Portovesme srl: Cgil, Cisl e Uil territoriali hanno proclamato lo stato di agitazione
Le Organizzazioni Sindacali Territoriali di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato lo stato di agitazione al termine dell’attivo industria alla Portovesme srl, convocato dopo le comunicazioni avute da parte dell’Amministratore delegato ing, Garofalo, riguardo alla grave situazione venutasi a creare, in merito al problema energia che vede coinvolto lo stabilimento.
“Riteniamo che la situazione espressa da parte dell’azienda necessiti di un’attenta riflessione, essendo un problema di caratura Europea, si debbano trovare e creare tutte le condizioni perché la Politica a partire dal livello locale passando per quello Regionale, con in testa il Presidente della Regione Sardegna, si faccia portavoce presso il Governo Nazionale perché il problema sopracitato, venga preso nella giusta considerazione, evitando che, lo Stabilimento corra il rischio chiusura – si legge in una nota dei segretari di Cgil, Cisl e Uil -. Riteniamo altresì fondamentale ed indispensabile, da parte dell’azienda che ci sia la piena disponibilità, affinché tutte le realtà (imprese e lavoratori), presenti all’interno dello Stabilimento, non debbano trovarsi in condizione di difficoltà nel subire scelte che non sono dipese da loro, tutelando in primis lo stato occupazionale dei lavoratori tutti.”
“Inoltre – concludono Cgil, Cisl e Uil – riteniamo sbagliati i provvedimenti messi in campo da parte dall’azienda nel fermare interi reparti produttivi, pensiamo che questa strategia aziendale sia fortemente penalizzante per la stessa, e metta in seria discussione l’occupazione dei lavoratori.”
Oltre allo stato di agitazione, Cgil, Cisl e Uil non escludono eventuali azioni in conseguenza di atteggiamenti da parte aziendale, non in linea con la salvaguardia occupazionale.
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