24 November, 2024
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Domani, domenica 8 agosto, gli appuntamenti a Calasetta con il festival culturale Liberevento proseguono con un nuovo ospite: Francesco Abate.

Il giornalista e scrittore sarà alle 22.00, davanti allo scenario mozzafiato della Torre Sabauda dove, in dialogo con il giornalista Marcello Murru, ripercorrerà le pagine del suo I delitti della salina (Einaudi editore), l’avvincente romanzo che vede protagonista Clara Simon, nuova eroina femminile della Cagliari di inizio Novecento, coraggiosa e ribelle.

Dopo quello di domani, il nuovo appuntamento con Liberevento è previsto lunedì 9 agosto quando, sempre alle 22.00, davanti alla Torre Sabauda di Calasetta, arriverà il giornalista Luca Telese.

Questa mattina l’autoemoteca messa a disposizione dalla ASSL di Carbonia Iglesias ha stazionato presso la Caserma “Trieste”, sede della Scuola allievi carabinieri, dove attualmente 257 allievi carabinieri del 140° corso stanno seguendo l’iter formativo della durata di sei mesi. A partire dalle ore 8.00, circa 45 allievi si sono susseguiti nella donazione, alla quale si sono sottoposti volontariamente, consapevoli dell’importanza del loro contributo e lieti di poter aiutare chi ne ha bisogno, in linea con gli ideali in cui credono e che li hanno portati ad indossare l’uniforme dell’Arma dei carabinieri.

Il bellissimo gesto, che si ripeterà per ulteriori tre giornate nei mesi a venire per un totale di circa 180 Allievi pronti a donare, è stato possibile grazie alla collaborazione che il comandante della Scuola, colonnello Andrea Desideri, ha instaurato, dal suo arrivo due anni fa, con le Autorità Sanitarie del Sulcis/Iglesiente, nella consapevolezza che la necessità di sangue è da sempre una delle problematiche più complesse di questa zona della Sardegna. Grazie alla collaborazione tra il direttore dell’Unità Operativa Medicina Trasfusionale ASSL Carbonia-Iglesias dott. Angelo Zuccarelli ed il comandante della Scuola, la riserva di sacche ematiche sarà notevolmente incrementata dai donatori della Scuola Allievi Carabinieri, che ridurranno in maniera sostanziosa la carenza di sangue soprattutto in questo periodo che, complici il Covid-19 e la stagione estiva con le temperature elevate, è caratterizzato da un numero di donatori particolarmente esiguo.

L’iniziativa odierna si inserisce in un panorama di collaborazione di più ampio respiro, che prevede ulteriori date e che, si auspica, possa dare la possibilità anche agli allievi carabinieri dei prossimi corsi di dare un piccolo ma significativo contributo per le persone in difficoltà del Sulcis/Iglesiente.

Quarto nuovo arrivo e settimo tassello del mosaico del nuovo Carbonia di David Suazo. Questa sera la società biancoblù ha tesserato Federico Bellu, 18 anni (è nato il 7 gennaio 2003) difensore centrale originario di Decimoputzu, cresciuto nelle Giovanili del Cagliari. E’ alla prima esperienza nel campionato di serie D.

«Un confronto a tutto campo sullo sviluppo del Sulcis e del polo industriale di Portovesme. Accompagnare la decarbonizzazione con la nascita di nuove politiche industriali che garantiscano sviluppo e benessere al territorio, salvaguardando i livelli occupazionali e garantendo una componente industriale che necessita alla nostra regione, e che deve mantenere la sua presenza anche nel futuro.»

Lo ha detto il presidente della Regione Christian Solinas che stamane a Villa Devoto ha ricevuto una folta delegazione di sindacalisti e amministratori del territorio.

«Regione e parti socialiha detto il presidente Christian Solinas -, confermano il loro orientamento comune sulle politiche energetiche e di sviluppo, e continueranno a condividere scelte e strategie. Il polo di Portovesme rappresenta una ricchezza alla quale non possiamo assolutamente rinunciare ed è necessario predisporre tutte le strategie per garantire che l’abbandono del carbone e la riconversione energetica avvengano salvaguardando tutti i presidi industriali, fondamentali per lo sviluppo armonico, insieme agli altri settori produttivi, del nostro sistema economico. Il Governo deve rimettere nelle mani della Regione il coordinamento di un tavolo nazionale che eventualmente aggiorni gli accordi nazionali in tema di energia in un’ottica di condivisione delle scelte.»

