21 November, 2024
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Nel corso della notte, i carabinieri della stazione di Carloforte hanno arrestato per produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio un pescatore 47enne del luogo, già denunciato in passato. Contestualmente hanno segnalato alla Prefettura di Cagliari, quale assuntore di sostanze stupefacenti, un 44enne collega dell’uomo. In particolare, al termine di un mirato servizio finalizzato al contrasto dei reati materia di stupefacenti, i militari hanno dapprima perquisito l’abitazione del secondo dei due, nella quale hanno rinvenuto 2 grammi di marijuana, da ritenersi destinati ad uso personale. La successiva perquisizione domiciliare e veicolare, eseguita invece nei confronti del primo, ha consentito di rinvenire all’interno di un furgone Citroen, 9 grammi di cocaina ed un bilancino di precisione, 34 ovuli di sostanza verosimilmente del tipo hashish per un peso complessivo di 337 grammi, due flaconi di metadone cloridrato da 50 mg e la somma in contanti di euro 720, verosimilmente riconducibili a pregresse attività di spaccio. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro probatorio penale, assunto in carico e verrà custodito presso idonea cassaforte all’interno della caserma del luogo. Il primo dei due è stato arrestato e trattenuto presso le camere di sicurezza della Compagnia di Iglesias, sino all’udienza di convalida con giudizio direttissimo che si terrà nella mattinata odierna, presso il palazzo di giustizia di Cagliari.

