23 November, 2024
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Il Tribunale civile di Cagliari, ha rigettato integralmente il ricorso presentato da A.R.T srls, nel quale veniva richiesto di sospendere l’efficacia degli atti con cui il Comune di Iglesias aveva:
– dichiarato le opere eseguite dalla ditta presso la casa di riposo Margherita di Savoia accettabili ma non collaudabili, autoliquidando una somma di euro 282.515,73;
– disposto l’incameramento e l’escussione di due polizze assicurative per euro 282.515,73;
– preso atto dello stato di consistenza dell’opera e delle relative valutazioni economiche;
– degli atti di collaudo depositati dal collaudatore il 12.06.2020
– esercitato il diritto di recesso, per inadempienza, nei confronti della ditta, precedentemente assegnataria dei lavori di ristrutturazione presso la struttura, richiesto il risarcimento danni, lo stato di consistenza dei lavori, l’inventario dei materiali, delle opere provvisionali e degli impianti presi in consegna.

Ne ha dato notizia, in una nota, il comune di Iglesias.

«L’Autorità giudiziaria, in questo modo, ha riconosciuto il diritto del comune di Iglesias di recedere dagli impegni contrattuali con la ditta appaltatrice, rimandando la controversia tra le parti relativa ai rispettivi rapporti di credito e debito ad un eventuale successivo giudizio. Il Tribunale di Cagliari inoltre, ha condannato A.R.T. srls al pagamento, in favore del comune di Iglesias, delle spese di lite, per una somma di euro 6.060,00.»

«Una sentenzaha commentato il sindaco Mauro Usai che ci conferma il corretto operato degli uffici comunali nella gestione della vicenda. Il comune di Iglesias aveva diritto di rescindere il contratto e proseguire nei lavori.
L’Amministrazione è determinata a voler concludere una vicenda che dura da troppi anni, permettendo alla Città di avere un istituto per anziani moderno e adeguato alle esigenze degli ospiti. A breve verrà concluso e pubblicato il bando di gara per l’assegnazione, e così potremo riaprire la struttura dopo più di 20 anni.»

«La decisione del giudiceprosegue Vito Didaci, assessore ai Lavori pubblici – ribadisce la correttezza di quanto fatto finora. Abbiamo fatto in modo di superare una situazione di stallo che durava da tempo e vogliamo che l’istituto Margherita di Savoia possa essere disponibile il prima possibile.»

Terza e ultima serata di anteprime per Narcao Blues. Dopo Robben Ford e Bill Evans, il bluesman sardo Vittorio Pitzalis e gli africani Insingizi e Baba Sissoko, in cartellone nelle due serate precedenti, il trittico di appuntamenti che fa da preludio al festival si chiude questa sera Narcao con un altro doppio concerto (sold out).

A salire per prima sul palco di piazza Europa, alle 21.30, sarà la band del chitarrista e cantante Nick Becattini, tra i nomi di spicco della scena blues nostrana. Cresciuto attraverso una lunga militanza nel gruppo Model T. Boogie di Giancarlo Crea nella seconda metà degli anni Ottanta e un’importante residenza a Chicago, tra il 1990 e il ‘93, il bluesman di Pistoia, una volta rientrato in patria, ha avviato un cammino artistico testimoniato da otto album a suo nome; il più recente, “Lifetime Blues”, lo vede in compagnia degli stessi musicisti di scena domani sera (sabato 10) a Narcao: Keki Andrei all’Hammond e tastiere, Anacleto Orlandi al basso e Enrico Cecconi alla batteria.

A seguire, riflettori puntati (intorno alle 22.30) sui Morblus, la band capitanata da un altro chitarrista e cantante di primo piano nel panorama del blues “made in Italy”, il veronese Roberto Morbioli, artista capace negli anni di costruire una carriera fatta di progetti solisti, collaborazioni illustri con musicisti del calibro di Massimo Bubola, Fabio Treves, Rudy Rotta, John Mayall, Nathan East, tra gli altri, e tanti concerti tra Italia, Europa e Stati Uniti. La band di Roberto Morbioli, battezzata giusto trent’anni fa, nel 1991, giocando sulla combinazione tra il suo cognome e la parola “blues”, fonde sapientemente funky, blues, r&b e soul: accanto al leader, sul palco di Narcao, ci saranno Giulio Campagnolo alle tastiere, Stefano Dallaporta al basso e Sergio Ratti alla batteria.

Archiviate le tre serate di anteprime, il festival Narcao Blues vivrà la sua trentunesima edizione nella penultima settimana del mese (dal 21 al 25 luglio) con un cartellone che proporrà, come consuetudine, una rosa di artisti internazionali, nazionali e locali, tra i quali gli statunitensi Roosevelt Collier e Neal Black, la cantante irlandese Kaz Hawkins, la chitarrista anglo francese Laura Cox, il cantante burundese J.P. Bimeni, la Latvian Blues Band, i toscani Roberto Luti ed Elisabetta Maulo e i sardi King Howl e Don Leone.

Biglietti e abbonamenti. I biglietti interi per le serate di mercoledì 21, giovedì 22, venerdì 23 e sabato 24 luglio costano 12 euro, 10 i ridotti; il biglietto per la serata di domenica 25 luglio costa 5 euro; 30 euro è invece il costo dell’abbonamento per le cinque serate. A tutti i prezzi vanno aggiunti i diritti di prevendita. Biglietti e abbonamenti si possono acquistare online e nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna e attraverso il portale www.narcaoblues.it.

Come già nella passata edizione, le serate avranno i posti limitati a quattrocento persone (duecento in più rispetto al 2020). L’apertura dei cancelli avverrà alle ore 20.00, e non sarà necessario munirsi di green pass per assistere agli spettacoli, ma verrà rilevata la temperatura all’ingresso a tutti gli spettatori.

 

È arrivata a Cagliari la Firenze, ammiraglia del gruppo Costa Crociere, ispirata al Rinascimento italiano, con a bordo 1.540 passeggeri.
«Il primo scalo sardo della Costa Firenze è un ulteriore segnale di ripresa del mercato e di uscita graduale dalla situazione emergenzialespiega Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna -. Rispetto alla maiden call della Smeralda, oggi a Cagliari si respira maggiore ottimismo ed un pizzico in più di libertà, sebbene i protocolli sanitari a bordo e fuori dalla nave siano sempre stringenti. Con un primo e timido bilancio semestrale di poco superiore a 15mila passeggeri in transito e 12 toccate complessive, ci stiamo avvicinando gradualmente ad una riattivazione dell’industria crocieristica e alla possibilità che, già nei prossimi mesi, anche gli altri scali sardi possano essere ricompresi negli itinerari del Mediterraneo delle compagnie crocieristiche. Nel frattempo, proseguiamo con gli interventi infrastrutturali rivolti al potenziamento degli scali sardi e dell’accoglienza, l’ultimo dei quali, La buona onda, il percorso ombreggiante e sicuro che inauguriamo oggi a Cagliari e che mettiamo a disposizione di crocieristi, passeggeri e cittadini.»
Antonio Caria

«Nel comune di Carbonia, ormai da decenni, sono migliaia le pratiche edilizie inevase. Una situazione che oltre a creare grave disagio ai cittadini interessati, compromette lo sviluppo economico e sociale della nostra città.»
A sostenerlo è il gruppo “Civico-Autonomista – Carbonia Avanti”, creato in vista delle ormai imminenti elezioni Amministrative.
«Alla base di questa situazione, oltre le inefficienze amministrative, ci sono la burocrazia e la carenza negli organici.
Tra gli obiettivi primari del nostro gruppo, una volta delegati dai cittadini per amministrare la città, ci sarà anche quello di mettere rimedio a questa insostenibile e deleteria inefficienza. Lo faremo potenziando gli uffici deputati a tale scopo, sburocratizzando i processi amministrativi e, eventualmente, facendo ricorso ad altre professionalità.»

