18 July, 2024
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L’Ufficio Pubblica Istruzione e Sport del comune di Carbonia comunica che, in occasione dell’approssimarsi della festività del 15 agosto e in considerazione delle condizioni climatiche particolarmente avverse, il servizio di front office è sospeso fino a venerdì 20 agosto. L’attività di front office riprenderà regolarmente lunedì 23 agosto ai consueti orari e giornate.

Per particolari urgenze sarà possibile contattare il numero: 340 173 5181 (lunedì e venerdì dalle 10.00 alle 12.00 e mercoledì dalle 11.00 alle 12.00) o la mail: gledda@comune.carbonia.ca.it

Ha fatto tappa anche a Gonnesa, sulla spiaggia di Sa Punta e S’Arena, due giorni fa, la campagna referendaria Eutanasia legale. Era presente Marco Cappato, presidente dell’associazione Luca Coscioni. promotrice della campagna. Con lui gli attivisti locali.

Nel corso della giornata, sono state raccolte 226 firme.

Altri due tasselli nel mosaico del nuovo Carbonia: il difensore Juan Dellacasa ed il centravanti Ador Gjuci.

Juan Dellacasa, 24 anni, difensore centrale, cresciuto a Caracas e convocato nelle giovanili della nazionale venezuelana, è giunto in città nei giorni scorsi ed è già a disposizione di David Suazo.

Ador Gjuci, protagonista dello scorso campionato di serie D sotto la guida prima di Marco Mariotti, poi di David Suazo, ha accettato la sfida con il nuovo Carbonia, nel quale punterà a guadagnarsi la maglia di centravanti titolare. La sua presenza promette di dare un grande contributo al reparto offensivo, nel quale sono stati inseriti numerosi giovani.

Ador Gjuci, seppur ancora giovane, classe 1998, vanta già diverse esperienze in serie D, maturate con Monterosi, Fano e Torres, prima del suo arrivo al Carbonia. Lo scorso anno ha collezionato 28 presenze e realizzato 4 goal.

La società, intanto, sta definendo i quadri tecnici del settore giovanile. Ieri ha annunciato gli accordi con; Simone Sotgiu, 47 anni, nuovo responsabile della categoria Under 15 regionale; Roberto Montano, 44 anni, confermato alla guida degli Under 17 regionali, originario di Verbania da quasi 2 lustri vive a Carbonia; e, infine, Manuel Contu, 45 anni, nel recente passato tecnico dell’Under 19 e vice di Andrea Marongiu in Promozione ed Eccellenza.

Sono 435 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 6.223 test eseguiti (3.105 molecolari e 3.118 antigenici, 6,99%).
E’ invariato il numero dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva: 22.
I pazienti ricoverati in area medica sono 129 (+10).
Sono 6.856 i casi di isolamento domiciliare (205 in più rispetto al numero di ieri).
Si registrano 2 decessi: una donna di 85 anni residente nella provincia del Sud Sardegna e un uomo di 79 residente nella Città Metropolitana di Cagliari.

Sono 19 i casi conclamati di positività al virus nel territorio comunale di Portoscuso.

Rispetto alla situazione precedente sono 3 casi in meno a seguito di negativizzazioni. Il numero dei concittadini in quarantena obbligatoria scende a 7.

Lo ha annunciato, a fine mattinata, il sindaco, Giorgio Alimonda.

La situazione è in leggero miglioramento – ha sottolineato Giorgio Alimonda – ma il rischio contagio resta pericolosamente presente anche se sono stati adottati i provvedimenti del caso.

La situazione resta attentamente monitorata e se necessario verranno valutate, di concerto con le autorità sanitarie, l’introduzione di misure specifiche di contenimento del virus.

Il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, con ordinanza n. 105 del 10/08/2021, ha disposto per oggi giovedì 12 e domani venerdì 13 agosto 2021, la chiusura degli Uffici comunali.

