23 November, 2024
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I carabinieri di Nuxis hanno denunciato a piede libero un 48enne del luogo, incensurato, disoccupato, indiziato del reato di guida in stato di ebbrezza alcolica. L’uomo era stato controllato nel pomeriggio, in via Pubusa, mentre si trovava a bordo della propria utilitaria, a causa dell’andamento platealmente zigzagante e pericoloso delle proprie traiettorie di guida. Immediatamente sottoposto ad accertamento etilometrico, gli è stato riscontrato un tasso alcolemico pari a 2,73 g/l alla prima prova e di 2.59 g/l alla seconda prova, oltre cinque volte il massimo consentito. I carabinieri hanno proceduto al ritiro della patente per la successiva trasmissione alla Prefettura di Cagliari ed al sequestro del mezzo. 

Resta forte la contrapposizione tra Articolo Uno e Partito democratico all’interno della sinistra, in vista delle elezioni Amministrative di ottobre a Carbonia. Il partito guidato dal segretario regionale Luca Pizzuto oggi risponde al comunicato diffuso qualche giorno fa dal Partito democratico, in quel caso in risposta ad un precedente comunicato di Articolo Uno che poneva le condizioni per un’alleanza di centrosinistra nella città mineraria.

«La campagna elettorale di Articolo Uno non scadrà in guerre di comunicati che non fanno bene a noi e alla città e non aiutano a risolvere i problemisi legge nella nota di Articolo Uno -. Per questo ci dispiace leggere nel comunicato del PD in risposta al nostro del 3 luglio dei toni che non aiutano un percorso di riconciliazione.
mArticolo Uno Carbonia ribadisce l’assoluta importanza che riveste l’alleanza di centro sinistra e ci è chiaro il pericolo che rappresentano le destre sovraniste per la città. Proprio per questo motivo abbiamo chiesto alla coalizione di sottoscrivere un accordo in cui nelle nostre liste non sia possibile candidare figure che nelle ultime tornate elettorali abbiano sostenuto l’asse PSdAz-Lega. Questo è un punto politico per noi imprescindibile, al quale nemmeno nell’ultimo comunicato del PD è stata data una risposta. Anzi, con ambiguità, allo stesso tempo si chiude al PSD’Az, ma si apre ai suoi sostenitori (?). La chiarezza su questo punto politico consentirebbe di andare avanti nella scelta per un candidato a sindaco condiviso e per individuare la migliore proposta di governo per la città. Condividiamo l’auspicio che gli elettori che hanno votato la destra ieri oggi possano scegliere il centrosinistra. Ciò che non condividiamo è il trasferimento massiccio di gruppi dirigenti e di personalità di rilievo, che significherebbe una subordinazione nei confronti di un mondo che non ci appartiene.»

«Dispiace leggere nel comunicato che il PD voglia attribuire al Segretario Regionale Luca Pizzuto la volontà di rompere le trattative all’interno della coalizione – si legge ancora nella nota di Articolo Uno -. In primo luogo, vorremmo sottolineare che l’interlocutore non è solo il segretario regionale, ma l’intera comunità di Articolo Uno, la quale è compatta nel chiedere un percorso chiaro, prende le decisioni attraverso un suo dibattito interno e ha piena consapevolezza del contesto politico in cui ci troviamo. In secondo luogo, ricordiamo che Articolo Uno ha sempre lavorato per la costruzione di un’alleanza di centrosinistra. I fatti lo dimostrano: a Nuoro, a Quartu, a Sassari, Articolo Uno ha sostenuto candidati sindaci del Partito Democratico anche se era noto che queste scelte sarebbero state perdenti. Citare il caso del comune di San Giovanni Suergiu ci appare pretestuoso perché, al contempo, potremmo citare le innumerevoli circostanze in cui il PD ha fatto alleanze con le destre in comuni ben più popolosi. Sappiamo entrambi che nei piccoli Comuni si innescano dinamiche che vanno aldilà dei partiti politici e della loro linea.»

