Romina Mura (Pd): «Il Ministero ha accertato che l’AIAS ha discriminato una donna del Nuorese»
«Un’illecita ed odiosa condotta discriminatoria fondata sul genere, che viola il divieto di discriminazione in materia di tutela della maternità e paternità, così come stabilito dallo stesso codice delle pari opportunità, e che si pone in contrasto con i principi di eguaglianza e antidiscriminazione sanciti dal dettato costituzionale.»
E’ il giudizio sugli «atti atti discriminatori perpetrati nei confronti di un’infermiera professionale, dipendente dell’Associazione italiana per l’assistenza agli spastici (AIAS), ente accreditato dalla regione Sardegna interamente finanziato con fondi pubblici», quale si legge nella risposta del ministero del Lavoro all’interrogazione dell’on. Romina Mura, che aveva sottoposto il caso, venuto alla luce la scorsa estate, di una donna del Nuorese cui l’Associazione Italiana Assistenza Spastici (Aias) non aveva rinnovato il contratto dopo che la stessa ha comunicato ai datori di lavoro il suo stato di gravidanza.
E’ il giudizio sugli «atti atti discriminatori perpetrati nei confronti di un’infermiera professionale, dipendente dell’Associazione italiana per l’assistenza agli spastici (AIAS), ente accreditato dalla regione Sardegna interamente finanziato con fondi pubblici», quale si legge nella risposta del ministero del Lavoro all’interrogazione dell’on. Romina Mura, che aveva sottoposto il caso, venuto alla luce la scorsa estate, di una donna del Nuorese cui l’Associazione Italiana Assistenza Spastici (Aias) non aveva rinnovato il contratto dopo che la stessa ha comunicato ai datori di lavoro il suo stato di gravidanza.
«Dal ministero del Lavoro è giunta una risposta rilevante dal punto di vista degli effetti – spiega la parlamentare – in quanto ha attivato l’Ispettorato territoriale del lavoro, cui è seguita l’Ordinanza Ingiunzione dell’8 novembre scorso, in corso di notifica all’AIAS, con la quale è definito il procedimento di contestazione dell’illecito. Ma determinante è stata anche l’azione della consigliera di parità Tiziana Putzolu in questa vicenda, che ha dimostrato l’importanza di questo ruolo di tutela e vigilanza. Un ruolo da valorizzare dotandolo di strumenti e prerogative che permettano di svolgere al meglio le sue fondamentali funzioni.»
Per Romina Mura è «da segnalare anche l’annuncio del Ministero sull’integrazione del quadro legislativo di tutela nei confronti delle donne e in merito al potenziamento del ruolo della vigilanza antidiscriminatoria degli organismi di parità e procedure per favorire l’emersione e la denuncia dei comportamenti discriminatori di cui le donne sono oggetto».
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