Sarà una delle edizioni più importanti perché si festeggerà il 60esimo anniversario della nascita della prima Fiera, nel lontano 1962. Ma soprattutto sarà un’edizione che avrà il compito di consacrare la ripresa dell’artigianato artistico sardo, un settore duramente colpito dalla crisi, a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19, e ora quanto mai voglioso di rilancio. La macchina dei preparativi per la Fiera dell’Artigianato Artistico della Sardegna, a Mogoro, è già partita da alcune settimane. L’inaugurazione ufficiale della 60a edizione si terrà il prossimo 30 luglio. È stata definita anche la data di chiusura, prevista per il 19 settembre. Quest’anno, infatti, la nuova Giunta comunale guidata dal sindaco Donato Cau, su proposta dell’Aassessore dell’Artigianato, Commercio ed Attività produttive, Francesco Serrenti, ha deciso di “allungare” di ben due settimane la durata della manifestazione. All’edizione numero 60 della Fiera saranno presenti 100 espositori (97 aziende artigianali e 3 del settore agroalimentare). L’Amministrazione comunale, intanto, si avvia a completare il programma degli eventi collaterali che contribuiranno a rafforzare l’offerta destinata non solo agli abituali frequentatori della Fiera ma anche ai turisti, con l’obiettivo di rendere sempre più partecipi anche gli altri cinque Comuni dell’Unione Parte Montis (Gonnostramatza, Masullas, Pompu, Simala e Siris) ed i rispettivi territori.

«Mogoro è uno dei cuori pulsanti dell’Unioneafferma l’assessore Francesco Serrentie la Fiera è da sempre un modello di economia sostenibile capace di valorizzare il meglio della tradizione artigiana dell’isola e delle innovazioni legate al settore. Ma deve diventare ancora di più un elemento in grado di valorizzare l’autenticità e l’unicità dei nostri territori. Una delle chiavi del futuro del turismo sta nel benessere di tutta la comunità locale, fatta di imprese, turisti e residenti.»

 

Si è svolta lo scorso 7 luglio la premiazione della XXVIII edizione dei Comuni Ricicloni, in occasione della VIII edizione dell’Ecoforum nazionale organizzato da Legambiente.
La Sardegna con 48 comuni (44 con popolazione sotto i 5.000 abitanti; 4 tra 5.000 e 15.000 abitanti) e con una percentuale del 12,7% del totale, si posiziona al 5° posto nella classifica nazionale. Rispetto al 2019, nel 2020 sono ben 39 in più i comuni virtuosi, contribuendo insieme all’Abruzzo (+8) ad incrementare la percentuale al Sud Italia. Tra i 48 comuni sardi virtuosi è stato, sono 4 quelli con popolazione tra i 5.000 e 15.000 abitanti, ad aver avuto una produzione pro-capite di secco inferiore a 75 kg/ab/anno: Orosei, Sennori, Siniscola e San Giovanni Suergiu. San Giovanni Suergiu è l’unico Comune del Sulcis Iglesiente tra i 48 complessivi.
«Si tratta ancora una volta di un grande risultatocommenta la sindaca di San Giuvanni Suergiu, Elvira Usai –, dopo la premiazione della III edizione Eco-Forum Sardegna, che gratifica non solo l’amministrazione e tutte le figure professionali impegnate a vario titolo nella gestione dell’appalto di igiene urbana, ma soprattutto i cittadini di San Giovanni Suergiu che, quotidianamente, si impegnano per il corretto conferimento dei rifiuti.»
 

Sono 43 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 3.372 test eseguiti (1,27%).

Salgono a 57.477 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 1.412.226 tamponi.
Non si registrano nuovi decessi (1.492 in totale). I ricoveri ospedalieri: 36 pazienti in area medica (+3 rispetto al report precedente) e uno in terapia intensiva.
Attualmente in Sardegna sono 2.361 le persone in isolamento domiciliare e 53.587 (+12) i guariti. Sul territorio, dei 57.477 casi positivi complessivamente accertati, 15.104 (+25) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 8.724 (+7) nel Sud Sardegna, 5.186 (+5) a Oristano, 10.967 (+1) a Nuoro, 17.482 (+5) a Sassari.

