Il consiglio direttivo del Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ha deliberato l’acquisto della Collezione Manunta
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Venerdì 5 marzo, con l’approvazione della relazione tecnico scientifica di congruità della Collezione Manunta, il consiglio direttivo del Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ha definitivamente deliberato l’acquisto di questa preziosa collezione mineralogica, che rimarrà patrimonio di questo territorio e di tutta la Sardegna mineraria.
L’Associazione Mineraria Sarda, in una nota, si felicita per questo risultato, nuova importante tappa di un cammino iniziato diversi anni fa, a partire dall’esperienza che vide l’associazione impegnata nel 2016 con il Fai Sardegna, all’epoca presieduto dalla prof.ssa Maria Antonietta Mongiu, per la campagna dei Luoghi del Cuore, con cui si portò all’attenzione nazionale il valore identitario della Scuola Mineraria di Iglesias e la battaglia per evitare la dispersione della collezione ora acquisita.
«È un successo delle tante associazioni della Sardegna – commenta il presidente dell’Associazione Mineraria Sarda, l’ing. Giampaolo Orrù – che assieme al nostro sodalizio si sono riunite il 18 dicembre 2018 nell’aula magna dell’Istituto Minerario per il rilancio del Museo Sardo di Mineralogia attraverso l’acquisizione della Collezione Manunta e portare l’attenzione sulla tutela dei beni mineralogici che sono dei beni identitari di un territorio e come tali appartengono al patrimonio storico culturale da valorizzare.»
L’Associazione Mineraria Sarda, parte attiva dal 1896 nel panorama industriale della Sardegna e riconosciuta per il suo ruolo ben oltre i confini dell’Isola, conferma il proprio impegno per la difesa e la valorizzazione del patrimonio minerario isolano, testimonianza storica del progresso tecnico, economico e sociale legato allo sviluppo dell’attività estrattiva, e per la valorizzazione delle odierne opportunità nella lavorazione delle materie prime, dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare.