Per Stefano Asili – di Tore Cherchi
Stefano Asili è scomparso prematuramente colpito da un male crudele. Negli ultimi vent’anni ha avuto un rapporto ininterrotto e fecondo con la Città di Carbonia. Con i colleghi del Dipartimento di Architettura dell’Università di Cagliari ha partecipato all’impostazione e allo sviluppo del programma di rigenerazione della Città industriale di fondazione che ha avuto il riconoscimento del Consiglio d’Europa con il prestigioso Premio europeo del paesaggio. Nell’équipe degli universitari, lui si è occupato della resa grafica dei lavori, degli allestimenti e della comunicazione.
Si devono a lui i loghi del CICC, Centro Italiano della Cultura del Carbone, del museo dei Paleo Ambienti Sulcitani, il PAS e del CIAM, Carbonia Itinerari di Architettura Moderna, museo a cielo aperto della Città.
Fu sua l’ideazione della sindone dei minatori, il lenzuolo bianco che conserva le impronte delle mani degli anziani minatori, le mani del lavoro. Avviò questa emozionante opera, come solo le persone dotate di profonda sensibilità sanno fare, il giorno dell’inaugurazione del CICC nell’ormai lontano 3 novembre 2005. E’ da conservare come una reliquia sacra. Suo il manifesto gremito di croci, uno per ogni minatore caduto sul lavoro, affisso nella lampisteria: non si può guardarlo senza commuoversi.
Per Carbonia e per la sua comunità, aveva maturato innanzitutto rispetto. La Città ha perso un suo colto amico.
Tore Cherchi
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