«Come abbiamo già detto la nostra mano rimane tesa per cercare una soluzione unitaria conclude la nota di Articolo Uno -. Ci chiediamo se il PD abbia il medesimo intento, dato che si è tenuta una riunione sul programma della quale non siamo stati nemmeno informati. Se ci sarà un altro incontro di coalizione, e Articolo Uno verrà invitato, noi vi parteciperemo, nella speranza che venga accettato il punto politico più volte sottolineato, che per Articolo Uno rimane imprescindibile.»

Iniziata il 1° luglio, si chiuderà sabato la prima edizione del concorso Teatrale “Giovane Teatro Diffuso”, con gli ultimi tre spettacoli previsti tra l’8 ed il 10 luglio.
Giovedì 8 luglio, alle 18.00, la compagnia Anfiteatro Sud presenta “Ciuffetto rosso”, scritto e diretto da Susanna Mameli, in scena Francesco Civile e Federica Zucca. Siamo in un bosco molto antico, con pochi sentieri battuti solo da cacciatori e taglialegna. Tutti temono
d’avventurarsi in quei sentieri perché un lupo enorme e dall’aspetto terrorizzante può presentarsi all’improvviso al viandante, così il bosco dorme incantato per secoli finchénon costruiranno lì accanto il mega maxi extra centro commerciale “Sette Berrette”
La compagnia teatrale Actores Alidos, venerdì 9 luglio sempre alle 18.00, partecipa al concorso con lo spettacolo “Buon viaggio”, regia di Valeria Pilia e con Michela Cogotti, Valeria Pilia e Roberta Locci. Tre omini beckettiani sono alle prese con un viaggio che non vuole mai iniziare. Tutto prende il via da una valigia abbandonata: cosa contiene? Di tutto e di più… e tanto basta per far nascere incredibili situazioni che s’intrecciano tra loro, si alternano, si inseguono facendo sognare e commuovere.
Chiude il cartellone, sabato 10 luglio, alle 18.00, uno spettacolo fuori concorso della compagnia organizzatrice Origamundi, “Racconti sotto l’albero – Esopo e le sue favole”, scritto e diretto da Ivano Cugia, coreografie di Cristina Orrù, in scena Ivano Cugia, Andrea Gandini, Cristina Orrù. Esopo, dallo spirito espressivo e geniale, compose numerose favole, spesso riferite agli animali, ma con trasparenti allusioni al mondo degli esseri umani. Nei brevi quadri messi in scena, con i linguaggi artistici della danza e del teatro, si percorreranno delle semplici storie di animali, coinvolti in vicende ispirate ad una morale comune e popolare.
Sempre il 10 luglio, alle 19.30, ci sarà la Cerimonia di premiazione del concorso “Giovane Teatro Diffuso”, nella quale saranno decretate le prime tre compagnie vincitrici.

 

Una caccia al mozzicone di sigaretta abbandonato, con un concorso a premi organizzato dalla Commissione Nazionale Ambiente di AICS in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Sant’Antioco, si svolgerà a Sant’Antioco lunedì 12 luglio, a partire dalle 9.30. L’iniziativa, denominata “Rifiu-thlon” si inserisce nel programma di educazione ambientale che si rafforza durante la stagione della Bandiera Blu a Maladroxia (1 luglio – 31 agosto) che prevede una serie di eventi a carattere educativo che coinvolgono cittadini e ospiti, con l’obiettivo di sensibilizzare sulle tematiche di natura ambientale. 

«Per questo è molto importante partecipare, coinvolgendo soprattutto le nuove generazioni – commenta il sindaco Ignazio Loccil’ambiente è un tema a noi molto caro, imprescindibile. Occorre creare una fitta rete composta da coloro che amo definire “alfieri dell’ambiente”, costantemente impegnata con piccoli e grandi gesti nella salvaguardia ambientale. Queste sono le occasioni giuste per favorire la coesione e la diffusione del messaggio di rispetto del nostro ecosistema.»