Nella giornata di ieri gli agenti della Polizia di Stato di Cagliari hanno indagato in stato di libertà un cittadino algerino di 30 anni, poiché espulso dal territorio nazionale nel 2019 e rientrato in Italia prima del previsto periodo di autorizzazione al reingresso (tre anni). L’algerino, una volta sbarcato nella spiaggia di Teurredda (Teulada), è stato condotto presso il Centro di prima accoglienza di Monastir, posto in quarantena nel rispetto delle procedure anti Covid-19, e sono state avviate nei suoi confronti le procedure di identificazione, mediante foto segnalamento e rilievi dattiloscopici, nonché la verifica nella Banca Dati “AFIS” per gli eventuali precedenti penali. Al termine delle suddette procedure si è riscontrata la citata violazione, prevista e punita dal testo unico sull’immigrazione (art. 5 bis D.Leg. 113/2018), procedendo quindi al suo deferimento all’Autorità giudiziaria.

Al termine delle formalità di rito, il giovane verrà nuovamente espulso.

 

 

Domenica 18 luglio si accendono le luci per la rassegna Notti a Monte Sirai.
La manifestazione sulcitana, giunta alla sua XIII edizione, illuminerà anche per l’estate 2021 il parco archeologico di Carbonia con musica, poesia e notti magiche. Tre date, per tre spettacoli, tutto nel rispetto delle misure di prevenzione anti Covid 19. La manifestazione è stata organizzata dall’Amministrazione comunale di Carbonia, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica e il sostegno della Fondazione di Sardegna e della Regione. Organizzato dall’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacoloNotti a Monte Sirai ha in calendario tre appuntamenti: si parte il 18 luglio con Stefania Rocca, segue il 25 luglio Ascanio Celestini, e si chiude il 31 luglio con lo spettacolo di Michele Mirabella.

Sabrina Sabiu, assessore alla Cultura – Spettacolo – Turismo del comune di Carbonia. »L’edizione 2021 di Notti a Monte Sirai è stata per noi molto sentita e desiderata. Siamo ancora in una fase di incertezza davanti agli effetti della pandemia e rispetteremo tutte le norme anti -Covid, esattamente come lo scorso anno. Ma questa edizione ha tutto il sapore della ripartenza, rispetto al buio totale dell’estate 2020, durante la quale non si sapeva davvero in quale direzione si sarebbe andati. Nonostante tutte le difficoltà del 2021, dopo tanti mesi di stop per tutti e soprattutto per il mondo dello spettacolo, adesso finalmente si riparte. Si riparte con nuova carica vitale, con la voglia di stare insieme, uscire e trarre nutrimento dall’arte e dalla cultura. Per questo motivo abbiamo deciso di destinare ingenti risorse allo spettacolo dal vivo: perché c’era necessità di dare linfa al settore e perché la cittadinanza, i turisti e tutte le persone in generale, hanno desiderio di uscire dalle proprie case e di assistere dal vivo, e non più da uno schermo, a queste manifestazioni.»

Notti a Monte Sirai 2021, Stefania Rocca, 18 luglio. Apre la manifestazione uno spettacolo molto delicato e toccante, scritto dalla stessa attrice, accompagnata da due astri nascenti del jazz nostrano già apprezzati a livello internazionale, il sassofonista Raffaele Casarano e il pianista Antonio Fresa. “Preghiera in mare”, lo spettacolo tocca il tema delle migrazioni e della libertà dell’uomo, con un particolare sguardo alla situazione femminile. E’ concepito come un viaggio, intrapreso e raccontato dalla protagonista al pubblico, attraverso i suoi occhi, il suo udito: dove ha visto e sentito accoglienza e indifferenza, solidarietà e solitudine.

