Genitori e studenti del Sulcis Iglesiente hanno lanciato una petizione su change.org a sostegno delle lezioni nella scuola in presenza
Genitori e studenti del Sulcis Iglesiente hanno lanciato una petizione su change.org a sostegno delle lezioni nella scuola in presenza.
Il testo integrale.
Scuole chiuse a CARBONIA IGLESIAS, proteggiamo il diritto all’istruzione! Firma anche tu
Gli scriventi genitori e studenti,
– dopo aver appreso la decisione dei sindaci di IGLESIAS e CARBONIA di chiudere per due settimane, tutte le scuole e le istituzioni educative di ogni ordine e grado;
– Viste le differenti decisioni assunte dai primi cittadini degli altri paesi interessati dalla comunicazione del Servizio di Igiene Pubblica (vedi ad esempio Sant’Antioco), promotori di scelte che appaiono più equilibrate e concertate con le altre autorità sanitarie del territorio;
– Viste la comunicazioni intercorse tra le amministrazioni comunali e la stessa Azienda Tutela Salute (ATS);
– Visto il comunicato del commissario Ats che dichiara che è stata potenziata l’attività di tracciamento nel Sulcis Iglesiente;
– Visto che, sempre secondo il Commissario Ats, …«alcuni sindaci si sarebbero opposti a portare avanti la campagna di tracciamento Sardi e sicuri nella propria città e nel proprio territorio»…;
– Vista l’importanza di consentire la conclusione dell’anno scolastico in corso, caratterizzato già da un ricorso alla modalità di didattica a distanza particolarmente importante, con lezioni in presenza;
– Vista la necessità degli studenti di potersi confrontare con insegnanti e studenti all’interno delle aule scolastiche e non solo per il tramite di strumenti tecnologici differenti, anche in virtù di un passaggio a una fase successiva del grado di istruzione e delle grandi difficoltà di apprendimento e capacità di socializzazione che i nostri ragazzi stanno vivendo a causa della DAD;
Chiedono ai sindaci di Iglesias e Carbonia di rivalutare, sulla base di dati concreti e reali, e degli effettivi casi di ogni singolo Istituto e classe, cosi come è sempre stato, anche nei periodi peggiori, la propria scelta e consentire il proseguo delle attività svolte nelle scuole ove possibile;
Chiedono che l’istruzione dei nostri giovani non sia utilizzata come arma politica per fomentare divisioni, polemiche strumentali e scaricamenti di responsabilità tra le autorità e le istituzioni competenti in materia;
Chiedono che tra le Istituzioni si instauri un clima di collaborazione a tutela della salute pubblica e del fondamentale diritto all’istruzione dei nostri ragazzi, che tenda alla risoluzione dei pesanti problemi che stiamo vivendo;
Chiedono che la scuola torni ad essere luogo di apprendimento e lavoro in presenza!
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