24 November, 2024
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*Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei”, il festival del cortometraggio promosso dal Circolo del Cinema “Immagini” (F.I.C.C.), con base a Sant’Antioco, si rafforza quest’anno con una preziosa collaborazione.

Il festival avrà una sua sezione, Passaggi D’Autore Presents, all’interno del ventisettesimo Sarajevo Film Festival (SFF), in programma nella capitale della Bosnia-Erzegovina dal 13 al 20 agosto: uno dei più importanti eventi cinematografici dei Balcani, che si tiene dal 1995, su iniziativa dell’Obala Art Centar. Diventato festival di qualificazione agli Oscar nel 2019, il SFF organizza dal 2007, in collaborazione con la Berlinale, il Sarajevo Talent Campus per giovani talenti, con le sezioni Short Film e Student Film del Competition Programme.

La sezione dedicata al festival Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei, diretto dal regista bosniaco Ado Hasanovic, con una collaborazione con il Sarajevo Film Festival nata nel 2018, prevede sette cortometraggi di registi italiani, selezionati tra quelli presentati nella passata edizione del festival sardo, che si è tenuta dal 3 all’8 dello scorso dicembre (in modalità streaming, per via dell’emergenza sanitaria): “No, I don’t want to dance!” di Andrea Vinciguerra; “Issa” di Stefano Cau; “J’ador” di Simone Bozzelli; “Solitaire” di Edoardo Natoli; “Inverno” di Giulio Mastromauro; “En rang par deux” (Un incontro con Aliou e Afif) di Elisabetta Bosco, Margherita Giusti e Viola Mancini; “Male fadàu” di Matteo Incollu.

La macchina organizzativa di Passaggi d’Autore, intanto, è già al lavoro per la prossima edizione (la diciassettesima) del festival, in programma a Sant’Antioco dal 3 all’8 dicembre. Sul sito www.passaggidautore.it è pubblicato il bando per la selezione dei cortometraggi, che per poter essere visionati e selezionati dovranno pervenire entro il 26 settembre tramite WeTransfer, Dropbox o altro, all’indirizzo info@passaggidautore.it oppure, se il cortometraggio è disponibile on line (Vimeo, Youtube, ecc.) inviando il link privato per la visione.

A distanza di due mesi dall’appuntamento elettorale, a Carbonia è ufficiale la rottura tra Articolo Uno e il Partito democratico. A renderla tale arriva oggi un’ulteriore conferma, in un comunicato diffuso mezz’ora fa da Articolo Uno.

«Dagli articoli di giornale usciti in questi giorni si evidenzia che quello che noi sospettavamo da mesi è diventato realtà. Il PD con il suo candidato sindaco scelgono di costruire l’alleanza strategica con il partito del Presidente della regione, mascherato da lista civica. Il Psd’az – Lega che sta mal governando, o non governando affatto, questa Regione, trascurando i problemi delle cittadine e dei cittadini, i quali restano attoniti mentre di fronte a una crisi senza precedenti le energie e le risorse vengono spese in staff faraonici – si legge nel comunicato stampa di Articolo Uno –. Verremo accusati di aver distrutto il centrosinistra in nome di un settarismo che sa dire solo no. Ma da un anno e mezzo a questa parte siamo impegnati in un tavolo di coalizione, dove sono presenti, assieme alle forze di sinistra, anche le forze moderate.
In quel tavolo il Partito Democratico ha dato garanzie circa il fatto che le aperture alle liste di destra fossero solo chiacchiere di giornale. Invece il PD contraddice le rassicurazioni che per mesi ci sono state date dai più autorevoli esponenti cittadini e regionali di quel partito e non rispetta neanche i documenti votati dalla propria assemblea. Il PD si dimostra così di essere scorretto da un punto di vista etico, se ha pensato di poter negare a un suo alleato ciò che stava accadendo in altre stanze.»
«Abbiamo accettato per il bene della coalizione la proposta di un sondaggio alla cui impostazione non abbiamo potuto lavorare e i cui risultati non sono mai stati resi noti né a noi né agli altri/e candidati sindache e sindaci dell’alleanzaaggiunge Articolo Uno -. Ci è stato solo detto che aveva vinto uno dei candidati del PD. Ci siamo, in ultimo tentativo di mediazione, resi disponibili ad accettare anche questa soluzione purché si conservasse lo spirito di unità che ci ha sempre animato. Neanche questo andava bene. Evidentemente, le scelte erano già state fatte e siglate da tempo senza che né noi né la città ne sapessero niente.»
«In questo quadro di ambiguità, di scarsa trasparenza verso gli elettori cui viene chiesto “votateci perché  dobbiamo vincere a tutti i costi”, noi non ci stiamo – sottolinea Articolo Uno -. Non si tratta di ideologia o di settarismo. Non è una questione di ‘nomi’, sui quali invece proprio a noi è stato provato a porre dei vincoli. Non siamo semplicemente interessati alla logica del potere per il potere. Non siamo interessati ai “Pranzi di Sardara” dove gruppi di potere trasversali alle forze politiche decretano il futuro della Sardegna lontano dalle istituzioni preposte. Noi al pranzo di Sardara non c’eravamo e a quei tavoli non ci interessa sedere.»
«Lavoreremo per la costruzione di una coalizione progressista vincente capace di fronteggiare questa opzione politica e di risolvere i problemi gravissimi che la città e il territorio vivono. Resta il nostro fermo no a qualunque alleanza con il Partito del Presidente della Regione e con le aree politiche dei suoi consiglieri regionaliconclude Articolo Uno -. L’alleanza la faremo in primis con le cittadine e i cittadini di questa città.»