Ascanio Celestini, 25 luglio. Il secondo appuntamento di Notti a Monte Sirai è con Ascanio Celestini e il suo spettacolo “Radio Clandestina”. Ascanio Celestini racconta l’occupazione nazista a Roma, partendo dall’eccidio delle Fosse Ardeatine per dare voce alle migliaia di familiari e amici colpiti dalla morte delle 335 persone assassinate. In Radio Clandestina si fa rivivere quella parte orale della storia che ancora racconta quei giorni in maniera diretta e non rovesciata.

Michele Mirabella, 31 luglio“Ma misi me per l’alto mare aperto…” Chiude la rassegna sulcitana 2021 il “Professore” dallo stile accattivante della televisione italiana, che conduce gli spettatori in un coinvolgente percorso su Dante Alighieri, nel settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta. Un viaggio arricchito da molteplici riferimenti ad altri “grandi” della tradizione letteraria, che fa di questo spettacolo un vero e proprio excursus nella storia della letteratura italiana nei secoli. La narrazione, che si struttura nella forma di chiacchierata con il pubblico, si unisce alla lettura di alcuni passi immortali.

In allegato foto (Stefania Rocca recitazione, Raffaele Casarano sassofoni, Antonio Fresa pianoforte)
e locandina.

L’associazione culturale Punta Giara ha presentato stamane il programma del 36° festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, il primo dopo la prematura scomparsa del suo fondatore, l’indimenticabile Basilio Sulis.

La sede scelta per la presentazione della rassegna è stata la sala polifunzionale del comune di Carbonia, comune capoluogo della Provincia e sede di due 28 concerti inseriti nel cartellone, itinerante per diversi centri del territorio dal 27 agosto al 7 settembre.

Il Festival avrà due anteprime: la prima il 31 luglio, ai piedi del Nuraghe di Sant’Anna Arresi, il cuore pulsante della manifestazione; la seconda il 7 agosto, alla Villa Salazar di Piscinas.

La rassegna entrerà ne vivo il 27 agosto con una serie di spettacoli, iniziative e laboratori diffusi che si concluderanno al 7 settembre.

Quattordici giorni e ventotto concerti si snoderanno tra nuove location e orari diversificati. Oltre ai consueti serali, infatti, sono previsti alcuni appuntamenti nella splendida spiaggia di Porto Pino, alle 7,00 del mattino, e quelli delle 24,00 in località Candiani.

A questi si aggiungono la già citata Piscinas; il pittoresco borgo di Tratalias; Sant’Antioco (necropoli di Is Pirixeddus); la già collaudata spiaggia di Is Solinas a Masainas; il Parco Urbano Canale del Generale a Carloforte; la Grande Miniera di Serbariu e l’anfiteatro di Monte Sirai a Carbonia; infine, la Cantina Sociale di Santadi nel comune omonimo.

Valorizzare il territorio del Sulcis, coinvolgere la popolazione locale, i bambini, i turisti, gli appassionati e gli affezionati (musicisti inclusi), è la strada maestra che serve intraprendere per (ri)cominciare questo lungo viaggio oltre i confini, un rimando al tema della manifestazione e al lascito di Basilio Sulis.

Il primo anno senza il suo fondatore sarà l’occasione per celebrare il percorso artistico e comunitario che ha segnato un’epoca, consacrando “Ai confini tra Sardegna e Jazz”, amatissimo anche all’estero e tra i festival storici del free jazz.

I suoi collaboratori più vicini, ora alla direzione, hanno scelto di ricordarlo con un titolo evocativo “Approdo ad Atlantide – l’uomo che varca i confini”.

L’Associazione Culturale Punta Giara, organizzatrice del festival, in collaborazione col fotografo Luciano Rossetti, presenterà anche una mostra interamente dedicata all’indimenticabile Basilio Sulis.