«La Sardegna deve essere parte attiva nel processo decisionale che porterà alla nuova strategia energetica nazionale, determinante nello sviluppo futuro del Sulcis e dell’intera Isola. Occorre -, ha concluso il presidente della Regione -, elaborare un progetto di sviluppo energetico sostenibile per colmare il gap infrastrutturale che separa la Sardegna dal resto del Paese e restituirle una competitività energetica pari a quella delle altre regioni.»

Alcune ore dopo l’incontro, gli assessori regionali del Lavoro Alessandra Zedda, dell’Industria Anita Pili, della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis e dell’Igiene e Sanità Mario Nieddu, hanno convocato un incontro sullo stato di attuazione del progetto Sider Alloys per martedì 10 agosto, alle 10.30, presso la sala riunioni dell’Assessorato del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale – 8° piano degli Uffici dell’Assessorato in via San Simone 60, Cagliari, Attorno allo stesso tavolo ci saranno l’Azienda, le segreterie regionali CGIL, CISL, UIL ed UGL; le segreterie territoriali FIOM-CGIL, FSM-CISL, UILM-UIL e CUB; l’assessorato regionale del Lavoro e la direzione generale dello stesso Assessorato.

 

Gentile Direttore, non è consuetudine dell’Ordine di entrare nel merito di libere riflessioni pubblicate sul suo giornale da chiunque e a qualunque titolo poste in essere in tema di sanità pubblica e privata, ospedaliera o territoriale, di qualità o critica. Le chiedo, oggi, di ospitare una breve replica alle fuorvianti considerazioni del dr. Mario Marroccu sugli Ospedali di Comunità, che nel Sulcis Iglesiente non esistono, e sulla professione infermieristica che presiedo nel Sulcis Iglesiente e che è ben impegnata in tutt’altro che in mansioni di mera igiene alla persona.

In tutta Italia gli ospedali di comunità sono un luogo vicino ai cittadini, riconoscibile dai cittadini, aperto all’azione infermieristica ai cittadini. Non nel Sulcis Iglesiente e in ASSL Carbonia, dove il suo numero equivale a zero. In tutta Italia, per sua natura l’infermieristica si integra con i professionisti sanitari del territorio, è un vaso comunicante in un sistema di vasi comunicanti e non ha interesse alcuno a proporsi autoreferenzialmente e a collocarsi in una posizione di non veduta e di non ascolto. Anche nel Sulcis Iglesiente e in ASSL Carbonia, dove il numero degli Ospedali di Comunità equivale a zero, l’infermieristica si integra e si relaziona con il sistema e non si isola in se stessa.

In tutta Italia l’Ospedale di Comunità non è un progetto, è un’opportunità residenziale in grado di erogare assistenza sanitaria di breve durata, quindi dedicata ai cittadini utenti del SSN che, pur non presentando patologie acute ad elevata necessità di assistenza medica, non possono tuttavia essere assistiti adeguatamente a domicilio per motivi socio sanitari. E il territorio del Sulcis Iglesiente, significativamente intriso di motivazioni ostative ad una presa in carico domiciliare, è privo di Ospedali di Comunità.

La responsabilità clinica di un Ospedale di Comunità è di un medico di medicina generale, la responsabilità organizzativa e gestionale di ogni singolo modulo tocca invece al coordinatore infermieristico.

La responsabilità assistenziale spetta ovviamente all’infermiere secondo il proprio profilo professionale, il proprio Codice Deontologico, le proprie competenze ed esperienze, e garantendo la continuità assistenziale nelle 24 ore. Durante le ore diurne si avvale del responsabile clinico della struttura, nelle ore notturne e nei giorni festivi e nelle ore prefestive si attiva quando necessario con il l Servizio di continuità assistenziale, ed in caso di emergenza attiva il Sistema di Emergenza Urgenza territoriale, come avviene in tutti i servizi sanitari extra-ospedalieri.

