25 December, 2024
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E’ tutto pronto, a Carloforte, per la seconda fase della vaccinazione di massa della popolazione, con la somministrazione della seconda dose a quanto hanno ricevuto la prima dal 21 al 23 maggio scorsi. 

Le giornate di somministrazione questa volta saranno due, sabato 12 e domenica 13 giugno, sempre nei locali allestiti nelle scuole elementari, con i seguenti orari: dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.

Ricordiamo che sono stati circa 4.000 coloro che hanno ricevuto la prima dose di vaccino dal 21 al 23 maggio.

Questa mattina, in Sardegna, sono arrivate circa 86mila dosi del siero Pfizer. Sono attese, tra oggi e domani, anche 4mila dosi del vaccino Janssen, Johnson&Johnson. Sul territorio regionale, nella giornata di ieri, sono state somministrate 14.448 dosi. Ad oggi il 45% della popolazione ha ricevuto almeno la prima dose e circa il 19% ha completato in ciclo. Vaccinato quasi il 90% dei cittadini over 80, di cui circa l’80% ha completato l’intero ciclo. Prosegue, intanto, la campagna sui più giovani: 128mila i cittadini nati dal 1982 al 2004 che, a partire da venerdì scorso, si sono prenotati sulla piattaforma di Poste Italiane: 25mila nella fascia da 16 a 19 anni, 48mila in quella dai 20 ai 29 e 54mila dai 30 ai 39. Complessivamente, dall’attivazione del nuovo sistema, sono state oltre 700mila le prenotazioni.

“Il vaccinoha detto il presidente della Regione, Christian Solinasrappresenta la nostra arma più forte per chiudere definitivamente la drammatica stagione della pandemia. Siamo impegnati al massimo nella campagna e manteniamo fermi gli obiettivi. I riflessi sul piano epidemiologico sono incontrovertibili. La pressione sulle strutture sanitarie è in costante diminuzione e negli ospedali gli indici d’occupazione dei posti letto sono sempre più bassi, in particolare nelle terapie intensive dell’Isola dove il tasso si attesta al 3% circa. Con responsabilità ed impegno presto la Sardegna potrà uscire dall’emergenza, dopo tanti sacrifici.”

Il Servizio di Endoscopia digestiva dell’ospedale Sirai di Carbonia è avviato verso una riapertura parziale (due giorni la settimana). La decisione, non ancora ufficializzata, è stata presa oggi nel corso di un incontro al quale hanno partecipato la dottoressa Giovanna Gregu, direttore dei presidi ospedalieri Sirai di Carbonia e CTO di Iglesias, e i responsabili dei reparti di Chirurgia, Medicina ed Anestesia. L’incontro si è reso necessario per affrontare la situazione di emergenza venutasi a determinare – come ampiamente prevedibile, dopo l’interruzione del Servizio decisa per carenza di personale -. Il Servizio di Endoscopia digestiva è fondamentale in un presidio nel quale devono essere garantiti gli interventi di urgenza e già nei primi giorni di interruzione sono emerse gravi emergenze, come abbiamo documentato con il caso dell’anziana di San Giovanni Suergiu ricoverata nel reparto di Medicina del Sirai al quale è stata prescritta una gastroscopia urgente giovedì 3 giugno, programmata per venerdì 11 giugno a Iglesias e poi “anticipata” a stamane.

Il ripristino parziale deciso oggi, costituisce un piccolo passo avanti, ma i problemi relativi alla carenza di personale vanno risolti, per riportare quanto prima possibile il Servizio di Endoscopia digestiva a tempo pieno all’ospedale Sirai di Carbonia e, a tal fine, è necessaria una mobilitazione della città di Carbonia e del territorio, perché non sono accettabili ulteriori tagli ad una Sanità già sofferente che, viceversa, necessita di una profonda revisione, oggi più che mai, considerato che la pandemia da Coronavirus ha mostrato tutti i limiti del Sistema sanitario pubblico ed evidenziato la necessità di trovare i giusti rimedi.

Giampaolo Cirronis 

«Andiamo avanti sulla strada della semplificazione in un quadro di certezza delle regole e di taglio della burocrazia, dando slancio all’attività degli operatori balneari e di tutti i lavoratori di un comparto strategico per l’intero sistema turistico regionale, che sta già mostrando numeri e segnali più che positivi con una forte accelerazione in termini di presenze e servizi offerti.»
Lo afferma il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando la delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Enti locali, Quirico Sanna, che prevede procedure più veloci per il rinnovo delle concessioni balneari in scadenza.

«La stagione balnearespiega l’assessore degli Enti localista per entrare nel vivo, in una situazione generale ancora condizionata da un’emergenza sanitaria ed economica che purtroppo non si è ancora conclusa. Considerata l’articolata tipologia di provvedimenti che caratterizzano la gestione del demanio marittimo, per garantire quell’uniformità ed efficienza perseguite dalla legge regionale abbiamo deciso di adottare un iter specifico per alcune fattispecie, sia per le istanze e le concessioni già di competenza regionale, sia per quelle di recente attribuzione.»

Per il rinnovo della concessione in scadenza basta presentare ai Servizi regionali competenti in materia di demanio marittimo la richiesta accompagnata dal titolo scaduto e dalla cauzione. Gli interessati devono contestualmente presentare la stessa istanza al Suape, lo Sportello unico per le imprese, che provvede in merito senza bisogno di un’ulteriore comunicazione o di nulla osta da parte degli uffici regionali. «I Servizi regionalisi legge nella deliberapotranno sempre adottare “un provvedimento di diniego o di revoca, in caso di sopravvenuto interesse pubblico ostativo al rilascio o al mantenimento della concessione provvisoria.»

Per quanto riguarda le strutture ricreative, «considerata l’estrema varietà delle esigenze, anche di spazio e di durata, che motivano la richiesta di tali autorizzazioni, è consentita la presentazione di nuove istanze che seguiranno il procedimento ordinario e verranno esaminate in ordine di arrivo e assegnate in ordine di conclusione dei relativi procedimenti, non potendosi materialmente procedere, per la stagione imminente, a comparazione tra istanze concorrenti».

La delibera disciplina anche le modalità per l’assegnazione ai Comuni di aree demaniali destinate alla celebrazione di matrimoni, che potranno svolgersi in una o più aree definite e destinate allo scopo individuate dalle singole amministrazioni locali, dopo il rilascio della relativa concessione (anche pluriennale e dietro corresponsione del canone erariale). Queste aree «saranno lasciate alla pubblica e libera fruizione e il Comune dovrà allestirle all’occorrenza, dandone preavviso ai competenti Servizi regionali».

Questa sera le organizzazioni sindacali hanno incontrato in videoconferenza il prefetto e l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda. Nel corso dell’incontro, hanno chiesto al prefetto di intervenire sul ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando, a sostegno della richiesta di modifica della norma sugli ammortizzatori sociali, tenendo conto che le risorse che il Governo mette a disposizione sono sufficienti per coprire la mobilità senza decurtazioni. Il prefetto riconvocherà il tavolo tra una decina di giorni.

Oggi 8 giugno in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, i sommozzatori dei Nuclei sub della Guardia Costiera insieme a centinaia di subacquei volontari si sono immersi nelle darsene e nei porticcioli di diverse regioni costiere d’Italia, dando vita alla campagna “Mare Pulito”, la più importante giornata di pulizia dei fondali mai realizzata in Italia, organizzata congiuntamente dal progetto europeo Clean Sea LIFE e dal Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della sostenibilità ambientale in difesa degli ecosistemi marini e costieri.
I Comandi territoriali e i sommozzatori della Guardia Costiera garantiranno la necessaria cornice di sicurezza in mare, coordinando l’attività di tutti i diving presenti nella più vasta operazione di bonifica dei fondali marini mai realizzata in Italia, nel rispetto delle norme vigenti in tema di emergenza Covid-19. Gli enti territoriali provvederanno, al termine delle attività, allo smaltimento dei numerosi rifiuti recuperati dal mare.
La campagna “Mare Pulito”, rappresenta un’azione concreta a favore del nostro mare e del nostro futuro, ma rappresenta anche un’iniziativa volta ad evidenziare quanto l’impatto dell’uomo possa essere determinante per la salute degli ecosistemi marini.
Lo scorso anno, un analoga operazione di bonifica ha portato al recupero di circa 12 tonnellate di rifiuti raccolti nei porti, nelle aree protette e nelle zone archeologiche sommerse di tutte le regioni: copertoni di ruote, attrezzi da pesca, sacchetti e bottiglie di plastica e vetro, guanti e stoviglie monouso, mascherine, ma anche tubi, latte, fusti metallici, sedie, pattini per bimbi, fuochi d’artificio e persino motorini.
Tra i tanti rifiuti recuperati dai fondali, diverse “reti fantasma”, quelle reti abbandonate sul fondo del mare e dannose per l’ambiente marino; veri e propri strumenti di morte per le specie marine protette che vi rimangono intrappolate.
Ammonta indicativamente a 8,5 tonnellate il quantitativo complessivo di rifiuti raccolti nei porti, porticcioli, darsene ed aree di pregio ambientale di diverse regioni costiere d’Italia, nell’ambito della Campagna “Mare Pulito”, di cui al comunicato stampa riportato in calce.
Tra il materiale rimosso dai fondali – che sono stati così bonificati – anche pneumatici di auto e camion, attrezzi da pesca, sacchetti, bottiglie e materiale plastico, sedie e lettini da spiaggia, guanti e stoviglie monouso, mascherine, fusti metallici, cassette, materiale elettronico di risulta, cime d’ormeggio e batterie esauste. Ancora, diverse “reti fantasma”, abbandonate sul fondo del mare e dannose per l’ambiente marino.