L’intento sarà quello di ripercorrere i tratti salienti del rapporto tra lo stesso ed il suo creatore: una galleria di immagini d’autore che tantissimi grandi fotografi hanno contribuito a realizzare nel corso degli anni. «Sarà occasione per ripercorrere la vita di Basilio durante i Festival, il suo rapporto con i musicisti e la musica, descrivere alcuni episodi che daranno modo a tutti di conoscere il viscerale legame tra questa manifestazione e l’uomo che per essa ha superato i confini tra Sardegna e Jazz».

Il programma

L’attore e regista Giacomo Casti presenterà tutti i concerti in piazza del Nuraghe.

L’anteprima del festival è prevista, dunque, il 31 luglio in piazza del Nuraghe, Sant’Anna Arresi, dove il capitano Daniele Sepe porterà sul palco il progetto Direction Zappa, nato durante la trentesima edizione dedicata all’eclettico e prolifico musicista italoamericano.

Il disco -già disponibile- è frutto del lavoro del sassofonista partenopeo e della collaborazione con alcuni grandi musicisti che lo hanno affiancato nell’esibizione del 2016. Con lui due storiche spalle: il bassista Davide Costagliola ed il pianista Mario Nappi, insieme al batterista Hamid Drake e l’incredibile voce del vocalist Dean Bowman.

7 agosto, seconda anteprima, villa Salazar a Piscinas irrinunciabile appuntamento quello con Enzo Favata e lo scienziato Mario Tozzi nel quale, i due, racconteranno – uno con la musica e l’altro con la voce – il Mediterraneo attraverso il particolare punto di vista della geologia, scienza tanto affascinante quanto trascurata, e la musica al confine tra passato e futuro.

Il 27 agosto si entra nel vivo del festival. A tagliare i nastri di partenza, nel borgo medievale di Tratalias, O.N.G. Crash, il nuovo progetto di Gabriele Mitelli, uscito a maggio 2017 per la “Parco della Musica Records”.

Ci spostiamo a Sant’Antioco, nella necropoli di Is Pirixeddus, il 28 agosto, per il concerto di Gabriele Mitelli, Pasquale Mirra e Cristiano Calcagnile “The Elephant” nato in seno alla residenza artistica al Ground Music Festival (Brescia) con il collettivo di filmmaker Unzalab. Insieme realizzano “Ver”, una performance live di cinema espanso durante la quale musicisti e cineasti, tra dialogo e improvvisazione conducono il pubblico in un viaggio nello spazio alla scoperta di nuovi fantastici mondi.

Primo spettacolo sulla spiaggia, a Is Solinas (Masainas) il 29 agosto con Dudù Kouate. Il percussionista senegalese trapiantato a Bergamo, sarà anche coinvolto nei laboratori rivolti ai bambini tra i cinque e dieci anni (insieme a Matteo Muntoni) che si svolgeranno tra il 31 agosto e il 3 settembre a Porto Pino. Musicista polistrumentista, fa parte di diverse formazioni di afro-jazz, moderna, musica tradizionale e contemporanea. La ricerca costante del suono (sound of elements), lo spinge sempre verso nuove ed interessantissime esperienze nel mondo della musica.

Carloforte, altro punto di approdo del festival, ospiterà al Parco Urbano Canale del Generale il 30 agosto, il duo Paolo Angeli (violoncello e chitarra sarda) e Hamid Drake alle percussioni. Due mondi che si incontrano tra la frenesia dei grattacieli di Chicago e i moti riflessivi dei graniti galluresi.

All’alba del 31 agosto, alle 7,00, ci ritroviamo a Porto Pino, stabilimento Bahia con la Alessandro Cau “Brenti mini orchestra”. L’idea portante del progetto è basata sull’ascolto: ascolto di se stessi, ascolto degli altri e di ciò che ci circonda. “Brenti” è stato composto, eseguito e registrato senza premeditazione e – appunto – l’aspetto performativo mostrerà i suoi eccentrici, quanto affascinanti risultati.