Saranno comunque garantiti i servizi pubblici essenziali, nel rispetto delle disposizioni contenute nella legge 12 giugno 1990 n. 146 e successive modificazioni ed integrazioni.

Domenica 15 agosto, inoltre, l’ecocentro di Corso Colombo osserverà una giornata di chiusura.

Sono stati inaugurati questa mattina al Policlinico Duilio Casula la nuova strada di accesso diretto all’ospedale (intitolata all’ex direttore sanitario, Roberto Sequi) e il modernissimo Centro di isolamento a pressione negativa del Pronto Soccorso, fondamentale per le prime cure ai pazienti con rischio infettivo.

Centro di isolamento è dotato di sei posti letto, piccole camere di isolamento, provviste di bagno e tutte le migliori tecnologie del momento. Ciascun paziente è monitorato costantemente da un centro di controllo. I percorsi sono ben definiti (sporco/pulito) in modo tale da garantire il massimo della sicurezza per i pazienti e gli stessi operatori. Si trova accanto alla camera calda del Pronto Soccorso e sarà importantissimo, non solo durante l’emergenza Coronavirus.

«Il Policlinico Duilio Casula – spiega Agnese Foddis, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliariè coinvolto sin dall’inizio dell’epidemia nella gestione dei pazienti sospetti SARS-CoV-2, sino alla conferma o esclusione del contagio. A partire da ottobre 2020, a causa del sovraffollamento del Santissima Trinità, è stata manifestata la necessità di avere un’area ben distinta del Pronto Soccorso dove gestire i pazienti sospetti o confermati SARS-CoV2, in attesa di trasferimento. È stato realizzato a questo fine un’area annessa alla camera calda del Pronto soccorso, in grado di ospitare 6 pazienti contemporaneamente. Si tratta di un centro finalizzato alla separazione dei percorsi con l’individuazione di aree distinte di permanenza per i pazienti sospetti COVID-19 o potenzialmente contagiosi in attesa di diagnosi.»

Il Centro di Isolamento, dunque, nasce nell’ambito dell’attuale emergenza epidemiologica ma in realtà è una struttura che servirà anche quando l’emergenza sarà finita.

«Purtroppo le patologie ad alto contagio ci sono e continueranno ad esserci: è quindi importante avere un Centro ad altissimo livello capace di accogliere e curare i pazienti in totale sicurezza», ribadisce Rosanna Laconi, direttrice del Pronto Soccorso del Policlinico.

Ma da oggi al Policlinico si potrà accedere attraverso una nuova via d’accesso che dal ponte (sulla SS 554) consentirà di arrivare direttamente all’ospedale senza dover passare attraverso la Cittadella universitaria. Cambia nome, dunque, la strada della struttura ospedaliera che da oggi sarà via Roberto Sequi, in onore dell’ex direttore sanitario Roberto Sequi, prematuramente scomparso nel 2015.

«Roberto Sequiricorda il commissario dell’Aou – ha visto nascere il Policlinico agli inizi del 2000 e lo ha reso un ospedale importante e centrale nel panorama della sanità in Sardegna.»

Alla cerimonia hanno preso parte anche i familiari di Roberto Sequi.

All’inaugurazione hanno preso parte il direttore generale dell’assessorato della Sanità Marcello Tidore, il vice sindaco di Cagliari Giorgio Angius, il sindaco di Monserrato Tomaso Locci con la vice sindaca Maristella Lecca.

E’ un’autentica “rivoluzione” quella che ha deliberato oggi il Comitato regionale della Federazione Italiana Giuoco Calcio: 3 gironi di Promozione di 12 squadre ciascuno, 5 di 1ª Categoria di 14 squadre ciascuno, 8 in 2ª Categoria di 12 o 13 squadre ciascuno.

La “rivoluzione” ha portato con sé numerosi ripescaggi: la Villacidrese giocherà in Eccellenza regionale, 18ª squadra del girone. Il campionato inizierà il 12 settembre.

