Il comune di Iglesias pronto ad accogliere i rifugiati dell’Afghanistan
Nei giorni scorsi sono pervenute dal Servizio Centrale (istituito dal ministero dell’Interno Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, affidato in convenzione ad ANCI con il supporto operativo della Fondazione Cittalia), e dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), le note con le quali i Comuni titolari di progetti SAI sono stati informati della comunicazione inviata dal Delegato ANCI all’Immigrazione Matteo Biffoni, al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in merito alla possibile ed auspicata collaborazione al piano di accoglienza dei cittadini afghani attraverso la Rete dei Comuni SAI.
Nella nota al Ministro si legge, infatti, che: «Con il progressivo ritiro delle truppe italiane dall’Afghanistan […], sono a rappresentarLe la disponibilità dei Comuni e di ANCI che, con il consueto senso di responsabilità, sono pronti a collaborare con il Governo per quanto si renda necessario al fine di garantire percorsi di integrazione pieni e duratori per i collaboratori afghani e per le loro famiglie e, al contempo, per tutelare i territori italiani attivando strumenti di accoglienza condivisi con i Sindaci».
La nota prosegue specificando che «è solo la rete dei Comuni SAI, infatti, che può attivare i necessari strumenti di supporto all’integrazione, attivando, attraverso i consueti strumenti previsti dal SAI, percorsi dedicati all’accoglienza di nuclei familiari. […] La rete conta su un’ampia esperienza pregressa, a partire dal 2015 […]».
«Iglesias da anni ha aderito con grande impegno e convinzione ai progetti di accoglienza e integrazione SAI, ed in passato SPRAR/SIPROIMI – ha spiegato il sindaco Mauro Usai -. Una scelta di solidarietà da parte della nostra Città, che ha aperto le sue porte alle tante persone in cerca di una nuova vita lontano dalla guerra e dalla povertà, in collaborazione con l’impresa Casa Emmaus Soc. Coop. che gestisce un progetto specificamente preposto all’accoglienza di famiglie e donne sole e con minori. Per questo motivo, dando attuazione al nostro mandato elettorale ed ai valori in cui crediamo, come l’attenzione per i più deboli, sui quali si fonda l’alleanza che amministra la Città, abbiamo espresso la nostra piena disponibilità a garantire l’accoglienza dei cittadini afghani arrivati nel nostro paese, come i collaboratori del contingente militare, della rappresentanza diplomatica e delle organizzazioni non governative, con le loro famiglie. Una maniera per garantirne la sicurezza e dar loro l’occasione di iniziare una nuova vita lontano dai pericoli della guerra, con l’auspicio che la situazione internazionale possa garantire una stabilizzazione dell’Afghanistan, in un processo di pace che, senza unilateralismi, faccia del dialogo il suo punto di forza, senza lasciare però in secondo piano le conquiste ottenute dalla società afghana negli ultimi anni, per quanto riguarda la legalità, l’esistenza di uno stato di diritto, la tutela delle minoranze e la condizione femminile.»
«Ospitare le persone che lasciano l’Afghanistan per fuggire dalla guerra rappresenta un gesto di grande umanità – dice l’assessora delle Politiche sociali Angela Scarpa -: che permetterà di coniugare solidarietà e accoglienza, senza far venire meno la sicurezza di tutti gli Iglesienti.»
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