verificare che i passeggeri all’atto dello sbarco siano muniti della certificazione di cui all’art. 1,…»

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«Siamo ormai a poche ore dall’applicazione dell’ultima ordinanza del presidente della Regione ed è panico totale. Non è dato sapere quando verrà emessa l’annunciata “circolare esplicativa “, che vista la situazione poco chiarirà. È necessario che attorno alla questione accessi in Sardegna si fissi un punto fermo e cessi la corsa all’inutile propaganda così come dichiarato dal ministro Boccia che invita la Regione Sardegna al rispetto delle regole e alla condivisione delle strategie per il contenimento della pandemia.»
Lo scrive, in una nota, Emanuele Cani, segretario regionale del Partito democratico.
«Il momento è ancora molto difficile, le istituzioni, in primis la Regione, devono dare regole certe e applicabili e non inventarsi modalità che generano sono caos – conclude Emanuele Cani -. Il presidente Christian Solinas concordi con il Governo nazionale un provvedimento che rispetti la legge e che possa essere applicato.»

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«Il ministro Boccia bene farebbe a chiarire come e perché i cittadini sardi siano discriminati in alcune regioni senza che il Governo abbia detto una parola. Lazio, Campania e Puglia hanno adottato ordinanze che impongono a chi rientra dalla Sardegna il tampone e la quarantena. E’ di oggi la notizia di una famiglia sarda con bambini, che riconosciuta all’ingresso dello zoo di Roma per via della nostra lingua, è stata fermata e le è stato impedito l’accesso sulla base di disposizioni amministrative della Regione Lazio, per paura che potesse contagiare gli animali. E su questo il Governo di Boccia, quello che si dichiara “vicino alla Sardegna” , non ha avviato nessuna istruttoria, nessuna verifica di legittimità costituzionale, non ha nemmeno sentito il bisogno di chiedere scusa.»

Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha risposto così alle dichiarazioni rese dal ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia.

«Abbiamo subito dalla metà di Agosto un attacco politico e mediatico senza precedenti nei confronti della Sardegna da parte di Regioni del centrosinistra, che hanno creato un danno enorme all’immagine dell’Isola volendola rappresentare come epicentro della nuova ondata di Coronavirus. Ora ha aggiunto il Governatore sardo“stranamente” lo stesso leitmotiv viene ripreso dal Ministro Boccia con una inaccettabile mistificazione della realtà. Basti vedere i numeri diffusi oggi dallo stesso Governo per smentire le sue parole e comprendere chi stia facendo propaganda sulla pelle dei sardi: su 1.458 nuovi casi in Italia, solo 33 sono segnalati in Sardegna mentre il Lazio e l’Emilia sono a 143 e la Campania a 122. E il problema saremmo noi? Boccia addirittura afferma che solo in Sardegna i protocolli nazionali non funzionerebbero ma dimentica di sottolineare che nel resto d’Italia stanno funzionando talmente meglio che ci sono 37.105 casi attuali contro i nostri 1.404, la cui genesi epidemiologica è interamente riconducibile a casi d’importazione o di ritorno.»

«L’indagine epidemiologica nazionale ha certificato che con il più basso indice di sieroprevalenza del Paese, pari a 0,3, fino a luglio la Sardegna non ha avuto circolazione virale – ha rimarcato il presidente della Regione -. Avevamo chiesto di preservare questa situazione attraverso un sistema di controlli che il Governo non ha voluto accettare ed in particolare il ministro Boccia ha osteggiato in qualsiasi modo a favore di una riapertura senza filtri della circolazione di persone in tutto il territorio nazionale e dall’estero. Risultato: i grandi flussi turistici registrati in Sardegna, con oltre 10 milioni di presenze, hanno riportato il virus e favorito la sua diffusione, che abbiamo comunque affrontato in maniera ordinata e tempestiva con il nostro servizio sanitario regionale.»

«La proposta di accordo con la sola Regione Lazio, che non abbiamo accettato, era a dir poco paradossale: proponeva i controlli ( che in quel caso sarebbero stati inspiegabilmente “costituzionali” ) solo lungo le rotte marittime tra porti sardi e Civitavecchia, lasciando che sul resto delle linee via mare ed in tutti gli aeroporti la gente potesse continuare ad entrare in Sardegna senza controllo – ha sottolineato Christian Solinas -. L’ordinanza non parla di alcun passaporto sanitario. Anche questa volta è la propaganda di regime che cerca di mistificare il nostro modello per contrastarlo, esattamente come ha fatto con i numeri dei positivi: abbiamo assistito ad annunci di positivi in un camping dati a reti unificate prima ancora che fossero effettuati i test di laboratorio, che hanno certificato l’esatto opposto. Si è creato un caso nazionale su un noto locale della Costa Smeralda, attribuendogli oltre 60 casi positivi mentre i dati ufficiali ci dicono che erano 32 e, soprattutto, lascia sgomenti come tutta la comunicazione si sia concentrata su questo mentre nelle stesse ore venivano registrati 133 casi positivi in una discoteca di Cervia. Stranezze di una propaganda geopoliticamente selettiva.»

«I pasticci e la propaganda non appartengono certo all’operato della Regione Sardegna ma suggerisco cristianamenteha concluso il presidente Christian Solinas -, a chi rivolge queste accuse di indagare dentro il proprio occhio, perché ne trarrebbe nuove e più corrette consapevolezze.»