Sono 303 i nuovi casi di positività accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 3.052 test eseguiti (9,83%).

Si registra 1 decesso, un uomo di 80 anni, residente nella Città Metropolitana di Cagliari (1.514 in totale).

I ricoveri ospedalieri sono 109 in area medica (+1) e 22 in terapia intensiva (+2).

In Sardegna sono 6.548 le persone in isolamento domiciliare (+97 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi sono 6.679.

 

Le palestre del Liceo Gramsci-Amaldi e dell’Istituto tecnico Angioy di Carbonia, dal 27 al 29 agosto ospiteranno un torneo internazionale di GoalBall, disciplina paralimpica a squadre per atleti non vedenti e/o ipovedenti.

Il torneo vedrà la partecipazione di 5 squadre nazionali che non si sono qualificate alle Paralimpiadi di Tokio: Russia, Francia, Danimarca, Romania e Italia.

Gli atleti in gara saranno complessivamente circa 60.

Il torneo avrà inizio con le eliminatorie il 27 agosto, le finali sono in programma il 29 agosto.

Programma.

27 agosto 2021 gare di qualificazione 9.00/12,30 – 15,30/17,45

28 agosto 2021 gare di qualificazione 9.00/12,30 -. 15,30/17,45

29 agosto 2021 Semifinali 9.00/11,30

29 agosto 2021 Finali 14.30/17.00

Il gioco si svolge in palestra, per non distrarre i giocatori con rumori esterni che potrebbero confondere il suono emesso dalla palla. Le squadre sono composte di 3 giocatori (1 centrale e 2 ali) e da 3 riserve. I giocatori in campo cercano di lanciare una palla che contiene dei sonagli metallici, nella porta (rete) avversaria; questi devono bloccare il tiro, impedendo che entri nella porta posta alle loro spalle. Non appena il tiro è stato parato, la squadra può rilanciare il pallone, trasformando gli avversari da attaccanti a difensori.

Tutti i giocatori sono bendati con una maschera oscurata per tutta la durata della partita, in modo da garantire parità di condizione fra non vedenti assoluti ed ipovedenti. La partita dura ventiquattro minuti di tempo effettivo, divisi in due tempi di dodici minuti ciascuno; durante tutta la sua durata sono consentite fino a quattro sostituzioni per squadra, a patto che almeno una sia effettuata durante il primo tempo di gioco.

Il campo di gioco consiste in un rettangolo di 18 metri di lunghezza e 9 metri di larghezza. Alle spalle di ogni squadra, è posta una porta, simile a quella del calcio, che copre l’intera larghezza del campo ed alta 1,30 metri. All’interno di ciascuna area, sono posti dei segnali tattili che aiutano gli atleti ad orientarsi in campo. La palla pesa 1.250 grammi, ha 8 fori, 2 sonagli all’interno e una circonferenza da 75,5 a 78,5 centimetri.

«Ricordare la tragedia di Marcinelle significa onorare i nostri lavoratori caduti nella travagliata storia dell’emigrazione italiana, approfondire la nostra coscienza sociale e rafforzare l’impegno per chi ancora oggi si sacrifica per portare a casa il pane, talvolta a rischio della vita. E’ una storia che ci appartiene, è la vicenda di tante famiglie italiane come quella di mio nonno emigrato in Germania, anche lui minatore.»
Lo dichiara la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd), nella Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, istituita in memoria della tragedia di Marcinelle (1956) e in ricordo di tutti i connazionali caduti sul lavoro in Patria e all’estero.

«Sono i sacrifici fatti da tanti italiani checonclude Romina Mura hanno permesso di risollevarsi a un Paese sconfitto e umiliato dalla guerra: per loro dobbiamo finalmente porre un argine allo stillicidio di morti sul lavoro, alzare i livelli delle tutele sociali, far sì che il lavoro sia un’opportunità di realizzazione delle persone non – conclude – uno stato di inferiorità o sfruttamento.»

«Da poco meno di una settimana, i pazienti che usufruiscono del centro dialisi di Buggerru sono costretti a recarsi, per poter essere sottoposti a terapia, presso gli ospedali di Iglesias e Carbonia. Ancora una volta emerge l’incapacità organizzativa, che attualmente preferisce far viaggiare per 45 chilometri 6 pazienti, piuttosto che spostare su 6 giorni settimanali 1 infermiere ed 1 medico. La situazione è ormai insostenibile, siamo privati di ogni nostro sacrosanto diritto alla Salute. Stasera scriverò al Prefetto, ma non escludo azioni eclatanti, i miei concittadini sono già particolarmente svantaggiati per posizione geografica, è assurdo che per assecondare i lavoratori che non vogliono spostarsi nel nostro paese, ottantenni gravemente malati, debbano rischiare la vita.»

La denuncia arriva dalla sindaca, Laura Cappelli, che conclude affermando: «Qualcuno dovrà rispondere di questo».

Giampaolo Cirronis

L’ex vicesindaco Giacomo Santus guiderà la lista “Insieme per Perdaxius” alle elezioni Amministrative del 10 e 11 ottobre 2021. Giacomo Santus, 48 anni, perito elettronico e titolare di un’azienda apistica, si propone alla guida di un gruppo «spinto da un interesse comune per il bene del paese, del territorio e dei suoi cittadini, nel rispetto dei principi di lealtà, umiltà, trasparenza ed equità, per far crescere il proprio paese».

«Il nostro gruppo aggiunge Giacomo Santusè formato da persone serie e motivate che hanno maturato esperienze nelle precedenti Amministrazioni comunali e tutt’oggi operano nelle associazioni culturali e di volontariato, ed altre persone, nuove in questo campo, determinate a dare il proprio contributo al paese. Tutti insieme, uniti dalla consapevolezza di utilizzare il proprio tempo per il bene comune. Da non sottovalutare che sulle spalle dei futuri amministratori pesa una forte responsabilità: il nostro Comune è così piccolo, che bastano alcuni interventi sbagliati per avviare un degrado irreversibile in ogni campo, considerando che in quest’ultimo anno di commissariamento è stato rallentato l’intero lavoro della macchina amministrativa e, di conseguenza, tutte le priorità programmate.»
«Il nostro paese, per ripartire e migliorare, ha bisogno della collaborazione di tutti, anche nella diversità dei ruoli e delle diverse collocazioni politicheconclude Giacomo Santus -. Il nostro obiettivo sarà quello di mettere le basi per un futuro prossimo di Perdaxius, concentrandoci maggiormente sull’interesse generale dei cittadini e sulle loro reali esigenze, impegnandoci a lavorare seriamente in tutti i settori.»

La candidatura di Giacomo Santus con la lista “Insieme per Perdaxius”, arriva dopo quella di Gianluigi Loru, consigliere di minoranza uscente, candidato sindaco della lista “Perdaxius imparis”.

Verranno annunciati il 3 settembre, nel corso della conferenza stampa di presentazione, i finalisti del trentaseiesimo Premio Giuseppe Dessì, in programma dal 20 al 26 del mese prossimo a Villacidro, la cittadina del Sud Sardegna dove lo scrittore cui è intitolato il concorso letterario aveva le sue radici, e dove ha sede la Fondazione Dessì che promuove l’iniziativa con l’Amministrazione Comunale.

Come sempre, il Premio si articola in due sezioni, Narrativa e Poesia, ed è aperto a opere in lingua italiana edite dopo il 31 gennaio dell’anno precedente. Sono state 321 le pubblicazioni presentate entro il termine del 15 giugno scorso, previsto dal regolamento di questa edizione: 197 per la narrativa e 124 per la poesia, con la consueta partecipazione delle principali case editrici nazionali. Vagliate le opere, la giuria presieduta da Anna Dolfi (e composta da Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Luigi Mascheroni, Gino Ruozzi, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci) ha selezionato i tre finalisti di ciascuna delle due sezioni.