A partire dai dati sul Prodotto Interno Lordo in Sardegna, sul reddito delle famiglie sarde e sul mercato del lavoro, potrebbero essere necessari tre anni per tornare ai valori di crescita del 2019 e per sconfiggere gli effetti provocati dalla pandemia e dai provvedimenti adottati per contrastarla. Pure valutando l’ultima previsione del centro studi della Confindustria che prevede per l’Italia una variazione del + 6,1, e in attesa di verificare per la Sardegna il dato reale di fine anno, si è di fronte a una lunga fase temporale dove è indispensabile recuperare le conseguenze della crisi pandemica con una progettualità e una strategia di governo che solo un Patto sociale e l’unità di intenti può garantire nella
individuazione degli obiettivi, nella tempestiva approvazione delle riforme e dei provvedimenti necessari, nella condivisione anche in fase attuativa, nella tempestività della spesa, nella mobilitazione delle migliori risorse umane, nella unità dei sardi per garantire un confronto e un dialogo fattivo tra Regione e Governo nazionale. La CISL sarda propone dunque alla Regione un Patto sociale incentrato su alcuni punti prioritari  per promuovere la crescita e per rilanciare il l lavoro: un Osservatorio Regione e Parti sociali ed economiche e un confronto costante sulle scelte e la spesa riguardanti le diverse fonti di finanziamento, Fondi strutturali europei, PNRR, PON( per quanto verrà trasferito in Sardegna) e Bilancio regionale; un programma pluriennale di politiche attive del lavoro basato sulla occupabilità e sulla formazione per migliorare le competenze dei lavoratori con risorse adeguate e vincolate a una loro cantierabilità per annualità; una legge quadro sulla inclusione sociale che rafforzi la legislazione esistente, quanto a misure e risorse finanziarie, in tema di lotta alle povertà e tutela e diritti degli  anziani; una riforma sanitaria incentrata sulla territorialità dei servizi di prevenzione e cura, la copertura delle sedi vacanti dei medici di famiglia nelle diverse comunità, le visite tempestive e le cure per i soggetti fragili e gli anziani; l’avvio di un confronto tra Stato e Regione per un reale riconoscimento dello status di insularità e per il diritto alla mobilità delle persone e delle merci riconoscendo le pari opportunità e costi rispetto alle altre regioni del Paese.
Alcuni dati che appresso riportiamo attestano gli effetti prodotti dalla pandemia e l’esigenza di una programmazione e rapidità di spesa per ridurre i tempi della ripresa della crescita nell’Isola.
La variazione del PIL (Prodotto Interno Lordo) in Sardegna nel 2019 è stata del +1,4 %.Sempre nel 2019 il PIL regionale era pari a 20.356 euro. Nel Mezzogiorno era pari a 18.511, nel Centro-Nord a 33.796. Nel quinquennio 2015-2019 la variazione del PIL è stata in Sardegna del + 0,7%. Da evidenziare che in Europa a partire dal 2014 era in atto una fase espansiva della economia. Il PIL per abitante della Sardegna era nel 2019 il 69% di quello della media europea. Nel 2020, in Sardegna, a seguito del diffondersi della pandemia, e in conseguenza anche dei provvedimenti adottati per contenerlo, si registra una caduta del tasso annuale del PIL del – 9,7%. Nel 2021, su dati SVIMEZ, la proiezione di crescita è stimata al + 3,2% e per il 2022 al 3,3%. Da evidenziare che nel 2020 la riduzione del reddito delle famiglie sarde è stata del – 5,1%, mentre del 10,9% è stato il calo dei consumi. Si è avuto altresì un calo degli occupati del – 4,6%, attutito dalla CIG e nonostante il blocco dei licenziamenti e le misure di sostegno alle imprese. Sempre nel 2020 il tasso di disoccupazione giovanile nell’Isola era pari al 40,9%, rispetto al 43,3% del Mezzogiorno e al 29,4% dell’Italia, mentre il più generale tasso in Sardegna era al 13,3%, rispetto al 15,9 del Mezzogiorno e al 9,2 dell’Italia. La tendenza in atto per il 2021, relativamente al mercato del lavoro e così come evidenziata dai dati del primo trimestre, è una leggera crescita congiunturale per il lavoro dipendente, con netta prevalenza del tempo determinato.
A partire da questi dati, come già sottolineato, potrebbero essere necessari tre anni per tornare ai valori di crescita del 2019, che pure non erano eccezionali. Ma i tempi si ridurrebbero qualora la Regione predisponesse una strategia, un programma e una capacità di spesa adeguata alla gravità del momento.
Ecco perché la CISL ritiene indispensabile ed urgente che tutte le fonti di finanziamento per la crescita, lo sviluppo e il lavoro vengano attivate e i progetti cantierati con efficacia ed efficienza diverse dal passato anche recente. Ciò, lo ripetiamo, a partire dalle risorse del PNRR e dalla nuova programmazione dei Fondi strutturali europei, dal PON (Piano Operativo Nazionale che programma le risorse europee sul versante nazionale), dalle leggi nazionali e regionali. Alle politiche e agli interventi di natura più strutturale per promuovere la crescita abbattendo le storiche diseconomie dell’Isola (energia, continuità territoriale, infrastrutturazione e reti per garantire connessioni e collegamenti), è indispensabile affiancare misure e risorse adeguate di politica attiva del lavoro, di formazione professionale e dell’istruzione, sia per sostenere i lavoratori in una fase di recupero del trend di crescita, sia per recuperare il divario tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle offerte dai lavoratori, sia per avviare un nuovo modello dove coesistano e s’impongano i valori delle competenze, della formazione durante tutto l’arco della vita, dell’alta formazione e della giustizia sociale.

