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Sabato 20 febbraio 2021 si celebra la Giornata Nazionale del Personale Sanitario, Socio Sanitario, Socio Assistenziale e del Volontariato, ed in un momento particolare per gli infermieri del Sulcis Iglesiente in ASSL Carbonia e nella Sanità Privata vogliamo condividerlo con le altre professioni, con le organizzazioni di volontariato, con le istituzioni e soprattutto con tutti i cittadini, a cui abbiamo deciso di essere vicini, che vogliamo assistere e curare, con cui vogliamo avere una relazione di prossimità, e che non lasceremo mai soli.
«Il nostro pensiero è rivolto sia ai colleghi del nostro territorio che hanno dato ben oltre la professionalità di cui sono capaci che verso altri nel SSN che hanno perso la vita per far fronte a un virus che ancora è un pericolo per la salute di tutti e che ancora ci chiede la massima attenzione, il massimo impegno, la massima partecipazione. E non dimentichiamo gli assistiti che in ASSL Carbonia hanno perso la vita infettati in ambito ospedaliero. Alle loro famiglie un sentito abbraccio – dice Graziano Lebiu, presidente dell’OPI Carbonia Iglesias -. Abbiamo affrontato e saputo affrontare tutti i livelli di bisogno, rischi e assistenza, in tutti i momenti, in tutti i contesti e anche per questo motivo va a tutti gli infermieri e alle infermiere, ai coordinatori infermieristici e alle infermiere pediatriche il grazie del Direttivo dell’Ordine che abbiamo l’onore di rappresentare, colleghi che con il virus non hanno avuto a che fare solo professionalmente e con la loro umanità, ma che hanno lottato per essere stati contagiati mentre aiutavano gli altri.»
«Anche alla stampa, ai cittadini, alle istituzioni chiediamo di ricordare i nostri colleghi che non ci sono più perché hanno dato la vita per tenere alto il nome della loro professione e della Sanità Pubblica, Privata e del Volontariato. Un minuto di silenzio all’inizio della giornata e di ogni turno di lavoro compatibilmente con le esigenze di servizio, di cura e assistenza – conclude Graziano Lebiu –. La nostra professione ha ancora tanto da chiedere per la sua dignità e per il vero riconoscimento della sua crescita esponenziale degli ultimi anni, ma anche tanto da dare, come ogni giorno fa, a chi ha bisogno, a chi soffre, per essere di aiuto a chi vuole tutelare la propria salute.»