Di ritorno in piazza del Nuraghe, il nostro primo porto sicuro, alla sera, dalle 21,00, ci attendono due incredibili spettacoli: Antonello Salis – piano solo e a seguire “Giornale di bordo” sempre con il pianista di Villamar, insieme a Gavino Murgia al sax, Hamid Drake alla batteria e Paolo Angeli alla chitarra. Giornale di Bordo prosegue il suo viaggio tra il popolo dei “danzatori delle stelle” e la loro musica aperta e sincera, tra avanguardia jazz e colori multietnici.

Proseguono i concerti al mattino, sempre a Porto Pino, stavolta allo stabilimento Beach Club con Andrea Schirru – piano solo il 1°settembre.  Il progetto Piano Solo nasce dall’esigenza di comunicare in maniera schietta e sincera un messaggio musicale estremamente personale e intimamente autobiografico.

La sera sotto al Nuraghe continua con Paolo Angeli e il tenore Omar Bandinu. Parte del concerto sarà dedicato a Jar’a, il suo ultimo album, pubblicato in aprile. La suite, strutturata in sei movimenti, accosta l’avanguardia alla ritualità del canto tradizionale, evocando spazi aperti e coniugando mondi sommersi con la Sardegna ancestrale qui rappresentata anche per il tramite della voce di Omar Bandinu.

Subito dopo, “The Crossing” di Enzo Favata. Un “trafficato incrocio sonante”, come da lui definito “dove autostrade elettroniche si intersecano con piste desertiche, ipnotiche ritmiche balinesi ed assordanti strade metropolitane del jazz.”

 

2 settembre, stabilimento Nautica 2000, puntate presto la sveglia per il duo Matteo Scano e Riccardo Pittau, rispettivamente piano e tromba. Un viaggio dove i due strumenti cavalcano loop e suoni elettronici in continuo mutamento. Queste le premesse da cui viene creato l’incontro di suoni nel progetto Uname -r, che raccoglie le brillanti anime musicali delle macchine.

Piazza del Nuraghe è anche luogo di nuovi incontri e sodalizi artistici, e la sera del 2 settembre Pasquale Mirra si confronta nuovamente con Hamid Drake in un duo fatto di percussioni (batteria e vibrafono), voci e musica elettronica. Il processo attraverso il quale si sviluppano i percorsi musicali è l’estemporaneità, senza pregiudizi stilistici di sorta dove due culture di appartenenza così apparentemente lontane si ritrovano, si amalgamano, si fondono.

A seguire, Maurice Louca & the Elephantine Band. Per Louca, Elephantine, il suo terzo e più ambizioso album, rappresenta sia l’apice della sua vasta esperienza, ma anche un audace passo nella sua crescita come compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra. Si tratta di una panoramica musicale di 38 minuti eseguita da una dozzina di musicisti, si ispira principalmente ai brillanti musicisti della sua comunità artistica, in particolare a Land of Kush del collaboratore Sam Shalabi.

La spiaggia di Porto Pino, il 3 settembre alle 7,00, è tutta per Tommaso Cappellato con “Aforemention” il viaggio di un uomo attraverso il suono, un lavoro capace di evocare spazi interiori, luoghi lontani e nuove idee.

Il disco, vanta la collaborazione di tre artisti: il leggendario batterista Victor Lewis, Nia Andrews e Dulcinea Detwah. Al festival in solo, Cappellato utilizzerà batterie, synth analogici e la propria voce per una performance jazz sperimentale da tenere d’occhio.

I due concerti nella nostra piazza di riferimento a Sant’Anna Arresi dalle 21,00, saranno quelli di Sound Glance con Marco Colonna al sax, Silvia Bolognesi al contrabbasso, Fabrizio Puglisi al piano e Gunter Baby Summer alle percussioni; e l’esplosivo ensemble di David Murray Brave New World Trio Feat Aruán Ortiz, Quattro tra i più grandi musicisti afro-discendenti contemporanei e tra le più grandi sezioni ritmiche degli ultimi trent’anni in ambito jazz e d’improvvisazione.