7 i ripescaggi in Promozione: Atletico Narcao, Tempio, Ozierese, Fermassenti San Giovanni Suergiu, Samugheo, Sadali e Quartu 2000. 36 le squadre iscritte, suddivise in tre gironi di 12 squadre ciascuno. Il campionato inizierà il 26 settembre.

5 i ripescaggi in 1ª Categoria; Ittiri Sprint, Cardedu, Monte Alma, Tuttavista Galtellì e Verde Isola Carloforte. 70 le squadre iscritte, suddivise in 5 gironi di 14 squadre ciascuno. Il campionato inizierà il 26 settembre.

L’organico dei campionato di 2ª Categoria è rimasto inalterato, 98 le squadre iscritte, suddivise in 8 gironi di 12 o 13 squadre ciascuno. Il campionato inizierà il 3 ottobre.

Il presidente dell’OPI Carbonia Iglesias, Graziano Lebiu, ritorna questa sera sulla valutazione della sospensione dei sanitari infermieri e infermiere pediatriche che non si sono vaccinati.

Dopo aver ribadito tutte le valutazioni già espresse nel precedente comunicato, Graziano Lebiu evidenzia che il numero degli infermieri che non si sono sottoposti alla vaccinazione non sarebbero 12 come riportato negli elenchi trasmessi da ATS Sardegna all’Ordine, ma «da un’attenta e responsabile valutazione degli atti in nostro possesso, gli esercenti la professione infermieristica non vaccinati o per i quali non sussistono elementi sospensivi sono 9 di cui 6 nel Distretto iglesiente, 3 nel Distretto Sulcis, 5 in servizio al P.O. CTO di Iglesias, 3 in servizio al P.O. Sirai di Carbonia, 1 in servizio in un Poliambulatorio del Sulcis, 1 in servizio in un Poliambulatorio iglesiente, N. 2 risultano già Covid+. Complessivamente sono 10 ma su una posizione ci riserviamo di chiedere ulteriori chiarimenti all’ATS».
«Le percentuali del 15,50% circa sul totale delle inadempienze in ASSL Carbonia e dell’1,0% sul totale degli iscritti all’Ordine attestano quanto la quasi totalità degli infermieri abbia compreso l’importanza della vaccinazione e dei corretti comportamenti nei confronti dei cittadini, e di questo il Consiglio direttivo ringrazia tutte le infermiere e tutti gli infermieri per le responsabilità che si sono assunti nei confronti della comunità professionale e civica del Sulcis Iglesienteaggiunge il presidente dell’OPI Carbonia Iglesias -. È da ritenersi incompatibile con l’esercizio professionale infermieristico qualsiasi posizione e concezione: a) contraria alla campagna vaccinale tour court; b) in violazione dell’obbligo legislativo; c) inadempienti nell’osservanza del Codice Deontologico; d) pericolosa per i rischi di esposizione dei cittadini, degli operatori e per se stessi; e) negazionista delle evidenze scientifiche; f) irrispettosa nei confronti degli infermieri responsabili e degli assistiti ad essi affidati.
L’Ordine sarà tempestivo nei provvedimenti di sospensione e comunicazione alle istituzioni interessate», conclude Graziano Lebiu.

Giampaolo Cirronis

 

«Confidiamo nell’apertura e nella disponibilità manifestata dall’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu durante l’incontro avuto con lui, per affrontare l’emergenza salute donne soprattutto in riferimento alle patologie tumorali specifiche, come il tumore al seno e quello ovarico, ma non solo.»

Lo ha detto Carmìna Conte, presidente dell’Associazione Coordinamento3 – Donne di Sardegna. Hanno partecipato all’incontro Pupa Tarantini, Oristano, presidente onoraria e Rita Nonnis, Sassari, chirurga senologa, che insieme a Speranza Piredda, ginecologa, vicaria del Reparto Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Alghero, coordinano il gruppo di lavoro Sanità dell’associazione, di cui fanno parte mediche, esperte, amministratrici locali e rappresentanti di associazioni impegnate nel sociale.