L’iniziativa prenderà il via nella centralissima Piazza Umberto, dove è fissato il ritrovo. L’organizzazione distribuirà delle pinze che consentono di raccogliere agevolmente cartacce e mozziconi senza l’utilizzo diretto delle mani. Insieme si percorrerà il corso sino a raggiungere il porticciolo turistico, raccogliendo i mozziconi di sigaretta e/o piccoli rifiuti gettati in terra o nelle aiuole da fumatori incivili.

 «Portate i bambini! commenta Andrea Nesi, referente di AICS Sezione ambiente si uniranno al gruppo dei moschettieri dell’ambiente. Come sempre si tratterà di una gara di raccolta rifiuti a premi con “caccia al mozzicone” ed è possibile partecipare a qualsiasi età, singolarmente o in squadra. Le pinze le forniamo noi, vi aspettiamo con gli eco premi!»

Ausi Iglesias e Soltreco (Gruppo Solmar Spa, nuovo partner del Consorzio Ausi di Iglesias) hanno presentato stamane, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nell’aula magna del Palazzo Bellavista, a Monteponi, un progetto per la bonifica del deposito dei fanghi rossi.

Sono intervenuti il sindaco di Iglesias e presidente del Consorzio Ausi, Mauro Usai; l’Amministratore delegato di Solmar, Luigi Mansi; il coordinatore del progetto Soltreco, Carlo Lolliri; il coordinatore scientifico Ausi – Università di Cagliari, Carla Cannas.
Le tematiche affrontate durante la conferenza stampa, hanno riguardato il deposito dei fanghi rossi di Monteponi (1,7 milioni di tonnellate), l’impianto di trattamento, il collocamento dei prodotti ottenuti con l’inertizzazione.
Esclusa la via metallurgica «per fabbisogno energetico difficilmente conciliabile con il fotovoltaico, impatto ambientale rilevante, oltre che per la difficile collocazione dei prodotti derivante dalla scadente qualità della ghisa».

«Questo percorso inizia fin da oggi all’interno dei nostri laboratori di Monteponi dove già lavorano i ricercatori dell’Università di Cagliari ha detto Mauro Usai -. Siamo consapevoli che i tempi non saranno brevi, ma abbiamo tutte le carte in regola per avviare un processo di ricerca e innovazione che permetterà finalmente la riqualificazione dell’intero territorio. Il progetto di bonifica, prevede ovviamente diversi step, fra cui quello dell’imminente realizzazione di una struttura pilota all’interno dell’ex Zir (ora Zic: zona industriale comunale) che si occuperà di sperimentazione industriale. Questa è la motivazione che ha spinto l’Ausi ad unire le sue forze con quelle di una società (la Soltreco srl) forte di un’esperienza più che decennale in un settore come quello delle bonifiche ambientali dove l’aspetto burocratico la fa da padrona.
In qualità di presidente Ausi non posso che essere onorato di questa collaborazione, in qualità di sindaco di Iglesias, invece, non posso che guardare al futuro mettendo l’accento sulla ripresa occupazionale, ma anche sulla  formazione. Perché Iglesias potrebbe fare Scuola, in termini di bonifiche minerarie.
Di fatto abbiamo tutte le carte in regola: la fattibilità di un progetto comprovato da studi scientifici, professionisti del settore, ricercatori, oltre agli spazi adeguati e i mezzi a disposizione: fra questi un laboratorio d’eccellenza già presente all’Ausi.»

«Anche se ha concluso Mauro Usainon mancano gli ostacoli, soprattutto burocratici. Per esempio il vincolo paesaggistico sui fanghi rossi: sarà compito dell’unico ente deputato ad agire, il comune di Iglesias, quello di chiedere la rimozione del vincolo alla Sovrintendenza dei beni culturali. Un passaggio fondamentale che potrà avvenire solo con un progetto credibile e, dunque, attuabile.»