Lo spettacolo non finisce qui, infatti, in località Candiani dalle 24,00 ci sarà Matteo Muntoni conRadio Luxembourg”. Matteo Muntoni riprende la storica Radio Luxembourg e da ‘’semplice’’ emittente la trasforma in strumento di espressione letterario-musicale. Ogni brano parte da cose, eventi o persone che hanno influenzato musicalmente l’autore nel corso degli anni, senza vincoli di genere, tenendo piuttosto fede ad un’idea di musica.

 

Se vi è piaciuto Kouate e avete adorato il contrabbasso di Bolognesi in formazione con Sound Glance, è il momento di capire quali magie questi due virtuosi possano compiere insieme. Li troveremo allo stabilimento Papero Giallo, sempre alle 7,00 a Porto Pino il 4 settembre.

Al ristorante “La peschiera” a Porto Pino alle 19,00, è l’ora della mise-en-scène per i ragazzi che hanno partecipato ai seminari di formazione per i più piccoli, guidati da Matteo Muntoni e Dudù Kouate.

Comodi sugli spalti in pietra di piazza del Nuraghe, alle 21,00 potrete ascoltare la poesia di Thomas Sayers Ellis, accompagnato dal sax di James Brandon Lewis e il vivace piano di Alexis Marcelo per The Dead Lecturers, un chiaro debito nei confronti di un’ancestrale cultura “black” e che andando oltre la tradizione fa vibrare l’improvvisazione dei suoni e il respiro delle parole.

E in seconda serata: come suona la musica africana per chi non è mai stato in Africa? La domanda avrà (forse) una risposta dopo l’esibizione dei Maistah Aphrica, gruppo di giovani friulani che esplorano le sonorità di questo vasto continente con un’energia che non lascerà indifferenti, neppure se in Africa ci siete stati davvero.

Si tornerà in località Candiani alle 24,00 con i Freak Motel un progetto di musica originale che raccoglie molteplici influenze e le converte in un sound di difficile collocazione, un misto tra post-rock esplosivo, atmosfere noise ed electric jazz, nella sua forma più pura, ossia l’improvvisazione.

I membri della band sono Matteo Sedda alla tromba, Andrea Sanna al Fender Rhodes, Andrea Parodo al basso e Nicola Vacca alla batteria.

Una line up d’eccezione alla Miniera di Serbariu, il 5 settembre alle 21,00, dove il pianista Aruán Ortiz avvierà un dialogo musicale insieme a Silvia Bolognesi, Hamid Drake e Pasquale Mirra. Li abbiamo imparati a conoscere in quest’edizione ma, nonostante tutto, la loro adattabilità e imprevedibilità li rende insondabili e – per questo – assolutamente imperdibili.

Il 6 settembre un concerto poco jazz, benché in linea con lo spirito del festival di Sant’Anna Arresi in quanto a ricerca e sperimentazione: Davide “Boosta” Dileo, fondatore dei Subsonica, producer, dj, tastierista e compositore, si esibirà all’anfiteatro di Monte Sirai.

Dalle 22,30, stessa location: sette fiati, due percussioni. Rocksteady, balkan, swing una vera orchestra da passeggio che unisce l’energia delle formazioni streetal sound delle big band anni trenta: i Bandakadabra.

Nata a Torino, la Bandakadabra vanta una frenetica attività live che l’ha portata a esibirsi sia in Italia che nel resto d’Europa e a guadagnarsi una crescente attenzione da parte degli appassionati, grazie a una combinazione riuscita di musica e cabaret e a uno spettacolo capace di conquistare qualsiasi tipo di pubblico.

Saranno loro, infatti, a chiudere il festival e salutare la 36esima edizione il 7 settembre, alla Cantina Sociale di Santadi.

 

Italy. Verona. 2016. Musician Miles Cooper Seaton. Phases in Exile. With Vaggimal Dischi e Trovarobato
in collaboration with SMaC at Centro di Cultura Polivalente Santa Maria in Chiavica e Dèsegni Association.