Tra queste terne gli stessi giurati avranno il compito di eleggere i vincitori nella cerimonia conclusiva del trentaseiesimo Premio Dessì, in programma sabato 25 settembre, a Villacidro; in palio, anche quest’anno, cinquemila euro per i primi di ciascuna sezione e millecinquecento per gli altri finalisti.

Nella stessa serata verranno assegnati anche gli altri due riconoscimenti abituali dell’iniziativa: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro), che la commissione giudicatrice assegna a un autore o a un’opera di vario genere letterario, e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, che viene invece riconosciuto a un personaggio del panorama culturale, artistico o musicale per l’attività svolta nell’annualità di riferimento.

La cerimonia delle premiazioni sarà il momento culminante della consueta settimana culturale che dal 20 al 26 settembre accompagnerà il Premio Dessì ai suoi verdetti finali con un variegato cartellone di appuntamenti a Villacidro: presentazioni di libri, incontri con autori, spettacoli, concerti e mostre. Un programma che verrà annunciato nella stessa conferenza stampa prevista per il prossimo 3 settembre nella sede cagliaritana della Fondazione di Sardegna.

Ieri, venerdì 6 agosto, don Giulio Demontis s’è congedato dalla comunità ecclesiale di Portoscuso, oggi alle 18.30 verrà accolto dalla sua nuova comunità ecclesiale a Santadi, dove arriva a coprire il vuoto lasciato da Giampiero Marongiu, scomparso improvvisamente nello scorso mese di gennaio.

La comunità parrocchiale Vergine d’Itria di Portoscuso ha rivolto un saluto di congedo a don Giulio Demontis, nel corso della celebrazione eucaristica svoltasi sul piazzale de “Su Pranu”, alla presenza di autorità civili e militari e delle associazioni locali.

«La comunità tutta con gioia e tristezza rende grazie per il ministero sacerdotale svolto in questi 6 anni nella nostra cittadina. Gioia, perché questo ministero è per la Chiesa Universale; tristezza, perché ancora tanto avrebbe avuto da dirci e darci. Nessuno si aspettava un trasferimento così veloce e repentino, ci è stato comunicato il 24/07/2021.

Con affetto e gratitudine, Portoscuso ringrazia il Signore per il dono che ci ha fatto inviandolo fra noi e ringrazia don Giulio per il servizio profuso nel nome di Cristo, per l’attenzione rivolta ai malati, agli anziani e ai più deboli presenti nel nostro territorio.

Per la cura e l’impegno rivolto ai bambini che ha coinvolto in molte attività ludico-ricreative, nelle diverse celebrazioni liturgiche, per le molteplici iniziative prese a favore della Parrocchia, come la visita della Madonna di Fatima, le Reliquie di Santa Rita, di Sant’Antonio da Padova che arriveranno nel mese di ottobre, per l’arrivo della comunità religiosa delle suore appartenenti alla congregazione “Ancelle del Signore”.

Ma, soprattutto, per aver testimoniato Cristo in mezzo a noi.

Grazie di cuore per tutto questo. Possa il Signore, illuminare e benedire sempre più il suo Cammino ed il suo Sacerdozio.»

La Comunità parrocchiale Vergine d’Itria – Portoscuso

Il nuovo parroco della Vergine d’Itria di Portoscuso, è don Antonio Mura  60 anni, originario di Sant’Antioco, dal 1992 al 2004 don Antonio Mura è stato rettore del seminario diocesano di Iglesias, dal 2004 al 2012 parroco della chiesa di San Ponziano a Carbonia, dal 2012 al 2015 parroco della chiesa Santa Chiara d’Assisi di Iglesias e dal 2015 rettore del seminario maggiore di Cagliari.

Sono 414 i nuovi casi di positività accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 3.378 test eseguiti (12,26%).

Si registrano 2 decessi: un uomo di 90 anni, residente nella Città Metropolitana di Cagliari ed una donna di 59 anni, residente nella provincia del Sud Sardegna.

I ricoveri ospedalieri sono 108 in area medica (+14) e 20 in terapia intensiva (-1).

Attualmente in Sardegna sono 6.451 le persone in isolamento domiciliare (+268 rispetto a ieri).