Al via la prima parte delle consultazioni con i Sindaci dei territori coinvolti per i servizi di collegamento marittimo da e verso le isole minori. L’assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde, ha invitato i primi cittadini, le Compagnie di navigazione che si occupano di tali tratte, le associazioni di categoria e associazioni datoriali, Capitanerie di porto e Autorità portuali a partecipare a un tavolo tecnico in cui tracciare un percorso condiviso sulla riorganizzazione del servizio di trasporto marittimo da e verso le isole minori di San Pietro, La Maddalena e verso la Corsica.
«Ho voluto fortemente avviare questo processo di condivisione per individuare con i soggetti coinvolti una strategia di sviluppo delle isole minori che rappresentano, in virtù di evidenti limitazioni infrastrutturali, solo per pochi mesi all’anno un’eccellenza del turismo nazionale e internazionale», ha dichiarato l’assessore regionale dei Trasporti Giorgio Todde.
«Il sondaggio online pubblicato dall’Assessorato nei giorni scorsi ha consentito di recepire le reali esigenze dei cittadini in termini di mobilità e di organizzazione dei territori che contribuiscono in maniera significativa all’economia della Sardegna – ha spiegato l’assessore regionale dei Trasporti -. Ciò ci ha portato a intraprendere un percorso innovativo di regolazione che parte da una verifica dei servizi, sia dal lato della domanda che dell’offerta, quali collegamenti in relazione a percorsi, orario e periodicità.»
All’incontro di oggi hanno partecipato i sindaci di Carloforte, Calasetta e Portoscuso, mentre domani è prevista la riunione con i rappresentanti locali di Palau, La Maddalena, Santa Teresa di Gallura e Bonifacio e le associazioni di categoria.
«Le consultazioni si aprono, dunque, con i rappresentanti dei territori e con gli attori coinvolti con l’obiettivo – in linea con le ultime indicazioni dell’Autorità di regolazione dei trasporti (Art) – ha concluso l’assessore regionale dei Trasporti – di individuare interventi e azioni strategiche utili a garantire la continuità territoriale, migliorare l’attuale assetto dei servizi e riorganizzare il sistema in un’ottica di potenziale crescita nei periodi caratterizzati da maggiore affluenza.»