PD Carbonia: «Just Transition Fund – Non perdiamo questa grande opportunità»
Il Just Transition Fund o Fondo per la transizione giusta è un piano di finanziamenti europei destinati alla transizione “green” che mira a fornire sostegno ai territori che devono. far fronte a sfide socio-economiche derivanti dalla transizione verso la neutralità climatica.
E’ un fondo per creare nuova economia e nuova occupazione per compensare le ricadute sociali negative conseguenti all’abbandono del carbone tanto nell’estrazione come nell’uso come combustibile.
Per accedere al Fondo, gli Stati membri dovranno presentare i propri piani territoriali per una transizione giusta.
In questo scenario Carbonia deve svolgere una funzione trainante nella preparazione del piano territoriale perché è la città del carbone con la maggiore popolazione residente, paga pesantemente la crisi industriale, ha una responsabilità verso l’intera comunità territoriale.
Il Comune deve lavorare con i Comuni del Sulcis Iglesiente, con la Provincia con Sotacarbo e Carbosulcis; deve rivendicare che il piano territoriale sia, nel suo complesso e in ogni sua parte, istruito e condiviso dagli enti locali del territorio.
Il JTF è una opportunità importante che il Comune deve cogliere proponendo al tavolo della discussione progetti rilevanti e tendo conto che l’obiettivo più importante è creare nuova e rilevante occupazione senza ricorso alle fonti fossili.
In relazione a questo obbiettivo appaiono insufficienti sia il tempo messo a disposizione delle amministrazioni sia le proposte sino ad oggi ragionate.
Ad oggi si conoscono le linee guida di tre proposte elaborate dalla Giunta Comunale e se ne conoscono più nel dettaglio solo due, una per l’alimentazione con energie rinnovabili autoprodotte, dell’impianto per il compost dalla frazione organica dei rifiuti e un altra per costituire un’agenzia per la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani; proposte positive ma insufficienti.
Il Partito Democratico di Carbonia ritiene che si debba lavorare ad una proposta complessiva che preveda schede progettuali su ogni singola linea di intervento prevista dal Programma.
La prima linea d’intervento riconosciuta dalla UE, riguarda gli investimenti produttivi nella piccola e media impresa. Al riguardo il Comune dovrebbe proporre un piano coordinato di infrastrutturazione dell’area (80 ha) a est della SS 126, prevista nel PUC per insediamenti produttivi e di attrazione di nuove imprese; questa proposta dovrebbe essere accompagnata a quella per uno o più incubatori d’impresa, compresi gli spazi per i giovani professionisti. Gli incubatori, espressamente previsti da JTF, sono coerenti con l’agenzia per la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro. Una seconda linea di lavoro, indicata dal JTF, riguarda gli investimenti in ricerca e innovazione. Al riguardo il Comune e il territorio dovrebbero conoscere e condividere le proposte in elaborazione presso Sotacarbo, Carbosulcis e il CESA, Centro per la Sostenibilità Ambientale.
Quanto agli investimenti nelle rinnovabili, solare e geotermico, e nell’efficienza energetica, il Comune dovrebbe presentare una proposta, anche in partenariato con Sotacarbo, per tendenzialmente azzerare le emissioni dell’intero comparto pubblico cittadino. Il JTF è lo strumento perché l’intero parco di automezzi pubblici circolanti nella città sia riconvertito alla trazione elettrica.
La linea d’investimento prevista dal JTF nella rigenerazione e decontaminazione di siti, risanamento di territori industriali è una opportunità per riconvertire le discariche degli sterili in Ecoparco, anche utilizzando uno dei progetti acquisiti con il concorso di idee effettuato nel passato per questo fine.
Infine alcune considerazioni di carattere politico; alla luce delle risorse disponibili, è di fondamentale importanza garantire una grande partecipazione
delle realtà produttive, delle associazioni di categoria, del mondo del lavoro e delle rappresentanze sindacali, per definire i piani territoriali e stabilire i progetti da presentare.
Per questo motivo bisogna agire da un lato sulla rivendicazione di una cabina di regia capace di gestire questo processo nel suo complesso e che possa dare organicità ai progetti e al percorso che ci permetterà di reperire ingenti risorse, per questo pensiamo che il CRP (Centro di Programmazione Regionale) possa essere il punto di caduta di una gestione unitaria ed efficace di tale processo.
Infine riteniamo che il Comune di Carbonia di concerto con i Comuni del Territorio debba chiedere formalmente alla Regione Sardegna una proroga dei termini di presentazione, per mettere a punto schede e progetti qualificanti e che lo stesso si impegni, così come già chiesto formalmente in occasione del Consiglio Comunale e nella Conferenza dei Capigruppo, a convocare un Consiglio Comunale aperto a tutti i soggetti portatori di interesse del Territorio per discutere di questa grande e fondamentale opportunità di sviluppo del nostro territorio.
Gruppo PD Comune di Carbonia
Partito Democratico Carbonia