Dopo un lungo iter durato circa dieci anni, segnato da alterne vicissitudini, oggi, a Sant’Antioco, sono state consegnate le chiavi dei 14 appartamenti a canone agevolato di via San Paolo (ex mattatoio) ad altrettante famiglie antiochensi. Il progetto esecutivo di recupero del patrimonio pubblico per la realizzazione di alloggi a canone sociale nell’ex mattatoio ed ex officina comunale, avviato dalla precedente amministrazione e approvato nel lontano 2012, aveva infatti subito diversi rallentamenti a causa di intoppi burocratici e mancanza di risorse. Nel 2018, per portare a compimento i lavori, l’attuale amministrazione ha infatti dovuto reperire ulteriori fondi (400mila euro) ed indire una nuova gara per l’affidamento del completamento. E si arriva così alla data odierna, 19/03/2021, con la consegna degli appartamenti (suddivisi su due palazzine) alle famiglie che ne hanno legittimamente diritto. Consegna che si somma a quella delle abitazioni di via Trilussa, avvenuta circa due anni fa, i cui lavori erano iniziati insieme all’ex Mattatoio, entrambi inseriti nell’ambito dei progetti di edilizia popolare ed entrambi finiti nel tritacarne della burocrazia e della penuria di risorse.
«Diamo una risposta concreta all’emergenza abitativa divenuta negli anni sempre più pressante – commenta Mario Esu, assessore del Patrimonio – la storia dello stabile di via San Paolo ha origini lontane, a partire dallo sgombero dell’ex Mattatoio, nel quale alloggiavano abusivamente alcune famiglie divenute contestualmente assegnatarie delle cosiddette “case parcheggio” di via Logudoro (moduli abitativi temporanei acquistati all’epoca dal Comune per sopperire all’emergenza), fino all’avvio dei lavori del primo lotto di opere, promossi dalla precedente amministrazione. Al nostro insediamento, nell’estate del 2017, abbiamo preso in mano la situazione di stallo, sia dell’immobile di via San Paolo, sia di quello di via Trilussa e, grazie all’impegno del Sindaco, dell’assessore dei Lavori pubblici e degli uffici competenti, siamo riusciti a chiudere il cerchio. Circa due anni fa abbiamo consegnato gli appartamenti di via Trilussa e oggi procediamo con quelli di via San Paolo. Gestire la domanda di “case comunali” non è semplice – conclude Mario Esu -, ma lo stiamo facendo affidandoci a procedure certe, nonché a regolari graduatorie di assegnazione.»