Fabio Usai (PSd’Az): «Sul ddl Zan, ovvero sulla tutela della dignità di ogni persona, evitiamo di dividerci e di strumentalizzare»
«Se fossi parlamentare della Repubblica, pur ritenendolo perfettibile, voterei il disegno di legge Zan contro l’omotransfobia. Poiché ritengo non negoziabile e indiscutibile il principio di tutela della dignità umana in ogni sua espressione. E, dunque, anche in quelle legate all’orientamento sessuale, all’identità di genere e ovviamente alla disabilità. Nondimeno, il riconoscimento della dignità delle persone ed il loro diritto a “esistere” ed esprimersi (nel rispetto delle leggi e del prossimo) in piena libertà, senza per questo subire discriminazioni o peggio ancora violenze, sono tra i fondamenti della nostra società democratica e civile.»
Lo scrive, in una nota, Fabio Usai, consigliere regionale della Sardegna del Partito Sardo d’Azione.
«Perciò trovo incomprensibili le polemiche divampate in questi giorni: per la mia visione del mondo, lo dico senza timore alcuno, non dovrebbero esserci divisioni tra destra, sinistra o centro, su questo genere di argomenti – aggiunge Fabio Usai –. D’altronde, mettendo per un attimo da parte i principi generali, che ci sia bisogno di uno specifico intervento legislativo sulla materia è dimostrato anche dai numerosi episodi di violenza e discriminazione registratisi negli ultimi anni verso persone per il proprio orientamento o identità sessuali o per la propria condizione di disabilità.»
«Il legislatore quindi, per ritenersi tale e al servizio dei cittadini, ha il dovere di intervenire per sanare un’impellente esigenza di tutela che emerge dalla nostra società – conclude il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione -. Probabilmente (lo ricordo innanzitutto a me stesso), se ci fosse meno
contrapposizione ideologica fine a se stessa e motivata da fattori di carattere elettorale, più ascolto e maggiori sforzi nella direzione della comprensione reciproca, sarebbe più semplice trovare i migliori compromessi, su qualsiasi provvedimento di legge, nell’interesse ultimo e generale dei cittadini.»