Dopo la stesura di un documento preliminare da parte di un gruppo di lavoro interassessoriale, l’elaborazione della Strategia regionale di Sviluppo sostenibile (SrSvS) della Regione Sardegna, che ha come riferimento l’Agenda 2030 dell’Onu, prosegue con la fase della condivisione insieme alle istituzioni locali attraverso la costituzione del tavolo istituzionale “Costruiamo insieme Sardegna 2030”, che, questa mattina (in videoconferenza), ha visto la presenza di circa 230 partecipanti: oltre alla Regione ed alle agenzie regionali, enti locali, agenzie di sviluppo, aree marine protette e gruppi di azione locale.
«Un’occasione importante per affrontare i temi fondamentali per il futuro della Sardegna, ragionando insieme sui vari aspetti di sostenibilità della nostra comunità – ha evidenziato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis -. Il documento elaborato è un punto di partenza che vede la Regione al centro dell’azione, con la cabina di regia coordinata dal mio Assessorato, ma che da oggi coinvolge anche le altre istituzioni locali. Un progetto di sviluppo che coinvolgendo i territori deve essere condiviso da tutte le realtà economiche, culturali e sociali.»
«Vogliamo individuare obiettivi che possano conciliare prosperità e benessere e meccanismi per integrare la tutela dell’ambiente, l’inclusione sociale, la salute, la crescita personale e collettiva, come base per uno sviluppo sostenibile portatore di un benessere diffuso – ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis -. Sono cinque i temi strategici individuati: vogliamo rendere la Sardegna ‘più intelligente’ (innovazione e digitalizzazione per una rafforzata capacità amministrativa e una maggiore competitività del sistema produttivo), ‘più verde’ (tutela della biodiversità, azioni per il clima, transizione energetica e modello di economia circolare), ‘più connessa’ (efficiente rete digitale), ‘più sociale’ (benessere diffuso basato su competenza, lavoro, inclusione e salute) e ‘più vicina’ ai cittadini, identitaria ed accogliente, attraverso la cultura e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturale. La ‘SrSvS’ deve tracciare un modello, coniugando le esigenze di crescita economica con quelle di sviluppo del benessere umano e sociale per una società economicamente avanzata, più equa, sana, armoniosa per tutti e nel rispetto dell’equilibrio dell’ecosistema.»
«Dobbiamo cogliere l’opportunità del ‘vantaggio competitivo’ che si verificherà nel dopo epidemia, quando tutti, dopo questi mesi drammatici, dovranno ripartire. La Sardegna pone tra i suoi obiettivi la costruzione di un futuro impostato su temi fondamentali come sostenibilità e digitalizzazione, validi per tutti i settori della vita socioeconomica isolana, compreso quello del lavoro. Siamo tutti coinvolti, Istituzioni in testa, per disegnare il nuovo modello di sviluppo della Sardegna», ha sottolineato l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda.