23 November, 2024
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Spettacoli, laboratori e incontri animeranno la stagione primaverile ed estiva di Spazi di Frontiera, organizzata da La Cernita Teatro insieme al gruppo teatro Albeschida  in collaborazione con i centri di salute mentale di Sanluri e San Gavino, Carbonia, Iglesias. Il calendario, parte in streaming e parte in presenza, prevede venticinque appuntamenti tra spettacoli, performance, letture, presentazioni di libri, laboratori e residenze artistiche tra aprile e agosto nel Sulcis, tra Bacu Abis, Carbonia e Sant’Antioco, e il Medio Campidano.

Venerdì 11 giugno la Casa del Popolo di Carbonia ospiterà l’appuntamento con “Il racconto e la vita”, libro dello psicologo e psicoterapeuta Antonio Cesare Gerini. «Nel periodo di chiusura per misure anticovid fu messa una catena al cancello da cui passavamo per coltivare i campi limitrofi al Centro di Salute Mentale di Carbonia-Iglesiassottolinea l’autorecampi che coltivavamo da vent’anni dopo aver bonificato il territorio. Da qui è nata una polemica con la USSL e col Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze, e in questo momento ho ripensato al mio percorso professionale per trasformarlo in un libro con una serie di episodi di vita.»

Gerini è oggi presidente dell’associazione di Volontariato Albeschida. Medico in pensione, è stato psichiatra al Servizio di Diagnosi e Cura dell’ospedale di Carbonia, co-fondatore del centro di accoglienza Don Vito Sguoti a Carbonia, responsabile della comunità protetta pubblico-privata Usl-Aias di Cortoghiana, del Centro di salute mentale e del Dipartimento di salute mentale di Carbonia-Iglesias. La presentazione del libro, a cura del giornalista Marco Corrias, sarà accompagnata dalle letture di Monica Porcedda.

Fino a settembre proseguiranno per Spazi di Frontiera i Cantieri creativi con Marco Nateri, costumista e scenografo, Maria Giulia Cirronis, psicologa e psicoterapeuta di Sant’Antioco e Monica Porcedda, e andranno in scena spettacoli e incontri.

Il progetto è realizzato con il contributo della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e in collaborazione con I Giardini della Biodiversità di Iglesias, Coordinamento Associazioni di Bacu Abis, Anpi Carbonia, Circuito Cedac, Csc della Società umanitaria Carbonia Iglesias e Fabbrica del Cinema, Libreria Lilith, Asce Sardegna, Casa del Popolo Carbonia, Arte e salute onlus di Bologna, Coop. Sociale Seriana 2000 di Taranto.

L’interruzione del servizio di Endoscopia digestiva, disposta per carenza di personale, ha già provocato, inevitabilmente, i primi problemi in vari reparti dell’ospedale Sirai di Carbonia.

Una delle prime emergenze è legata al ricovero di un’anziana donna di San Giovanni Suergiu, 86enne, che giovedì scorso, a seguito di un sanguinamento gastrico, su indicazione del medico di famiglia, è stata portata dai familiari al Pronto Soccorso del Sirai, dove poi è stata ricoverata nel reparto di Medicina e le è stato prescritto un urgente esame endoscopico. Ma al Sirai il Servizio…non è più disponibile…

Vediamo gli sviluppi nell’intervista realizzata stamane con Ornella, la figlia dell’anziana donna ricoverata al Sirai per il sanguinamento gastrico.

P.S. Questa mattina, due ore dopo la registrazione dell’intervista…abbiamo saputo dai familiari che l’esame endoscopico era stato già eseguito, all’ospedale Sirai di Carbonia, dall’equipe del Servizio di Endoscopia digestiva giunta appositamente in mattinata da Iglesias…

Giampaolo Cirronis

A Sant’Antioco, tornano i servizi estivi dedicati ai bambini della scuola primaria e ai minori adolescenti della secondaria di primo e secondo grado, tra attività in spiaggia, laboratori ed escursioni al di là dell’isola, rientranti nell’ambito del progetto “Spazio minori e famiglia”. Si parte con la raccolta delle adesioni: le attività, che si terranno nel mese di luglio, sono gratuite per i laboratori in paese e per il servizio di “spiaggia day”, mentre è prevista una modica contribuzione per le escursioni fuori città rivolte agli adolescenti. La modulistica è disponibile nel sito istituzionale del comune di Sant’Antioco e per qualsiasi informazione è possibile contattare la referente del Servizio Politiche Sociali, Maria Grazia Muroni, ai numeri 366.3180206/0781.8030306.

Per i bambini della scuola primaria (dalla prima alla quinta) sono in programma varie attività, suddivise in due gruppi, con date differenti, ma per entrambi ci si potrà intrattenere in spiaggia, a Is Pruinis, e nel centro sportivo del Lungomare, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30.

Per i minori adolescenti della scuola secondaria di primo grado, invece, sono previsti laboratori all’aria aperta il lunedì e il venerdì dalle 17.30 alle 20.30 ed escursioni in diverse località, ogni giovedì dalle 9.00 alle 15.00, quali Cagliari sotterranea, Porto Flavia Masua (percorso vecchia miniera), esperienza in canoa a Sant’Antioco e Cortoghiana, la Casa dei Ghighi, nonché un approccio al tiro con l’arco.

Il Gruppo Barilla assume nuovo personale diplomato e laureato da inserire presso i propri stabilimenti presenti in Italia e all’estero. I profili ricercati riguardano Addetti al Controllo delle Operazioni, che dovranno essere coinvolti in progetti quotidiani, contribuire alle attività lavorative del team, analizzare i costi e le variazioni di produzione, supportare il manager in progetti di miglioramento continuo e controllare la catena di fornitura; Capiturno, che dovranno garantire il rispetto delle regole di sicurezza, analizzare i risultati riguardanti la propria area di competenza, gestire e monitorare l’avanzamento della produzione secondo gli indicatori previsti, monitorare le manutenzioni correttive e preventive nell’area di propria supervisione e promuovere una cultura improntata al miglioramento continuo; Responsabili Qualità e Tecnologia, che dovranno garantire adeguata formazione del personale, supportare lo stabilimento con analisi e metodologie per la gestione dei processi di produzione e confezionamento, garantire supporto tecnico alle autorità di regolamentazione per la qualità e la sicurezza alimentare ed introdurre comportamenti organizzativi per il raggiungimento degli obiettivi aziendali; Addetti Manutenzione, che dovranno monitorare le strutture dell’impianto, diagnosticare, riparare, sostituire apparecchiature danneggiate, assistere e condurre le procedure di manutenzione, formare operatori e manutentori su macchinari e competenze tecniche, riparare e risolvere i problemi e la manutenzione preventiva di tutte le apparecchiature di produzione; Professionisti della Sicurezza Informatica, che dovranno gestire le soluzioni esistenti e gli incidenti di sicurezza IT, gestire progetti, procedure e attività in linea per far rispettare la sicurezza informatica e garantire la protezione, l’integrità, la riservatezza e l’accessibilità delle informazioni aziendali. Chi è interessato a lavorare nel gruppo Barilla deve avere buone capacità organizzative e comunicative, capacità di lavorare in squadra, forte leadership, capacità di problem solving, proattività, riservatezza, etc.

Per verificare tutte le altre figure…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_barilla_10_20.html .

La consigliera comunale di minoranza del gruppo Misto Daniela Garau, ha presentato un’interrogazione al sindaco di Carbonia  ed alla Giunta sulle problematiche legate all’assegnazione degli alloggi popolari Area siti in località “Campo prigionieri”. 

Considerato che alcuni di detti immobili di recente costruzione, ubicati nel quartiere “Campo prigionieri”, risulterebbero occupati presumibilmente da soggetti non legittimati per assenza dei requisiti previsti dalla normativa di settore, mentre altri nuclei attenderebbero che l’Amministrazione ponga in essere l’attività amministrativa di verifica dei requisiti necessari ai fini della regolarizzazione eventuale della loro posizione contrattuale; e che Area ha chiesto al comune di Carbonia, di procedere in merito, Daniela Garau ha chiesto al Sindaco ed alla Giunta Municipale di riferire in Aula sui provvedimenti adottati o, in ipotesi contraria, di chiarire le motivazioni dell’inadempimento.

Latina come Muravera. Il Carbonia ieri pomeriggio ha chiuso il primo tempo in vantaggio di un goal, e questa volta anche con un uomo in più, e nella ripresa non è stato capace di reggere l’urto della reazione laziale, sotto una pioggia battente, subendo tre goal ed una netta sconfitta.

L’avvio di partita è stato equilibrato, con iniziative da una parte e dall’altra, e la partita si è accesa poco dopo la mezz’ora, al 33′, quando Luca Ricci ha lasciato i suoi in 10, espulso dal direttore di gara, per doppia ammonizione. Il Carbonia è stato pronto ad approfittarne ed al 36′ ha sbloccato il risultato: Cristian Stivaletta ha impegnato il portiere laziale Francesco Alonzi con una conclusione velenosa, deviata in angolo. Sulla battuta di capitan Marco Piredda, Matteo Bagaglini ha trovato l’impatto giusto con il pallone e di testa ha messo alle spalle di Francesco Alonzi.

Il finale del primo tempo non ha offerto grandi emozioni.

L’inferiorità numerica non ha frenato la voglia di rimontare il risultato del Latina che ha creato prima i presupposti del pareggio con un calcio di punizione di Antonio Calabrese fermato dalla traversa ed al 14′ lo stesso attaccante, ha battuto Marco Manis su prezioso assist di Luca Di Renzo. Girandola di cambi in entrambe le squadre e a trarne profitto è stato il Latina che al 25′ l’ex Torres Stefano Sarritzu l’assist del goal del vantaggio al capitano Claudio Corsetti.

Ed al 38′ è stato proprio Stefano Sarritzu, autore del goal vittoria nel confronto diretto del girone d’andata a Santadi, a mettere la sua firma sul goal del definitivo 3 a 1.

Il Latina mette in cassaforte il secondo posto, il Carbonia non riesce a regalare la prima vittoria a David Suazo e viene scavalcato all’ottavo posto dal Lanusei che ha superato 2 a 0 l’Arzachena.

Il Muravera ha perso 2 a 1 in casa con l’Insieme Formia, sciupando l’occasione per l’aggancio al quinto posto, tenuto conto che la Nocerina ha perso 1 a 0 sul campo dell’Afragolese.

La Torres ha strappato un punto prezioso rimontando un goal sul campo del Savoia. Il Latte Dolce ha pareggiato 2 a 2 in casa con il Team Nuova Florida, con doppietta di Gigi Scotto, nuovo capocannoniere con 17 goal, uno in più di Roberto Cappai.

 

Lo scrivono, in una nota, i consiglieri regionali del gruppo Progressisti.
«Come sottolineato dalla responsabile della comunità Emmaus nel documento che alleghiamo, eventuali casi tra gli ospiti o tra gli operatori che le frequentano sono di difficile gestione, incompatibile con le attività che ogni giorno si svolgono all’interno o all’esterno delle strutture aggiungono i Progressisti -. In questo senso è emblematico il caso della comunità per minori di Aritzo, in cui la mancata vaccinazione degli operatori e degli ospiti, con il lockdown in corso in paese, sta rendendo impossibile la vita quotidiana nella struttura.»
«Come Progressisti presenteremo in queste ore un’interrogazione indirizzata al presidente della Regione e all’assessore della Sanità, per capire in che modo intendano intervenire per la soluzione di un problema che riguarda in primo luogo gli ospiti e gli operatori delle comunità e, in molti casi, anche numerose famiglie.»

Suor Silvia Carboni, responsabile della comunità alloggio per minori Casa Emmaus che attualmente accoglie 6 minori con diagnosi psichiatrica inserite su richiesta dell’UONPIA territoriale di riferimento, ha inviato una nota al dott. Massimo Temussi Commissario Straordinario dell’ATS, al dott. Giorgio Carboni Direttore Sanitario, al dott. Paolo Tecleme responsabile della Programmazione sanitaria e strategica ATS Sardegna, alla dott.ssa Anna Cau della Procura Minori presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari e al dott. Guido Pala, Presidente Tribunale per i Minorenni di Cagliari Ufficio Garante per l’Infanzia, nella quale comunica che se entro 48 ore l’ATS non provvederà alla vaccinazione immediata degli operatori non ancora vaccinati, nonché all’immediata vaccinazione di tutti i minori accolti in tutte le comunità per minori della Sardegna, tali minori verranno dimessi, con conseguente intasamento della Clinica di Neuropsichiatria infantile.

«Questa decisione, seppur dolorosa, arriva dopo mesi in cui con diverse note l’ente scrivente congiuntamente ad altri enti, ha chiesto ripetutamente di inserire le comunità per minori nel piano vaccinazione. Solo 2 settimane fa abbiamo appreso che minori e personale di molte delle comunità per minori sono stati vaccinati e solo alcune comunità minori risultano escluse dal piano vaccinale. Al momento non è dato sapere in base a quale criterio “molte comunità” sono state incluse nel piano vaccinale, e altre, soprattutto nel sud Sardegna, sono state escluse da tale piano, né comprese in nessuna programmazione. Venerdì 6 giugno l’ente scrivente ha prenotato le minori accolte tramite piattaforma: ebbene, sono stati dati 14 appuntamenti tutti in orari diversi: ciò significa che per 14 volte un operatore dovrà accompagnare le minori a fare il vaccino, pur avendo evidenziato che si trattava di minori di una comunità alloggio. Ci sembra inaccettabile il “trattamento” riservato alle comunità per minori, agli operatori e ai loro assistiti. Considerando che nella maggior parte delle Regioni d’Italia gli operatori delle comunità per minori sono stati vaccinati contemporaneamente agli operatori delle RSA e considerando che in diverse regioni d’Italia sono state riservate delle corsie ad hoc per la vaccinazione dei minori delle comunità, ci si chiede come mai la Regione Sardegna non abbia riconosciuto agli operatori e ai minori accolti in comunità la loro peculiarità. Eppure durante il lock down le comunità per minori non solo hanno proseguito nell’erogazione del loro servizio, seppur in condizioni ad alto rischio, non solo non sono andate in smart working, ma i minori delle comunità sono stati ulteriormente danneggiati perché fino al 31 maggio 2020 il TM di Cagliari (come i Tm di tutta Italia) ha “chiuso” le comunità: vietando di fatto ai minori la visita in famiglia dal 10 marzo al 31 maggio 2020 (quando il resto d‘Italia il 4 maggio poteva muoversi liberamente almeno dentro il proprio territorio). Ci preme sottolineare in questa sede che i minori delle comunità sono stati privati della loro libertà e di tutta la socializzazione in misura maggiore rispetto ai loro coetanei. Una positività in comunità significa quarantena per i minori e per tutti i dipendenti: un dramma. Nel nostro caso, con i due centri, ha significato per ben due volte da ottobre ad oggi, 60 persone in quarantena. Rischio focolaio? Altissimo. Ma nonostante in più sedi e in più occasioni sia stata evidenziata a chi di dovere la peculiarità della condizione delle comunità per minori, i vari organi istituzionali non hanno saputo dare una risposta efficace a tale problema. E in questo momento ci troviamo ad assistere impotenti al “grido di dolore” della Responsabile della Comunità per minori di Aritzo che ha indetto lo sciopero della fame per sollevare l’attenzione delle Istituzioni e degli organi di stampa su tale realtà. Si tratta pertanto di una tipologia di servizio ad alto rischio di contagio considerata anche che la “prossimità relazionale” è parte integrante del progetto educativo.»

«Se entro 48 ore l’ATS non comunicherà tempi e modalità (urgenti) per l’inoculazione del vaccino a minori e operatori di tutte le comunità per minori della Sardegna, si procederà alla dimissione delle minori attualmente in carico 2. Non verrà accolto nessun minore, se non precedentemente vaccinato (prima era previsto il tampone, ora pretendiamo il vaccino prima dell’ingresso in struttura) Per gli stessi motivi la scrivente, responsabile anche del centro semiresidenziale BorgoTreMani, comunica che da domani 8 giugno il BorgoTreMani, che attualmente accoglie 20 minori, di cui 10 con diagnosi psichiatrica, interromperà le attività in presenza e i minori verranno seguiti in DAD, onde evitare il rischio focolaio (questo vuol dire che i ragazzi dovranno stare a casa con conseguente disagio per i minori stessi e per i loro familiari). Ciò, fino a quando tutti i minori e gli operatori di tutte le comunità per minori della Sardegna non verranno vaccinati.»

«La situazione è in continua evoluzione e stiamo seguendo il tutto con estrema attenzione. Noi siamo pronti ad accelerare ulteriormente con la macchina industriale e produttiva. Se i tempi della ripresa produttiva si sono ulteriormente allontanati, questo è da ascrivere alla mancanza dell’autorizzazione VIA (Valutazione d’impatto Ambientale).»
Eros Brega, responsabile delle relazioni industriali della Sider Alloys, sintetizza così la situazione dello stabilimento di Portovesme.
«Noi siamo nella condizione di ripartire, ma se dovesse calare ulteriormente il silenzio, allora ci sarebbe veramente di che preoccuparsi ed il Sulcis Iglesiente, che si aspetta un nuovo sviluppo, ne risentirebbe pesantemente.»
La parola d’ordine è “fare presto” e non ci si può concedere ulteriori ritardi, questo in sintesi l’appello del responsabile delle relazioni industriali.
La fabbrica è in attesa di ulteriori forniture da parte della Chinalco, i tempi delle consegne si sono allungati anche a causa della pandemia.
«La politica regionale è chiamata a svolgere il ruolo che le compete attivandosi in tempi breviconclude Eros Brega, affinché le relative autorizzazioni pervengano quanto prima, per consentire al polo dell’alluminio di riprendere la produzione e di imprimere un nuovo impulso ad un territorio che da troppo tempo ormai è privato di un futuro per le nuove generazioni.»