20 November, 2024
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Igea: l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec-UIL denuncia «il grave immobilismo della Regione Sardegna e della società in-house»

«Le preoccupazioni che in questo anno erano state denunciate si sono puntualmente verificate. Da lunedì 3 maggio l’uscita dei 103 lavoratori ex Ifras determina la non operatività dei cantieri di Igea ma in parte anche di Carbosulcis considerato che 10 lavoratori prestavano il servizio a Nuraxi Figus per svolgere le attività del piano di messa in sicurezza della miniera. Per questo motivo, giovedì 29 aprile, si è svolta un’assemblea dei lavoratori Carbosulcis e due ore di sciopero dei lavoratori di Igea per denunciare il grave immobilismo della Regione Sardegna e della società in-house.»

La denuncia arriva dall’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec-UIL che hanno diffuso un durissimo comunicato.

«Gli incontri avvenuti martedì con l’azienda e giovedì con l’assessorato dell’Industriasi legge nel comunicatohanno generato altra confusione e nessuna decisione operativa se non lo scaricabarile di responsabilità. Nel corso dello sciopero, i lavoratori e le organizzazioni sindacali hanno evidenziato ancora una volta che nella delibera approvata lo scorso 1 aprile non sono menzionate le attività di bonifica, limitando così Igea alle sole attività di gestione delle concessioni minerarie, in più si dispone una dotazione organica in cui, tra l’altro, si palesa ancora una volta la volontà di non prevedere la figura del Direttore Generale.»

«La pianta organica proposta appare non congrua per svolgere la mission aziendale mentre si palesa la trasformazione della società, nelle migliori delle ipotesi, in mera stazione appaltante; per questo motivo abbiamo chiesto all’assessora Anita Pili la possibilità di partecipare alla stesura del Piano industriale, strumento fondamentale per il futuro di Igea – aggiunge l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec-UIL -. Oltre al problema strutturale sono emersi i malumori e le preoccupazioni dei lavoratori derivanti da continui rinvii e scelte aziendali non condivisibili. Abbiamo avuto modo di reiterare la nostra richiesta all’assessora Anita Pili di dare l’opportuno indirizzo rispetto alle problematiche già da tempo evidenziate sulla modifica pianta organica che non riteniamo condivisibile, sul mancato riconoscimento di quanto previsto dal CCNL, sulla mancata discussione e applicazione della contrattazione di secondo livello e sulla decisione di trasferire gli uffici della Direzione aziendale a Cagliari, aumentando così lo scollamento e il distacco tra i vertici aziendali ed i lavoratori. A questo si aggiunge la necessità di una discussione di merito rispetto al futuro dei siti di Silius e Olmedo.»

«Martedì ci sarà un nuovo incontro con l’assessorato dell’Industria, alla presenza dell’Amministratore Unicoconclude l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec-UIL –, al fine di affrontare tutti i problemi sopra descritti. L’auspicio è che si possa delineare un percorso chiaro e condivisibile, per uscire da una situazione che, di fatto, ha portato alla contrapposizione rispetto a tutti i temi sopra menzionati.»

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