Sabato 5 giugno, nel corso della riunione presso la Sala Consiliare del comune di Santa Giusta, che ha sancito ufficialmente la nascita della Fondazione Sardegna Isola del Romanico, il comune di Iglesias è entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione.La Fondazione, alla quale hanno aderito 70 Comuni sardi, è nata con lo scopo di rafforzare l’itinerario del Romanico in Sardegna, con la collaborazione delle Amministrazioni locali, delle Diocesi sarde e delle associazioni della società civile, al fine di dar vita a progetti condivisi nell’ambito della cultura e del turismo.
Una maniera per coniugare valorizzazione del patrimonio artistico e sviluppo turistico, aprendo realtà importanti della Sardegna a visitatori che cercano un turismo di esperienza in grado di superare la tradizionale stagionalità.
Oltre a questo, la nascita della Fondazione consentirà ai Comuni di fare rete e di elaborare progetti per accedere ai bandi di settore a livello regionale, nazionale ed europeo.Nel corso della riunione costitutiva della Fondazione, presieduta da Antonello Figus, ex Sindaco di Santa Giusta, sono stati eletti gli organi direttivi ed il Consiglio di Amministrazione, di cui fanno parte i rappresentanti di 10 Comuni.
Per il comune di Iglesias, è stata eletta nel CDA il vicesindaco ed assessore della Cultura Claudia Sanna.

Per il sindaco Mauro Usai «la presenza di Iglesias all’interno del Consiglio di Amministrazione rappresenta un’importante occasione di promozione ed un riconoscimento per quanto fatto nell’ambito della valorizzazione del patrimonio storico e artistico della nostra città».

«È un grande onore essere membro del CDA della Fondazione, ringrazio ancora una volta i Comuni che mi hanno sostenuta ha commentato l’assessore Claudia Sanna -. Porterò avanti questo ruolo con impegno e determinazione, dando voce in assemblea alle proposte non solo di Iglesias, ma di tutti i Comuni del Sud Sardegna membri della Fondazione. Auspico che questo progetto possa rappresentare per il nostro territorio un’occasione di crescita e sviluppo turistico in termini storico-culturali, legati alle nostre meravigliose Chiese – ha concluso Claudia Sanna -. Buona strada a noi.»

Il leader dell’UDC, Giorgio Oppi, è intervenuto questa sera, in Consiglio regionale, sulle emergenze della sanità del Sulcis Iglesiente.

Giorgio Oppi ha denunciato le sofferenze dei reparti degli ospedali di Iglesias e Carbonia e la disorganizzazione del personale (che ha portato alla chiusura di servizi, ultimo l’Endoscopia digestiva al Sirai di Carbonia, ndr). «Io so chi inventa queste cose – ha detto l’ex assessore regionale della Sanità -, ma so anche che bisogna intervenire dall’alto per fermare questo imbecille, senza titolo. Con l’intero arco costituzionale denuncio questo problema enorme.»

Si sono concluse alle 16.20 le operazioni di spegnimento dell’incendio, sviluppatosi intorno alle 15.00, a nord ovest del comune di Carbonia, in località “Flumentepido”, che ha richiesto l’intervento di un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Marganai. Le operazioni sono state dirette dalla stazione di Carbonia coadiuvata dal personale eliportato, 1 squadra dei vigili del fuoco di Carbonia e dalla squadra di protezione civile locale A.D.A.V.D . L’incendio ha percorso una superficie di circa 1 ettaro di aree agricole. Concluse le operazioni di spegnimento, il personale a terra ha proseguito l’attività di bonifica del perimetro.

Sono 14 i casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 2.337 test eseguiti (0,6%). Salgono a 56.900 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 14 nuovi casi. In totale sono stati eseguiti 1.323.121 tamponi.

Si registrano 3 nuovi decessi (1.479 in tutto). Sono invece 100 (-5) le persone attualmente ricoverate in ospedale in area medica, mentre sono 6 (-1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.169 e i guariti sono complessivamente 43.142 (+155).

Sul territorio, dei 56.900 casi positivi complessivamente accertati, 14.890 (+5) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 8.665 (+6) nel Sud Sardegna, 5.161 a Oristano, 10.926 (+2) a Nuoro, 17.244 (+1) a Sassari.