«Un processo che non produce reflui o emissioni. E dunque non produce altre discariche. I tre step rientrano nella tipologia “green” in linea con le direttive europee in materia di utilizzo integrale di prodotti derivanti dai cicli produttivi come previsto dal Recovery plan recentemente approvato dalla Comunità europea. Il problema fanghi rossi deve diventare una risorsaha spiegato durante la conferenza stampa, l’amministratore delegato del Gruppo Solmar, Luigi Mansi -. Questa partnership con l’Ausi fa parte della nostra filosofia: siamo venuti a Iglesias nell’ottica di attuare un percorso in perfetta e totale sinergia con gli Enti e le risorse professionali che entreranno a far parte di questo progetto di bonifica per il quale è previsto uno studio epidemiologico che ci consentirà di lavorare in assoluta sicurezza. Nell’ex miniera di Monteponi c’è tutto: intelligenze e mezzi. E le risorse umane da impiegare saranno numerose: da ingegneri, architetti, alla manodopera qualificata. Ma soprattuttoha concluso Luigi Mansi -, nutriamo la speranza che questo progetto possa essere una chance di sviluppo e un’importante occasione di formazione per i giovani del territorio.»
Alla conferenza stampa è inoltre intervenuto l’amministratore delegato Soltreco Carlo Lolliri (ex ad Portovesme srl) che ha ricordato uno dei tanti progetti di bonifica realizzato nel 2007 ma rimasto nei cassetti per motivi politici e burocratici, auspicando che questo appena presentato possa andare avanti con l’appoggio e la collaborazione di tutti, Politica in primis, nell’ottica di avviare quanto prima un processo di bonifica del territorio atteso da oltre 20 anni.

La discarica dei fanghi rossi è una testimonianza delle attività metallurgiche degli impianti della miniera di Monteponi. Dobbiamo la loro presenza all’Impianto Elettrolisi che dal 1926, per circa mezzo secolo, ha recuperato lo zinco con un processo chimico-fisico: la colorazione rossa è legata alla presenza di notevoli quantità di ferro.
Il deposito dei fanghi rossi di Monteponi (circa 35 ettari) rappresenta, oltre che un esempio di archeologia industriale mineraria, una sorgente di contaminazione per la sottostante valle del Rio san Giorgio a Iglesias.
Le acque piovane infiltrandosi nel terreno danno origine a drenaggi con elevate concentrazioni di metalli.

 

!Sulcis Iglesiente, Industria – Pronti, ri-partenza, via! Noi ci siamo”: è il tema del convegno organizzato dalla segreteria UIL UILM per il prossimo 13 luglio nella Casa Fenu, a Villamassargia. E’ prevista la partecipazione dei sindaci di Villamassargia Debora Porrà e Portoscuso Giorgio Alimonda; della segretaria generale UIL Sardegna Maria Francesca Ticca; del segretario UILM Sulcis Iglesiente Renato Tocco; degli assessori dell’Industria Anita Pili e del Lavoro Alessandra Zedda; del vice ministro dello Sviluppo economico Alessandra Todde e del segretario generale nazionale UILM Rocco Palombella.

La presidenza del Parco Geomineario Storico Ambientale della Sardegna interviene oggi sull’ipotesi commissariamento dell’Ente al centro ieri di un question time in Consiglio regionale.

Diu seguito l’intervento integrale.