Il Segretario Generale
Gavino Carta

Poste Italiane comunica che nella Città metropolitana di Cagliari e nel Sud Sardegna le pensioni del mese di novembre verranno accreditate a partire da lunedì 25 ottobre per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti dai 106 ATM Postamat disponibili nelle due province, senza bisogno di recarsi allo sportello.
In continuità con quanto fatto finora e con l’obiettivo di evitare assembramenti, il pagamento delle pensioni in contanti avverrà secondo la seguente turnazione alfabetica organizzata per cognomi:
dalla A alla B lunedì 25 ottobre
dalla C alla D martedì 26 ottobre
dalla E alla K mercoledì 27 ottobre
dalla L alla O giovedì 28 ottobre
dalla P alla R venerdì 29 ottobre
dalla S alla Z sabato mattina 30 ottobre.
La calendarizzazione potrà variare in base al numero di giorni di apertura dell’ufficio postale di riferimento.
Poste Italiane ricorda inoltre che i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli Uffici Postali e che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono richiedere, delegando al ritiro i carabinieri, la consegna della pensione a domicilio.
Le modalità di pagamento anticipato delle pensioni hanno carattere precauzionale e sono state introdotte con l’obiettivo prioritario di garantire la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti di Poste Italiane. È necessario indossare la mascherina protettiva, entrare nell’Ufficio Postale solo all’uscita del cliente precedente e tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno sia nelle sale aperte al pubblico.
Poste Italiane ricorda inoltre che in 57 uffici postali delle due province è possibile prenotare il proprio turno allo sportello tramite WhatsApp. Richiedere il ticket elettronico con questa modalità è molto semplice: basterà memorizzare sul proprio smartphone il numero 371 5003715 e seguire le indicazioni utili a conseguire la prenotazione del ticket. Per gli uffici abilitati alla prenotazione su WhatsApp, è stata riattivata anche la possibilità di prenotare il proprio turno allo sportello da remoto direttamente da smartphone e tablet utilizzando l’app “Ufficio Postale” oppure da pc collegandosi al sito poste.it, senza la necessità di registrarsi.

Svolta nelle indagini sulla morte di Anna Maria Merola, l’infermiera 58enne che alle prime luci dell’alba del 2 agosto 2017 fu vittima di un’asfissia a causa del violento incendio che avvolse l’abitazione in cui viveva in via Cristoforo Colombo 31, nella frazione di Medadeddu, a Carbonia.

Il procuratore aggiunto Paolo De Angelis, al termine delle indagini, ha chiesto il rinvio a giudizio di Giuseppe Lorenzo Demurtas, 63 anni, marito della vittima, imputato di omicidio volontario ai danni di Anna Maria Merola, per averne cagionato la morte appiccando un incendio al piano terra della comune abitazione nel corso della notte e così, a causa delle fiamme e dei fumi incandescenti sviluppatisi dall’incendio, causava la morte della moglie che, trovandosi nella camera da letto al 2° piano dell’abitazione ed avendo gravi problemi di deambulazione, non riusciva a fuggire e rimaneva uccisa per l’azione combinata del fuoco e del fumo che avevano invaso la casa e le scale interne; e di tentato omicidio dei figli Roberto e Pietro nonché delle rispettive fidanzate, temporaneamente ospitate in casa, che dormivano nelle camere situate al 1° piano, costringendoli a buttarsi dalle finestre per scampare all’incendio, nonché facendo correre al figlio Pietro pericolo di asfissia, scampato solo per l’arrivo dei vigili del fuoco. Giuseppe Lorenzo Demurtas è difeso dagli avvocati Lorenzo Perra e Agostinangelo Marras.

La richiesta di rinvio a giudizio andrà al vaglio della giudice delle udienze preliminari, dott.ssa Lucia Perra, nell’udienza fissata per il 12 gennaio 2022.

Il procuratore aggiunto Paolo De Angelis ha chiesto il rinvio a giudizio di Giuseppe Lorenzo Demurtas e del figlio Roberto, 29 anni, per maltrattamenti in famiglia ai danni di Anna Maria Merola, per avere in concorso tra loro maltrattato la vittima, con condotte abituali dirette a umiliarla, mortificarla, privarla di cure e attenzioni essenziali per la sua condizione di infermità che la rendevano pur temporaneamente inidonea alla deambulazione e alle quotidiane attività di cure verso la sua stessa persona, nonché  con condotte di ingiurie, prospettazione di perdita della capacità legale, sottrazione di risorse economiche e quindi sottoposizione ad un regime finanziario e patrimoniale di completa sottomissione al marito. Nella richiesta di rinvio a giudizio sono elencate dettagliatamente tutte le azioni messe in atto dal marito e dal figlio ai danni di Anna Maria Merola.

