22 December, 2024
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Confartigianato Sud Sardegna è fortemente preoccupata per l’aumento del costo dell’energia e le conseguenze sulla sopravvivenza del Sulcis

Le imprese e la dirigenza di Confartigianato Sud Sardegna esprimono forte preoccupazione per le conseguenze socio-economiche che il costo dell’energia, privo di un serio controllo da parte del Governo, avrà su un territorio già provato come quello del Sulcis, che conta 9.745 imprese, di cui 343 solo a Portoscuso, ed offre lavoro a circa 50mila persone, tra diretti e indotto.

«Se i 400 dipendenti diretti della Portovesme srl rischiano di rimanere a casa, alcune decine di imprese di fornitura indiretta potrebbero dover chiudere per sempre la loro attività, con un gravissimo rimbalzo negativo sull’occupazione e sull’economia del territorio – affermano Fabio Mereu e Pietro Paolo Spada, presidente e segretario di Confartigianato Sud Sardegnae questo non è che il primo esempio di una situazione che rischia di sfuggirci di mano e di vanificare una parte rilevante della ripresa economica, che peraltro in Sardegna abbiamo fino a questo momento visto solo in parte.»

Secondo le analisi effettuate dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, nel 2021, con una media fatta al 20 settembre, il Prezzo Unico Nazionale dell’energia elettrica è salito del 138% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, risultando così superiore del 58% rispetto al 2019. Il prezzo del gas è salito del 228% rispetto ad un anno prima e del 78% rispetto al 2019. In salita anche i prezzi dei carburanti: dei primi nove mesi del 2021 il gasolio per autotrazione ha una quotazione, tasse escluse, del 25,5% superiore allo stesso periodo del 2020, mentre è in linea (+2,1%) con le quotazioni del 2019. Da settembre, in ogni caso, il costo dell’energia e dei carburanti è continuato a crescere.

«Gli aumenti vanno bloccati sia per le imprese sia per le famiglie e va ridotto il peso della componente fiscale sulla bolletta elettrica delle piccole impreseconcludono Fabio Mereu e Pierpaolo Spada è una situazione molto delicata che sta costringendo i piccoli imprenditori a caricarsi i costi degli altri utenti.»

Carbonia 2: dalle 11
Lunedì 29 novembre,

giampaolo.cirronis@gmail.com

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