All’interno dell’ospedale di comunità è inoltre inserito l’operatore socio-sanitario, responsabile di attività e funzioni domestico alberghiere.

Piaccia o meno, è quindi un modello multidisciplinare.

Non riconoscere, ostinarsi a non riconoscere o non avere proprio contezza urbi et orbi dell’evidenza che l’Ospedale di Comunità svolgerebbe una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, è quantomeno ingeneroso ed anacronistico, pur comprendendo la forma mentis di un esercizio professionale medico ancorato al passato e superato dai tempi e dati fatti.

Ridurre quindi la digressione sugli Ospedali di Comunità focalizzandosi su un presunto limite nell’agire infermieristico e su un altrettanto fantomatico esercizio professionale basato su mansioni e non su competenze, non rende un buon servizio alla corretta informazione.

L’art. 44 della legge di riordino della rete ospedaliera è identico all’art. 8 della legge regionale 17 novembre 2014 n. 23. Gli Ospedali di Comunità devono essere resi fruibili e non solo previsti sulla carta. Se resta una scatola vuota l’Ospedale di Comunità previsto nell’ex Civile di Iglesias, meglio comunque nemmeno prevederlo, anche se qualcuno parrebbe non essersi accorto della sua inesistenza, e quindi una domanda sorge spontanea: ma di cosa stiamo parlando?

Tanto ritenevo di portare alla sua attenzione e di quella dei suoi lettori per una corretta informazione-

Graziano Lebiu

Presidente OPI Carbonia Iglesias

Il fascino di un moderno “rito” laico per un poetico addio con “Piccoli Funerali”, emozionante e originale “concerto” dell’attore e cantante Maurizio Rippa, protagonista sulle note della chitarra di Amedeo Monda (produzione 369gradi) domenica 8 agosto alle 21.00 a Lo Quarter di Alghero, lunedì 9 agosto alle 21.00 all’Anfi/Teatro Comunale di San Gavino Monreale, martedì 10 agosto alle 21.00 all’Anfiteatro “Mario Ceroli” di Porto Rotondo a Olbia e, infine, mercoledì 11 agosto alle 21.00 all’Arena Mirastelle di Carbonia per una tournée nell’Isola sotto le insegne del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.

Un raffinato recital, incastonato nel ricco cartellone dell’Estate 2021 per un viaggio tra parole e note: sui palcoscenici dell’Isola risuoneranno antiche e nuove melodie, dedicate alle figure reali e inventate di una personalissima galleria di (auto)ritratti, per un delicato e toccante omaggio, quasi a voler fermare il tempo e trattenere oltre la soglia dell’ineluttabile le persone care – o che tali avrebbero potuto essere – attraverso la malìa della voce e della musica: il potere dell’arte e della bellezza come antidoto alla morte e al dolore.

Sulle orme di Orfeo, giunto fin nell’Ade per riavere accanto a sé l’amata Euridice, Maurizio Rippa inventa una “cerimonia degli addii” in cui lo smarrimento ed il senso di perdita acquistano un nuovo significato e valore, trasfigurandosi in una catarsi individuale e collettiva dove ciascuno possa rispecchiarsi e trovare una chiave per affrontare il mistero della fine e il vuoto dell’assenza. “Piccoli Funerali” (Spettacolo vincitore alla VI edizione de “I Teatri del Sacro” – Ascoli Piceno 2019) contraddice la frenesia odierna, quell’ansia di vivere che impedisce di gustare la dolcezza – e perfino l’amarezza – di ogni istante, di abbandonarsi alle emozioni e ai sentimenti più profondi, di confrontarsi con la propria fragilità e “sentire” e sperimentare fino in fondo la propria “umanità”.

 

Le elezioni Amministrative in Sardegna si terranno il 10 e 11 ottobre, 101 i Comuni interessati. Lo ha deciso oggi la Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Enti locali, Quirico Sanna. Tre giorni fa il ministero dell’Interno aveva fissato al 3 e 4 ottobre le elezioni Amministrative nelle regioni a statuto ordinario.