Questa mattina, nella Caserma “Trieste,” sede della Scuola Allievi carabinieri di Iglesias, alla presenza del Generale di Brigata Carlo Cerrina, comandante della Legione Allievi carabinieri di Roma, si è svolto il giuramento solenne e conferimento degli Alamari al 1° ciclo di Allievi Carabinieri del 140° Corso formativo per Carabinieri effettivi, intitolato, quest’anno, alla Medaglia d’Oro al Valor Militare, Carabiniere Alberto La Rocca, nato a Sora (FR) il 30 gennaio 1924 e trucidato dai nazisti il 12 agosto 1944 a Fiesole (FI).
Nel pieno rispetto delle norme sanitarie che impongono, in questo periodo, prudenti misure anti Covid, la cerimonia si è svolta senza la presenza dei familiari degli Allievi, rispettando i necessari distanziamenti e assolutamente in forma statica. Ovviamente, pur non potendo far presenziare alcun familiare alla solenne cerimonia, è stato garantito, da parte dell’Ufficio Stampa del Comando Generale dell’Arma, la pubblicazione del video dell’evento, in differita, sul sito istituzionale www.carabinieri.it e sul canale Youtube dell’Arma al fine di consentirne la visione ai familiari dei giurandi.
Alla cerimonia sono intervenute le Autorità regionali, provinciali e locali civili, militari e religiose, per dare solennità alla giornata. Nel corso della cerimonia le Autorità presenti hanno apposto fisicamente gli Alamari ai primi dieci Allievi del corso ed è stato molto toccante il discorso del Generale di Brigata Carlo Cerrina, che ha voluto testimoniare, nonostante le difficoltà derivanti dalla pandemia, la sua vicinanza agli Allievi in questo particolare momento, e che ha sottolineato che i 257 Allievi, che oggi hanno giurato, sono entrati a far parte della famiglia dell’Arma e che fra pochi giorni saranno in forza alle Stazioni per rispondere alle domande dei cittadini e delle comunità ove andranno a lavorare. Il Generale ha voluto altresì sottolineare che il Carabiniere, con la “C” maiuscola, esprime la vicinanza al cittadino in ogni modo e ha il dovere di cercare di risolvere i suoi problemi, qualunque essi siano. Nessun Carabiniere risponderà mai: «Questo problema non è di mia competenza…».
Anche il Comandante della Scuola Allievi Carabinieri di Iglesias, Colonnello Andrea Desideri, ha voluto porre l’accento sul fatto che tra pochi giorni i nuovi Carabinieri saranno destinati presso le Stazioni Carabinieri e le comunità del territorio nazionale che li attendono e sulle quali concentreranno i loro sforzi professionali per formare quel baluardo indispensabile e quel presidio di legalità che permette il benessere collettivo e il quieto vivere civile nel nostro Paese.

Negozi Calzedonia cercano oltre 200 diplomati e laureati da assumere come Assistenti alla Vendita, Addetti al Magazzino, Responsabili di Zona, Specialisti Negozi Online e tante altre figure. Gli Assistenti alla Vendita dovranno accogliere e soddisfare i clienti supportandoli nei loro acquisti, riassortire e organizzare l’area vendita e il magazzino e gestire tutte le attività di cassa; gli Addetti al Magazzino dovranno gestire la merce in entrata e in uscita, prelevare, stoccare e controllare la merce; i Responsabili di Zona dovranno gestire le risorse umane all’interno del punto vendita, per formarle e motivarle a raggiungere gli obbiettivi prefissati, allestire il punto vendita, gli stock e gli ordini della merce, affrontare le sfide quotidiane del mondo retail e sviluppare familiarità con il contesto aziendale; gli Specialisti di Negozi Online dovranno gestire progetti speciali ed eventuali start–up in sinergia con l’online store manager, partecipare ai meeting con le altre funzioni aziendali, gestire i canali social, coordinare il team sulle attività di content management, newsletter, visual merchandising, web design e gestire i cataloghi. Oltre al possesso del diploma e della laurea sono richiesti entusiasmo, impegno, grande energia, motivazione, ambizione, curiosità, flessibilità, dinamicità, orientamento al cliente, predisposizione alle relazioni interpersonali, capacità di lavorare in team, spirito di iniziativa, intraprendenza, apertura al cambiamento, saper affrontare le sfide con concretezza e semplicità, saper perseguire obbiettivi ambiziosi, etc.
Per verificare tutte le posizioni aperte…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://diariolavoro.com/calzedonia.html .

