14 November, 2024
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Continua ad essere critica la situazione per le visite dei parenti dei malati ricoverati all’ospedale Sirai di Carbonia

Continua ad essere critica la situazione per le visite dei parenti dei malati ricoverati all’ospedale Sirai di Carbonia. Le fotografie allegate sono state scattate mercoledì e giovedì, ma documentano praticamente le stesse situazioni che si ripetono quotidianamente, con decine di persone in attesa all’esterno, sia sotto il gazebo allestito durante la fase più critica dell’emergenza provocata dalla pandemia, sia sotto il sole, dove non esistono né posti a sedere sufficienti né metodi di distanziamento sociale quindi espongono le persone ad ulteriori rischi per i malati. Non viene consentito di entrare all’interno della Hall, neppure se in possesso del green pass e debitamente distanziati.
«E’ una situazione inaccettabileci ha detto la figlia di un anziano ricoverato -, anche perché succede che delle persone entrino direttamente approfittando di momenti di distrazione di guardie e infermieri, mentre altre vengono bloccate al controllo dei green pass, peraltro assai approssimativo, e restano fuori esposte a sporcizia e caldo, senza alcun distanziamento. Appena ho chiesto di aspettare dentro come previsto nel 2021 (la sala d’attesa era interamente vuota)ha aggiunto sono stata respinta, salvo poi farci salire tutti insieme, senza adeguato distanziamento. Il controllo del green pass viene fatto in maniera molto approssimativa, perché non viene effettuato come nei ristoranti, con l’impiego di apposite app? La situazione che viviamo è sicuramente difficile, ma rivendichiamo il rispetto dei nostri diritti e l’applicazione rigorosa delle norme.»

«Perché le visite si limitano ancora oggi a soli 10 minuti a paziente al giorno, contrariamente a quanto avviene in altre regioni, dove il tempo a disposizione è maggiore, fino a 45 minuti, a Milano addirittura senza limitazione temporale, esattamente nei tempi previsti prima della pandemia?ha chiesto la donna -. Il Ministero ha previsto che, per poter entrare a visitare un parente o un congiunto è necessario e sufficiente esibire la certificazione verde: avvenuta vaccinazione, avvenuta guarigione, effettuazione di un test antigenico. Nelle strutture ospedaliere, agli accompagnatori di pazienti non affetti da Covid-19, muniti di certificazione verde, è consentito di restare nelle sale d’attesa dei dipartimenti di emergenza ed accettazione e dei reparti di pronto soccorso, nonché nei reparti delle medesime strutture. Agli accompagnatori dei pazienti in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità (legge 104/1992), è sempre consentito prestare assistenza, anche nel reparto di degenza, nel rispetto delle indicazioni del direttore sanitario della struttura. Come si vedeha concluso la figlia dell’anziano ricoverato -, qui siamo in presenza di scelte restrittive ingiustificate che penalizzano pesantemente i parenti e, conseguentemente, anche i malati che non possono godere di un sostegno dei familiari molto importante in momenti così delicati della loro esistenza.»

Giampaolo Cirronis

 

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