Carloforte presenta il suo nuovo marchio territoriale della destinazione Carloforte, Isola di San Pietro. L’azione si inserisce nell’ambito delle attività del progetto U-Paize, avviato a gennaio con il primo ciclo di incontri tematici con gli operatori del turismo, e finalizzato alla creazione di un Piano di destinazione turistica sostenibile, e alla definizione di una nuova strategia di marketing e di comunicazione del territorio.
«Il marchio è la prima sintesi del lavoro che si sta svolgendo insieme agli operatori – dice Aureliana Curcio, assessore del Turismo e Cultura del comune di Carloforte -. La pandemia ha rallentato il processo, ma abbiamo proseguito nelle attività. Una nuova identità visiva che rispecchia i valori emersi nei due cicli di incontri con il mondo del sistema ricettivo, della ristorazione, dei servizi al turismo e dell’associazionismo, in cui si sono definiti le caratteristiche principali della nostra isola, che unisce mare, ruralità e cultura. Nei prossimi giorni pubblicheremo le modalità di concessione e di utilizzo del Marchio da parte degli operatori, perché sia patrimonio della destinazione e possa supportare tutte le azioni di marketing e di comunicazione integrata su cui si sta lavorando per dotare l’Isola di strumenti di comunicazione adeguati e farci trovare pronti sulla stagione del rilancio che sarà il 2022.»
È il sindaco di Carloforte Salvatore Puggioni ad anticipare i prossimi imminenti step finalizzati al rafforzamento dell’immagine e dei servizi d’offerta dell’isola sulcitana: «L’estate è iniziata e i segnali sui mesi di luglio e agosto ci confortano. Le vaccinazioni e Carloforte COVID Free sono un valore aggiunto del nostro territorio, ma non dobbiamo fermarci. Il nostro obiettivo e lavorare per rendere attraente l’isola tutto l’anno e, per il 2021, accrescere le presenze a partire dai mesi di settembre e ottobre. Stiamo investendo nell’ospitalità e nell’accoglienza: sono in fase di ultimazione le procedure per l’aggiudicazione della gestione dell’ufficio del turismo, tassello fondamentale per la nostra ospitalità, non solo per le informazioni al turista, ma anche come collegamento e integrazione con le nostre attività produttive.»
Lo sviluppo del marchio nasce da un primo concept sviluppato durante il primo Ciclo di incontri con gli operatori chiamati a definire l’immagine Carloforte e dell’isola di San Pietro svolto dalla società Tools incaricata di realizzare il piano di destinazione U Paize e dallo studio dell’agenzia di comunicazione integrata Subtitle che lo ha creato.
“Un luogo dal ritmo lento, con un suo tempo, un tempo privilegiato che accompagna la vita di una comunità viva, accogliente, ospitale e produttiva, selvaggia, ma rassicurante”.
Un “continente” geografico, storico, culturale e antropologico che ritroviamo nella sua tipicità architettonica, nella lingua, nel cibo, nell’economia, ma soprattutto nella sua gente che determina il carattere unico dell’Isola nell’Isola per antonomasia.
Carloforte e l’Isola di San Pietro hanno un’anima Mediterranea sintesi di culture che qui si sono avvicendate, incrociate e contaminate. Mare e ruralità (opposti che si attraggono), pesca e tonno, sale, cibo… e i tabarchini: sono questi gli elementi che contraddistinguono l’isola”.
Il marchio-logo CARLOFORTE è un logotipo asciutto, volutamente essenziale, che sintonizza fin dal primo colpo d’occhio l’animo di chi lo vede col genius loci dell’isola, notoriamente improntato alla semplicità e assai poco incline a vezzi inutili. Caratteri di stampa creati ad arte, di intuitiva ambientazione nautica: degli stencil, come quelli che la marineria tipicamente usa per contrassegnare i salvagente e le altre pertinenze accessorie delle imbarcazioni.
Giustapposta, in basso a destra – quasi una firma -, la piccola immagine: un’onda.
Del mare innanzitutto. Quello affrontato, da secoli e ogni giorno dai carlofortini, quello attraversato dai turisti che raggiungono l’isola, quello goduto durante la vacanza. Un mare vivo animato da venti e correnti, pesci, genti, di avventura in una sinusoide naturale di emozioni sempre nuove.
O anche allusiva dell’orlo dei tetti delle baracche, dell’alternanza di tegole concave e convesse, abituate a fare a meno delle grondaie. O suggestiva del riposo, cullato dalla quieta frequenza acustica dei silenzi notturni.
Azzurro il colore che è mare, cielo terso di maestrale o animo in pace col mondo.