In Sardegna, tra i 101 Comuni chiamati ad eleggere i nuovi Sindaci e i Consigli comunali, c’è 1 capoluogo di Provincia, Carbonia. Sono 3 i Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, Carbonia, Capoterra ed Olbia, nei quali è previsto un secondo turno di ballottaggio, tra i due candidati alla carica di sindaco più votati, qualora al primo turno nessuno dovesse superare la maggioranza del 50% + 1 dei voti validi.

Di seguito l’elenco completo dei 101 Comuni.

Città Metropolitana di Cagliari, 3 Comuni: Capoterra, Elmas e Sarroch.

Provincia di Nuoro, 23 Comuni: Aritzo, Baunei, Belvì, Borore, Cardedu, Dorgali, Dualchi, Fonni, Gadoni, Loculi, Lotzorai, Orani, Orgosolo, Orosei, Orotelli, Ovodda, Silanus, Siniscola, Sorgono, Talana, Tertenia, Triei, Ulassai.

Provincia di Oristano, 19 Comuni: Albagiara, Baradili, Bonarcado, Cuglieri, Gonnoscodina, Marrubiu, Nureci, Ollastra, Riola Sardo, Ruinas, Scano di Montiferro, Seneghe, Senis, Siris, Solarussa, Tadasuni, Tramatza, Villaurbana, Zerfaliu.

Provincia di Sassari, 23 Comuni: Alà dei Sardi, Ardara, Banari, Benetutti, Bonorva, Borutta, Bulzi, Cargeghe, Codrongianus, Esporlatu, Luras, Martis, Monteleone Rocca Doria, Mores, Muros, Nughedu San Nicolò, Olbia, Olmedo, Sennori, Telti, Trinità d’Agultu e Vignola, Tula, Uri.

Provincia del Sud Sardegna, 33 Comuni: Armungia, Barrali, Buggerru, Carbonia, Decimoputzu, Domusnovas, Escalaplano, Genuri, Gergei, Gesico, Gonnesa, Isili, Las Plassas, Masainas, Narcao, Nuragus, Pauli Arbarei, Perdaxius, San Giovanni Suergiu, San Nicolò Gerrei, San Vito, Sant’Andrea Frius, Sardara, Selegas, Setzu, Soleminis, Turri, Villacidro, Villamar, Villanova Tulo, Villanovaforru, Villaperuccio, Villasalto.

Giampaolo Cirronis

Il gruppo della Lega ha presentato una mozione in Consiglio regionale a sostegno dello sviluppo del gas in Sardegna. Un documento incentrato su quelli che dovrebbero essere i contenuti del decreto del presidente del Consiglio dei ministri, atteso a breve, relativo alla transizione energetica dell’isola. Ciò allo scopo di sensibilizzare e sostenere l’azione che sta portando avanti la giunta regionale su questa importante partita strategica. 
«La decarbonizzazione passa attraverso l’uso del gas, fase propedeutica allo sviluppo futuro dell’idrogeno, in particolare per quanto attiene le aree industriali, similmente a quanto sta accadendo nel resto d’Italiadice il consigliere regionale Michele Ennas, responsabile regionale del dipartimento Energia della Lega -. Occorre maturare la consapevolezza che la transizione energetica, la conversione delle imprese, un futuro più green devono essere gestiti con consapevolezza tanto dal punto di vista ambientale quanto dal punto di vista economico, occupazionale e sociale.»
«Nel testo presentato si ribadisce quanto fondamentale sia individuare i poli industriali di Portovesme e di Porto Torres come strategici a livello nazionale per la tipologia di attività produttive in essi ubicate e quali esempio di riconversione nel campo della decarbonizzazione e industria sostenibile. Il gas e’ elemento indispensabile per lo sviluppo e per ogni possibilità di rilancio delle attività produttive, che nel Sulcis-Iglesiente coinvolge migliaia di lavoratori aggiunge Michele Ennas -. In questa fase, è di fondamentale importanza che al fine di realizzare il Phase Out completo del carbone e nel rispetto del mantenimento delle condizioni di sicurezza del sistema elettrico, sia programmata la riconversione a gas delle centrali del Sulcis e di Fiume Santo.
Anche per quanto attiene gli usi civili, la Lega chiede che nel DPCM venga inserito un apposito richiamo al fatto che siano adottate tutte le soluzioni tecnico/regolatorie al fine di offrire agli utenti sardi connessi alle reti di distribuzione prezzi in linea con quelli del resto d’Italia.»
«Si tratta di una partita fondamentale per l’autonomia energetica della Sardegna e il futuro del suo sistema produttivo. Il presidente della Regione, a conclusione dell’incontro di oggi con le parti sociali, ha dato immediata disponibilità a confrontarsi con le principali aziende di Portovesme, sui temi che sono più emergenziali, a partire dai procedimenti autorizzativi in corso. Già nei primi giorni della settimana prossima le principali aziende del polo industriale verranno invitate a partecipare a riunioni mirate sul tema dell’energia e sulle specificità delle singole vertenze, in particolare quelle relative alle fabbriche della filiera dell’alluminio RUSAL Eurallumina e Sider Alloys, tutte da sostenere con lo stesso livello di attenzione e determinazioneconclude Michele Ennas -. L’impegno a favore del territorio attraverso il rilancio delle attività produttive del polo industriale di Portovesme deve vedere tutti uniti e determinati al raggiungimento degli obiettivi.»