«Ci auguriamo, soprattutto, che si concluda rapidamente l’iter dei 63 bandi annunciati dall’assessore e in corso di espletamento, relativi all’assunzione di medici specialisti, fra cui gli anestesisti e i chirurghi, la cui grave carenza/assenza è fra le cause dell’interruzione dal 1 luglio 2021 del servizio di Senologia chirurgica del San Francesco di Nuoro, che ha ulteriormente aggravato la già drammatica condizione delle malate di tumore al seno», ha sottolineato inoltre Carmìna Conte, parlando anche a nome della associazione “Vivere a Colori” di Nuoro e della sua presidente Marilena Pintore, impegnata nella difesa dei diritti delle pazienti tumorali e per cui ha raccolto ben 16.000 firme.

L’assessore della Sanità ha annunciato di aver attivato le procedure per ridefinire il quadro regionale delle Breast Unit per la cura delle malate di tumore al seno, con una diversa attenzione ai territori e ai bisogni delle pazienti su cui è intervenuta Rita Nonnis: «Alcune sono state a suo tempo formalmente istituite, ma di fatto sono operative solo parzialmente e non accreditate, mentre vaste aree territoriali sono totalmente escluse».

L’Assessore si è impegnato inoltre per l’attivazione di misure per la prevenzione del tumore al seno e del tumore ovarico, attraverso percorsi diagnostici e terapeutici PDTA, per le donne a rischio, di sorveglianza sulla mutazione del gene BRCA 1 e 2 (test genetico) che si trasmette in linea ereditaria femminile. Pupa Tarantini ha quindi illustrato la difficile situazione dell’oncologia del San Martino di Oristano «che penalizza soprattutto le donnecome ha sottolineatopoiché rappresentano la maggioranza dei pazienti oncologici, in quanto gli screening diagnostici sono stati spacchettati su tre presidi ospedalieri, Oristano, Ghilarza e Ales e sono fortunatamente garantiti solo grazie alla disponibilità di due medici Antonello Gallus e Graziella Agus».

Per tutte queste iniziative e per il riconoscimento operativo dei centri di senologia multidisciplinari Coordinamento3 è affiancata da Europa Donna Italia, che è a disposizione delle associazioni e delle istituzioni per dare il proprio contributo. Nell’incontro si è parlato anche della chiusura e del rischio di chiusura dei punti nascita. A tal proposito, l’assessore Mario Nieddu ha annunciato di aver chiesto la deroga per i punti nascita di La Maddalena, Tempio e Iglesias. Sui diritti acquisiti dopo anni di dure lotte dalle donne portatrici di handicap e/ ai loro familiari , quali visite domiciliari e servizi alla persona, previsti dalle leggi 162 e 104, di fatto interrotti durante la pandemia, l’assessore assicura che dovrebbero ripristinarsi pienamente. Sui disturbi alimentari, purtroppo in crescita, l’assessore Mario Nieddu ha annunciato di aver provveduto all’accreditamento del centro Lo Specchio a Iglesias, che fa capo alla associazione Casa Emmaus. L’assessore ha confermato l’attenzione alla medicina di genere, per cui è referente per la Sardegna, nel Comitato per il Piano nazionale sulla medicina di genere, la dottoressa Gesuina Cherchi di Nuoro.

L’assessore, infine, ha manifestato la più ampia disponibilità a partecipare ad un incontro con i Rettori delle due Università sarde, i presidenti dei Corsi di laurea in Medicina, delle Scuole di Specializzazione medica e dei Corsi di laurea in Psicologia per individuare programmi che incidano sulla formazione e sul fabbisogno regionale dei futuri medici per una maggior attenzione alla salute delle donne e alla medicina di genere, come proposto dall’associazione.