15 componenti dell’Unione cittadina del PD di Carbonia si schierano a fianco del segretario dimissionario Fabio Desogus
Dopo le dimissioni del segretario dell’Unione cittadina, Fabio Desogus, resta turbolento, a Carbonia, il clima all’interno del Partito democratico.
Ieri altri 15 componenti dell’Unione cittadina, Giuseppe Casti, Antonio Caggiari, Rita Vincis, Franco Manca, Ilaria Podda, Giancarlo Podda, Tiziana Manca, Bruno Angioni, Matteo Fenu, Alessandra Multineddu, Raffaele Miscali, Mario Mirai, Roberto Bertinelli, Federico Fantinel e Gianluca Massa, hanno sottoscritto un documento nel quale spiegano di riconoscersi nella linea politica del dimissionario segretario cittadino.
«Tenuto conto che l’Unione cittadina del PD di Carbonia ha tenuto le ultime assemblee in presenza a settembre-ottobre dello scorso anno e che, successivamente, si è avviato un importante dibattito in seno al partito riguardo le prossime elezioni comunali di Carbonia e che tale dibattito non potendo per ragioni sanitarie proseguire in forma assembleare – si legge nel documento -, è stato portato avanti tramite diversi mezzi di informazione (stampa, interviste radio televisive, mezzi di comunicazione sociali quali Facebook ed altri), per lo più a titolo individuale e, talvolta, con proposte mai discusse in ambito assembleare; tenuto conto, altresì, che il segretario dell’Unione cittadina il 15 gennaio scorso ha inviato una nota al segretario regionale, al segretario della Federazione Carbonia-Iglesias e a tutti i componenti dell’assemblea cittadina, con la quale evidenziava la necessità di tracciare i confini dell’alleanza politico programmatica in modo da “…iniziare un percorso programmatico e di ascolto con tutti i possibili interlocutori della coalizione affinché si tracci un lavoro politico, leale e fecondo, capace di mobilitare le forze migliori al fine di superare, con una nuova guida nell’Amministrazione comunale, la grave situazione di immobilismo e di crisi che grava sulla città”, la nota del segretario ha ricevuto molte condivisioni ed alcune non condivisioni, ma una parte rilevante dei soggetti ai quali è stato inviato il documento, non si è espressa, impedendo di fatto che l’iniziativa del segretario potesse andare avanti.»
Tenuto conto, in ultimo, che il segretario dell’Unione cittadina ha rassegnato il 3 febbraio scorso le dimissioni dall’incarico, i componenti dell’Unione cittadina che hanno sottoscritto il documento, «ritengono che non vi siano più le condizioni per sviluppare un’azione condivisa all’interno del PD cittadino da sottoporre alle altre forze e movimenti politici che si sottoporranno al giudizio degli elettori per governare la nostra città» e pertanto, «ritengono che possa essere utile lavorare da subito per realizzare un “polo civico” che metta insieme donne e uomini che, al di là delle appartenenze partitiche, vogliano proporsi per le prossime elezioni comunali per offrire un servizio libero e privo di quei condizionamenti ideologici che spesso impediscono di fare il bene della collettività».
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