In ottemperanza alle disposizioni del DL 23 Luglio 2021, n.105, dal 6 agosto 2021 l’accesso al Museo del Carbone sarà consentito solo se in possesso di Certificazione Verde Covid-19 (Green Pass) corredata da un documento di identità valido. Le disposizioni non si applicano ai bambini di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti esenti. Per informazioni dettagliate sul Green Pass e su come si ottiene, è possibile consultare il sito web ufficiale: https://www.dgc.gov.it/web

Con l’avvio del nuovo anno scolastico, a Iglesias, riaprirà la Scuola dell’Infanzia di Nebida, in via S’Argiola. Chiusa da diversi anni, ora, con l’inizio dell’attività didattica, 11 bambini (8 di 3 anni e 3 di 4 anni), potranno nuovamente frequentare la scuola senza doversi recare nei Comuni vicini.

«Ci siamo adoperati in questi mesi, in sinergia con l’Ufficio Scolastico Regionale, con gli Uffici comunali e con gli abitanti di Nebida, per riportare nella Frazione un servizio fondamentale, senza costringere le famiglie a spostarsi nelle Scuole dell’Infanzia degli altri Comuniha spiegato il sindaco Mauro Usai -. E’ necessario garantire la massima attenzione alle frazioni, con maggiori servizi ed interventi qualificanti in grado di incidere sulla vita delle persone.»

«I bambini che frequenteranno la Scuola dell’Infanzia – aggiunge l’assessore della Pubblica Istruzione, Alessandro Loreficeavranno a disposizione un plesso scolastico recentemente ristrutturato, funzionale, confortevole e con nuovi arredi. Gli studenti della Scuola Primaria, che avevano usufruito fino allo scorso anno del plesso in via S’Argiola, faranno ritorno nella scuola di via Laveria Lamarmora, interessata in questi mesi da importanti interventi di manutenzione, per i quali l’Amministrazione Comunale, nell’ultima variazione di bilancio, ha stanziato 140.000 euro.»

Per la dott.ssa Emanuela Pispisa, dirigente dell’Istituto Comprensivo Eleonora d’Arborea, «una riapertura importante per i bambini e le loro famiglie che in questo modo non dovranno recarsi in altre scuole. In questo modo verrà tutelata la continuità didattica tra la Scuola dell’Infanzia e quella Primaria, con il gruppo classe che potrà procedere insieme».

«Gli abitanti di Nebidaaggiunge l’assessore Alessandro Loreficepotranno usufruire della Scuola dell’Infanzia, di una Scuola Primaria più moderna e funzionale, di un servizio mensa di qualità e di nuovi scuolabus per il trasporto scolastico, una maniera per rendere concreta l’attuazione del diritto allo studio, in vista di un normale svolgimento delle attività didattiche. Ritengo doveroso un ringraziamento particolare alla dirigente dott.ssa Emanuela Pispisa – conclude Alessandro Lorefice -, per la preziosa collaborazione e per l’ottimo lavoro svolto presso l’Istituto Scolastico Regionale, per l’ottenimento dell’autorizzazione all’apertura del punto di erogazione dell’Infanzia.»