Renato Scanu, inviato speciale contro la SLA. La figlia Giada ha lanciato un crowdfunding, una raccolta fondi per rendere la sua vita più semplice
«Il suo segno distintivo, nei suoi servizi giornalistici e nelle foto era il pollice alzato, finché è stato possibile.»
Giada, la figlia di Renato Scanu, malato di SLA, ha avviato su GoFundMe una raccolta fondi per rendere la sua vita più semplice.
«Mio padre – scrive Giada – ha inseguito la sua passione per il calcio in giro per l’Europa, trasformandola nel lavoro di giornalista sportivo principalmente per emittenti radio locali.Dalla diagnosi di SLA, a Maggio 2020 papà si vede costretto su una sedia a rotelle, immobile ed impossibilitato a svolgere qualsiasi azione quotidiana quale alimentarsi, lavarsi e andare in bagno autonomamente poiché non muove più braccia, mani e arti inferiori.»
«Anche uscire da casa per le visite di controllo – aggiunge Giada – è diventato complicato e faticoso per mia madre che lo assiste in tutto, in quanto mio padre ha una sedia a rotelle su misura e necessita di un auto per disabili con pedana che al momento è finanziariamente inaccessibile. Ho aperto questa raccolta fondi per ricevere supporto nell’acquisto dell’auto e anticipare la spesa di adeguamento delle barriere architettoniche del bagno e, se possibile, aiutare i miei genitori a sostenere i costi delle attrezzature medico-sanitarie e assistenza domiciliare.»
La raccolta #inviatospecialecontrolasla ha avuto più di mille condivisioni e raggiunto i tremila euro. Si può raggiungere al link https://gf.me/v/c/4srp/renato-
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