«Nel Question Time di ieri in Consiglio regionale sul tema del Parco Geominerario e dell’annunciato commissariamento, ma anche nei diversi commenti impropri affidati ai social, rileviamo il ripetersi, come un mantra, della frase che richiama le osservazioni dell’ispezione MEF, relative a “Gravi carenze gestionali e programmatiche, nonché alcune violazioni amministrative e certificata l’inerzia sulla programmazione”, sulle quali sono stati dati i dovuti riscontri al ministero vigilante e, sui quali è necessario informarsi prima di rilasciare qualsivoglia dichiarazione. Frase posta anche alla base del procedimento dell’avvio di commissariamento, annunciato con nota del Ministro della transizione ecologica del 28 maggio 2021 a tutti pervenuta, meno che al Parco.
In data 30 giugno scorso abbiamo chiesto lumi al Ministro su queste notizie e, il 2 luglio abbiamo sottolineato alcuni primi aspetti, perché crediamo sia questa una decisione – sul commissariamento – maturata più dalla non condivisibile interrogazione presentata dal parlamentare Cappellacci, che non dalle risultanze della Relazione Ispettiva del MEF e di quella della Corte dei Conti, presentata ai due rami del Parlamento, per la prima volta in venti anni!
Nella lettera al Ministro si è manifestato stupore, in particolare sulla denunzia di carenze gestionali visto che tutti i ministeri vigilanti hanno approvato i rendiconti degli ultimi anni, compresi i bilanci del 2018, 2019 e 2020, gestiti dall’attuale Consiglio.
Un Consiglio Direttivo (presidente e componenti) insediatosi a metà maggio del 2018 che si è fatto carico dei ritardi delle istituzioni di controllo e che ha operato per rilanciare il Parco – avendo a monte, carenze di personale e organi assenti (Consiglio dei Revisori scaduto a marzo del 2019 e nominato con un anno di ritardo) – ed ha dovuto al contempo e in queste condizioni, garantire il reinserimento lavorativo di 100 lavoratori ex Ati-Ifras, promosso dalla Regione Sardegna.
Ancora il Parco ha concorso alla nascita del Distretto Agroalimentare di Qualità della Sardegna, che ha avuto l’apprezzamento, da The European House – Ambrosetti, consentendo ad un centinaio di imprenditori agricoli del Parco di partecipare ai finanziamenti europei.
Cosi come ha promosso la partecipazione pubblico privata ai bandi di Invitalia, per lo sviluppo del Sud, partecipando con il progetto dal titolo TouRemin, con investimenti pari a 67.462.500,00 di euro. Mentre sono state 34 le proposte dei privati, per investimenti pari a 61. 019.00 di euro.
Non ultimo, la partecipazione al fondo europeo Just Transition Fund con un progetto che verte su infrastrutture, industrializzazione, per creare le condizioni, con principi di economia circolare, dello sfruttamento degli scarti delle miniere e sull’imprenditorialità, per favorire lo sviluppo di imprese in linea con il Green Deal europeo.

Pur in presenza delle carenze ben note alle Istituzioni vigilanti – più volte sollecitate per necessari ed urgenti interventi normativi quali il completamento della pianta organica – ha dato avvio ad una programmazione di ampio respiro, proprio in questi giorni stava avviando il secondo ed importante obiettivo programmatico, con i progetti di recupero di importanti strutture minerarie, come le direzioni e le foresterie ex minerarie, per realizzarvi le Foresterie del Parco, con i centri visita, spazi espositivi e culturali e servizi di accoglienza del Parco. Molto dipenderà dalla disponibilità del personale che potrà essere integrato con interventi del ministero vigilante e della Regione Sardegna.
Nel contempo, con accordi già in essere con i comuni di Guspini, Arbus, Villasalto, Gadoni, Orani e Lula, sono avviate le procedure per la gestione turistica dei siti, in parte già attivi ed in parte da attivare, entro la prossima primavera.
Se porre ordine all’istituzione del Parco, così come si evince dalle parole del Ministro, vuole dire “mandare a casa Consiglio e Presidente” e non sostenere, condividere, vigilare l’azione propulsiva del Parco, allora riteniamo che non sia questa la soluzione per l’Ente così come abbiamo scritto al Ministro e che ben altri siano gli obiettivi che muovono la decisione di procedere al commissariamento del Parco Geominerario.»

«Il gruppo del Partito democratico del Consiglio regionale esprime viva preoccupazione per i ritardi con cui si sta procedendo a portare in Consiglio la manovra di assestamento di Bilancio, annunciata da tempo come la vera manovra finanziaria “politica” dopo l’approvazione di una finanziaria “tecnica”.»

Lo scrivono, in una nota, il gruppo del Pd in Consiglio regionale ed il segretario regionale del Pd Emanuele Cani.

