La CGIL Camera del Lavoro della Sardegna Sud Occidentale, chiede di fare chiarezza sul caos delle vaccinazioni
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La CGIL Camera del Lavoro della Sardegna Sud Occidentale, chiede di fare chiarezza sul caos delle vaccinazioni nel Sulcis Iglesiente e del Medio Campidano.
«Rileviamo, a distanza ormai di alcuni mesi – sostiene il segretario Antonello Congiu -, forti criticità organizzative nelle vaccinazioni e nella disomogeneità con la quale si sta procedendo alle stesse che creano difficoltà e smarrimento negli utenti: sia nelle procedure di prenotazione che nelle inoculazioni. Abbiamo forti perplessità sui criteri e sulla tempistica individuata dalla Regione, per attivare in modo capillare ed efficace sul territorio i punti vaccinali territoriali, così come richiesto da molti Sindaci. In questo senso corre l’obbligo di chiedere, visto lo scoramento e smarrimento che vivono i cittadini, se la Regione e le Aziende Sanitarie Locali, abbiano predisposto un calendario aggiornato delle vaccinazioni dei cittadini fragili e vulnerabili; se altresì sia stato predisposto un sistema di chiamate e/o di prenotazione per i cittadini con esenzione per patologia; se, considerata l’urgenza, siano noti i tempi di attivazione di tale sistema e quali le ragioni del grave ritardo rispetto alle vaccinazioni domiciliari dei soggetti non autosufficienti e/o impossibilitati a raggiungere i cosiddetti hub.»
«All’interminabile attesa per avere a disposizione i vaccini e poter così contrastare efficacemente gli effetti drammatici della pandemia si aggiungono le lunghe attese e la sofferenza della campagna di somministrazione, che coinvolge in particolar modo gli anziani e i portatori di patologie gravi, dovuto ai ritardi, alle lunghe code e ai disagi nel dover raggiungere i pochi centri destinati a tale scopo – aggiunge Antonello Congiu -. Nel merito, appare ingiustificato che nei pochi centri di prenotazione territoriali, vengano meno le procedure di registrazione degli utenti che spesso, quando riescono ad accedere si ritrovano RESPINTI, a causa della mancanza dei vaccini e costretti quindi a ripetere per altri giorni la trafila in coda.»
Antonello Congiu, inoltre, evidenzia il mancato coinvolgimento dei Medici di Famiglia nella loro fattiva collaborazione per le vaccinazioni, e l’assenza di sistemi adeguati di comunicazione e informazione dei cittadini in tutte le fasi di prenotazione nei centri, sulla reale disponibilità dei vaccini, per un serio e concreto sostegno alla vaccinazione nei confronti delle categorie più esposte. Altra preoccupazione, infine, è come la Regione intenda affrontare, non solo la presente campagna vaccinale ma anche quelle future.
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