Sono 24 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 11.370 test eseguiti (2.173 molecolari e 9.197 antigenici), lo 0,21%.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 10 (2 in meno rispetto a ieri).

I pazienti ricoverati in area medica sono 58 (nessuna variazione rispetto a ieri).

Sono 1.333 le persone in isolamento domiciliare (17 in meno rispetto a ieri).

Si registra il decesso di una donna di 61 anni, residente nella provincia di Oristano.

«Le notizie sull’imminente chiusura dell’ospedale Cto sono prive di qualunque fondamento.»

A dirlo è l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, in merito alle voci circolate negli ultimi giorni sul presidio di Iglesias.

«La carenza di specialisti pesa nel Sulcis come sul resto dell’Isola, ma anche qui siamo al lavoro per mettere in campo ogni soluzione necessaria a garantire i serviziaggiunge l’assessore della Sanità che nei giorni scorsi ha incontrato il commissario della Assl. La chiusura del Cto sarebbe gravissima ed è un’ipotesi che non è mai stata presa nemmeno lontanamente in considerazione.»

«Oggi, al Cto, le maggiori sofferenze si registrano nella Radiologia e nella Chirurgiasottolinea Mario Nieddu -. Per ciò che riguarda la prima il commissario dell’Assl ci ha informato che una soluzione tampone è già stata attivata attraverso le prestazioni aggiuntive e non si esclude l’arrivo di rinforzi da altri presidi, mentre per rafforzare l’organico della Chirurgia si stanno prendendo in considerazione diverse ipotesi e nei prossimi giorni riunirò nuovamente i vertici dell’Assl e dell’Ats per fare il punto. Se da un lato il numero di specialisti in campo restituisce uno scenario in cui la coperta è cortaconclude l’assessore regionale della Sanità -, dall’altro portiamo avanti ogni sforzo organizzativo necessario a garantire il diritto all’assistenza ed alle cure dei cittadini.»

Il sindaco di Carbonia Pietro Morittu ha incontrato l’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna Mario Mossa ed il sub commissario Ignazio Tolu. Continuano gli incontri di presentazione del neo Primo cittadino per avviare un piano di lavoro complessivo sul rilancio della città.

«L’ascolto e il confrontoha detto il sindaco di Carbonia – sono modalità fondamentali per poter agire e da cui non si può prescindere per avviare un’attività di governo che porti a dei risultati.»

Nel corso dell’incontro sono stati affrontati i temi che riguardano da vicino la città e la Provincia «con l’obiettivoha messo in evidenza il primo cittadinodi instaurare una rinnovata relazione e una collaborazione proficua tra Enti. Il tema del ripristino della rappresentanza del territorio, commissariato dal 2012 e privato di una serie di servizi essenziali, è una delle mie priorità».

Il nuovo Consiglio comunale di Perdaxius eletto il 10 e 11 ottobre 2021 si insedierà mercoledì 27 ottobre, alle 16.00. Il neo sindaco, Gianluigi Loru, dopo il giuramento, presenterà la nuova Giunta che ha già ufficializzato.

Sebastian Fadda, vicesindaco ed assessore dello Spettacolo, Sport ed Agricoltura.

Raffaele Loddi, assessore dei Servizi sociali, Igiene e Sanità, Commercio ed Attività produttive.

Valentina Melis, assessore della Pubblica istruzione, Politiche giovani e della Terza età.

Alfonso Sanna, assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Viabilità, Ambiente ed Assetto del territorio, Beni culturali.