«È incredibile che la Giunta regionale deleghi ai capigruppo di maggioranza la presentazione del provvedimento deresponsabilizzandosi in maniera incomprensibile e tradendo gli impegni assunti nei confronti del sistema economico e delle famiglieaggiungono -. Chiediamo che il Consiglio ripristini i tempi e le modalità del confronto democratico, consentendo la più ampia condivisione dei temi, anche per evitare gli errori del recente passato. Riteniamo non ammissibile il tentativo di inserire in questa manovra finanziaria argomenti estranei che richiedono tutti i tempi e approfondimenti specifici, ad iniziare dalla correzione dei provvedimenti di legge impugnati dal Governo (sanità, Enti locali, Piano casa) e altri interventi già proposti per un percorso autonomo come il Dl 101 che punta a ripristinare i Consigli di Amministrazione degli Enti.»

«Si tratta di un’operazione che smaschera la mancanza di visione politica e senso di responsabilità della Giunta oltreché la litigiosità nella maggioranza, che ha come obiettivo quello di mettere un bavaglio all’opposizione tentando di attribuire a quest’ultima eventuali ritardi nell’approvazione della manovraconcludono -. Il Pd non è disponibile a questi giochi di bassa lega e non rinuncerà ad esprimere la propria posizione su ogni argomento affrontato. L’imperdonabile ritardo accumulato con gravissime conseguenze sul sistema economico e sociale dell’isola sono da imputare esclusivamente all’incapacità del centro destra di affrontare i problemi.»

«Oggi si è avuta la conferma, ad opera dell’assessore regionale dellIndustria, dell’avvio da parte del Ministero della transizione ecologica, dell’iter di commissariamento del Parco geominerario, con conseguente scioglimento degli organi attualmente in carica.»
Lo ha detto il consigliere regionale della Lega Michele Ennas.
«E’ la certificazione del mancato funzionamento di un ente che può e dovrebbe rappresentare un fondamentale strumento per una pianificazione condivisa delle attività orientata a una visione unitaria e partecipata di tutto il contesto geologico e geominerario della Sardegna, in particolare del Sulcis-Iglesiente-Guspinese. Riprova del mancato funzionamento sono gli episodi degli ultimi anni, in particolare l’esclusione dello stesso dalla rete dei parchi dell’Unesco, che già di per sé meritava una lunga e seria riflessione sullo stato di salute dell’ente e sulle dinamiche interne che ne hanno precluso il corretto sviluppo. Conflitti tra i vari organi del parco, con precise responsabilità politiche, inerzia nell’azione congiunta, tutte circostanze che hanno vanificato i propositivi intenti di costruzione di alcuni a favore dell’azione distruttiva di altri.»
«Ciò che maggiormente mi preme ora è rivendicare la valenza di questa istituzione, il contributo che essa può e deve ancora dare, specie in termini di valorizzazione turistica dei siti. Solo attraverso un ragionamento sinergico di territorio potremmo riuscire nell’importante intento di valorizzare il patrimonio esistente – conclude Michele Ennas -. Per il Parco questa non deve essere la fine ma un nuovo inizio improntato su un necessario rinnovamento e una revisione profonda.»

Ciclisti del Sulcis in evidenza nell’ultimo fine settimana. La SC Monteponi ha organizzato due gare per il settore giovanile. 

A Villamassargia il 12° Trofeo Isola Verde riservato ad allievi  e juniores. Nei 72 km complessivi (4 giri da 17,5 km) il più veloce è stato Lorenzo Deidda, con ben 2’ di vantaggio sul compagno di squadra Michele Lusso. Al terzo posto si è classificato Federico Spanu del Veloclub Sarroch. Tra gli allievi bene Paolo Cherchi (società Ozierese), che ha vinto la sua gara davanti a Daniele Mereu (Veloclub Sarroch) e Filippo Maccioni (Pool Bike Serramanna). 

Gli atleti del Velo Club di Sarroch sono stati gli autentici protagonisti del 14° Trofeo Edil Sistem undicesima Giornata Della Bicicletta, riservato agli Esordienti. Nei due giri e 35 km complessivi hanno spinto forte sui pedali Enrico Andrea Balliana e Francesco Mereu, entrambi tesserati per il team sarrocchese. Successo della stessa società anche in campo femminile, con Sara Murgia che ha chiuso davanti a Giulia Contini (Alghero Bike).